1° in Etiopia-Apr 2013

Dal 03.04.2013

Verificare utilizzo del finanziamento inviato per : 1) costruzione del tetto dell'aula principale della Scuola di Kutereta ( Etiopia del Sud nel Vicariato di Hosanna ) e di 2 nuove aule per i numerosi bambini del posto della stessa Scuola  2) realizzazione della terza fase ( tubazione e serbatoio ) del Progetto Acqua per rendere autonoma la fornitura di acqua al Kindergarden(Asilo) di Hosanna

Coppa Alessandro - Medico

Ghiandai Walter - Volontario

Lavezzari Alessandro - Volontario

Martini Giorgio - Medico

Rogialli Gianna - Volontario

Prendere contatti con i referenti locali per verificare l'attuazione dei progetti di cui sopra ed analizzare la possibilità che H.H.P.P. possa in futuro organizzare una missione sanitaria in un poliambulatorio locale che ci dicono dovrebbe essere stato realizzato ultimamente.

Il diario giornaliero verrà inviato compatibilmente con la disponibilità internet locale molto molto difficoltosa !

DIARIO GIORNALIERO

03 Aprile 2013

 

Inizia oggi una nuova avventura umanitaria di H.H.P.P. : i volontari dell’Associazione della Valdinievole sono in partenza per l’Etiopia !

Alle ore 15,00 Alessandro ( il Volontario ) ed il Dr George si sono ritrovati davanti al Garage Olimpia di Montecatini dove il consueto amico Maurizio Vannelli li ha accompagnati alla partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino. Durante il percorso abbiamo recuperato a Firenze Alessandro ( il Medico ) ed all’area di servizio di Badia al Pino  Gianna e Walter , soci – volontari di H.H.P.P. ed iniziatori del progetto già presente in Etiopia, ed Antonella e Massimo nuovi amici umanitari.

 Arrivati a Roma più che in anticipo, dopo aver atteso circa 3 ore per l’imbarco dei bagagli, alle ore 23,40 ci siamo imbarcati sull’aereo che in circa 6 ore ci condurrà nella capitale Addis Ababa ( termine esatto nella lingua locale)

 


 

04.Aprile.2013

 

 

 

In perfetto orario, anzi con circa 30 minuti di anticipo, siamo atterrati ad Addis Ababa ; sbrigate rapidamente e positivamente le pratiche di sbarco ed immigrazione, abbiamo fatto la conoscenza con i responsabili della Diocesi di Hosanna che gestisce le strutture sanitarie e scolastiche della zona. Il primo impatto con la vita reale della capitale dell’Etiopia è stato quanto meno sconvolgente per il traffico che definire caotico è un regalo all’illogicità. Macchine che passavano sia da destra che da sinistra, asini ed altri animali i più vari che si riappropriavano del terreno occupando la carreggiata noncuranti di tutto ciò che accadeva intorno a loro; carretti e persone a piedi che tenevano, inspiegabilmente, lo stesso comportamento… 

Usciti dal marasma della capitale ci siamo inoltrati sull’unica strada esistente che con una striscia relativamente compatta di asfalto ci ha condotto fino ad Hosanna. Lo spettacolo della natura incontaminata ha fatto bella mostra di sé ai nostri occhi e dopo svariate ore siamo giunti alla meta rappresentata dall’Edificio scolastico  “ Benedetta sarà la nostra Scuola “ costruita nel 2009 da Gianna e Walter. Qui oltre ad avere il primo impatto con i piccoli ospiti delle 3 classi ( in totale 193 bambini ) che ci hanno accolti con canti e sorrisi, abbiamo potuto toccare con la mano l’opera essenziale terminata di realizzare con il contributo di H.H.P.P. e cioè l’impianto di acqua potabile che dalla profondità di 270 metri porta in superficie l’elemento essenziale alla vita , l’acqua che fino all’anno scorso era un miraggio a pagamento .

 

Domani abbiamo l’appuntamento con la realtà della Scuola di Kutereta dove verificheremo lo stato di avanzamento dei lavori di ristrutturazione e nuova costruzione da noi finanziati.Il buio più completo circonda la guest house dell’Ospedale di Dubbo dove siamo ospiti e concilia sicuramente il nostro sonno anche se probabilmente nessuno di noi ne ha bisogno.

