Visite mediche ad aduti e bambini ; vaccinazioni anti epatite b ai bambini delle Scuole di Thullur e dei villaggi limitrofi ; aggiornamento schede bambini inseriti nel progetto jeevan di adozioni a distanza e notizie aggiornate da riferire in Italia alle famiglie adottive ; attività odontoiatrica per circa 1 mese gestita nel poliambulatorio dentistico ed oculistico del Mary Matha Dispensary di Thullur dal Dentista volontario di H.H.P.P. Dr George Xanthakis ( originario dalla Grecia ma residente ed operante in Svezia da 7 anni ) ; inaugurazione dei Servizi Igienici Esterni per la Scuola del Mary Matha ; controllo della consclusione dei lavori di ampliamento della stessa Scuola ; controllo dello stato di utilizzo del punto acqua potabile interno al complesso Mary Matha e valutazione della sua sufficienza o meno ; dono ai bambini di molti vestiti e giocattoli portati dall'Italia
BALISTRERI FLORA Volontaria
CAPO MARIA Psicologo
CAPPELLETTI ROBERTO Medico Cardiologo
FROSINI NOVELLA Infermiera Professionale del 118
LOTTI EMILIANO Medico Emergenza del 118
LOTTI LUCA Medico Medicina Generale
MARTINI GIORGIO Medico Medicina Generale
PELLEGRINI ELENA Medico Specializzando
SPAGNI GIUDITTA Medico Specializzando
RAVALLI GABRIELLA Medico Pediatra
VENTURINI PAOLO Volontario
ZAMPIERI MASSIMILIANO Volontario
XANTHAKIS GEORGIOS Medico Dentista
Partenza il giorno 10 Ottobre da Milano Malpensa - Arrivo ad Hyderabad ( via Dubai ) il giorno 11 Ottobre; lo stesso giorno trasferimento aereo a Vijayawada dove le Suore ci verranno a prendere con lo Scuolabus per portarci a Thullur ( Stato di Andhra Pradesh ). Il 22 Ottobre partenza da Thullur con volo Vijayawada-Hyderabad-Kochi per trasferirci a Kanjirappally nello Stato del Kerala dove visiteremo ed aggiorneremo le schede dei bambini che abbiamo adottati a distanza nei 7 Orfanotrofi locali. Il 26 Ottobre partenza per il ritorno in Italia
Mercoledi 10 Ottobre 2012
Oggi inizia l’annuale missione sanitaria ed umanitaria in India di HHPP, e come sempre i componenti il team di volontari sono stati più che solleciti all’appuntamento mattutino. Alle 06.45 Dr Luca e Dr George si sono trovati al Garage Olimpia di Montecatini da dove, con la consueta umanitaria disponibilità dell’amico Maurizio Vannelli, hanno iniziato il loro viaggio verso l’aeroporto di Milano Malpensa. Nei giorni precedenti l’attività dei volontari si era espressa al massimo preparando la bellezza di 14 maxivalige più volte controllate contenenti di tutto e di più di ciò che sarà molto utile in questi giorni di missione Indiana.
Prima sosta al parcheggio dell’aeroporto di Peretola a Firenze, dove si è riunito il gruppo arricchendosi dei pistoiesi dotati di auto propria, il Dr Emiliano, la Dr.ssa Elena, la Dr.ssa Maria e l’Infermiera Novella; da Montelupo F.no è arrivata la Dr.ssa Giuditta e da Arezzo la Dr.ssa Gabriella con il marito Paolo. A Firenze abbiamo avuto il piacere di salutare il nostro amico Dr Alessandro che ci ha “consegnato” la propria madre Flora che quest’anno svolgerà la missione indiana come volontaria.
Partiti alla volta di Milano, viaggio senza particolari intoppi, ed arrivo in perfetto orario all’aeroporto di Malpensa. Qui incontro con il lombardo Dr Roberto e tutti insieme ci siamo avviati verso i banchi degli Emirates. Qui, essendo come operatrice al banco chek-in una graziosa ragazza, di comune intesa si è deciso di mandare avanti il Dr Emiliano per avere due occhi di riguardo per lo sforamento sicuro del peso dei nostri eccessivi bagagli. Previsione presuntuosa e pienamente sbagliata, perché la ragazza era sì carina di aspetto, ma super pignola di professionalità, tanto che ha subito avvertito il responsabile di scalo dei 35 Kg totali in eccesso delle nostre valigie. Contrattazione di Novella e Maria, intervento atto ad impietosire l’impiegato del Dr George , che ha ottenuto il risultato di vedere autorizzati tutti i kg in eccesso anche se è stato necessario trasformarli da bagaglio da stiva in bagaglio a mano. Tutto sommato l’operatore della compagnia aerea, anche se inizialmente molto burbero, ha infine calato la palpebra umanitaria, facendosi commuovere dalla nostra buona volontà.
Siamo partiti con 1 ora di ritardo per Dubai, e nella notte europea che via via si trasformava in orientale abbiamo iniziato il nostro viaggio vero e proprio destinazione India.
Giovedi 11 Ottobre
L’arrivo a Dubai , ora locale, è avvenuto già nella giornata successiva alla partenza e dopo il consueto impatto di ricchezza sfrontata dei negozi all’interno dell’aerostazione, dopo un’attesa di circa 4 ore, ci siamo imbarcati direzione Hyderabad, capitale dello Stato Indiano di Andhra Pradesh. Il viaggio notturno ha conciliato il sonno ai volontari. Alle 08,30 locali siamo arrivati al super aeroporto Rajiv Ghandi, dove siamo stati bersagliati dai controlli super accurati dei numerosi operatori, sia per quanto riguarda i bagagli che per le stesse persone fisiche. Il timore che avevamo per il trasporto della sterilizzatrice in valigia, si è dimostrato fortunatamente infondato, dal momento che nessuna delle maxi valigie è stata danneggiata ed ulteriormente controllata. Subito fuori dall’aeroporto ci aspettava come sempre la nostra cara Sr Jain accompagnata da una nostra vecchia conoscenza, Kotheswaramma la ragazza che 5 anni fa è stata salvata dall’intervento medico provvidenziale dei volontari di H.H.P.P. per una gravissima anemia ( emoglobina a 3 mg/dl) dovuta ad una forma avanzata di anoressia. Contemporaneamente in questo aeroporto abbiamo fatto la conoscenza della parte dentistica della missione, il Dr Giorgio Xanthakis di origine greca ,che da 7 anni opera in Svezia , ci ha raggiunti direttamente dal paese nordico. Baci, abbracci e commozione bilaterale per nuovi e vecchi volontari , affidamento a Sr Jain dei bagagli che saranno trasportati via terra in “solo 7 ore ! “ di viaggio destinazione Thullur. Qui arriveremo anche noi prendendo prima l’aereo per Vijayawada alle ore 15,35 e poi con circa 2 ore di viaggio “terrestre” utilizzando lo scuolabus del Mary Matha School di Thullur. In effetti la realtà ha prolungato in modo esagerato il tempo del viaggio con lo scuolabus dal momento che è stato necessario attraversare tutta Vijayawada in occasione di una importante festa religiosa che ha causato un ingorgo di traffico indescrivibile. Siamo arrivati a Thullur con un buio profondo ( anche se erano solo le 19,30 di orario ) e dopo i saluti di rito con le Suore del Dispensario e della Scuola, e con le ragazze che vivono con le Religiose, abbiamo consumato una saporita cena , dopo di che ci siamo augurati una serena notte di riposo.
