26 Giugno - 3 Luglio 1° missione esplorativa in Uganda: destinazione Pope John's XXIII Hospital Aber - nel distretto di Oyam, nella diocesi di Lira.
Obiettivi della missione:
- vedere lo stato di avanzamento del progetto di ristrutturazione del padiglione medico sud ovest dell'Ospedale (comprensivo di 2 sale di degenza, 1 sala per le urgenze, 1 stanza per infermieri, 1 stanza dei medici, 1 sala di isolamento)
- consegnare lo strumentario medico necessario per poter attrezzare la sala.
- valutare la possibilità di effettuare prossime missioni sanitarie e collaborare per il miglior funzionamento della struttura.
L'equipè è formata da 4 medici toscani:
Dr. Martini Giorgio: Medico di Medicina Generale e Presidente di H.H.P.P.
Dr. Rossi Arturo: Medico Nefrologo e responsabile per H.H.P.P. del progetto "Aber Hospital" in Uganda
Dr. Giuntini Franco: Medico Pediatra
Dr. Coppa Alessandro: Medico Specializzando in Medicina Emergenza - Urgenza
26 Giugno 2012
Cari lettori amici di H.H.P.P. , eccoci alla partenza di una nuova missione sanitaria dalla nascita dell’Associazione, la 34° e questa volta la destinazione è un paese africano e precisamente l’Uganda. Questa è una missione sanitaria esplorativa per prendere contatto con i responsabili dell’Aber Hospital, nella provincia di Liri, nella regione dello Oyam nel nord del paese, e gettare le basi per una fattiva e duratura collaborazione. Sono in partenza dall’Italia 4 Medici : il responsabile per H.H.P.P. dello specifico progetto di aiuto per il paese equatoriale Dr Arturo Rossi (il quale nel 2011 ha già operato presso il predetto Ospedale per circa 2 mesi) , il Pediatra di Livorno Dr Franco Giuntini, lo Specializzando in Medicina d’Urgenza di Firenze Dr Alessandro Coppa ed il Presidente dell’Associazione Dr Giorgio Martini. Consueto ritrovo a Montecatini presso il garage Olimpia dove il fedele amico Maurizio Vannelli anche questa volta ci ha fatto il piacere di accompagnarci a Roma al volo aereo, e con il cuore pieno di speranza nell’aprire questo nuovo scenario umanitario, i 4 volontari hanno iniziato di prima mattina il viaggio di avvicinamento all’aeroporto Leonardo da Vinci. Arrivati in perfetto orario, sbrigate rapidamente e senza intoppi burocratici le pratiche del chek-in, all’ora stabilita siamo saliti sull’Aerbus320 della Egyptair destinazione Il Cairo, partendo però con oltre due ore di ritardo. Volo perfetto ed arrivo con una sola ora di posticipo rispetto al prefissato ed attesa di circa 3 ore nel comodissimo, supermoderno e confortevole aeroporto della capitale egiziana. Nella sala d’attesa lo spumeggiante Dr Franco ha fatto conoscenza con una Suora Ugandese Sr Mary , che lavora in una Scuola Materna in provincia di Milano, che torna a casa dopo tre anni di lontananza. I racconti della Religiosa sono stati una prima occasione per iniziare ad immergerci nella realtà di questo povero paese africano , accrescendo ancor più dentro di noi il desiderio dell’arrivo. Partenza , questa volta in perfetto orario , con destinazione l’aeroporto internazione di Entebbe dove arriveremo alle ore 03,45. E cosi mentre il cielo della notte avvolge il nostro aereo ed una mezza luna splendente ci accompagna nel nostro viaggio, vi salutiamo in attesa dell’arrivo in terra africana. Buona notte Italia, a domani !
