Gli obbiettivi della 9° Missione Sanitaria ed Umanitaria in Brasile dal 15 al 25 Maggio 2013, la 36° di H.H.P.P. nel mondo sono:
- effettuare il maggior numero di visite mediche ad adulti e bambini nella cittadina di Candeias (a 30 Km da Salvador Bahia) Stato di Bahia
- distribuire gratuitamente centinaia di confezioni di medicinali ai pazienti bisognosi in relazione alle proprie necessità sanitarie
- consegnare indumenti, giocattoli, materiale umanitario vario ai bambini delle favelas di Salvador Bahia e di Candeias
- verificare ed aggiornare le adozioni a distanza del "Progetto Jeevan" a Candeias e Salvador de Bahia
L'equipe è formata da 5 persone :
Mercoledi 15 Maggio 2013
Caro lettore, eccoci qui di nuovo insieme per descrivere l’attività dei volontari di H.H.P.P. che sono ripartiti oggi destinazione Brasile. A questa che è la 9° missione sanitaria ed umanitaria nella terra dei prossimi campionati mondiali di calcio, partecipano due neofite volontarie l’Infermiera del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pescia Corinna Iozzelli e Maria Panzera, oltre a 2 nostre vecchie conoscenze “indiane” e precisamente Flora Balistreri insieme alla nostra Psicologa preferita Maria Capo ; ovviamente il Dr George non poteva mandare all’avventura brasiliana sole donne per cui si è felicemente aggregato alla comitiva dei partecipanti.
Di buon’ora i partenti della Valdinievole si sono puntualmente ritrovati al Garage Olimpia di Montecatini dove, come sempre, l’amico – volontario Maurizio Vannelli , grazie alla vicinanza umanitaria della Ditta Sedoni Noleggi Auto di Pistoia, si è offerto di condurci al nostro odierno porto di imbarco aereo , Bologna. Saluti commossi ed un po’ preoccupati con i nostri cari che ci hanno accompagnati alla partenza e via sull’autostrada dove a Firenze abbiamo imbarcato sul nostro maxifurgone pieno di valigie all’inverosimile Flora.
Viaggio più che tranquillo con un traffico molto modesto, arrivo all’ora programmata, chek-in rapido ed indolore nonostante le 9 super valigie spedite e gli innumerevoli bagagli al mano al seguito e via nell’aere destinazione Lisbona.
Qui arrivo in perfetto orario anche se al momento dell’atterraggio abbiamo avuto un brivido durato più di qualche secondo perché una fortissima turbolenza di traverso all’aeromobile ha fatto sobbalzare tutti gli occupanti e solo quando le ruote hanno conquistato con sicurezza la terra e la velocità residua con il vento impetuoso si è esaurita sulla pista, il respiro dei passeggeri ha ripreso il ritmo regolare.
Trascorso questo momento non proprio super rassicurante, via di corsa al transfert dove ci ha accompagnato una hostess di terra di Lisbona per il ritardo nell’arrivo.
Partenza in perfetto orario, con il solito “venticello” che ci ha fatto sobbalzare anche in ascesa ed inizia così la lunga traversata dell’oceano atlantico che porterà dopo 8 ore e mezza a Salvador de Bahia : il Sogno Umanitario dalla Valdinievole nel mondo riparte a pieno ritmo !
Arrivo in perfetto orario dopo un volo reso spiacevole solo dalla difficoltà di riposare viaggiando sempre di giorno, comunque desembarquamento completo nostro e delle nostre 9 valigie: ad accoglierci sorridenti come non mai le Suore di Candeias Sr Litty Sr Rency e Sr Lucinete. Come sempre l’amico delle Suore volontario della Parrocchia di Candeias è venuto con il suo pik-up per prenderci tutti i babgli … e non solo , partendo tutti insieme alla volta della nostra mèta. Dr George declina l’invito a guidare il Doblo delle Suore causa stanchezza per non aver dormito, Sr Lucinete prende la guida e via spediti lungo le strade brasilere fra scrosci d’acqua e cielo stellato all’inverosimile. Eravamo arrivati a pochi Km dalla nostra mèta , quando all’improvviso le ruote di destra del Doblo’ hanno impattato con il lato dx della carreggiata al limite del nastro di asfalto procurando lo scoppio del pneumatico anteriore ed una grave sofferenza di quello posteriore. Immaginatevi la scena da film tragicomico di 4 Donne 3 Suore e il Dr George sul ciglio della strada provinciale ( dove ovviamente nessuno si fermava ad offrire soccorso ), che cercavano di capire cosa era successo, cercavano di scoprire dove era nascosta la ruota di scorta , il cric ed il resto necessario all’uopo. Il tutto si svolgeva ovviamente al bordo della strada in un pantano di mota degno dei campionati mondiali di motocross. Fortunatamente il volontario della Parrocchia è tornato indietro, ha trovato la ruota di scorta, l’ha preparata per la sostituzione, trovandola sgonfia ha dovuto prenderela e di notte andare a cercare qualcuno pieno di buona volontà che gliela rigonfiasse, e come Dio ha voluto, dopo più di 1 ora di attesa senza che neanche l’auto della Polizia ci degnasse di considerazione, siamo ripartiti per l’ultimo breve tratto di strada che ci ha condotti a Candeias sede operativa della nostra missione. Le nuvole hanno lasciato spazio ad un cielo stellato incredibile ed in attesa di iniziare domani con l’organizzazione del lavoro, anche le stelle stanno a guardare !