 


 

 

 

05 Aprile 2013

 

Stanotte il cielo etiope ci ha accompagnati con un violento temporale che però non ha minimamente impedito il nostro sonno ristoratore. L’ambiente di soggiorno è costituito dalle stanze destinate ai Medici in servizio presso l’ Ospedale Saint Marie di Dubbo , definito guest house ma che di guest ha veramente poco e si presenta solo come house; non è che i volontari italiani presenti in questa parte di Africa siano molto esigenti, ma si sarebbero accontentati della gestione riferita all’anno precedente: docce funzionanti, bombola del gas carica , servizi igienici attivi e dispensa fornita dell’essenziale per la sopravvivenza. Ovviamente nessuno si è lamentato più di tanto e tutti insieme , compresi i Frati Francescani del locale convento, si sono impegnati per risolvere al meglio le difficoltà abitative. Stamani sveglia alle ore 06,50 perché avevamo appuntamento per la colazione dai frati di cui sopra alle 07,00 ; dopo di che partenza alla volta della Scuola di Kutarata ( erroneamente definita in precedenza Kutereta ) dove è in atto il progetto di ampliamento della locale Scuola Materna ( Kindergarden ) e ristrutturazione del tetto della stessa da parte di H.H.P.P. Per arrivare alla nostra meta, dopo 50 Km di strada asfaltata in più che buone condizioni, ci siamo incontrati con il locale Vescovo Gheorghe Matheus e con Abba Ghera ( un Sacerdote ) nostri referenti in loco per il progetto. Tutti insieme ci siamo inoltrati, o per meglio dire inerpicati, per una pista di terra battuta del colore rosso tipico africano, facendo un saliscendi che ha messo a dura prova le jeep ed i loro occupanti. Dopo circa 1 ora di questo rally siamo arrivati a destinazione , accolti dai 140 bambini della Scuola che ci hanno salutato con i loro gioiosi canti di benvenuto, allietandoci con i loro profondi sorrisi. Abbiamo avuto il piacere di constatare che i lavori finanziati dalla nostra Associazione sono già iniziati e termineranno dopo la chiusura dell’anno scolastico. Durante il soggiorno a Kutarata due ragazzi del gruppo ( di cui uno è sicuramente molto ragazzo nello spirito) hanno iniziato a giocare a pallone con tutti i bambini; in seguito a questi primi temerari si sono aggregati tutti gli altri componenti, compreso sua Eccellenza il Vescovo !

Terminata la visita alla scuola, siamo stati invitati a pranzo nei locali del Vescovado dove ci è stato offerto un pasto ricco di pietanze locali e di molto molto affetto.

Di ritorno a Dubbo, ci siamo incontrati con i responsabili dell’Ospedale , compreso il Dr Luciano David ( un volontario Medico di 82 anni da molto  tempo attivo in Etiopia oltre che in molte altre povere realtà africane ) per tentare un approccio utile alla realizzazione di missioni sanitarie da parte di H.H.P.P. in questa struttura sanitaria. Il nostro entusiasmo è stato frenato sul nascere dalle difficoltà obiettive locali, ma non disperiamo e speriamo che dall’incontro di domani con Sr Regina , Superiora del locale Convento di Suore e Referente per l’organizzazione dell’Ospedale , possa aprirsi una possibilità operativa per il futuro.

Un episodio che ha contraddistinto questa nostra giornata etiope, è stata la presa di coscienza visiva della realtà ultra povera che vive la popolazione locale: di ritorno da Kutarata, abbiamo notato lungo la strada sterrata un tucul diverso dagli altri per la presenza sulle pareti esterne di dipinti che hanno colpito la nostra attenzione. Ci siamo fermati immediatamente con il solo intento di fotografare questa particolare struttura abitativa e la realtà che ci è saltata agli occhi è stato quanto di più sconvolgente: è vero che il tucul affrescato sia all’esterno che all’interno era dotato di un letto , una cassapanca, un tavolino e delle sedie di legno, ma in effetti non serviva per i bisogni abitativi dei suoi proprietari. Questi in realtà vivono a circa 5 metri di distanza, in un tucul analogo ma dove quello che regna è sola la più grande povertà; vi basti pensare che all’interno c’è addirittura un piccolo recinto per gli animali di proprietà con un solo sporco materasso utile e necessario per tutti i componenti della famiglia. Ma allora vi chiederete a cosa serve il tucul affrescato e dotato dei confort abitativi interni ? Perché la famiglia ha un figlio emigrante che con i soldi del lavoro all’estero si è costruito questo tucul così grazioso per sé, quando ritorna a casa, o per i suoi ospiti quando vengo in vista al villaggio. La povertà di questa famiglia vi è ben dimostrata dall’immagine dei loro figli col volto ricoperto di mosche e l’addome tipico dello stato di malnutrizione .

