Visite mediche a tutti gli adulti ed ai bambini che si presenteranno durante i giorni di permanenza dei volontari ; vaccinazioni antiepatite b ai 700 bambini della Scuola Statale di Thullur ; aggiornamento schede dei bambini inseriti nel Progetto Jeevan di adozioni a Distanza sia di Andhra Pradesh che del Kerala e notizie aggiornate da riferire in Italia alle famiglie adottive ; inaugurazione del 2° Punto Acqua Potabile nella zona sud di Thullur ( nei pressi della locale Chiesa Parrocchiale Bala Jesu Church ) a completamento di quello già esistente presso il Mary Matha Dispensary in modo tale da dare la possibilità reale a tutti gli abitanti di rifornirsi finalmente di acqua depurata e potabile ; consegna di un Elettrobisturi per la sala operatoria del Mary Matha Dispensary ; consegna di un nuovo Cardiotacografo ( per monitorare il battito cardiaco fetale alle donne in stato di gravidanza ) essenziale per il punto nascita del Mary Matha Dispensary ; consegna di tutti i farmaci, vestiti e giocattoli portati dall'Italia per i bambini e le loro famiglie.
Partenza il giorno 14 Ottobre da Roma Fiumicino - Arrivo ad Hyderabad ( via Dubai ) il giorno 15 Ottobre; lo stesso giorno trasferimento aereo a Vijayawada dove le Suore ci verranno a prendere con lo Scuolabus per portarci a Thullur ( Stato di Andhra Pradesh ). Il 25 Ottobre partenza da Thullur con volo Vijayawada-Hyderabad-Kochi per trasferirci a Kanjirappally nello Stato del Kerala dove visiteremo ed aggiorneremo le schede dei bambini che abbiamo adottati a distanza nei 7 Orfanotrofi locali. Il 31 Ottobre partenza per il ritorno in Italia
Lunedi 14 Ottobre 2013
Parte oggi la 19° Missione di H.H.P.P. in India , la 38° dalla fondazione dell’Associazione. Alla partenza da Montecatini erano presenti la Dr.ssa Giuditta arrivata da Montelupo Fiorentino, la Dr.ssa Federica dal Torricchio di Uzzano, il Dr Giulio Farmacista di Chiavari ed il Dr George ; il sempre presente amico Maurizio Vannelli anche questa volta si è reso disponibile per accompagnarci all’aeroporto di Roma Fiumicino. Grazie alla generosità della Ditta Sedoni Noleggi di Pistoia , abbiamo avuto a disposizione un super furgone dove abbiamo caricato le innumerevoli valigie stracolme di medicinali, vestiti, giocattoli e di tutto e di più. Ad Arezzo abbiamo imbarcato la nostra Dr.ssa Gabriella e suo figlio Dr Stefano , Medico neolaureato che inizia quest’anno l’avventura umanitaria portata avanti negli anni dalla madre e dal padre Paolo. Viaggio come sempre superrilassante grazie all’attenta guida del nostro driver ed arrivo in perfetto orario a Roma Fiumicino dove ci hanno raggiunto i due volontari provenienti da Bari, Michela ed il nipote Giulio, neolaureato Architetto. Tutto questo susseguirsi di situazioni piacevoli e tranquille è stato purtroppo interrotto dalla burocratica testardaggine dei funzionari della Compagnia Aerea Emirates che non hanno inteso assolutamente passare il sovrappeso delle nostre 17 valigie di ben 19 Kg !!! Dopo una estenuante e lacrimevole trattativa non siamo riusciti a farci abbonare tutto il peso in più, ma ci siamo accordati per pagarne solo 9. Molto contrariati da questa disumanitaria incomprensione , terminate le procedure per l’imbarco siamo partiti in perfetto orario a bordo di un maxiaereo Boing 800 che ci ha portati con un volo perfetto a Dubai. Da qui ripartiremo dopo circa 4 ore di attesa.
Qui Dubai e … l’avventura umanitaria di H.H.P.P. continua !!!
Martedi 15 Ottobre 2013
Risparmiandovi il resoconto del come al solito lungo ed estenuante viaggio, vi riportiamo solo il gioioso saluto che Sr Jain , Sr Omena e il nostro Dr Roberto da Cantù ci hanno regalato all’arrivo ad Hyderabad. Dopo i baci e gli abbracci abbiamo consegnato loro tutte le valigie da stiva e qualche bagaglio a mano, e mentre loro sono ripartiti con la jeep per strada normale in direzione Thullur, noi abbiano atteso in aeroporto la partenza del volo interno verso Vijayawada. Anche questa tratta di viaggio è passata velocemente senza particolari problemi ed alla piccola aerostazione di Vijayawada ci aspettava Sr Beena che con l’autista ci ha portati alla nostra destinazione finale . Sarà stato per colpa della stanchezza ( erano più che 24 ora che nessuno dormiva ) o per il caldo umido veramente soffocante, che soprattutto i nuovi volontari hanno potuto “assaporare” come si riesce a dormire bene in un pulmino che corre tra le buche su di una strada sterrata con intorno uno strombazzio infernale di tutti gli altri mezzi di locomozione. Giulio il farmacista afferma di essere rimasto colpito da quanto H.H.P.P. ha realizzato in questi anni in questo posto per queste persone lontane da tutto e da tutti. La Dr.ssa Federica non si rende ancora bene conto di quale parte del mondo “civile” stia visitando essendo tutto ciò che la circonda così completamente diverso da quello al quale era finora abituata, come per esempio vedere su di una motocicletta sistemata una intera famiglia composta da padre madre e 2 figli piccoli. Giulio l’Architetto è entusiasta di riassaporare tutte le contraddizioni di questo piccolo subcontinente e non vede l’ora di partire attivamente nell’attività di missione. Il Dr Stefano dove aver rischiato per anni di trasferirsi con la famiglia in India, ha sfatato l’esistenza di una seconda vita della madre, comprendendo a pieno perché una parte del suo cuore era ed è sempre rimasto a Thullur.
La fine della serata è stata dedicata alla sistemazione dei farmaci e di quanto portato dall’Italia , perché domani mattina inizia la parte operativa vera e propria della missione.
Andiamo a mangiare per l’ennesima volta in queste ultime 24 ore : ma non si doveva dimagrire in India ?