Giovedi 16 Maggio 2013
Lo stress accumulato durante il viaggio aggravato dall’avventura a ruote bucate, non ha impedito ai volontari di godere il sonno del giusto. La mattina ci attendeva una tipica colazione brasiliana con frutta tropicale, dolce fatto in casa da Sr Lucinete e caffè alla quale abbiamo fatto onore, e non per gentilezza. Dopo colazione abbiamo proceduto a riordinare tutto il materiale portato dall’Italia , dalle medicine ai vestiti , dai giochi al materiale scolastico. Tutto è stato posizionato a dovere con noi pronti ad accogliere la popolazione di Candeias nel primo pomeriggio. Prima di pranzo abbiamo di comune accordo deciso di far visita alle favelas adiacenti alla Casa del Feliz Encontro delle Suore. Percorrendone i vicoli fangosi la cruda realtà della popolazione locale è balzata prepotentemente ai nostri occhi scuotendo i nostri animi tanto che il silenzio ha preso il sopravvento sulle nostre parole. Case con le pareti precarie e pericolanti, fatte di lamiera, nylon o addirittura fango ; scoli putridi a vista ( e ad odore ), animali ed uomini in una convivenza promiscua abituale, ed in una così immensa povertà ci hanno colpito le sbarre alle finestre ed alle porte per proteggere la manifesta povertà degli abitanti dalla malvivenza imperante . Sulla via del ritorno l’equipe sanitaria ha effettuato un intervento domiciliare a richiesta : il figlio di una donna di 70 anni, emiplegica e con gravi problemi circolatori agli arti inferiori, ha chiesto un aiuto sanitario che prontamente abbiamo erogato. Nel pomeriggio alle ore 14,00 abbiamo aperto ufficialmente l’ambulatorio dedicato a tutti coloro che si sono presentati a noi. Le varie postazioni di lavoro sono state rese attive dai volontari ed in questo inizio di attività sanitaria hanno effettuato 33 visite. Il programma di domani prevede attività per tutta la giornata e … “ è un altro giorno e si vedrà “.
Venerdi 17 Maggio 2013
Anche questa mattina dopo la consueta colazione, varia ed abbondante, è iniziata la nostra attività nell’ambulatorio improvvisato nel teatro della Scuola Annalisa a Candeias. Afflusso di media entità al mattino e più consistente durante il pomeriggio per un totale di 87 visite. A fine mattinata, in un momento di intervallo dell’afflusso di pazienti, ci siamo recati alla locale Farmacia Sant Antonio, nostro referente locale come sempre, per acquistare dei medicamenti indispensabili. Il tempo ha fatto le bizze anche oggi alternando brevi acquazzoni ad ampie schiarite con una umidità rilevante. Oggi è giunta alla nostra osservazione una mamma record ( almeno per il momento ) visto che lei ha 14 anni e la figlia 10 mesi ; i conti, non troppo difficili, li lasciamo a voi come ogni altra riflessione. Ovviamente la piccola è stata oggetto dell’affetto smisurato di tutti noi , come d’altronde tutti i piccoli che giornalmente incontriamo. Abbiamo riabbracciato alcuni bambini del progetto jeevan di adozioni a distanza e con l’occasione aggiornato le loro schede. La produzione di palloncini nelle forme più svariate ha rallegrato l’attesa dei bambini durante le visite ; la distribuzione dei farmaci ha soddisfatto il bisogno di medicamento molto sentito da queste popolazioni; le visite sanitarie hanno risposto alle esigenze di tutti coloro che si sono presentati. Al termine dell’attività ambulatoriale ci siamo cimentati in una partita di pallavolo Volontari contro Suore di Candeias : in un torneo di pallavolo … il risultato lo conoscerete solo seguendo questo diario fino al termine della missione !!!