Venerdi 12 Ottobre
L’occasione della prima colazione a Thullur è servita a distribuire gli incarichi ufficiali ad alcuni componenti del nutrito gruppo : Flora e Maria sono state nominate addette alla distribuzione dei vestiti e dei giocattoli portati dall’Italia; Novella responsabile della Farmacia con un bel da fare nel selezionare e catalogare le centinaia e centinaia di scatole di farmaci e materiale sanitario . L’occasione di questo diario ci è utile per ringraziare i tanti benefattori che ci hanno donato i vestiti da consegnare a questi bambini primo fra tutti il personale del 118 di Pistoia ed il Centro Missionario Farmaceutico di Firenze per le tante confezioni di medicinali offerte . Terminato questo essenziale impegno, nell’immediato dopo pranzo ci siamo recati alla inaugurazione dei servizi igienici per gli alunni della Scuola Mary Matha English Medium Hight School. Breve ma intensa cerimonia seguita da un piacevole spettacolo offerto dai 900 bambini della struttura scolastica. E’ stato veramente emozionante vedere anche su questo nuovo edificio di Thullur una ulteriore targa che ricorderà per sempre l’impegno dei tanti sostenitori di H.H.P.P. Onlus in Italia a favore dei più poveri fra i poveri. L’impatto emotivo dello spettacolo dei bambini ha colpito nuovi e vecchi volontari: una accoglienza così festosa è stata motivo di gioia e soddisfazione per tutti i presenti. Terminato lo spettacolo sono iniziate le prime visite comprese quelle di alcuni bambini inseriti nel progetto Jeevan di adozioni a distanza. Durante i controlli medici, è stato trovato lavoro anche per il nostro Dentista: sono già state prenotate per domani alcune visite odontoiatriche; vi chiederete come mai anche la nostra Associazione abbia ceduto alle famose liste di attesa sanitarie. Niente di più errato perché il rinvio a domani, non è legato alla mancanza di energia “umanitaria” del nostro Dentista Giorgio Il Greco, ma solo di quella elettrica, dal momento che per ora il poliambulatorio dentistico e oculistico non è collegato all’impianto del generatore ausiliario.
Mentre stiamo scrivendo questo diario , sono le 22,45 ora locale, si è presentata al Dispensario una giovane donna con una colica renale che è stata prontamente soccorsa dall’onnipresente Sr Jain coadiuvata da tutti i volontari H.H.P.P.
In serata il nostro simpatico gruppo si è arricchito della presenza di un gentile topolino di campagna il quale, dopo aver fatto capolino fra le valigie vuote portate con noi , per non impressionare ulteriormente i volontari presenti ha gentilmente deciso di togliere il disturbo.
Come per tutti noi, anche a lui abbiamo dato appuntamento per la colazione alle ore 7,30 di domani : H.H.P.P. non lascia indietro proprio nessuno !
13 Ottobre 2012
Questa mattina ci siamo recati alla Scuola del villaggio di Parimì dove ci attendevano oltre 400 alunni di età compresa fra i 5 e i 15 anni per essere sottoposti alla vaccinazione contro l’epatite b. Consueta cerimonia di benvenuto con alzabandiera e dono ad ogni volontario di una collana di fiori. Sistemazione delle postazioni con il materiale portato al seguito ed assegnazione degli incarichi: Flora e Maria distribuivano spazzolino da denti ,dentifricio e materiale di cancelleria ad ogni vaccinato difendendo il materiale con le unghie e con i denti dagli assalti vogliosi degli adulti che volevano partecipare alla distribuzione; Paolo all’ingresso della struttura “sanitaria” controllava la temperatura corporea a tutti gli alunni; Dr Emiliano, Drssa Gabriella e Dr George posizionati al banco controllo clinico prima della vaccinazione; Drssa Elena, Drssa Giuditta, Dr Luca e Dr Roberto materialmente procedevano all’iniezione ; l’infermiera Novella preparava la giusta dose di vaccino in ogni siringa in base all’età; il Dentista Dr Giorgio Il Greco aveva approntato uno studio all’aperto per selezionare i giovani pazienti che avrebbe ricontrollato in seguito all’ambulatorio del Mary Matha. Con l’aiuto essenziale delle Suore al termine della mattinata siamo riusciti a vaccinare 508 alunni , dei quali solo 1 è quasi riuscito a fuggire al rito vaccinale ma prontamente è stato placcato e vaccinato ugualmente.
Dopo il pranzo consumato eccezionalmente alle ore 15,00 al Dispensario di Thullur, nel pomeriggio nuove visite ad adulti e bambini ed inizio dell’attività odontoiatrica nel poliambulatorio. Domani è domenica del Signore anche in questa landa sperduta del mondo ; sveglia ore 06,30 colazione ore 07,00 partenza ore 07,30 per Gunthur dove ci attende la Santa Messa, naturalmente in lingua telugu, della durata prevista di circa 2 ore !!!
La follia del sabato sera per i volontari è stato un millestrati di ciapati con nutella ; per espiare questo “grave” peccato di gola forse non saranno sufficienti neanche le 2 ore previste della Messa domenicale.
Prima di andare a letto vogliamo però soddisfare la vostra giusta curiosità circa le condizioni cliniche della signora che ieri notte si era presentata alla nostra osservazione affetta da una grave colica renale, mentre stavamo terminando questo diario. Vista la mancata risposta alle molteplici terapie per via endovenosa somministrate, è stato necessario inviarla all’ospedale più vicino e non con un’ambulanza ( come sarebbe logico ma che avrebbe ritardato il ricovero di oltre 2 ore ) ma con un autorisciò, che nient’altro è che un modello carenato dell’Ape della Piaggio. Vuoi la strada piena di buche, vuoi la mancanza di ammortizzatori nell’autorisciò , la paziente è arrivata all’ospedale in migliori condizioni, grazie anche e forse soprattutto a questa essenziale terapia d’urto che può aver favorito la discesa del calcolo.
Saranno forse queste le nuove linee guida per la terapia della colica renale nel 2013 ?
Ai posteri la ormai celebre ardua sentenza !