Mercoledi 16 Ottobre 2013
Prima giornata di intensa attività al Mary Matha Dispensary di Thullur ; anche il giornale locale “ News Thullur Times” ha riportato un trafiletto dove si ricordava l’inizio della nostra attività gratuita per tutti gli abitanti dei locali villaggi . Come primo giorno non possiamo lamentarci del nostro lavoro dal momento che a fine giornata abbiamo contato la bellezza di 216 persone visitate e controllate. Fra queste , a parte gli ancor più numerosi di sempre casi di dolori conseguenza anche della recente epidemia di febbre dengue e chikungunja , alcuni pazienti meritano una menzione particolare data la gravità della loro situazione sanitaria. Primo fra tutti un bambino di 4 anni presentatosi per una febbre alta, che ad un controllo approfondito della Dr.ssa Gabriella ha dimostrato un pallore estremo ed il fegato molto ingrossato. Nella storia risultava che aveva fatto numerose trasfusioni di sangue dall’età di due anni e mezzo e l’ultima circa 1 mese fa per una non meglio precisata malattia . E’ stato eseguito immediatamente un esame ematico che ha rilevato un valore incredibilmente basso di emoglobina ( 1,9 v.n. > 11 ) per cui tempestivamente lo abbiamo inviato a spese dell’Associazione presso il vicino Ospedale di Guntur per effettuare una trasfusione di sangue e gli accertamenti del caso. Alla donna presentatasi con un evidente tumore della pelle sulla fronte la nostra chirurga preferita Dr.ssa Giuditta ha programmato l’intervento per lunedì prossimo. Un uomo diabetico di 53 anni con esiti di amputazione recente al 1° dito del piede con una grave infezione locale che è stato prontamente preso in cura medica e chirurgica dalle giovani Dottoresse Federica e Giuditta. Ad una donna con evidente difficoltà respiratoria ed ad un’altra con dolore toracico da sforzo il Dr Stefano e la Dr.ssa Federica hanno eseguito un elettrocardiogramma. E’ giunto anche un uomo di 50 anni di età con gli esiti di un profondo morso di serpente al dito indice della mano sin , anche lui prontamente trattato con una corretta toilette chirurgica. Nella giornata abbiamo avuto il piacere di inaugurare, mettendolo prontamente in funzione, il nuovo apparecchio per il controllo del battito cardiaco fetale acquistato grazie ai fondi raccolti dal Gruppo della Nera di Arezzo e dalla Famiglia Vannuccini. Il cardiotocografo ha avuto “ i suoi primi battiti di vita “ …
E mentre Giulio il Farmacista distribuiva medicine a gogo (terapie prescritte dai Medici finalmente senza controllo amministrativo della rispettive Ausl !!! ) con la collaborazione indispensabile di Sr Omana titolare durante tutto l’anno della responsabilità della farmacia , la Dr.ssa Gabriella controllava tutti i bambini giunti alla sua osservazione, il Dr George visitava i piccoli del Progetto Jeevan di adozioni a distanza , il Dr Roberto investito della qualifica di fotografo ufficiale immortalava i piccoli di cui sopra per portare la documentazione in Italia, la nostra stilista Michela e Giulio ( l’Architetto ) avevano il piacevole compito di rallegrare i piccoli astanti con giocattoli e vestitini nuovi ,doni italiani, venendo ricompensati dall’immenso sorriso di tutti.
Se il buongiorno si vede dal mattino …
Giovedi 17 Ottobre 2013
Già da ieri notte il complesso del Mary Matha Dispensary e Convent è rimasto senza energia ; la tensione elettrica è drasticamente calata, come sono calate le palpebre degli stanchi volontari non più rinfrescate dai ventilatori.
All’ora stabilita siamo partiti alla volta del villaggio di Vylkundu , piccolo agglomerato di baracche dove Sr Jain ci aveva promesso una attività relativa alla vaccinazione dei 100 bambini della scuola locale e di qualche visita ad adulti. In realtà al termine della giornata abbiamo contato 203 vaccini e 117 visite mediche .
Al nostro arrivo siamo stati accolti dalla popolazione del villaggio “calorosamente” (35° all’ombra) con balli e musica. Preparazione del locale ambulatorio ricavato nella Chiesetta , delle siringhe preventivamente riempite con il vaccino per i bambini, delle postazioni sanitarie per i medici e il farmacista, della zona regalo di consegna degli spazzolini da denti,saponetta,dentifricio e penna a tutti i bambini incontrati, ovviamente il tutto a “ pale ferme “ per la mancanza completa di elettricità.
Il lavoro si è svolto molto tranquillamente con i bambini ; i problemi sono sorti allorquando hanno iniziato ad arrivare per farsi vistare gli adulti i quali senza alcun ritegno si accalcavano all’ingresso non rispettando assolutamente l’ordine assegnato, riempiendo così il locale visita facendo aumentare in modo vertiginoso la temperatura ambientale già elevata.
Tornando al Dispensario abbiamo trovato ad aspettarci un uomo che era stato da poco morso ad una mano da un serpente cobra. Ma il serpente non avrà mica avuto la dentiera dal momento che il morso ad un attento e più approfondito esame è risultato molto ma molto superficiale ? Fatto sta che dopo la consueta terapia di Sr Jain con le pietruzze antiserpente, dopo poche ore l’uomo è tornato vivo e vegeto alle proprie attività.
Anche in India , come in ogni altra parte del mondo, non tutti i cobra nascono con i denti !
Venerdi 18 Ottobre 2013
Stamani ci siamo diretti verso il villaggio di Dundapado, dove ci aspettavano 60 bambini da vaccinare ed alcuni adulti da visitare. Resoconto di fine giornata 130 bambini vaccinati e 170 persone visitate. All’arrivo siamo stati accolti con un tripudio di petali di fiori fra due ali di abitanti locali. Siamo stati piacevolmente sorpresi dal vedere il rinnovo degli arredi della Chiesa/Scuola con il posizionamento di banchi e panche in legno che niente hanno da invidiare ai nostri ambienti europei. La mattinata è trascorsa tranquillamente in tutti i settori della nostra attività, dalla farmacia alle visite mediche , ai doni per i più piccoli … e non solo. Unico caso particolare una ragazza di 21 anni , già da noi conosciuta nelle precedenti missioni, affetta da una grave malattia degenerativa neuromuscolare tanto da farla strisciare in terra senza potersi alzare in piedi, che si è presentata per una tracheite banale ,ma che nel suo caso rappresentava una patologia veramente degna di nota. Al termine del nostro lavoro abbiamo consumato un vero e proprio pasto indiano con le persone del villaggio sui banchi della Chiesa/Scuola. Al ritorno al Mary Matha tra i numerosi pazienti che ci attendevano, alcune donne in stato di gravidanza che ci hanno permesso di constatare con soddisfazione come l’ecografo acquistato da H.H.P.P. nel 2011 sia per Sr Jain indispensabile per svolgere al meglio il suo lavoro, e per le future madri essenziale per un adeguato e sicuro monitoraggio della loro gravidanza, abbattendo in questo modo al massimo tutti i rischi connessi.
Il caldo continua inesorabilmente ad imperversare, le Suore continuano a coccolarci amorevolmente , e nonostante la stanchezza domani partiremo alla volta di un nuovo villaggio.
A tutti voi che ci state seguendo, un caloroso saluto nel vero senso della parola !
19 Ottobre 2013
Altra giornata di trasferta nel villaggio di Nelapadu, un piccolo agglomerato rurale a circa 20 minuti di scuolabus da Thullur. Anche qui il locale adibito ad ambulatorio è ricavato da una Chiesetta addobbata come per la festa di fine anno. Ma da ridere c’è veramente poco perché la povertà degli abitanti si tocca con mano nei loro occhi, nei loro vestiti, nelle capanne supermisere. Pur in questa indigenza materiale, la dignità, il decoro ed il grande senso di accoglienza non mancano mai anzi se è possibile tutte le volte riceviamo un affetto maggiore. La mattinata è trascorsa serenamente con il controllo sanitario di tutti coloro che abbiamo incontrato, aiutati dall’indispensabile attività di traduzione delle Suore. Non è mancato un momento di allegria legato alla continua produzione di palloncini delle forme più varie da parte di Michela e Giulio. A fine mattinata contiamo 126 visite mediche , fra le quali il più piccolo paziente visitato fino ad ora, un piccolo babu di 3 mesi di vita.