Sabato 18 Maggio 2013
Di prima mattina abbiamo deciso di recarci al settimanale mercato ortofrutticolo, vero tripudio di colori, profumi e varia umanità. La nostra attenzione è stata catturata dalla disposizione ordinata dei prodotti sui banchi, alcuni improvvisati in quanto appoggiati semplicemente su precarie carriole. Muoversi all’interno del mercato ci ha permesso di incontrare personaggi caratteristici ed originali mentre le Suore salutavano cordialmente gli abituali fornitori , approfittando per acquistare il necessario per l’ approvvigionamento. Anche in Brasile molte scuole non hanno lezioni nella giornata del sabato per cui alcuni ragazzi approfittano dell’occasione per prestare servizio trasportando con una carriola i sacchetti della spesa dai banchi alle auto degli acquirenti, raggranellando in tal modo qualche soldino. Fra i soggetti incontrati ci ha colpito particolarmente un curioso rappresentante del sesso maschile che sembrava appena uscito dalla foresta amazzonica , agghindato in modo tale da assomigliare al famoso Gullit di milanese memoria. In netto contrasto con la maggioranza degli abitanti delle favelas brasiliane, la cui povertà estrema costringe a nutrirsi in maniera insufficiente, i nostri occhi hanno incontrato due esemplari di donne la cui taglia possiamo definire over-over-size, senza mancare di rispetto a nessuno. Nel pomeriggio abbiamo visitato la favela di Boca de Lobo, dove abbiamo reincontrato Cristina , la storica amica delle Suore Francescane, e dove i nuovi volontari di H.H.P.P. hanno avuto la possibilità di vedere con i loro occhi come sia strutturata l’abitazione tipica di queste realtà abitative: quattro assi instabili messe insieme alla bene meglio, arredi che definire miseri è un regalo alla descrizione, come servizi igienici una semplice buca praticata nel terreno senza acqua corrente, un “mini” angolo cottura costituito da un fornello arrugginito e “la zona notte” costituita da sedili da autotreno dove dormono i figli e da 2 metriquadri di un ambiente separato dal resto da una tenda improvvisata utilizzato come camera per i genitori. In questo ambiente infernale, abitato anche da polli ruspanti e 3 cuccioli di cane appena nati, il capofamiglia era rannicchiato in un angolo della “veranda” con la testa materialmente stretta fra le mani che la sbatteva contro un albero lì vicino. Voi penserete che tale atto sia il frutto della disperazione per la consapevolezza della condizione di vita sua e della sua famiglia ; niente di più sbagliato, perché lui si lamentava per un tremendo mal di denti e la moglie parlava tranquillamente con noi senza curarsi delle sofferenze del marito ! L’equipe sanitaria si è attivata immediatamente fornendo subito i farmaci necessari che speriamo abbiano effetto immediato permettendo al malcapitato di avere un sonno tranquillo.
Tutto questo che abbiamo visto oggi pomeriggio ci fa riflettere che “ tutto il resto è noia “ .
Domenica 19 Maggio 2013
Oggi, giorno del Signore anche nella terra del samba, alle ore 08,00 ci siamo recati alla Santa Messa nella Chiesa di Candeias posizionata proprio di fronte alla casa delle Suore. Già all’ingresso si poteva notare un importante afflusso di fedeli, segno della grande partecipazione religiosa della comunità locale. Durante la celebrazione della funzione , durata la bellezza di 2 ore, si sono susseguiti canti, preghiere e musica eseguita da un vero e proprio complesso formato da giovani parrocchiani, che hanno accompagnato con la musica i momenti più importanti della liturgia. Una forte commozione la abbiamo vissuta al momento dello scambio del segno della pace: se in Italia siamo abituati a vedere compìti ed algidi signori e signore che si sfiorano appena le mani, qui invece anche gli sconosciuti, ed ovviamente noi eravamo i primi della lista, si abbracciano e si baciano calorosamente con un sincero sorriso negli occhi. Al termine della Messa, una mamma ha portato vicino all’altare il suo piccolo figlio di appena 1 mese di vita, l’ha consegnato nella mani del Sacerdote il quale lo ha benedetto e presentato ufficialmente alla comunità che lo ha accolto con un caloroso applauso.