Domenica 14 Ottobre 2012
Ieri sera, quando già il diario era stato inviato, si è presentato alla nostra osservazione un bambino di 8 anni , Vamsi , accompagnato dai propri genitori perché aveva la febbre molto alta. Poiché lo stato febbrile perdurava da 3 giorni sotto terapia antibiotica , è stato sottoposto immediatamente ad esami ematici per escludere malaria, tifo e febbre dengue, che per fortuna sono risultati tutti negativi. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al moderno strumentario donato nel 2011 da H.H.P.P. al Dispensario Mary Matha col supporto finanziario dalla Ditta M.G.M. di Serravalle Pistoiese. Il bimbo era sofferente ed apatico, pertanto è stato curato e reidratato con fleboclisi e tutt’ora è trattenuto in osservazione. La febbre sta scendendo ed il team medico presume una forma virale alla base del disturbo.
Di ritorno dalla “breve” Messa domenicale ( durata solo 1 ora e 30 invece delle 2 preventivate ) abbiamo fatto una sosta all’ospedale di Gunthur ove abbiamo preso conoscenza della realtà sanitaria locale. Dopo un celere pasto ci siamo recati a piedi al villaggio vicino alla missione del Mary Matha, per rendersi conto delle necessità e dei nuovi interventi possibili da parte dell’Associazione. Come al solito festosa accoglienza di questa povera gente che ci ha messo a disposizione le umili cose di proprietà, ma la piacevolezza della passeggiata è stata brutalmente interrotta all’imbrunire da nugoli di zanzare affamate che ci hanno consigliato una veloce ritirata in spazi sicuri. Le sorprese della giornata purtroppo non erano terminate: al nostro ritorno si è presentata accompagnata dalla propria famiglia la giovane Sujatha, adolescente di 12 anni affetta da una grave malformazione congenita delle basse vie urinarie, della quale non mostriamo le immagini per non turbare la sensibilità dei lettori. Questa patologia necessita sicuramente di una soluzione chirurgica plastica e ricostruttiva , ed immediatamente H.H.P.P. si è comunitariamente attivata per fare visitare la giovane paziente dalla Specialista adatto subito domani mattina a Gunthur ed attivare uno specifico percorso finanziario per la raccolta fondi per questo delicato problema.
Si è conclusa così per questa missione la prima domenica in India, resa malinconica dalla gravità del problema di Sujatha, ma rallegrata dalla speranza di una possibile soluzione.
Lunedi 15 Ottobre
La prima buona notizia della giornata è stata la guarigione del piccolo Vamsi e la conseguente dimissione dal dispensario: l’ipotesi diagnostica del team H.H.P.P. è risultata corretta. Alle ore 08,00 siamo partiti con lo scuolabus alla volta del villaggio di Rajapudi dove siamo stati accolti da festosi tamburi e da una pioggia di petali di fiori; allestimento delle postazioni operative all’interno dell’unica struttura utile allo scopo, la locale Chiesetta. Avendo la possibilità di disporre di sette postazioni di visita, il lavoro della giornata è stato intenso ma piacevolmente scorrevole; il Dentista Giorgio Il Greco continuava la sua attività all’esterno della struttura, individuando i casi da ricontrollare in ambulatorio. Alla nostra osservazione sono giunti 350 pazienti fra i quali molti anziani , e bambini; a questi ultimi dopo la visita è stato fornito da Flora e Maria qualche capo di vestiario e/o giocattoli, tutti dono dei nostri benefattori italiani. Particolarmente oneroso il compito dell’infermiera Novella, la cui postazione è stata molto affollata dal momento che tutti i 350 pazienti sono passati da lei per il ritiro delle medicine prescritte. Jolly della situazione, come sempre, Paolo il quale era disponibile per le varie esigenze ( foto, misurazione temperatura corporea, intrattenimento bambini ) a chiunque lo richiedesse. Il nostro chirurgo Drssa Giuditta è stata impegnata nel detergere e suturare ferite da traumi vari e medicare in modo appropriato ulcere vascolari e diabetiche. Fra una bronchite più o meno grave, una crisi ipertensiva di una certa rilevanza e vari casi di diabete scompensato, i volontari hanno avuto il loro bel da fare per arrivare al termine delle visite.
Prima di andare a pranzo abbiamo avuto un consulto via internet, in tempo reale, con il nostro amico e volontario di H.H.P.P. Prof Massimo Cecchi, Primario Urologo dell’Ospedale Unico della Versilia, al quale abbiamo sottoposto il caso della piccola Sujatha di cui abbiamo parlato nel diario di ieri; egli ci ha fornito importanti informazioni sulla complessità del quadro clinico e sul percorso terapeutico possibile in grado di fornire alla ragazza una migliore qualità di vita.
Nel pomeriggio , in attesa dell’arrivo dall’Italia del nostro amico Max, abbiamo prima sistemato i farmaci arrivati in mattinata acquistati grazie alla donazione del Club Kiwavis di Arezzo ed in seguito continuato l’attività ambulatoriale di visite al dispensario, accompagnate da un imponente temporale tropicale .
Nel frattempo il nostro dentista, approfittando dello spostamento della jeep recatasi all’aeroporto di Vijayawada per accogliere Max, comprava in loco materiale di consumo necessario all’attività odontoiatrica, frutto delle donazioni degli Amici di Lecco.
Il volontario è arrivato in perfetto orario e carico di entusiasmo, e noi, facendo ala alle parole della canzone di Jonny Dorelli, abbiamo “ aggiunto un posto a tavola”.
Mentre terminiamo questo diario è arrivata al dispensario in ambulanza una donna in stato di gravidanza a termine, presa immediatamente in cura dalla nostra Ginecologa preferita Sr Jain.
In attesa della buona novella ( che non è ovviamente la nostra infermiera !) …………
16 Ottobre 2012
La buona novella di ieri sera è stata rimandata ; i dolori accusati dalla donna in gravidanza erano un falso allarme. Sr Jain l’ha fatta ricoverare all’Ospedale di Gunthur dal momento che stamani era programmato il camp sanitario nel villaggio di Dondapadu e pertanto non avrebbe potuto prestarle le cure del caso. Comunque a tutt’oggi alle ore 21,00 locali non abbiamo ancora sentito il vagito del bambino nonostante la notte in bianco di buona parte dell’equipe sanitaria .
La realtà del villaggio è vecchia conoscenza di H.H.P.P. dal momento che da vari anni è abitudine dedicare una giornata sanitaria utilizzando gli ambienti della Chiesa locale. Purtroppo la serenità della mattinata è stata turbata dalla notizia che la nostra Leelavathy, la cui nuova casa doveva essere inaugurata domani, è stata ricoverata da Sr Jain urgentemente in ospedale per una forma di febbre dengue; speriamo che non sia tra quelle più gravi ed il modesto miglioramento di stasera faccia ben sperare per il futuro. Il programma della mattinata odierna prevedeva la vaccinazione per epatite b di circa 200 bambini, ed in realtà al termine del nostro lavoro i vaccinati sono stati 207 e le visite cliniche 132. Tra la folla dei bambini in fila per la vaccinazione, abbiamo riconosciuto il piccolo Vamsi , perfettamente ristabilitosi dalla febbre dei giorni scorsi, e Luca, nato durante il medical camp dello scorso anno. Alla fine del lavoro, la chiesetta si è trasformata in un punto di ristoro, dal momento che il capo della comunità locale d’accordo col prete, ci ha organizzato il pranzo di mezzogiorno a base di riso basmati, pollo speziato e frutta.