Nel primo pomeriggio Sr Jain ci ha portati a visitare il Tempio Hindu di Amaravathi dove siamo stati sorpresi dal classico acquazzone tropicale che ha inzuppato i nostri vestiti e le nostre scarpe che erano state lasciate come tradizione al di fuori dell’edificio sacro. Lungo la strada abbiamo potuto ammirare lo stato di avanzamento della costruzione del grande Buddha , ed in mezzo a mandrie di bufali stradali e di greggi di capre portate al pascolo sull’asfalto, siamo tornati a Thullur.
Le giornate di caldo asfissiante cominciano a fiaccare anche i più resistenti fra di noi, per cui è veramente una gioia augurare a tutti voi che ci leggete una buona notte e raggiungere anche noi i nostri “comodi” letti .
Buona notte Italia !!!
Domenica 20 Ottobre 2013
Giorno di riposo dall’attività sanitaria perché anche e soprattutto qui in India viene solennemente santificata la festa settimanale.
Nonostante la domenica ed il riposo dal nostro lavoro, le sveglie hanno trillato alla medesima ora per l’impegno orario della Santa Messa.
La funzione si è svolta nella Chiesa Parrocchiale del villaggio e le due ore e mezza di celebrazione sono trascorse velocemente grazie ai numerosi coinvolgimenti musicali.
Bellissimi come sempre i colori degli abiti tradizionali delle donne e dei bambini che hanno fatto da splendido contorno alla intensa partecipazione di tutti i presenti.
Al momento dell’offertorio, siamo rimasti colpiti dal fatto che praticamente tutti gli abitanti del villaggio si sono alzati per andare a versare la propria offerta per progetti destinati ai più poveri …
La Messa si è conclusa con una solenne cerimonia di ringraziamento da parte di tutta la comunità di Thullur ai volontari di H.H.P.P. ; emozioni e commozioni visibili negli occhi di tutti ed abbracci condivisi con sincerità.
Di ritorno dalla Chiesa, siamo passati dal villaggio che anno dopo anno sta migliorando urbanisticamente, ma che è ancora molto ma molto lontano dal nostro standard europeo. Qui abbiamo avuto il piacere di toccare con mano la concretezza dell’aiuto del Progetto Jeevan : la piccola Harshida ha finalmente una casa degna di tale nome grazie al versamento mensile della cifra dell’adozione a distanza usata in parte per la sua educazione scolastica ed in parte per sostenere il costo della costruzione. Camminando lungo le strade del villaggio tutti ci salutavano e ci invitavano ad entrare nelle loro povere case a dimostrazione della gratitudine per quello che in questi giorni facciamo per tutti loro.
Nel pomeriggio visita al vecchio Tempio rupestre di Undavalli ed a quello tradizionale di Vijayawada dove abbiamo assistito al rito induista della venerazione della mucca sacra, ritenendo che ciò porti alla beatitudine.
La giornata si è conclusa con il ringraziamento da parte delle Suore e di tutti noi di H.H.P.P. al Dr Roberto che domani per improrogabili impegni di lavoro dovrà tornare in Italia; non adeguati anche se molto sinceri i sentimenti affettivi nei confronti di un vero amico nostro e dell’Associazione.
21 Ottobre 2013
E’ stata una giornata molto intensa ricca di sentimenti molto forti.
Alle 9 di mattina è giunta in perfetto orario all’appuntamento la donna della neoformazione in sede frontale , per essere operata. Questa è stata l’occasione perfetta per inaugurare il nuovo bisturi elettrico per la sala operatoria, dono della generosità della Ditta Eurosanitas di Montecatini Terme. L’equipe chirurgica nelle persone del “Primo Chirurgo” Dr.ssa Giuditta e del Secondo Dr.ssa Federica, coadiuvate dalla superferrista Sr Omena, ha escisso con professionalità la malattia ed al termine dell’intervento la paziente ha ringraziato tutti con un sorriso ( come testimoniato dalla foto allegata ) . Dopo ciò tutti insieme, vestiti come ogni anno con i tradizionali abiti indiani, siamo andati alla Parrocchia Bala Jesu per inaugurare il 2° punto acqua potabile per gli abitanti di Thullur. Benedizione da parte del Padre Cappuccino Vice Provinciale , taglio del nastro inaugurale da parte del Dr George, scoperta la targa commemorativa dell’inaugurazione dal Dr Roberto ed avvio ufficiale della produzione di acqua potabile con distribuzione dei primi contenitori. Ringraziamo ufficialmente gli Amici del Dr Roberto Cappelletti e la Ditta MGM Motori Elettrici di Serravalle Pistoiese , per il generoso contributo economico essenziale per la realizzazione di questo importante progetto.
Pranzo offerto in parrocchia dalla comunità dei padri cappuccini e successivamente ritorno al dispensario.
Qui, mentre Sr Jain accompagnava all’aeroporto di Vijayawada il nostro amico Roberto per il suo ritorno in Italia, noi abbiamo effettuato un ambulatorio aperto agli abitanti del villaggio che avevano necessità più o meno sanitarie; vi chiederete il perché di questa nostra precisazione , la quale è dettata dalla realtà di molti bambini e ragazzi che si sono presentati accusando i malori più vari e fantasiosi, ma che avevano come unica necessità quella di farsi consegnare un regalo dai babbi natale locali Michela e Giulio.
Purtroppo in mezzo a tante prestazioni di routine, è tornato a farsi controllare il piccolo Praveen , il bimbo di 4 anni con la grave anemia che avevamo ricoverato all’Ospedale di Guntur mercoledi scorso. La diagnosi è di Anemia Mediterranea (Beta Talassemia Major ) e per questa patologia il piccolo necessita di continue trasfusioni di sangue con frequenza anche quindicinale. Ma c’è un però oltre alla gravità della malattia: in India le trasfusioni di sangue, così come molte delle terapie salvavita, sono a pagamento e la famiglia di Praveen , formata solo dalla nonna e dalla mamma perché il padre se ne è andato non appena saputo della condizione di malattia del figlio, è nella reale impossibilità di sopperire a queste spese. Dopo aver esaminato e discusso il caso fra di noi e con Sr Jain, dopo aver consultato telefonicamente un ematologo di Bangalore, abbiamo deciso di inserire il piccolo nel Progetto Jeevan di adozioni a distanza, di affidargli una doppia adozione per garantire una quota mensile minima di € 50 per le spese delle trasfusioni, e per il momento di lasciare a Sr Jain la somma di € 150 destinata alle necessità immediate e per tre mesi della terapia suddetta. Forse in un futuro più o meno lontano si renderà necessario un trapianto di midollo osseo, l’unico di potrà assicurare una qualche certezza di guarigione. Ovviamente anche questa soluzione sanitaria avrà un costo molto elevato ( Sr Jain ci ha preventivato una cifra di solo intervento di circa € 10.000,00 ) , non esente da rischi, che impegnerà sicuramente tutti i volontari di H.H.P.P. e le persone di buona volontà nella raccolta fondi per questo progetto specifico. L’allegria di Praveen che giocava con un pallone mentre noi discutevamo delle sue problematiche, ci fa ben sperare per il suo futuro per il quale ci impegneremo al massimo.