Al termine , dal momento che l’attività sanitaria è sospesa per la giornata festiva, siamo partiti per regalare alle Suore una giornata particolare, una gita al mare nonostante il tempo più che avverso. Ci ha accompagnati lo zio di Irma Carla portandoci in una caratteristica località balneare, Praya du Forte, famosa per avere un progetto di protezione e ripopolamento delle tartarughe marine.
Al rientro a Candeias siamo stati coinvolti dall’entusiasmo dei tifosi delle squadre di calcio locali, il Vittoria ed il Bahia ( i locali Inter – Milan ) , entrando involontariamente nel corteo delle macchine festanti. Noi ignari dell’esito della partita , ci siamo attaccati lo stesso al clacson partecipando all’entusiasmo generale.
Tale coinvolgimento ha riempito di allegria la nostra serata dandoci la carica emotiva necessarie per affrontare le giornate a venire.
Lunedi 20 Maggio 2013
Di buona mattina, sotto una pioggia scrosciante che dura da più di 12 ore, inizia la consueta attività di H.H.P.P. Sia bambini che adulti si rivolgono all’equipe sanitaria formata da Corinna ed il Dr George, ritirano i medicinali da Maria l’apprendista farmacista e dulcis in fundo regali e vestitini per tutti da Flora e Maria. Fortunatamente non sono giusti alla nostra osservazione casi rilevanti, se si esclude la coppia di storici benefattori ed amici delle Suore Francescane che hanno insinuato il dubbio fra gli operatori sulla loro possibile sopravvivenza fino alla missione umanitaria dell’anno prossimo. Durante il primo pomeriggio Flora ha vissuto un momento di grande emozione incontrando per la prima volta il bambino da lei sostenuto ed aiutato col progetto Jeevan di adozione a distanza . E’ rimasta particolarmente colpita dalle buone condizioni del ragazzo che risulta essere sano, di bell’aspetto ed intelligente; cosa chiedere di più dalla vita ? Il lavoro è ripreso a pieno ritmo secondo le consuete modalità con la nostra soddisfazione e la felicità di chi ha ricevuto il nostro servizio. Il numero delle persone visitate oggi è di 81 unità.
Fuori continua a piovere ma nel nostro cuore c’è un raggio di sole.
21 Maggio 2013
L’inizio della giornata è stato rallegrato dai festeggiamenti per il compleanno della Suora brasiliana Irma Carla caratterizzati da varie dediche commoventi, canti con accompagnamento di chitarra, la visita di Frate Francesco ( Padre Sprituale della festeggiata ) e dulcis in fundo una supertorta preparata dalla Consorella Sr Lucinete, vera artista della cucina.
Durante le visite mattutine, fra gli altri, si è presentato un bimbo di 18 mesi circa di età, con febbre alta a 38,9°C, difficoltà respiratoria e segni obiettivi di broncopolmonite. Era apatico, poco reattivo agli stimoli ed ha immediatamente suscitato molta preoccupazione fra tutti volontari. Immediata somministrazione di antibiotico e cortisone per via iniettiva e paracetamolo per bocca. Domani mattina lo rivedremo per controllare l’effetto della terapia. Sempre in mattinata è arrivata la Signora Giovanna, l’arzilla ultraottantenne che ogni anno viene a trovarci inondandoci della propria allegria. Il controllo delle sue ottime condizioni di salute ha fatto felici noi e soprattutto la nonnetta che ci ha dimostrato tutto il proprio vigore fisico eseguendo con semplicità incredibile flessioni ed esercizi ginnici. Nel pomeriggio per nostra gioia è tornato all’ambulatorio il piccolo della broncopolmonite, dimostrando un netto miglioramento con la temperatura corporea quasi regolare e soprattutto molto più reattivo. In tarda serata Corinna ha effettuato una visita domiciliare ( al piano terreno della scuola dove visitiamo ) ad un signore paralizzato per un vecchio ictus, diabetico, iperteso e cardiopatico. Al controllo della glicemia risultava un valore molto preoccupante essendo molto inferiore alla norma; immediata terapia di recupero con … somministrazione di succo di frutta iperzuccherino. Dopo tutti questi episodi non proprio positivi, è arrivato il più giovane paziente visitato fino ad ora, Pedro, 21 giorni in perfetta salute e … portati proprio bene !