Al ritorno è continuata l’attività ambulatoriale presso il dispensario di Thullur per un totale di 50 visite; qui il nostro Dentista ha effettuato 14 visite odontoiatriche con la relativa terapia; all’ultima signora seduta sulla sedia di Giorgio Il Greco, moglie dell’autista delle Suore, è stata effettuata una estrazione dentaria “al buio” o meglio alla luce di una torcia elettrica gentilmente fornita dal Dr Emiliano, causa black out . Per concludere in modo “sereno” la giornata dei volontari, a fine serata si è presentato un sacerdote il quale nei giorni scorsi aveva sofferto di una febbre persistente, ed oggi gli è stata fatta la diagnosi di malaria da plasmodium vivax da Sr Jain con il test rapido. Adeguata terapia per il paziente, spruzzi abbondanti di repellente cutaneo per i volontari, ed io … speriamo che me la cavo ( non il dente ! ) .
17 Ottobre 2012
Anche stamani ci siamo svegliati al suono delle preghiere indiane; dopo la consueta nutriente colazione abbiamo iniziato il lavoro ambulatoriale presso il dispensario per un totale di 267 pazienti. Alcuni pazienti sono tornati per un controllo, chi post chirurgico chi per problemi medici persistenti, chi solo per mettere a dura prova la bontà di Flora per farsi consegnare un vestitino, un giocattolo od un pallone. E’ stato effettuato un test della malaria ad un paziente con febbre elevata persistente ( risultato negativo ), diagnosticate bronchiti asmatiche anche a bambini molto piccoli, dolori di tutti i tipi , diabete scompensato di nuova diagnosi, dolori toracici che hanno impegnato il nostro Cardiologo Dr Roberto. L’equipe chirurgica ha lavorato assiduamente mattina e pomeriggio, eseguendo interventi di asportazione di fibrolipomi, medicazioni di ferite e controllo degli interventi effettuati nei giorni scorsi. Varie ecografie sono state eseguite dalla Drssa Elena ( una anche a quattro mani insieme a Sr Jain ) e la giornata è trascorsa nell’affluenza copiosa ed indisciplinata di pazienti di ogni età. Il più piccolo di questi, di soli 22 giorni di vita, presentava un quadro di lieve difficoltà respiratoria che è stata prontamente risolto dalla terapia somministrata dalla Pediatra Drssa Gabriella, che ha programmato un controllo per domani. Il Dentista Giorgio Il Greco, che ha incessantemente continuato la propria attività nel poliambulatorio effettuando 24 interventi, ha avuto oggi un assistente d’eccezione alla poltrona nella persona di Paolo l’Aretino, che ha assolto il compito egregiamente con professionalità. La farmacia si è arricchita di una nuova operatrice, Maria, la quale dalla distribuzione dei vestiti è stata promossa sul campo alla distribuzione di pasticche e sciroppi.
Leelavathy sta meglio in base alle notizie fornite dall’ Ospedale a Sr Jain , Suyatha è ancora in attesa della visita urologica, ed è arrivata la bella notizia della nascita di un piccolo nuovo indiano , ovviamente per ora chiamato Babu, figlio della donna della quale vi avevamo parlato in precedenza. Vi ricordate la paziente inviata con l’autorisciò all’ospedale per colica renale ? Ieri stava meglio, ma oggi è stata nuovamente ricoverata per una nuova sintomatologia molto dolorosa ; saranno necessariamente da rivedere le nuove linee guida urologiche per il 2013 !
Stasera siamo invitati a cena dal parroco della Chiesa di Thullur … speriamo che non sia l’ultima.
18 Ottobre 2012
Mentre scriviamo questo diario alle ore 21,15 locali, il silenzio del Dispensario è stato rotto dal pianto disperato di un piccolo di 6 mesi di età che ha attirato immediatamente l’attenzione della parte pediatrica del gruppo H.H.P.P. I rimanenti volontari, pur sensibili alle grida di aiuto del piccolo indiano, sono qui impegnati ad inviare le consuete notizie di aggiornamento dell’attività di missione. Buone notizie sul fronte Leelavathy , che sta lentamente ma progressivamente migliorando nello stato generale e nei valori degli esami del sangue, nessuna notizia invece per quanto riguarda Sujatha che ancora non è riuscita a farsi visitare dall’Urologo di Gunthur. Fra i pazienti giunti oggi alla nostra osservazione, una grave crisi di diabete scompensato, che il Dr Luca ha prontamente trattato con insulina e una fleboclisi di urgenza reidratante; un caso di colecistite acuta calcolotica trattata con antibiotici “italiani” e inviata all’attenzione del Chirurgo di Gunthur per l’operazione; una febbre persistente ed elevata sospetta dengue che fortunatamente gli esami ematici hanno prontamente escluso; da ultimo ma non certo meno importante, un bambino di 9 anni di età con dei gravi postumi da incidente stradale accaduto nell’infanzia ( è stato schiacciato dalla ruota di un camion ) all’arto inferiore destro il quale risulta più corto del controlaterale con cicatrici estese e che impediscono il normale uso dell’arto stesso. Essendosi il bimbo presentato da solo, abbiamo invitato i genitori al Dispensario per programmare i controlli specialistici e gli eventuali interventi di correzione della grave menomazione deambulatoria . Pomeriggio di riposo dedicato all’inventario dei farmaci e del materiale ludico utile per i prossimi giorni, con visita alla città di Vijayawada, dove abbiamo anche ordinato la nuova targa da apporre alla parete della casa di Leelavathy , targa portata dall’Italia che la scorsa notte è stata asportata. Viste le notizie che giungono dall’Italia, possiamo concludere che … tutto il mondo è paese !!!