Martedi 22 Ottobre 2013
Da questa notte anche a Thullur, come ci giungono notizie dall’Italia, piove ininterrottamente ; se ciò è negativo per gli spostamenti in questi luoghi ha però il vantaggio di avere rinfrescato notevolmente l’aria per cui abbiamo la speranza stanotte di dormire meglio del solito.
Nonostante il temporale, stamani all’ora stabilita siamo partiti alla volta della Scuola Statale di Thullur dove ci aspettavano gli alunni per la vaccinazione anti epatite b. Siamo rimasti molto colpiti dal vedere gli studenti che si recavano a scuola camminando a piedi nudi in mezzo a pozzanghere enormi alte vari centimetri da ricoprire interamente i piedi. Il piazzale dell’edificio scolastico non era da meno, tanto che anche per noi non è stato proprio agevole scendere dalla jeep e raggiungere l’aula destinata alle vaccinazioni. Dopo il ringraziamento corale del Preside che ha spiegato ai ragazzi l’importanza di questa vaccinazione per la loro salute, abbiamo allestito un perfetto centro vaccinale : Giulio il Farmacista alla preparazione delle siringhe insieme all’inseparabile Sr Omena, Giulio l’Architetto “ai tornelli” ( in questo caso a controllare la temperatura corporea dei vaccinandi ), Michela alla zona “relax” dove i ragazzi ricevevano come regalo caramella, spazzolino da denti, dentifricio e saponetta . Addetti alla somministrazione materiale dei vaccini i Dottori Federica, Gabriella,Giuditta,Stefano e il Dr George. Sr Jain sopraintendeva su tutti come sempre risultando indispensabile per la nostra opera. In mezzo a urli, strilli, pianti disperati e sorrisi forzati , la vaccinazione è continuata a ritmo serrato permettendoci di fare 470 vaccini. In merito a ciò ringraziamo di cuore i volontari di Arezzo che hanno contribuito alla raccolta fondi destinata all’acquisto dei vaccini stessi. La mattinata è trascorsa in modo frenetico , nonostante che all’inizio abbiamo avuto la sensazione che tutto potesse “ andare in fumo “ dal momento che la sala vaccinazioni è stata invasa da una coltre di fumo soffocante proveniente dall’attigua cucina. E’ bastato far notare il problema a Sr Jain che immediatamente è stato risolto.
Al ritorno al dispensario la nostra chirurga preferita ha ricontrollato l’uomo del piede diabetico, che sta veramente molto meglio.
Questa pioggia mette a dura prova la realtà di queste popolazioni, ma per H.H.P.P. non ci sono intemperie che tengano : avanti a tutta birra !!!
Mercoledi 23 Ottobre 2013
Oggi erano state programmate vaccinazioni e visite mediche agli abitanti del villaggio di Rayapudi ; purtroppo le piogge torrenziali che imperversano da 2 giorni hanno reso irraggiungibile la nostra meta ed i villaggi limitrofi. Non per questo il gruppo H.H.P.P. si è perso d’animo ed ha effettuato l’attività sanitaria al Dispensario di Thullur. Il passaparola è talmente efficace in queste zone che la coda delle persone in attesa è aumentata in breve tempo , tanto che abbiamo effettuato 116 vaccinazioni ai bambini e 130 visite mediche. Fra i casi particolari un nodulo mammario molto sospetto in una giovane donna di 27 anni, che abbiamo inviato immediatamente a spese dell’Associazione all’Ospedale di Guntur per approfondimenti. E’ giunta una donna di 57 anni con una grave difficoltà respiratoria associata ad alterazione del ritmo con un evidente soffio cardiaco. Effettuato Ecg immediato che ha evidenziato segni ischemici latenti ed extrasistolia elevata; terapia con aspirina e betabloccanti ed invio a visita cardiologia presso il solito ospedale di Guntur. In seguito, ad un altro paziente affetto da coliche addominali ricorrenti da tempo e stipsi ostinata, l’esplorazione rettale ha evidenziato una prostata molto grossa di consistenza dura per cui abbiamo suggerito monitoraggio ecografico prescrivendo lassativi per bocca.
A fine mattinata abbiamo vaccinato Cherikuri una bambina di 3 anni affetta da Sindrome di Down che godeva buona salute; il padre però ha evidenziato la grave difficoltà economica della famiglia dal momento che lui lavora nei campi come bracciante quando c’è lavoro, e la mamma non può lavorare per seguire la piccola. Abbiamo inserito la piccola nelle possibili adozioni del Progetto Jeevan e speriamo nel buon cuore di qualche famiglia adottiva italiana.
La pioggia rende ancora più evidenti le difficoltà di questa povera gente e ci rende ancora più convinti che stiamo percorrendo la strada giusta .
Giovedi 24 Ottobre 2013
Il sole sembra essersi scordato dell’esistenza di questa terra; nonostante ciò gli abitanti di Thullur hanno attraversato il villaggio a piedi nudi sfidando la pioggia battente per raggiungere il dispensario in cerca di una visita, di un sorriso di conforto o, soprattutto i più piccoli, di un regalo.
Il corridoio antistante gli ambulatori era affollato di bambini seduti a terra che attendevano pazientemente un dono sotto l’occhio vigile di Suor Jain che come sempre coordinava anche la parte sanitaria.
Sono state effettuate le visite mediche a chi ne aveva realmente bisogno; anche oggi l’elettrocardiografo si è reso necessario per un paziente di 70 anni con pressione elevata in terapia farmacologica, che accusava dolore toracico e toni cardiaci sospetti di una possibile patologia valvolare. Controllo con esito di normalità.
Si è presentato un trentenne con una forma diffusa di varicella, primo caso giunto alla nostra osservazione in questi giorni.
Pomeriggio dedicato alla contabilizzazione economica della missione sanitaria, e soprattutto controllo della paziente operata dalla nostra Dr Giuditta, la nostra chirurga preferita; risultato tecnico perfetto, e grande soddisfazione della paziente, di tutti noi, e commozione del primo operatore. La donna operata non ha lesinato sorrisi, ringraziamenti a tutti. E’ una vera gioia per noi concludere la missione sanitaria con questa espressione di riconoscenza che ci ripaga completamente della fatica e dei sacrifici di questi giorni.