Con un totale di 92 pazienti controllati, l’aggiornamento delle schede di vari bambini adottati a distanza , tra un palloncino e l’atro, una medicina ed un vestitino, siamo giunti al termine anche di questa giornata.
La vita trionfa da 21 giorni ad 81 anni !!!
22 Maggio 2013
Quando stamattina abbiamo aperto l’ambulatorio, è pervenuta alla nostra osservazione una arzilla e ben tenuta signora che dopo aver fatto le due rampe di scale senza nessuna difficoltà, ci ha comunicato la propria età: 99 anni ! Stupore ed incredulità generale, tanto che alla nostra paziente abbiamo chiesto di esibire il documento di identità che riportava , confermando quanto detto, la data di nascita: 1914. Non malattie degne di nota , non farmaci come terapia continuativa, un bel sorriso ed ancora tanta voglia di vivere. E’ tornato a controllo il piccolo paziente di ieri affetto da broncopolmonite, in condizioni decisamente migliorate, ma ancora con febbricola e molto catarro, per cui “ il crudele “ Dr George ha ordinato una nuova iniezione e la “ compassionevole “ Infermiera Corinna ha eseguito la prescrizione.
Già da qualche giorno l’attività sanitaria di H.H.P.P. si è arricchita delle prestazioni professionali della nostra Psicologa preferita: aumentano le richieste di consulenza per Maria, per problemi di carattere socio-psicologico. L’operazione è resa possibile dal momento che Maria parla correttamente il portoghese, comprendendo e facendosi comprendere. Anche oggi sono venuti alcuni bambini dell’adozione a distanza che fortunatamente godono tutti di buona salute. I volontari di H.H.P.P. da sempre si sono dimostrati versatili a ricoprire i ruoli più svariati, secondo le necessità del momento; la dimostrazione è l’attività svolta qui dalla nostra Psicoterapeuta che spazia da traduttrice sul campo, alla distribuzione dei farmaci alle consulenze psicologiche.
Ci prendiamo cura del corpo e … della mente !
23 Maggio 2013
Sveglia ora 05,00 per partire alle 06,00 alla volta di Salvador de Bahia. Viaggio tranquillo lungo la superstrada ed i nuovi missionari di H.H.P.P. hanno potuto notare il forte contrasto fra i grattacieli del centro della vecchia capitale del brasile e le casupole abbarbicate l’una sull’altra senza un minimo di piano urbanistico regolatore delle favelas. Arrivo a Casa Belem alle 07,30 e qui siamo stati inondati dalla gioia dei piccoli ospiti che seguivano le lezioni scolastiche. Prima di iniziare l’attività di aggiornamento delle schede delle adozioni a distanza, siamo andati come ogni anno a fare visita a Reginaldo, consegnando a sua madre la quantità annua di farmaco antiepilettico. Di ritorno alla scuola, abbiamo incontrato una vecchia amica , quell’Antonia del dito fasciato non malato che chi ci ha seguito nel corso degli anni ricorderà; a lei abbiamo scattato la foto, come tutti i bambini del progetto Jeevan, con il numero non della scheda dell’ adozione perché inesistente, ma con l’indicazione dei chili corporei ! Il Dr George ha riabbracciato la piccola Keylane, riscontrando la crescita della bimba ed il suo perfetto stato di salute. Al termine dei controlli, tutti andati a buon fine, i volontari H.H.P.P. si sono lanciati alla scoperta del Centro Historico. Attraversando le viuzze della città, siamo arrivati alla piazza della cattedrale dove un gruppo di musicisti e di ballerini da capoeira si esibiva per la gioia degli spettatori. Percorrendo la discesa che ci ha portati al Largo du Pelorino, un brivido ha percorso il nostro corpo calpestando le pietre sulle quali un tempo gli schiavi venivano venduti. Mentre ci avvicinavamo alla Chiesa di San Francesco, ci siamo imbattuti nell’esibizione di un gruppo di studenti della scuola musicale Olodum i quali con strumenti a percussione si esibivano davanti ai passanti plaudenti, incuriositi e … danzanti trasportati dal ritmo.