19 Ottobre 2012
La mattinata è iniziata con la buona notizia della dimissione dall’Ospedale della giovane Leelavathy; siamo felicissimi della risoluzione della sua forma di febbre dengue e la sua attuale buona salute ci permetterà domani mattina di inaugurare la sua nuova piccola abitazione nel villaggio di Thullur. In mattinata il bimbo che avevamo lasciato ieri sera in tranquille condizioni dopo il pianto durante la stesura del nostro diario, è ritornato con la madre con febbre elevata, diarrea e stato di prostrazione. Il rapido consulto fra la nostra pediatra Drssa Gabriella e Sr Jain ha concluso per una energica terapia medica a base di antibiotici, data la realtà infettiva del paese in cui ci troviamo. Alla mamma che ha accompagnato il giovane con i gravi postumi del trauma da schiacciamento al piede destro, in accordo sempre con il nostro referente sul campo Sr Jain, abbiamo suggerito e prescritto di recarsi presso il centro di Riabilitazione e Protesi del Don Bosco di Mangalajiri, dove inizialmente verrà confezionata una scarpa ortopedica adatta per le esigenze del ragazzo, e successivamente verrà programmato un controllo ortopedico approfondito per la possibile soluzione definitiva del problema. Tra i casi particolari di stamani, oltre ai positivi controlli sugli interventi effettuati dalla nostra chirurga Drssa Giuditta, si è presentato un bambino di 10 anni con lesioni caustiche da acido sulla gamba sinistra: praticata immediata toilette chirurgica e medicazione, purtroppo per lui un po’ dolorosa. Sono stati effettuati alcuni vaccini anti epatite b di bambini del villaggio di Parimi , e la giornata è trascorsa in serenità, sotto un impietoso clima caldo umido all’inverosimile. Mentre noi visitavamo al Dispensario, al Poliambulatorio Odontoiatrico il nostro Dentista Giorgio Il Greco continuava incessante la sua opera professionale “ estraendo denti sulla ruota di Thullur” ! Ad una donna ne ha estratti la bellezza di 7 tutti insieme !!!
Le schede sanitarie preparate dall’Italia dove registriamo i dati delle visite mediche, si stanno esaurendo a colpo d’occhio e pensare che ne erano state approntate circa 2500 !
Sabato 20 Ottobre 2012
La giornata è iniziata con la cerimonia di inaugurazione della casa di Leelavathy; subito dopo colazione ci siamo avviati al villaggio di Thullur dove ci attendevano le Suore, il Parroco, un gruppo di abitanti e la giovane che era stata dimessa ieri dall’ospedale. Dopo una breve cerimonia religiosa terminata con la benedizione della casa, rituale taglio del nastro di inaugurazione, e consegna ufficiale delle chiavi della nuova costruzione. Momento molto emozionante per tutti i componenti di H.H.P.P. che ha contribuito economicamente alla materiale realizzazione della struttura in memoria della piccola Arianna e della destinataria che con il suo consueto dolce sorriso ha ringraziato tutti i presenti e con il cuore anche chi non c’è più. Ritorno al Dispensario terminata la cerimonia sotto una fine pioggerellina indiana e consueto lavoro ambulatoriale durante il quale abbiamo ricontrollato pazienti dei giorni precedenti , visitati di nuovi e terminata quasi completamente la scorta di medicinali portati dall’Italia. E’ stato effettuato anche un intervento chirurgico dalla Drssa Giuditta con 1° (e unico) Assistente Drssa Elena in sala operatoria per l’asportazione di un voluminoso lipoma del dorso. La paziente, all’inizio intimorita da ciò che l’attendeva, al termine dell’intervento ha lasciato il dispensario ringraziando mille volte le giovani operatrici. La pioggia che nel pomeriggio è arrivata copiosa, ha dissuaso i pazienti dall’uscire dalle capanne per recarsi al Mary Matha Dispensary; al termine della nostra complessiva attività contiamo 2243 visite mediche, 749 vaccini antiepatite b, 3 operazioni in sala operatoria e numerosi interventi di chirurgia ambulatoriale. Fra questi oggi una “micro sutura” di un “micrordito” di un “micro bimbo” di 2 anni di età, venuto ufficialmente per il raffreddore e feritosi accidentalmente in prossimità del Dispensario.
Dopo il pranzo, il gruppo degli amici di H.H.P.P. ha salutato calorosamente il Vice Presidente dell’Associazione, il Dr Emiliano Lotti, in partenza per il previsto rientro in Italia dettato da impegni di lavoro.
Il saluto ad Emiliano, ci ha fatto realizzare che il tempo della missione a Thullur sta per concludersi; una parte di noi riprenderà la via di casa ed altri proseguiranno per il Kerala per aggiornare le schede dei bambini delle adozioni a distanza.
Domenica 21 Ottobre 2012
Seconda Domenica in terra indiana per i volontari di H.H.P.P. Come programmato siamo andati tutti insieme alla messa festiva nella parrocchia di Gesù Bambino di Thullur. All’arrivo abbiamo notato la vecchia cisterna per la raccolta dell’acqua fornita dallo stato. L’acqua viene prelevata direttamente dal fiume Krishna e distribuita senza nessun intervento di depurazione e controllo. Questa situazione ha stimolato il nostro impegno alla realizzazione di un nuovo impianto di potabilizzazione che possa soddisfare le esigenze degli abitanti della zona nord di Thullur, lontani dal dispensario delle suore, già attrezzato allo scopo. La S.Messa è durata la bellezza di due ore e quarantacinque minuti, interamente in Telugù, lingua locale. Siamo stati immersi nei ritmi dettati dai tamburi e dai canti, nella moltitudine dei colori dei sari delle donne poste alla sinistra della chiesa, separate dagli uomini. Mentre tutti i fedeli erano seduti per terra, solo alcune suore e noi volontari avevamo il privilegio di assistere alla funzione su comode sedie. Al termine commovente cerimonia di ringraziamenti con corone di fiori e discorsi del parroco e del presidente di H.H.P.P. che ha pubblicamente assunto l’impegno della costruzione del depuratore dell’acqua. Ritornati al dispensario e terminato il pranzo, sotto un cielo monsonico si è presentato un anziano con grave difficoltà respiratoria, in situazione generale precaria. Il dott. Luca coadiuvato dal cardiologo dott. Roberto e dall’infermiera Novella hanno diagnosticato un’insufficienza cardio-respiratoria da fibrillazione atriale, versamento pericardico e sospetta broncopolmonite. Dopo le prime cure, prontamente praticate, il settantenne è stato inviato all’ospedale di Gunthur vista la complessità del quadro clinico. Stasera consueta festa di saluto, durante la quale tutti i volontari saranno vestiti con abiti tradizionali. Domani, per una parte del gruppo inizia il ritorno in Italia, per gli altri trasferimento alla volta del Kerala dove li aspettano i nostri dolcissimi bimbi dell’Assisi Babi Sadan e degli altri sette orfanotrofi. Il nostro dentista Giorgio il greco continuerà la sua attività al dispensario fino al 2 Novembre, regalando a chi non può permetterselo sorrisi smaglianti e soprattutto sani.