Con il cuore pieno di tristezza per quello che abbiamo visto, ma con la speranza di poter fare qualcosa anche se poco per questi derelitti, in attesa del temporale serale vi inviamo i nostri più affettuosi saluti

Buonanotte Italia !

 


 

 

 

06 Aprile 2013

 

Stamani mattina sveglia alle ore 07,30 e dopo una ricca colazione a base di marmellata di mango, caffè etiope , latte della mucca e pane sfornato dai Frati Cappuccini siamo partiti alla volta di Soddo , cittadina dove è presente una struttura di accoglienza e recupero dei ragazzi di strada. Lo Smiling Children Town ospita attualmente 107 ragazzi di età compresa fra gli 8 ed i 17 anni (ma che ha una capienza di 220 ) che hanno l’opportunità di studiare, imparare un mestiere e soprattutto avere un tetto dovere poter dormire e mangiare. La struttura è veramente imponente dotata di tutto il necessario per i giovani ospiti ed anche di più dal momento che non manca una scuola per fornaio e tessitore , ed anche un campo di calcio, pallavolo e pallacanestro. Dopo avere fatto acquisti nel laboratorio di tessitura,

 di ritorno a Dubbo, a pranzo siamo stati ospiti delle Suore del Sacro Cuore, nella figura di Sr Regina, che gestiscono un orfanotrofio per bambini abbandonati e un kindergarden per 220 piccoli. All’interno della struttura è attiva la produzione del pane destinata non solo per la missione stessa, ma anche per il vicino Ospedale ; è presente inoltre un punto acqua aperto alla popolazione esterna dove, chi ha necessita può attingere l’acqua ma anche lavare i panni e fare la doccia. Questo servizio è molto apprezzato dalla popolazione, tanto che Sr Regina ha dovuto regolamentare l’ingresso con un cancello ed uno zebegnà (guardiano) . Parlando con la Religiosa,  esprimendole il desiderio di H.H.P.P. di poter effettuare delle missioni sanitarie, la Suora, pur ribadendo la obiettiva difficoltà nell’operare da un punto di vista medico, non ha escluso a priori tale possibilità, assicurandoci il proprio interessamento e dandoci il contatto con l’Associazione Croce Bianca di San Severino Marche, ad oggi l’unica Onlus Italiana autorizzata ad operare sotto il profilo sanitario nell’Ospedale di Dubbo e negli Healt Center dislocati sul territorio.

 Domani sveglia molto presto per recarci a Kutarata dove assisteremo alla Santa Messa e… sorpresa !

La nostra giornata si è conclusa in un modo veramente superlativo : i 2 Alessandro, Antonella, Gianna, Massimo e Walter si sono cimentati nella preparazione di un succulento piatto tradizionale italiano : il Dr George , pur non avendo partecipato al lavoro di preparazione culinario, ha gradito come non mai gli squisiti spaghetti alla carbonara preparati con ingredienti locali e italiani portati al seguito.

  Così ben rifocillati o per meglio dire satolli, ci rechiamo a letto in attesa di un sereno sonno ristoratore.