La Chiesa di San Francesco, vero tripudio di stucchi dorati, azulejos pittoreschi e purtroppo abbandonati all’incuria del tempo, rivela un trionfo del barocco portoghese – spagnolo. Ricordiamo che tale edificio è riconosciuto dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità, e noi possiamo testimoniare che mai tale riconoscimento sia più meritato.
L’unica nota negativa della giornata è stato il viaggio di ritorno, purtroppo condizionato dall’incredibile traffico caotico influenzato non poco dall’incertezza delle indicazioni stradali , non quelle dei cartelli di segnalazione !!!
24 Maggio 2013
Stamani è stato l’ultimo giorno di attività sanitaria in quel del Brasile per questo anno 2013. Di prima mattina è tornato a farsi controllare da Corinna il signore diabetico che aveva avuto nei giorni scorsi una grave crisi ipoglicemica e che fortunatamente con la terapia modificata abbiamo trovato decisamente migliorato. La nostra Psicologa Maria ha sottoposto a controllo due pazienti incontrati nei giorni scorsi, riscontrando l’acquisizione di una serenità di fondo che speriamo sarà utile per un miglioramento duraturo; quindi grande soddisfazione per lo staff di H.H.P.P. che al termine della mattinata, facendo il consuntivo di controlli sanitari effettuati, conta oltre 400 pazienti .
Nel primo pomeriggio l’equipe di H.H.P.P. è stata coinvolta in una bellissima esperienza perche un gruppo di ballerini e ballerine hanno offerto a noi tutti la visione di uno spettacolo di danza; a fare da cornice a tanta arte c’erano i piccoli ospiti della scuola materna di San Francesco. Tra i ballerini spiccava in maniera particolare il giovane Rodrigo che abbiamo incontrato come abitante di una delle “case” della prima favelas visitata. A questo punto viene spontanea una riflessione: riuscirà questo ragazzo ad allontanarsi dalla situazione di povertà in cui è nato, sfruttando il talento che si ritrova?
Se il 24 Maggio di un’altra epoca il Piave mormorava, qui a Candeias i volontari di H.H.P.P. sono ricolmi di emozione per aver partecipato alla festa di ringraziamento dei bambini del Laboratorio di Danza.
25 Maggio 2013
Alle prime luci dell’alba, quando lo scorrere rumoroso della vita di Candeias ha iniziato ad invadere l’aria, i volontari di H.H.P.P. si sono veramente resi conto che erano arrivati al loro ultimo giorno di permanenza nella terra carioca e che , dopo i preparativi per la partenza, cominciava il lunghissimo viaggio di ritorno che vedrà il trasferimento da Candeias a Salvador, lunga sosta all’aeroporto in attesa della partenza alle 23,35 volo aereo direzione Lisbona dove atterreranno dopo 7 ore e ½ di volo. Qui attesa di circa 1 ora e ½ per la coincidenza con il volo per Roma Fiumicino dove dovrebbero atterrare alle 18,35. Arrivati sul sacro suolo della Patria disbrigo della pratica per il noleggio per il furgone che porterà noi e le nostre 9 maxivaligie (che ci auguriamo arrivate tutte e senza danni) alle nostre rispettive destinazioni. Giunti al termine di questa 9° Missione Sanitaria ed Umanitaria in terra Brasiliana, ecco come di consueto le considerazioni finali dei partecipanti, che ricordiamo come sempre libere da qualsiasi condizionamento.
CORINNA
Brasile, una forte emozione. Tanti anni fa avevo un grande sogno , poter dare un piccolo contributo con la mia professione anche lontano da casa, dove qualcuno assai più povero, poteva avere bisogno. Oggi grazie a questa Associazione H.H.P.P. gestita da una persona a dir poco speciale, il Dottor George Martini, ho potuto esaudire il mio sogno, e il calore delle Suore che mi hanno accolto, la luce scintillante negli occhi delle persone che ho incontrato, dai bambini piccolissimi ai teneri anziani, hanno riempito il mio cuore e rasserenato il mio spirito. Un pensiero amorevole va anche alle mie compagne di viaggio, Flora, Maria e Maria , sempre al mio fianco. Grazie a te Giorgio di avermi fatto conoscere un mondo tanto meraviglioso. Grazie H.H.P.P. per quello che fai nel mondo.
