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19 Aprile 2017 Mercoledi
L’arrivo a Douala avviene anche questo in perfetto orario e questa volta partiamo alla volta della nostra destinazione finale circa alla 04,30 del mattino. Le prime luci dell’alba sulla città di Bangui si aprono per noi missionari europei ed il caldo umido opprimente ci balza incontro con un abbraccio soffocante. L’aereo che doveva secondo l’orario arrivare alle 07,30 è in effetti arrivato poco dopo le 05 per cui vi potete immaginare la sorpresa ( e non uso altro termine parlando del Prof. Martin Knafu della Pontificia Università Lateranense di Roma) , quando Nello lo ha svegliato durante l’ultimo sogno della notte , comunicandogli il nostro precoce arrivo . Prontamente il Prof si è attivato , ha buttato giù dal letto Padre Xavier , Segretario del Cardinale che dopo circa 40 minuti è arrivato per portarci ai nostri alloggi , una Residenza di accoglienza Missionaria del Vescovado gestita da Suore . Durante l’attesa all’aeroporto, il Dr George ha visto un Medico francese di Medicins Sans Frontières che attendeva anche lui qualcuno che lo portasse a destinazione : la tentazione era troppo forte per non presentarsi ufficialmente al Collega di oltralpe e farsi immortalare in una bella foto. Padre Xavier , dopo che ci siamo cambiati il nostro sudatissimo abbigliamento del viaggio ed aver conosciuto Alfredo D'Ercole , un Architetto di Pescara facente parte anche lui della delegazione italiana con a capo il Prof Martin , ci ha condotti all’Arcivescovado dove abbiamo salutato il Professore ed omaggiato di dovere il Cardinale Dieudonnè Nzapalainga , il più giovane Cardinale al mondo con i suoi 47 anni ordinato da Papa Francesco in occasione dell’apertura della prima Porta Santa della Misericordia qui a Bangui nel 2016. Dopo una frugale colazione abbiamo iniziato tutti insieme il nostro giro di ricognizione per prendere visione della realtà locale e dei progetti per i quali H.H.P.P. è stata chiamata a fornire la propria collaborazione. La visita ai quartieri della città ha lasciato tutti noi esterrefatti , così imponentemente tragica è stata la realtà di vita quotidiana che ci si è sbattuta in faccia con una crudeltà che sinceramente non ci aspettavamo. Una moltitudine impressionante di persone sporche e vestite di stracci occupavano la superficie motosa di una strada che appariva poco più un tratturo; misere baracche in legno a mo’ di punto vendita dove ci cerca di raggranellare il minimo indispensabile per vivere vendendo di tutto ma in piccolissime quantità : c’era chi vendeva 5 tapioche o 3 cesti di una verdura non meglio definita. Che dire poi della vendita della carne e del pesce : sicuramente l’acquirente sarà tornato a casa con molte mosche e poco cibo tanto elevato era il nuvolo di queste e modesta la quantità del cibo. Intramezzati a questi disperati fanno la loro bella immagine i bianchi blindati corrazzati dell’ONU che con i Caschi Blu in stato di difesa armata sono a presidiare una realtà di pace quanto mai precaria. Abbiamo visto la tragica condizione del famoso Villaggio al km 5 di Bangui , visitato anche da Papa Francesco, dove non esiste più una casa in piedi dal momento che tutte e dico tutte sono state saccheggiate , bruciate e spogliate di tutti gli accessori ( compreso porte , finestre , tetto il lamiera ed inferriate ) durante la guerra fra fazioni religiose di alcuni anni fa . Questi forti sentimenti ci hanno accompagnato per tutto il pomeriggio e sono stati solo in parte mitigati dal visita al Segretario del Nunzio Apostolico del Centroafrica , un giovane Sacerdote inglese , il quale, in un perfetto italiano, ha chiesto ad ognuno di noi la ragione per la quale avevamo intrapreso un tale viaggio. Al termine delle nostre esposizioni , ci ha fatto molti complimenti per l’opera che andiamo a svolgere ed incoraggiati a proseguire per questa strada per cercare di aiutare al meglio queste misere popolazioni. Per domani mattina alle 07,30 ci attende l’incontro con una Dottoressa di un Ospedale locale che ci esporrà le loro più urgenti necessità sanitarie che noi faremo di tutto per potere esaudire . Sono solo le ore 20,45 ma i volontari venuti dall’Italia penso non abbiano difficoltà ad addormentarsi tanta è la loro stanchezza : buonanotte Italia !