27 Giugno 2012
Alle ore 04,30 la nera notte ugandese ci ha accolto sul suolo dello stato equatoriale. Nessun intoppo nel disbrigo delle pratiche doganali, per la verità molte blande, ed appena usciti dall’aeroporto di Entebbe abbiamo trovato ad attenderci il nostro amico Paolo, il quale con un maxi fuoristrada ha caricato tutte le nostre valigie ed immediatamente abbiamo intrapreso la strada verso l’Ospedale Aber. Scelta concettualmente non condivisa al nostro arrivo dalla responsabile della struttura ospedaliera, ma i volontari di H.H.P.P. sono abituati a questa ed altre ben più impegnative difficoltà. Il viaggio è iniziato nella notte più buia con un traffico di auto e di persone inesistente, per poi via via aumentare con il passare delle ore ed il sorgere del sole africano. Dopo circa 5 ore e mezzo siamo arrivati a destinazione, nel nord dell’Uganda, al centro sanitario ospedaliero gestito dalle Suore Comboniane fin dagli anni ’60. Siamo stati accolti da Caterina, Medico infettivologo italiano che in realtà svolge un’attività tuttofare nel complesso ospedaliero; è qui con un progetto da circa 3 anni ed è entusiasta del proprio lavoro. Abbiamo consegnato a Lei ed a Sr Rosemary, Direttrice Amministrativa dell’Aber Hospital, gli strumenti comprati in Italia e portati al nostro seguito: trapano ortopedico con punte e fili di Kirshener, sega elettrica per togliere gli apparecchi gessati e vari sfigmomanometri e fonendoscopi. A seguire visita ai vari reparti dell’Ospedale dove abbiamo potuto osservare la precarietà di alcune strutture e il positivo rifacimento di altri reparti, oggetto di ristrutturazione che ha visto protagonista H.H.P.P. con l’invio di una considerevole somma di denaro. Dopo il pranzo e la necessaria siesta( sono passate circa 30 ore dalla partenza dall’Italia ) abbiamo fatto una passeggiata nel vicino villaggio prendendo contatto con la popolazione locale rendendoci conto della precarietà delle condizioni di vita di grandi e piccini. Come sempre sarà impegno dell’Associazione di fare tutto quello che sarà possibile per migliorare la qualità dell’esistenza degli abitanti del posto. Stanchi ma soddisfatti di questo nuovo scenario umanitario che ci vede protagonisti, ci apprestiamo ad andare a letto, cogliendo l’occasione di inviare a tutti voi che ci seguite un calorosissimo saluto sotto un cielo pieno in modo inverosimile di stelle splendenti.
A domani Italia !
28 Giugno 2012
Dopo la prima notte trascorsa in terra ugandese nei nostri comodi letti, ci siamo svegliati tutti di prima mattina per ritrovarci alle 08,00 per una rigenerante colazione.
Subito dopo abbiamo accompagnato la Dr.ssa Caterina a controllare alcuni pazienti ricoverati nel Reparto Pediatria , e successivamente siamo andati a fare un sopralluogo alla locale sala operatoria per riportarne una completa documentazione utile alle future missioni chirurgiche di H.H.P.P. Successiva visita al nuovo padiglione dei pazienti esterni dove abbiamo avuto da un funzionario dell’ospedale delucidazioni circa i programmi di vaccinazioni infantili e sull’organizzazione del servizio di emergenza ed ambulanze territoriale. Successivamente con il fuoristrada dell’Ospedale alla guida di Sr Rosemary, ci siamo avviati in direzione della città di Lira ; qui abbiamo preso conoscenza di una realtà che ha superato di gran lunga la nostra più triste immaginazione. Le Suore Comboniane locali , le stesse dell’Aber Hospital, assistono a tutto campo 50 piccoli orfani in una realtà abitativa che ha impressionato molto i volontari dell’associazione; abbiamo consegnato una valigia piena di giochi e vestiti portati dall’Italia che saranno molto utili in questa realtà assistenziale. Salutati i bambini ci siamo recati nel centro della cittadina dove, dopo un ottimo pranzo a base di pollo arrosto tandoori e patatine fritte, siamo andati a fare spesa nei locali mercati per comprare il cibo necessario. Di ritorno all’Ospedale nella notte africana , aspettiamo di stenderci nei nostri letti per una nuova riposante notte.
Stasera c’è la partita dell’Italia e anche a questa distanza dal nostro paese inviamo un grandissimo FORZA ITALIA !