Venerdi 25 Ottobre 2013
Dopo la cena finale con tutte le Suore riunite nel locale mensa del Convento annesso alla Scuola Mary Matha, dopo i canti delle Religiose ed il discorso commovente di Sr Jain che ha avuto una parola di ringraziamento per tutti, a letto presto, perché stamani alle ore 04,00 è suonata l’adunata. Caffè del risveglio per tutti ed imbarco sullo scuolabus che ci avrebbe portati all’aeroporto di Vijayawada. La strada era la stessa di quando siamo arrivati, ma la pioggia incessante che da tre giorni imperversa in questa zona dell’India, ha trasformato completamente il paesaggio ; al posto delle risaie e dei campi coltivati solo immense raccolte d’acqua che invadevano anche la zona delle povere capanne. Ovviamente in una tale condizione climatica poteva l’aereo partire in orario ? Certamente no ed il ritardo di circa 2 ore nella partenza ha comportato che al nostro arrivo ad Hyderabad la coincidenza con il volo per il Kerala era andata a farsi benedire. Il tempo di salutare i nostri compagni che oggi tornano in Italia , Federica Gabriella e Stefano, e via tutti intenti a cercare un altro volo per il sud dell’India. Amarissima sorpresa quando ci è stato comunicato che solo alle 19,25 (cioè dopo più di nove ore di attesa !!! ) ci sarebbe stato un nuovo volo per la nostra destinazione. Armati di SANTA pazienza abbiano bighellonato nella stazione aeroportuale , con una temperatura più che autunnale , all’esterno della parte chiusa dell’aeroporto, dal momento che prima di due ore dall’imbarco non è possibile accedere all’area interna. Dopo la sosta forzata ci siamo avviati verso il check-in dell’imbarco ed abbiamo avuto la brutta sorpresa di dover fare una lunga discussione sul peso dei nostri bagagli perché , se a Vijayawada l’intervento provvidenziale di Sr Jain ci aveva fatto passare gratuitamente i kg in più , qui dopo una discussione di un’ora, abbiamo dovuto pagare un sovrapprezzo di 30 € !!! In India il tempo non costa proprio nulla!!!
Al controllo bagagli a mano altra discussione perché a Giuditta hanno sequestrato il liquido del fornellino antizanzare dicendo che era “poison” = velenoso ; noi abbiamo cercato di far capire che non era velenoso neanche per le zanzare, ma neanche dopo aver chiamato il capo responsabile della sicurezza è servito a farsi restituire il mal tolto. Dopo tutto questo arrabbiarci siamo finalmente partiti e arrivati in orario alle 21,30 a Kochin dove le Suore ci aspettavano dalle ore 11 di mattina. Saluti e baci e momento di commovente tristezza alla notizia della morte della madre della nostra cara Sr Elisabetta. Via in jeep verso Kanjirappally dove siamo arrivati distrutti all’Assisi Baby Sadan alle 1,30 di notte. Cena notturna con brodino caldo ed una banana e tutti a letto; nessuno di noi , data la stanchezza, ha fatto caso ai rumori notturni leggermente inquietanti provenienti dalla foresta di caucciù dove è situato l’Orfanotrofio. Finalmente siamo arrivati alla destinazione della 2° parte della nostra missione e, nonostante tutto, tutto va bene.
Domani è un altro giorno e si vedrà …
Sabato 26 Ottobre 2013
Stamani l’orario della sveglia era stato giustamente posticipato data la breve notte trascorsa nei nostri letti, ma c’eravamo dimenticati dell’entusiasmo dei piccoli ospiti dell’Assisi Baby Sadan, i quali essendo oggi sabato e non andando a scuola hanno pensato bene, sicuramente in modo innocente, di regalarci una sonora sveglia. Poco male perché ben volentieri tutti e cinque ci siamo immersi in un mare di abbracci e di baci che ci hanno fatto dimenticare in un secondo tutte le disavventure di ieri. Nel primo pomeriggio abbiamo preso parte alla funzione religiosa del funerale della madre di Sr Elisabetta : già al primo impatto ci siamo resi conto della grande diversità tra la cerimonia indiana e quelle italiane perché nell’atrio della grande casa di un figlio della defunta era stata posizionata la salma a vista tutta ornata di fiori con una corona sul capo. Secondo noi tutto ciò dimostra come tutte persone vicine alla famiglia vogliano condividere questo felice ultimo viaggio verso l’ultima dimora come se si trattasse di un giorno felice e non di lutto…
In India anche il concetto delle distanze stradali è “leggermente” diverso dal nostro dal momento che “ è qui vicino “ corrisponde ad una distanza di 200 kilometri circa , tanto che siamo tornati all’orfanotrofio dopo oltre 5 ore dalla partenza.
Full immersion con i bambini al nostro ritorno e qualcuno , nel caso specifico Giulio il Farmacista , ha avuto la brillante idea , seguito immediatamente da tutti noi, di tirare fuori i palloncini da mare di H.H.P.P. Al primo pallone giunto nell’androne si è scatenato l’inferno, sicuramente un piacevolissimo inferno pieno di gioia, ma per alcuni momenti abbiamo temuto di venire sopraffatti da tanto entusiasmo. Il gioco è stato interrotto solo dal suono della campanella per la cena e dal fermo richiamo delle Suore. Dopo cena i bimbi sono tornati nell’atrio a giocare fino all’ora del silenzio , quando finalmente soddisfatti abbiamo potuto gustare la cena preparata dalle Suore.
Promemoria per i volontari : mai più la doccia prima di giocare con i bambini perché è solo acqua sprecata !!!
Domenica 27 Ottobre 2013
Svegliati dalle consuete squillanti preghiere dei piccoli ospiti dell’Assisi Baby Sadan, dopo colazione siamo andati a visitare la Portiuncola , casa di accoglienza per i ragazzi che hanno passato il limite di età per soggiornare all’orfanotrofio. Qui abbiamo incontrato Arun e Kiran gli storici gemellini dei quali più volte abbiamo raccontato nei diari delle precedenti missioni, che ci hanno accolto con enfasi, abbracci e grandi sorrisi. E’ stata l’occasione per rivedere anche Nithin e Prince; grande soddisfazione nel sapere che il progetto di istruzione secondaria dedicato a loro ha portato i due ragazzi, cresciuti nell’orfanotrofio fin dalla più tenera età, a frequentare con profitto la locale Università di Economia e Commercio, primo essenziale passo verso una vita indipendente.
Performance artistica della nostra Chirurga Giuditta, la quale, scoperta sotto la solita copertura di plastica una pianola elettronica, si è esibita sotto lo sguardo attento ed interrogativo dei ragazzi presenti, in un medley di brani famosi.
Nel pomeriggio visita agli Istituti Marthoma e Bethelem Asrhum dove abbiamo incontrato le ragazze adottate a distanza aggiornando le loro schede per riportare in Italia notizie recenti. Come sempre siamo stati inondati da tutto l’amore che questi angeli possono esprimere con i loro occhi e con le loro canzoni a noi dedicate.
L’augurio per queste piccole donne indiane è di poter crescere serenamente come ciascuna di loro meriterebbe; sicuramente il Progetto Jeevan di H.H.P.P. va in questa direzione.
Martedi 29 Ottobre 2013
Buon compleanno Cristho ! Il piccolo ospite dell’Assisi Baby Sadan festeggia oggi 4 anni e tutta l’equipe H.H.P.P. l’ha festeggiato; la zia Michela è stata la prima, data la necessità mattutina di nicotina e caffè, a fargli gli auguri. Mattinata destinata agli acquisti ricordo di fine missione a Kanjirapally. Ritorno in orfanotrofio per il pranzo e nel pomeriggio, sotto l’attenta guida della jeep del giovane Nithin, visite ai ragazzi del Bethelem Ashram Chengalam. Stasera piove ed il nostro lavoro di fine serata è allietato ( sigh !!!) dall’assalto affettuoso ma fisico dei più intraprendenti fra i bambini di Panaceppally.
Domani partenza x Kochin per il volo per l’Italia.
Ultima notte di ricordi e nostalgia in attesa del ritorno a casa.