 


 

 

07 Aprile 2013

 

Stamani partenza ore 07,00 destinazione Kutarata dove ci attendeva la partecipazione alla celebrazione della Santa Messa domenicale. Durante il tragitto ci siamo fermati al tukul del quale abbiamo parlato ieri l’altro, portando in dono ai miseri abitanti cibi dei più vari. Terminata  la distribuzione, è ripreso il nostro viaggio con al seguito 3 valigie stracolme di abiti da bambini, materiale di cancelleria, caramelle e palloncini portati dall’Italia. Il viaggio in jeep è stato abbastanza piacevole perché la violenta pioggia di ieri aveva ammorbidito il terreno impedendo la formazione della caratteristica polvere simil talco di color rosso. All’arrivo a Kutarata, il temerario Alessandro (il volontario) si è inerpicato sulla costruenda nuova ala della scuola issandovi la bandiera di H.H.P.P. che ha iniziato a sventolare allegramente. La partecipazione alla cerimonia religiosa ci ha molto impegnati dal momento che la durata della stessa è stata di oltre tre ore !!! Al termine ringraziamento ufficiale per  tutti noi presenti da parte di Abba (Padre) Stefan il quale davanti a tutta la comunità ci ha offerto in regalo una allegra capretta addobbata a festa con fiori e ghirlande, che ovviamente abbiamo lasciato in dote al villaggio. Di seguito distribuzione dei vestiti,  materiale didattico e caramelle, che ha richiesto un impegno organizzativo non comune considerato che tutti volevano tutto nello stesso momento. Come Dio ha voluto abbiamo superato anche questa fase critica, dopo di che pranzo tipico al villaggio con cibi locali molto appetitosi e ben apprezzati da tutti noi. Al termine rito della preparazione del caffè tradizionale, che di gusto sarebbe stato anche buono se non avesse avuto fra i suoi ingredienti anche del sale ed il burro !?! A voi immaginare il sapore e la difficoltà degli astanti di non dimostrare il non gradimento a chi tanto si era prodigato per prepararci una bevanda così tradizionale.

Dopo i saluti affettuosi a tutti, siamo ripartiti per tornare a Dubbo dove ci aspettava Sr Regina per farci incontrare Sr Tadenesch, provveditore dell’Ospedale dei Padri Cappuccini, per organizzare le nostre future missioni sanitarie. L’incontro è stato più che proficuo aprendoci la possibilità alla nostra futura attività sanitaria e in attesa del nostro ritorno abbiamo consegnato un buon numero di confezioni di latte in polvere e soluzioni reidratanti ( omaggiateci dalla Ditta Dicofar Toscana ) che saranno essenziali per la sopravvivenza dei piccoli bambini denutriti..

Tornati alla guest house, cena con un ottimo risotto alle verdure con lo zafferano ( preparato dall’equipe gastronomica di Arezzo ) e frutta a volontà.

Domani, giorno di partenza per noi di H.H.P.P., ci sarà concesso, valigie permettendo, di dormire una mezz’ora in più.

Buonanotte Italia a voi dall’Etiopia !

 


 

 

 

   

08 Aprile 2013

 

Stamani è iniziato il nostro lungo viaggio di ritorno in Italia ; soddisfatti del riscontro in loco del buon utilizzo delle risorse finanziarie inviate, ci siamo apprestati di buona mattina alla partenza dalla guest house di Soddo direzione Addis Ababa. Alla sede del Vicariato abbiamo salutato i nostri compagni di avventura, Antonella Gianna Massimo e Walter, e con un caloroso arrivederci siamo stati accompagnati alla macchina da Sua Eccellenza il Vescovo. Giornata afosa con una sensazione di calore molto elevata ( o forse la avvertivamo noi per la obiettiva stanchezza dei giorni trascorsi senza riposo ) e così le ore si sono susseguite alle ore portandoci dal profondo sud rurale alle caotica metropoli ; è qui che alle 20,00 circa siamo arrivati senza particolari difficoltà. Subito abbiamo vissuto in prima persona il caos e lo smog superinteso di questa metropoli e non abbiamo potuto fare a meno di pensare a tutti i suoi abitanti ed alle conseguenze per la loro salute fisica.

Tra una coda e l’altra , un saluto ad Abba Ammanuel ed Abba Wanda ( religiosi del Seminario locale ) abbiamo fatto l’ora adatta all’ingresso nell’aeroporto internazionale. Qui, in attesa della partenza rivolgiamo a tutti voi un caloroso abbraccio ed una buona notte.

Per l’ultima volta dall’Etiopia ( per questo anno ) a voi Italia !