Lunedi 22 Ottobre 2012
La giornata odierna è stata dedicata al trasferimento di parte del gruppo in direzione Kerala : Flora, Maria, Novella, Luca,Max, Roberto e Dr George si sono svegliati alle 04,30 ora locale per iniziare il lungo viaggio. Sulla porta del dispensario abbiamo avuto la piacevole sorpresa di vedere i volontari prossimi al rientro in Italia svegli di buon’ora che ci hanno augurato buon viaggio sventolando la bandiera di H.H.P.P. Come ultimo gesto di estrema cortesia ed abnegazione di Sr Jain nei nostri confronti , giunti all’aeroporto di Vijayawada, ci ha servito sul nostro scuolabus una ricca colazione a base di ciapati, nutella, banane , caffè e latte caldo. I trasferimenti aerei per Hyderabad ( 50 minuti ) e da qui a Kocin ( 1 ora e mezza ) sono avvenuti in completa tranquillità ed all’arrivo abbiamo trovato ad accoglierci Sr Elisabetta e Sr Saveria insieme alle quali abbiamo iniziato le 3 estenuanti ore di viaggio attraverso le tortuose strade delle montagne del Kerala per raggiungere a buio inoltrato l’Orfanotrofio di Kanjirappally, l’Assisi Baby Sadan. Bagno di bimbi esultanti che hanno inondato di baci ed abbracci i vecchi volontari già conosciuti, e coperto di gesti affettuosi le matricole H.H.P.P.
Domani iniziamo le visite di controllo agli orfanotrofi dove l’Associazione ha bambini adottati a distanza, ma prima vogliamo raccontarvi un simpatico episodio che ha visto partecipi Novella ed il Dr George : eravamo tutti già seduti ai nostri assegnati posti sull’aereo quando una hostess si è rivolta ai 2 componenti il team invitandoli a posizionarsi accanto all’uscita di emergenza rendendoli responsabili della eventuale apertura del portellone e del controllo dall’uscita di emergenza di tutti i passeggeri. E’ proprio vero che la fiducia è una cosa seria e si dà alle persone serie come sono tutti i componenti dell’Associazione H.H.P.P.
Martedì 23 Ottobre 2012
La mattina inizia con la prima appetitosa colazione in Kerala; siamo quindi partiti per la visita dell’orfanotrofio di Sanjos Balabhavan dove abbiamo incontrato 52 ragazzi che ci hanno inondato del loro affetto.
Ci siamo suddivisi i compiti in modo tale che il Dr. Luca e il Dr. Roberto hanno effettuato le visite di controllo, Massimiliano ha proceduto con le foto da allegare alle schede personali per le adozioni a distanza, Flora e Novella hanno distribuito giochi e materiale scolastico, mentre la Dott.ssa Maria e il Dr. George verificavano le identità e l’effettiva presenza degli ospiti nella struttura.
Al termine dei controlli, tradizionale foto di rito con bandiera e subito dopo ci siamo diretti verso l’orfanotrofio di Bethlehem Balabhavan. La struttura immersa nella consueta piantagione di caucciù, ospita 25 adolescenti maschi che hanno seguito il solito percorso di controllo e verifica e ricevuto i consueti regali (come sempre oltre ai doni viene distribuito anche materiale per l’igiene personale).
Nel pomeriggio, ci siamo recati all’Assisi Balika Bhavan di Kottayam, dove ad attenderci c’era un gruppo di giovani ragazze conosciute e seguite da diversi anni da HHPP tramite il progetto Jeevan. Le ragazze, ci hanno accolto e salutato con una simpatica esibizione di ballo.
Sotto una pioggia torrenziale , nonostante le strade allagate e il forte vento, il nostro esperto autista è riuscito a riportarci in sede incolumi.
Dall’Italia ci arrivano notizie che confermano il regolare rientro dei volontari partiti ieri 22 ottobre.
La fatica comincia a farsi sentire ed il contatto fisico ed emotivo con la realtà di queste strutture non aiuta i volontari a recuperare spensieratamente le forze.
Mercoledì 24 Ottobre 2012
Anche oggi la giornata è trascorsa ad aggiornare le schede dei bambini presenti in 2 orfanotrofi della zona : il Bethlehem Ashrum e il Marthoma Balika Bahvan. Nel primo detto anche l’Orfanotrofio della Madonna con l’Ombrello per una statua posta all’ingresso della struttura, 41 piccoli angioletti ci hanno accolto con la consueta gioia che noi abbiamo ricambiato con tutto il nostro entusiasmo e doni. Il secondo invece è frequentato da 30 giovani ragazze quasi tutte adolescenti ed anche loro hanno vissuto il nostro arrivo in maniera entusiasmante manifestando simpatia e riconoscenza nei confronti di H.H.P.P. che, tramite il progetto Jeevan di adozioni a distanza, permette loro di studiare migliorando la prospettiva del loro futuro. Nel pomeriggio visita all’ospedale di Mokkutthutahara, dove il Dr George ha rivissuto l’inizio dell’attività dell’Associazione vedendo fuori dalla sala operatoria la targa ricordo posta da Sr Jain nel lontano 2004. Per lui momenti di intensa commozione ed occasione per ricordare agli altri volontari la storia di H.H.P.P., delle difficoltà incontrate e superate in questi anni , e la soddisfazione per tutto quello che è stato realizzato fino ad oggi. La visita all’ospedale è stata l’occasione di incontrare Aleena, la ragazza che tramite il progetto specifico di supporto economico può frequentare con molto profitto la Scuola di Scienze Infermieristiche.
Il tempo è veramente inclemente con una umidità che rasenta sicuramente il 100%. Per domani è in programma l’aggiornamento delle schede delle adozioni degli ospiti dell’Assisi Baby Sadan (dove noi stiamo alloggiando) e della annessa Portiuncola, la casa di accoglienza per i più grandi.
Stasera a letto presto in attesa delle lunghe giornate di viaggio che ci attendono.
Qui una caldissima India , a voi speriamo più fresca Italia !
Giovedì 25 Ottobre 2012
Comincia oggi il nostro lungo viaggio prima di avvicinamento alla sede dell’aeroporto internazionale Kocin, e poi alla tappa intermedia Dubai per arrivare a Roma nel primo pomeriggio di domani. Come sempre prima di sbarcare sul “sacro suolo della Patria” ( dove arriveremo in cinque dal momento che i milanesi Max e Roberto arriveranno alla Malpensa ) pubblichiamo su questo diario le considerazioni finali dei partecipanti alla 18° Missione sanitaria ed Umanitaria di H.H.P.P. in terra indiana, considerazioni spontanee, sicuramente sincere e libere da qualunque costrizione o censura.