Mercoledi 30 Ottobre 2013
Inizia oggi l’ultimo giorno di missione all’Assisi Baby Sadan , ultimo giorno che è iniziato con la colazione alle 8 del mattino quando siamo stati ancora a coccolare il piccoli ospiti dell’Orfanotrofio che oggi avevano una vacanza inaspettata da Scuola dal momento che in tutto il distretto di Kottayam è stato decretato lo sciopero generale per la riduzione eccessiva del prezzo alla vendita del caucciù.
Questa situazione veramente grave per tutta la comunità locale, è stata molto positiva per noi , perché così abbiamo avuto a disposizione tutti i bambini ed i ragazzi della Portiuncola per poterli fotografare ed aggiornare le loro schede di adozione a distanza e … soprattutto poter giocare un po’ con loro in tutta serenità.
Mattinata dedicata a questa piacevole occupazione intramezzata dalla distribuzione di palloncini colorati di tutte le forme , delle mitiche bolle di sapone portate dall’Italia consueto regalo della nostra amica Barbara Ghiarè dell'Edicola Sberla di Buggiano, giochi i più vari che hanno rallegrato tutti noi.
Nel primissimo pomeriggio, sempre per sfruttare lo sciopero e trovare la strada più libera, partenza da Panaceppally in direzione di Chocin; come ogni anno questo è il momento più commovente della missione, perché vedere 80 angioletti che fanno a gara a salutarti dimostrandoti calore ed affetto stringe il cuore ad ognuno dei partecipanti e… fa calare anche qualche lacrimuccia !
In serata arrivati a Chocin, dormiremo qualche ora all’albergo dell’aeroporto in attesa della partenza per l’Italia alle 4,30 del mattino.
Come tradizione al termine di ciascuna missione ogni partecipante, se vuole, può lasciare qui scritta una propria considerazione, un pensiero, un proprio giudizio sulla missione stessa, giudizio libero e svincolato da ogni condizionamento, che sarà come sempre pubblicato integralmente.
FEDERICA
Quando ho deciso di partire per questa missione in India immaginavo che sarebbe stata una bella esperienza, ma quello che ho vissuto è andato ben oltre ogni mia aspettativa! Vorrei dire molte cose, un po’ scontate e quasi banali.. mi limiterò ad alcuni doverosi ringraziamenti.
Grazie innanzitutto a Giorgio, per l’opportunità che mi ha dato e per quello che ha fatto e fa; ho potuto vedere in prima persona la passione e l’entusiasmo con cui lavora ai suoi progetti, la riconoscenza che lo circonda è una prova tangibile del suo fantastico lavoro.
Grazie a suor Jain e a tutte le suore del Mary Matha Dispensary; ci hanno accolto con affetto incredibile, ci hanno coccolato e fatto sentire a casa, hanno lavorato con noi sempre sorridenti e disponibili. La loro gioia ed entusiasmo sono stati contagiosi.
Grazie ai miei insostituibili compagni di viaggio. A Gabriella, per la sua dolcezza e il sostegno; a Roberto, per le sue foto che valgono più di tante parole; a Michela, per il suo entusiasmo e simpatia; a Giulio Sergio “il farmacista”, per la disponibilità e gentilezza. Uno "special thanks” lo dedico agli under 35 della missione, Giuditta, Giulio e Stefano; senza di loro non sarebbe stata la stessa cosa, hanno aggiunto un sacco di risate e di allegria a questa avventura, rendendola ancora più speciale.
Infine un enorme “grazie” a Thullur, all’Andhra Pradesh e all’India; non dimenticherò i colori, i profumi, le distese di riso e cotone, le capanne, la dignità e gentilezza delle persone, gli occhi neri e vivaci dei bambini.
Grazie H.H.P.P.!
GABRIELLA
Questo è il settimo anno che partecipo alla missione umanitaria annuale con H.H.P.P. in India.
Esperienza bellissima. Nonostante sia ormai una veterana, le emozioni che mi suscita sono sempre molto forti. Quest’anno ho avuto anche in più la gioia di condividerla con mio figlio Stefano.
E’ stato fantastico lavorare con lui e vedere il suo entusiasmo ed il suo altruismo.
Ho avuto dei compagni di missione veramente speciali sia da un punto di vista professionale che umano: Giorgio, Roberto,Giulio, Giulio N., Michela, Federica,Giuditta mi sento legata a voi e porto nel cuore il sorriso e l’allegria di ciascuno , importante aiuto anche nei momenti più faticosi.
Un profondo affetto mi lega a suor Jain ,donna e medico di eccezionale valore , ma anche per me guida ed esempio per la sua incondizionata bontà.
Un sentimento di gratitudine per le attenzioni premurose verso di noi,,ma soprattutto per quello che fanno ogni giorno va alle suore del dispensario di questo sperduto villaggio dell’India, dove il destino ha voluto portarmi .
E siccome nulla avviene per caso credo che abbia un senso che io sia qui ,in mezzo a questa gente povera, a questi bambini che ormai fanno parte di me , in questo mondo dove la gioia di donarsi dà un vero senso alla vita.
GIULIO ( l’ Architetto)
Ho dovuto aspettare tanto, a causa degli impegni universitari, prima di riuscire a realizzare uno dei miei sogni più sinceri e profondi: partire in missione umanitaria.
Ed è con il cuore colmo di gioia che ora posso finalmente dire di esserci riuscito.
Ringrazio H.H.P.P. Onlus ed il suo presidente “cuor di leone” George Martini che mi hanno dato questa opportunità e mia zia Michela, senza la quale non avrei saputo dell’esistenza di questa favolosa organizzazione.
Ora vi parlerò a grandi linee di cosa è significato per me realizzare questo sogno.
La prima parte della missione in Andhra Pradesh mi ha catapultato all’interno di una realtà ai limiti del credibile. La povertà estrema, l’ignoranza e le condizioni geografiche e climatiche sono gli ingredienti alla base di una ricetta di continua sofferenza. Solo dopo aver visto centinaia di bambini supplicarmi per una semplicissima penna, un pallone o una caramella, ho capito che la favola lussuosa che viviamo ogni giorno in Europa non è altro che una pezza a colori su un mondo che ha veramente bisogno dell’aiuto di tutti noi. E la cosa più bella è stata sentire da parte della popolazione locale un rispetto, un amore ed una gioia degne di un principe. Ogni volta che ci hanno accolto con canti, balli e corone di fiori appena raccolti, non potevi far altro che commuoverti ed inginocchiarti davanti alla pura essenza dell’umiltà e della dignità.
Hanno molto da insegnare in materia, gli Indiani.
La seconda parte della missione, svoltasi in Kerala, mi ha messo a confronto con una regione molto più ricca dell’Andhra Pradesh, ma, purtroppo, dove si possono trovare moltissimi orfani. Soltanto nella zona di pertinenza della missione, abbiamo visitato ben 6 orfanotrofi. Porterò nel cuore ogni singolo sguardo di quei bellissimi bambini, che con i loro occhioni indiani, neri e profondi come un pozzo, facevano trasparire tutti i loro pensieri e tutta la loro sofferenza passata, prima di essere accolti in queste strutture. Avrò gonfiato almeno 1.000 palloncini e palloni per questi splendidi marmocchi, e vi assicuro che mentre sto scrivendo mi fanno ancora male le mani, ma la verità è che ne avrei voluti gonfiare altri 10.000. Una volta che sei qui, non puoi fare a meno di esaudire un desiderio innocente di qualcuno a cui il mondo ha negato tutto, senza alcun perché.