FLORA
Sono partita da Firenze già emozionata all’idea di incontrare William, bambino che aiuto dallo scorso novembre. L’idea di conoscere una realtà tanto diversa mi ha spinto a seguire il Dottor Martini in questa nuova esperienza e naturalmente tornerò a casa diversa, molto più ricca per le persone speciali che hanno vissuto con me. La conoscenza diretta di un mondo tanto lontano dal mio, mi ha indotto a diverse riflessioni: le cose hanno un valore che cambia a seconda delle circostanze. Quello che appare un grosso problema, qui sembra una cosa di poca importanza.
Penso proprio che essere entrata in questa Associazione sia una delle decisioni significative della mia vita e quindi cercherò di fare altri viaggi per mantenermi disponibile verso il mio prossimo. Un sentito grazie a Giorgio ed a H.H.P.P.
MARIA ( la Psicologa )
La confusione si dirada, ma solo di poco !
Grazie a Giorgio , all’H.H.P.P., alle “Irmaes” e alle compagne di viaggio ormai “rodate” !
MARIA
Grazie a Candeias , in pochi giorni mi hai dato tutto.
Grazie Giorgio per aver contribuito .
E grazie Gesù
Qui ti ho trovato.
DR GEORGE
Eccoci giunti ancora una volta al termine dell’ennesima missione sanitaria ed umanitaria di H.H.P.P. che mi ha visto protagonista. Missione dal risultato più che lusinghiero dal momento che tutti gli obbiettivi della partenza sono stati raggiunti ed anche superati: aggiornate le schede dei bambini delle adozioni a distanza ed effettuati controlli sanitari ad un numero di persone ben oltre ogni più rosea previsione ( ricordo che la parte sanitaria dei volontari era costituita solo dall’Infermiera Corinna e dal sottoscritto Medico ).
Ancora una volta il contrasto immenso esistente fra le varie realtà della vita brasiliana è stato il life motif dei sentimenti che hanno pervaso il mio cuore, sempre più convinto di quanto di positivo con un po’ di buona volontà si possa fare per queste disagiate popolazioni. Il sorriso sincero dei bambini ultrafelici per un pallone od una penna, la riconoscenza nel volto degli adulti perché con poca attesa hanno avuto la possibilità di esporre le proprie problematiche sanitarie, essere ascoltati ed aver trovato una qualche immediata soluzione, è il miglior dono che ci si possa attendere dopo questi giorni di attività di H.H.P.P.
Il Sogno Umanitario dalla Valdinievole nel Mondo continua, ed è stato veramente piacevole e stimolante condividerlo questa volta con quattro fantastiche compagne di avventura che mi hanno fatto sentire continuamente di vivere a pieno la famiglia umanitaria della nostra comune Associazione. La condivisione degli obbiettivi ha permesso una completa fusione delle nostre azioni e dei nostri pensieri, tanto che sempre è stato sufficiente uno sguardo d’intesa fra noi per superare ogni e qualsiasi difficoltà. Corinna ultraprofessionale e dolcissima, Flora disponibilissima sempre per tutto e per tutti, Maria ( Psicologa ) la sua professionalità ultrasensibile ha dato un essenziale nuova immagine alla nostra comune attività sanitaria e Maria (da Croci) con il sorriso sempre stampato sul volto a dimostrazione di una gioia profonda raggiunta in questa avventura. Grazie amiche mie, grazie ancora a tutte voi e spero vivamente che in futuro avrò ancora il piacere di condividere con voi nuove missioni di H.H.P.P.
Grazie a tutti coloro che in qualunque modo, sia materialmente sia essendoci vicini anche solo con affetto, ci hanno aiutato nella realizzazione di questa 9° missione in Brasile, grazie alla mia cara Beatrice che oramai si è abituata , con amore e condivisione, a queste mie “scappatelle” umanitarie e mi aiuta come sempre e sempre di più. Grazie a tutti voi che anche questa volta ci avete seguiti leggendo questo diario; tutti noi attori in prima persona speriamo di essere riusciti a trasmettervi a pieno le forti emozioni vissute in questi giorni e … di avere così profondamente stimolato il vostro senso umanitario da sentire fortissimo il desiderio di partecipare ad una prossima missione. H.H.P.P. è tutti noi e tutti insieme sempre ci dobbiamo impegnare per migliorare l’aiuto che possiamo donare agli altri. Dopo 10 anni H.H.P.P. è ancora più viva e aspetta ogni persona di buona volontà che abbia il desiderio di regalare un po’ del proprio tempo a favore dei più miseri, certo di ricevere in cambio tanta ma tanta felicità.