EMILIANO
Scrivo queste righe dall'aeroporto di Hyderabad qualche giorno
prima della conclusione ufficiale della 18esima missione umanitaria di
H.H.P.P in India, la sesta per me, che per motivi di lavoro e,
ahime', di giorni di ferie finiti, devo lasciare anzitempo. Mentre
aspetto di imbarcarmi sul volo Hyderabad - Milano via Dubai, riesco a
malapena a descrivere quello che ho provato in questi 10 giorni a
Thullur... ; ogni volta che ritorno in India vivo esperienze ed emozioni
sempre nuove e quest ' anno, in particolare, ancora più forti ed
indelebili perché le ho condivise con mio padre, che mi ha trasmesso
fin da piccolo, la bellezza e la voglia di condividere ogni giorno la
nostra fortuna con chi ne ha meno, molta di meno. Voglio spendere
due parole oggi come non mai, per il Dr Giorgio Martini che nonostante
tutto continua ogni anno questa avventura, in India ed in altri Paesi
del Mondo, con la stessa energia, lo stesso spirito, la stessa
caparbietà di sempre. Ringrazio Novella per la fiducia riposta in me
nell'affrontare questo viaggio e per la sua instancabile verve;
ringrazio Maria per il sostegno psicologico gratuito ed
indispensabile; ringrazio gli altri componenti del gruppo perché da
ognuno di loro ho imparato qualcosa; ringrazio la mia Sarah che mi
sopporta; ringrazio la mia famiglia che mi sta vicino e mi asseconda
per queste "trasferte"; ringrazio tutto il personale del 118
di Pistoia che ha letto il diario, mandato sms, pensato, supportato,
incitato, ma soprattutto DONATO tantissimo materiale sanitario e non;
ringrazio ancora una volta, e credo che non smetterò mai di farlo, Sr
Jain e tutte le Suore che sono state con noi a Thullur e nei villaggi
per tutto quello che fanno ogni giorno, in silenzio,per gli ultimi
della fila.
ELENA
Tutto è iniziato quando mia mamma mi ha consigliato di leggere “la città della gioia” di Dominique Lapierre. Il sogno di venire in India è sbocciato da solo e mi è martellato in testa per i 6 anni di Medicina. Poi finalmente è arrivata l’occasione che aspettavo e in cui, oltre a vedere questo affascinante paese, ho potuto realizzare il sogno di di dare una piccola mano a chi ne ha bisogno.
Sono partita senza grosse aspettative, né per il viaggio né per me come Medico,ma non posso fare altro che pensare a quanto sono stata felice nella mia permanenza qui ! Permanenza troppo breve, visto che non potrò completare il viaggio andando in Kerala, ma con la consapevolezza che un giorno tornerò, perché qui è stato l’unico posto in cui ho ritrovato la pace.
Sono stata trasportata, come in un sogno, dove non mi costava fatica fare il lavoro quotidiano e nessuno era lì a giudicarmi. Questo grazie anche al bellissimo gruppo che mi ha accolta e mi insegnato tanto, molto, tutto direi…
Questa esperienza mi ha consentito di imparare di nuovo a sorridere, ma non un sorriso stampato che si usa a casa, ma un sorriso sincero, genuino, che nasce dal cuore ! Qui lo sanno fare tutti e sembra così semplice; perché da noi è così difficile ? Quindi la prima cosa che farò riprendendo la vita di sempre sarà prescrivere, a chi ne ha bisogno, un viaggio in un posto dove si possa imparare di nuovo a sorridre con il cuore!
FLORA
Sono veramente grata per l’esperienza che ho fatto in questi giorni e che segnerà la mia vita. Gli sguardi e la tenerezza ricevuti da piccoli che prima erano “estranei” e che poi sono riusciti a stabilire un contatto diretto con me, non mi lasceranno maie saranno motivo di stimolo e di conforto nella mia vita futura. Grazie ancora Dr Martini per avermi portato con te in questo bellissimo viaggio.
GABRIELLA
ARRIVEDERCI
alla mia India.
Alle distese di campi coltivati a cotone,riso,banane,
alle capanne e alle piccole case del villaggio,
alle botteghine piene di oggetti e frutta colorata,
ai vestiti laceri e sporchi e ai sari variopinti,
alle strade piene di gente e animali e ai sentieri fangosi,
agli occhi neri e profondi e ai sorrisi e ai piedini nudi dei bimbi,
ai volti rugosi e alle figure piegate dalla fatica dei vecchi,
al penetrante odore delle fogne a cielo aperto e al profumo delle spezie,
alle parole non comprese e agli sguardi che parlano,
alla gioia di lavorare insieme per qualcosa in cui crediamo.
GIORGIO il Greco
Risultato finale ( di denti levati !) fra " Thullur United" e la Squadra H.H.P.P. : 134 - 0 .
GIUDITTA
Oggi praticamente si conclude la mia prima missione "avventura" nell'Andhra Pradesh...dico avventura perchè non sapevo in realtà cosa dovevo aspettarmi, ma soprattutto cosa "gli altri" si aspettassero da me..e la cosa mi spaventava molto! La notte prima della partenza non ho praticamente dormito!
Ma ho capito fin da subito che nessuno del team era qui per giudicarmi o mettermi sotto esame.. ho conosciuto invece delle persone stupende ( e non parlo solo del gruppo, ma anche le mitiche Suore, le ragazze del dispensario, e tutte le persone conosciute in questi giorni) che mi hanno supportato, aiutato, capito... ringraziato! Mi hanno dato tutti molto più di quanto io ho fatto e potrò mai fare per loro!
Mi è capitato, nella mia vita, molte volte di sentirmi fuori posto, non adatta, non sicura di me... qui non è mai successo e non credo che sia stato merito mio.
Insomma, per farla breve perchè se comincio rischio di non smettere più di scrivere… trovarsi a migliaia di chilometri dall' Italia e sentirsi come a casa propria; fare il proprio lavoro e sentirsi non solo apprezzata ma anche, in un certo senso, ammirata; andare a dormire la sera ed essere soddisfatta di me stessa, contenta per le centinaia di sorrisi ricevuti ( nonostante qualche medicazione dolorosa ), per gli abbracci, le risate... tutto questo e molto di più è ciò che ho provato in questi 13 giorni, volati troppo in fretta! Questa è stata la mia prima missione, ma so già che non potrà e non dovrà essere l'ultima!
Come ho già detto una sera, sono cresciuta molto..come Medico e come persona... Un’ ultima parola...Grazie...
MARIA
… sono ancora più confusa …
MAX
Quarta missione in India con H.H.P.P. ed è come tornare a casa, tanti sono gli affetti lasciati sia in Andhra Pradesh che in Kerala, solo che quest'anno non c'era più ad aspettarmi il piccolo Sai, mancato a sua nonna, con cui viveva e anche a tutti noi, in quanto era stato salvato dall'equipe di medici quattro anni fa, presentatosi al dispensario in fin di vita a seguito della malaria. Verso agosto, tragicamente la sua giovane vita è stata spezzata per un attacco epilettico improvviso davanti alla capanna di mattoni dove viveva con la nonna, senza possibilità di soccorso: portato al dispensario era troppo tardi.
Vorrei quindi dedicare queste righe a lui e a tutte le persone a cui siamo riusciti a portare un aiuto, a volte piccolo e altre più consistente e da cui abbiamo sempre ricevuto in cambio tantissimo in termini umani. Ringrazio suor Jain, suor Elisabetta e tutte le altre Suore che, come ogni anno, hanno vegliato su di noi come angeli e tutti i miei straordinari compagni di missione.