L’esperienza è stata intensa, formativa ed entusiasmante, ed invito chiunque stia leggendo a partire, a lasciarsi alle spalle per pochissimo tempo la nostra lussuosa quotidianità, per portare aiuto dove DAVVERO ce n’è bisogno.
Un grandissimo abbraccio a tutta la magnifica squadra, la Fede, la Giudi, Stefano, Gabriella, Giulio, Michela, George e Roberto. Di solito persone come queste è difficile trovarle come un ago in un pagliaio! Immaginatevi di trovarle tutte insieme nello stesso momento! E’ una cosa bella quanto rara! Davvero eccezionali. Non troverò mai le parole giuste per farvi capire quanta stima ho e avrò per sempre di queste persone.
Grazie ancora a tutti, di cuore! E alla prossima!
Giulio (il Farmacista)
Volti che resteranno nel cuore:
Alcune figure adulte che ho incontrato sono veri e propri santi: Suor Jain in Andhra Pradesh e Suor Elisabeth nel Kerala; hanno un carisma, una serenità e un amore per le persone e per i bimbi che le ha fatte diventare speranza e vita per chi ha bisogno. Sono riuscite a creare dal niente, strutture importanti con l'aiuto materiale dell'Associazione e con il lavoro materiale delle persone del luogo.
George mi ha raccontato come anno per anno la scuola di Thullur sia cresciuta, dotati di nuovi volumi fino ad ospitare quasi 900 scolari e il dispensario di recente costruzione sia ormai attrezzato (e pensare che Giorgio mi raccontava che le prime visite le facevano nell'ingresso della casa convento!!)
Domani mattina saluterò prima di scuola i bimbi ospiti dell'orfanotrofio di Panacheppally con cui ho vissuto l'ultima settimana : l'affetto dei più piccini, la giocosità dei bimbi, i discorsi importanti dei ragazzi più grandi (due dei quali cresciuti qui dentro sono ormai all'università): penso che chi ha avuto la fortuna di venire qui se li ricordi uno a uno ; tutti hanno lasciato un segno nel mio cuore, e la gioia per la certezza che nessuno di loro verrà lasciato indietro.
GIUDITTA
Ho sognato….
Ho sognato che tornavo in un paese lontano…un paese che potrei chiamare casa.
Ho sognato che ritrovavo vecchi amici e ne conoscevo di nuovi….splendide, fantastiche, stupende persone.
Ho sognato colori, odori, paesaggi di cui non credi possibile l’esistenza.
Ho sognato persone diverse da me… un altro colore, altri occhi, un’altra cultura, ma lo stesso sorriso e lo stesso cuore.
Ho sognato tanti di quei sorrisi…abbracci…canti…fiori…suoni.
Ho sognato qualche lacrima, a volte di gioia..altre no…qualche sguardo triste.
Ho sognato che potevo fare qualcosa, anche se purtroppo non molto, per dare un po’ di serenità.
Ho sognato la vera povertà…ma vissuta con grande dignità.
Ho sognato che il mio lavoro poteva essere utile per qualcuno.
Ho sognato di dare troppo poco ma ricevere tanto in cambio…e di questo un po’ mi vergogno.
Ho sognato tante piccole facce sorridenti, con grandi occhi che parlano senza bisogno di parole, felici di vivere la loro giovane vita nonostante le difficoltà.
Ho sognato che anch’io potevo impegnarmi a vivere sempre così.
Ho sognato la fatica, la stanchezza…ma anche le risate…i giochi e gli scherzi.
Ho sognato che ero felice.
Ho aperto gli occhi…e non era un sogno.
Grazie infinite a chi ha reso possibile ed unica questa esperienza.
Sognerò di tornare….farò il modo che diventi realtà.
Ciao India
MICHELA
La mia terza Missione è cominciata incontrando nuovi amici e nuove emozioni,la compagnia di Giulio mio nipote mi ha resa molto felice e orgogliosa.,ritornare a Thullur mi ha emozionato tantissimo ,e rivedere questi luoghi a me cari mi ha creato forti emozioni. L’accoglienza di Suor Jain e delle altre Suore è stata fantastica , il loro amabile modo di accoglierci mi ha confermato la loro indole dolce e sincera ,le ricorderò con tenerezza e nostalgia ,augurando loro di proseguire la loro missione con tenacia e amore. L’impatto con l’orfanotrofio in Kerala è stato molto forte, mi sono sentita impotente e ho cercato di ingoiare le lacrime che mi pungevano gli occhi già tristi per aver lasciato Thullur. Lì Suor Elisabetta purtroppo ha perso sua madre per cui è stata assente al nostro arrivo ma in seguito insieme alle altre Suore è stata molto carina con noi, l giorni trascorsi in India mi hanno regalato tanta tranquillità interiore e amore per gli altri,l’immensa e rigogliosa vegetazione in Kerala rende questo paese molto bello i colori e gli odori intensi delle spezie penetrano nelle narici quasi con prepotenza. Serberò gelosamente tutti gli sguardi dolcissimi dei bambini e la fierezza degli adulti .Ho condiviso tanti momenti di allegria
Con il team di H.H.P.P. e ho apprezzato la loro professionalità il conoscerli mi ha resa felce ,Gabriella con suo figlio Stefano,Roberto Federica ,Giuditta e Giulio . un ringraziamento particolare per George a cui devo tanto per avermi dato la possibilità di conoscere un altro mondo e in ultimo un affettuoso ringraziamento a mio nipote Giulio il quale si è dimostrato molto tenero e sensibile alle problematiche di questo bellissimo e contradditorio paese. Rientrerò a casa con la consapevolezza che donare un po’ del tuo tempo e aiutare gli altri fa bene al cuore .
ROBERTO
Eccoci anche quest’anno a cercare di verbalizzare le emozioni vissute durante l ‘esperienza missionaria con gli amici di HHPP. Si pensa che l ‘ esperienza accumulata nelle precedenti missioni possa attutire l’impatto emotivo di quella piu’ recente ma non è così, almeno per me. Sicuramente si ha una maggiore consapevolezza rispetto alle prime volte riguardo a ciò che si viene a fare e a quello che si trova. Ma l’emozione derivante dall’incontro con un mondo così apparentemente distante dal nostro, eppure così vicino , è sempre grandissima.
Le persone, gli sguardi, le storie non smettono mai di stupire, di affascinare,di coinvolgere, per il rapporto empatico che si instaura non solo con i bimbi e i ragazzi degli orfanotrofi o del villaggio di Thullur ,che ho imparato a conoscere e ad amare, ma anche con le persone che si incrociano per pochi minuti e che probabilmente non si rincontreranno mai più.
Quest’anno sono partito dall’Italia un po’ in anticipo rispetto agli altri e ho trascorso i primi dieci giorni all’Assisi Baby Sadan di Kanjrappally, Kerala. Qui ho trascorso giornate indimenticabili con i bimbi e i ragazzi dell’orfanotrofio, con i quali ormai si è stabilito un rapporto affettivo molto forte. La cosa straordinaria è la naturalezza del rapporto empatico che si stabilisce con loro, al di la delle barriere linguistiche e culturali. Dove non arriva la parola arriva il gesto, lo sguardo, l’abbraccio. A ulteriore dimostrazione che ciò che unisce è sempre più di ciò che divide, che alla fine siamo tutti accomunati da un unico e semplice desiderio che è quello di amare ed essere amati.
La seconda parte del mio soggiorno indiano l’ho trascorsa a Thullur, Andhra Pradesh, dove mi sono unito agli amici di HHPP nell’attività sanitaria al dispensario e nei villaggi. Quest’anno ho avuto la percezione generale che quelle zone stiano vivendo un momento di particolare difficoltà. Un lungo periodo di piogge torrenziali e di recessione economica ha messo in ginocchio la popolazione rurale dell’Andhra Pradesh. Sono rimasto molto colpito dall’abitazione dove vive Vijay, il bimbo che ho in adozione a distanza, una capanna molto umile priva di qualsiasi comfort basilare. E’ per questo che sono molto felice e orgoglioso per l’inaugurazione del secondo impianto di potabilizzazione dell’acqua al villaggio, reso possibile grazie anche all’ aiuto economico di amici e conoscenti dall’Italia, che ringrazio di cuore.
Un ultimo ringraziamento va al Dott George Martini, a tutti i compagni di missione, vecchi e nuovi,con i quali ho condiviso questa nuova bellissima esperienza, e alle suore francescane, Suor Elisabetta e Suor Jain in primis ,due instancabili sognatrici che hanno l’abilita’ e la forza di realizzare i propri sogni, e che ogni volta ci fanno sentire come a casa.
STEFANO
Descrivere le impressioni finali di una missione come questa,dovrebbe essere vietato;
questo soprattutto perchè non si tratta di raccontare un viaggio come tanti tra paesaggi,divertimenti e compagnie.
Le impressioni su una missione umanitaria sono emozioni e sentimenti purissimi troppo complicati da esprimere.
Il mio caso non è da meno. Tutto ciò amplificato inevitabilmente dalla mia situazione da 'novizio' delle missioni.
La scoperta dell'India fin dall'inizio ti fa capire che non sei li per caso, ma che tanto è quello che c'è da fare e da sperare, oltre alle meraviglie già realizzate anche dalla stessa HHPP.
La scoperta più emozionante però resta senza dubbio l' incontro con la gente locale; quanto ti possono regalare fa restare senza fiato.
Vivere questa esperienza da giovane medico inoltre mi ha fatto sperare fin dal principio di poter dare qualcosa in più, ma ti rendi conto all'istante che chiunque può essere indispensabile. Anche professionalmente mi ha aiutato a crescere; mi è rimasta una grinta insolita nell'affrontare il lavoro che mi attende ed ho imparato tante cose sul campo che non si leggono sui libri, oltre ad aver fatto parte di un gruppo di lavoro affiatato e con un bel clima di cooperazione con scambi di opinioni,critiche e consigli e tante tante risate.
Non posso che concludere ringraziando l'HHPP che realizza opere magnifiche e che ci permette di viverle e di confermare con piacere che ogni centesimo è speso con criterio e giudizio.
Un pensiero speciale va a tutti coloro che ho incontrato: i volontari,una squadra bellissima, ma soprattutto i pazienti,la gente comune e tutti i bambini dei villaggi, tutti insieme mi avete regalato emozioni MAI provate prima.
Dr GEORGE
Eccoci giunti anche questa volta alla svolta finale, al ritorno in Italia dopo questa 19° missione in India. Per un veterano come me potrebbe sembrare tutto scontato e le emozioni risultare affievolite da quella che per me è diventata la piacevole abitudine delle missioni umanitarie di H.H.P.P. soprattutto in India. Ma non è assolutamente così perché tutte le volte le sensazioni che il mio cuore registra lo fanno battere all’impazzata come la prima volta risalente ormai a 21 anni fa. E’ sufficiente visitare una persona particolarmente bisognosa di cure sanitarie, incontrare un bambino molto bisognoso di affetto , che tutto ciò che hai vissuto nelle esperienze precedenti viene cancellato e sei trascinato completamente nella realtà emozionale del presente.
Avere conosciuto la tragica storia del piccolo Praveen a Thullur , avere rivisto in Kerala cresciuti ed in ottimo stato fisico e psichico i pargoletti incontrati in quelle due stanze diciamo poco ben odoranti del vecchio ospedale di Mokkuttuthara , malati, sottopeso e per molti di loro con il ragionevole dubbio se sarebbero arrivati a domani, da sicuramente la forza e l’entusiasmo per continuare in questa fantastica opera che H.H.P.P. sta portando avanti da 10 anni.
Oggi i bambini di Panaceppally si sono fatti grandi, sono cresciuti, alcuni di loro frequentano l’università e facendosi onore negli studi si affacceranno con orgoglio ed autorevolezza al mondo del lavoro; oggi molti dei piccoli seguiti dal progetto Jeevan di adozioni a distanza a Thullur sono felici di avere una casa in muratura costruita in una zona che non viene sommersa dalle inondazioni frequenti , una casa realizzata grazie all’amore a distanza di famiglie italiane.
In questo momento sotto l’impeto emozionale delle intense sensazioni provate, tutto è bello e ti riempie di gioia; lontane sono,anche se inesorabilmente si ripresenteranno, le difficoltà della gestione quotidiana della realtà operativa dell’Associazione che oramai assorbe una larga parte della vita mia e di chi mi è veramente vicino. Ed è proprio per questo, perché la realtà di una Associazione di Volontariato vive sulla dedizione da parte di tanti, che voglio in questo momento ringraziare tutti coloro che nell’ombra, ma lavorando costantemente per le tante facce operative di H.H.P.P. hanno permesso tutto questo: prima fra tutte come sempre fatemi ringraziare la mia indispensabile Beatrice, mio amore nella vita e mio sprone e supporto nell’Associazione; i miei fantastici compagni di avventura che come sempre giorno dopo giorno sono “maturati” ed hanno dato il meglio di sé senza mai tirarsi indietro a niente; grazie Gabriella e Roberto per la vostra costante ed indispensabile amicizia e fratellanza nella realizzazione dei comuni obbiettivi; grazie al Centro Farmaceutico Missionario di Firenze del Dr Ghiribelli per la quantità innumerevole di farmaci che gratuitamente ci ha reperito per le necessità delle nostre visite mediche; grazie alla Ditta M.G.M. Motori Elettrici di Serravalle Pistoiese nella persona della Signora Lucia Ghieri per il contributo economico per la realizzazione del 2° punto acqua potabile a Thullur; grazie alla Ditta Eurosanitas di Montecatini Terme per la fornitura gratuita del Bisturi Elettrico per la sala operatoria del Mary Matha Dispensary; grazie a tutti coloro, e spero diventino sempre di più, che ci hanno aiutati in qualunque modo credendo in H.H.P.P. e vedendo dai nostri reportage fotografici la realizzazione dei progetti in terra di missione. Quest’anno il 27 Marzo abbiamo festeggiato il 10° anniversario della fondazione dell’Associazione e … tanta acqua deve passare sotto i ponti prima di vedere realizzati tutti i progetti che costantemente studieremo e porteremo avanti !!!
Grazie H.H.P.P. Grazie ai suoi Volontari Grazie a tutti coloro che siamo riusciti ad aiutare !