LUCA
In India quasi tutti camminano scalzi, se anche noi camminassimo scalzi forse ci accorgeremmo meglio di quando “ calpestiamo “ il nostro prossimo.
NOVELLA
E’ stata l’esperienza più forte della mia vita….. mi ritengo fortunata …di averla vissuta a pieno. Non so ancora se questa rappresenta inizio di un nuovo percorso, ma sicuramente rimarrà dentro di me.
Ho avuto onore di conoscere persone “speciali” che è sempre più difficile incontrare.
PAOLO
Thullur , Andhra Pradesh , India.
Un Dispensario di Suore Francescane.
Una folla di bambini, donne, uomini : ognuno porta quello che ha nel cuore.
C’è chi porta un sorriso, una carezza.
C’è chi ha premura di sanare una piaga, di donare gioia con un giocattolo, chi recita una preghiera.
Un sogno, un abbraccio che accomuna tutti.
Un sogno, una speranza di vita.
ROBERTO
Eccomi giunto a commentare la mia terza partecipazione alla missione umanitaria in Andhra Pradesh e Kerala. Che aggiungere di nuovo a cio' che ho scritto negli anni precedenti? Per me tornare in India è ormai un po' come tornare a una seconda casa. L'accoglienza delle Suore , degli abitanti e dei bimbi mi sorprende sempre, come se fosse la prima volta. E questo è il combustibile che mi consente di lavorare in condizioni non facili. Si ha la percezione che piccoli passi verso un miglioramento della qualità di vita ci siano, un po' grazie anche al nostro aiuto, ma ancora lunga è la strada da percorrere e ancora molto il lavoro da fare.
Si cerca sempre di individuare dei progetti prioritari e quest’ anno abbiamo pensato di costruire un altro potabilizzatore per fornire ulteriore acqua bevibile agli abitanti di Thullur .
A questo proposito con il Presidente di HHPP Dott Martini ho deciso di devolvere la cifra da me raccolta di 4000 euro a questo progetto, mentre altri 1500 euro saranno destinati come borsa di studio per 2 studenti meritevoli dell'Assisi Baby Sadan in Kerala ( per i quali mi sono preso personalmente l'impegno di sostenerli per tutta la durata degli studi). A questo proposito colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che in virtù dell'affetto,della stima e della fiducia riposta nei miei confronti, secondo maggiore o minore disponibilità ma sempre con grande slancio altruistico,hanno dato il loro contributo affinchè il mio aiuto non fosse solo di carattere medico ma anche di supporto pratico ed economico.
Concludo ringraziando tutti i miei compagni, vecchi e nuovi, di lavoro e avventura.E come ogni volta, anche questa volta , per lungo tempo, mi addormenterò col pensiero ai bellissimi bimbi di questa bellissima , misteriosa, affascinante, sconvolgente, sorprendente terra d'India.
DR GEORGE
Eccomi giunto anche questa volta al termine della mia , e conseguentemente dell’Associazione, ennesima missione in India che come sempre è stata una conferma di tutto quello che di positivo in questi anni H.H.P.P. ha fatto e di tutto ciò che in futuro potrà ancora fare nel paese di Gandhi … e non solo. Il ritorno alla nostra realtà occidentale è come sempre fonte di stupore, di tristezza e di gioia insieme : stupore e tristezza nel vedere lo stridere sempre crescente fra la nostra vita colma del tutto e del più, e la quotidianità di chi ha meno di niente; però anche tanta gioia nel rendersi conto di come per queste popolazioni, povere di tutto ciò che è materiale ma ricchissime del tutto interiore, la nostra presenza ricorrente sia fonte di serenità, di sicurezza e di speranza. Vedere la realtà strutturale del Centro Sanitario di Thullur ( Ospedale e Poliambulatorio ), della Scuola per gli oltre 900 alunni della Mary Matha English Medium Higth Scool , del Punto Acqua Potabile per gli abitanti del villaggio, è la dimostrazione reale di come tutte le difficoltà incontrate per realizzare queste opere negli anni di vita dell’Associazione, si sciolgono veramente come neve al sole pensando a quanto aiuto possono portare a tutti coloro che annualmente incontriamo, … e non solo.
Gli sforzi e l’abnegazione di tutti i volontari ed i benefattori di H.H.P.P. in Italia, trovano in questa terra indiana la migliore manifestazione della positività di quello che ogni giorno ci sforziamo di portare avanti nel migliore dei modi. Il sorriso anche di un solo bambino che sono riuscito ad aiutare , lo sguardo dolcissimo della giovane Leelavathy, la serenità nei volti dei bambini dei vari Orfanotrofi seguiti dal Progetto Jeevan di adozioni a distanza, mi danno la carica per continuare con gioia ed entusiasmo sempre crescente in questa opera alla quale dedico ogni momento disponibile, ed anche di più, della mia vita quotidiana.
Grazie a tutti coloro che in questi anni credendo nelle opere realizzate la bontà dell’attività della nostra Associazione ci hanno seguito ed aiutato in questo percorso non esente da momenti veramente difficili. Grazie a te mia cara Beatrice che con il tuo forte amore diviso fra me e tutte le povere persone che incontro nei miei viaggi, sei il mio supporto essenziale per un impegno che ci coinvolge entrambi a tutto campo. Grazie ai miei fantastici compagni di viaggio in questa 18° missione in India, i quali, ognuno con la propria personalità,professionalità e sensibilità, sono stati come sempre l’anima trainante per questa attività missionaria. Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato con donazione di vestiti, giochi, medicinali, materiale di cancelleria e quant’altro per noi essenziale in questo viaggio. Grazie a coloro che hanno aiutato per i nostri spostamenti da e per i vari aeroporti: l’amico Maurizio Vannelli, la Ditta Sedoni Autonoleggi di Pistoia e la Misericordia di Pistoia il cui supporto ci ha permesso un viaggio di andata e ritorno più sereno. Grazie , e non ultime, alle nostre magnifiche Suore Francescane, prime fra tutte Sr Elisabetta e Sr Jain, nostre alleate in terra e … in cielo sempre disponibili per noi in ogni momento.
Grazie a tutti voi che in questi giorni avete letto questo diario nel quale, noi volontari attivi, abbiamo cercato di farvi vivere da lontano quello che noi provavamo in prima persona in questa favolosa colorata terra indiana. Se ci siamo riusciti ed anche uno solo di voi emozionandosi a quanto raccontato si avvicinerà all’attività di H.H.P.P. nel suo complesso, significherà che IL SOGNO UMANITARO DALLA VALDINIEVOLE NEL MONDO ha tutte le carte in regola per crescere ancora come ha fatto in questi suoi primi nove anni di esistenza.