29 Giugno 2012
Dopo una tranquilla notte rinfrescata da un bel temporale ci siamo svegliati pronti per una nuova giornata ugandese. Eravamo andati a letto con il cuore colmo di gioia per la vittoria della squadra italiana di calcio ai campionati europei; è stato veramente singolare vedere la sala televisione situata nella reception del reparto pazienti esterni stracolma di spettatori locali e solo noi 4 visi pallidi. Ancor più singolare vedere il tifo a favore dell’Italia da parte della quasi totalità dei presenti e l’urlo di gioia da parte di tutti al momento dei goals segnati da Super Mario Balotelli.
La mattinata è stata dedicata alla visita ed alla consegna dei doni portati dall’Italia ai bambini della locale scuola materna; cappellini, palloni gonfiabili da spiaggia ed altri doni sono stati l’occasione per i piccoli studenti per correre sotto il sole e passare alcuni momenti di vera felicità. Che dire poi della sorpresa nel vedere il funzionamento delle bolle di sapone con i loro colori variopinti splendenti sotto il sole africano ? Meno male che ne avevamo portate un bella quantità perché sarebbe stato molto triste essere la causa, anche se involontaria, di una delusione per questi bambini. Visita alle aule scolastiche , foto di rito e poi tutti a pranzo. Potrete mai indovinare cosa c’era oggi sulla nostra tavola imbandita ? Ovviamente 4 bei pescioni provenienti dal lago Vittoria parenti stretti di quelli fotografati ieri coperti da centinaia di mosche. Il sapore era veramente ottimo ed il ricordo del mercato è stato immediatamente accantonato da tutti i presenti , concentrandosi sul gustoso piatto. Nel pomeriggio il Dr Alessandro ha controllato con una ecografia una giovane ragazza affetta da pancreatite sub acuta, il Dr Franco ha visitato una bambina nata stamani con un parto cesareo problematico ed ha riscontrato una patologia cardiaca da sospetta pervietà interventricolare. Spetterà ad un prossimo controllo ecocardiografico definire il quadro. Mentre eravamo nella sala parto sono venute al mondo 2 belle bambine apparentemente sane con il consueto rituale silenzioso delle madri africane durante il parto.
E’ il momento di lasciarvi perché stasera dobbiamo andare a letto presto dal momento che domani mattina ci attende una levataccia per la visita ad un locale parco naturale.
Ancora forza Italia !!!
Il soggiorno volge al termine e quest’oggi ci siamo immersi nella realtà selvaggia ed incontaminata di questo paese africano. Di buon ora siamo partiti alla volta del parco di Murchison Falls dove abbiamo potuto ammirare tutto ciò che fino ad oggi avevamo osservato solo nei documentari di Piero Angela o in vecchi film come La mia Africa; dopo due ore di jeep su strade e piste di terra battuta eccoci circondati da antilopi, facoceri, bufali, elefanti, giraffe ed ippopotami.
I nostri partecipanti accompagnati dalla gentilissima dottoressa Caterina, si sono spinti lungo il Nilo ugandese fino ad uno spettacolo veramente mozzafiato: le Murchison Falls, un muro d’acqua di 50 metri che impetuoso scende in una strettissima gola creando magnifici arcobaleni!
Dopo una piacevole doccia a base di aerosol di acqua del Nilo siamo tornati sui nostri passi e dopo una altra ora e mezzo siamo giunti alla stazione del battello che ci ha accompagnato alla scoperta delle rive del fiume Nilo, popolate da ogni specie animale e vegetale di questa parte di mondo. Cosa dire di trovarsi a pochi metri da elefanti, ippopotami, uccelli variopinti o coccodrilli a fauci spalancate..
Non c’è che dire, la Natura di questi luoghi ci ha davvero stregato!
Attraccati alla riva siamo risaliti sulla nostra jeep per il lungo viaggio di ritorno; esperienza veramente particolare per noi occidentali, viaggiare di notte su strade praticamente disabitate, circondati dall’oscurità solo in parte rischiarata dalla luce della luna e delle stelle! La giornata è stata molto stancante per cui ora vi salutiamo, informandovi che domani avverrà l’incontro con il Direttore sanitario per stabilire i termini della collaborazione di H.H.P.P. con l’Aber Hospital – Pope John.
Buona notte Italia!
01 Luglio 2012
Oggi è la domenica del Signore anche in questa landa sperduta del continente africano e, puntuali come orologi svizzeri, un cospicuo numero di cattolici locali, si sono presentati nella Chiesa attigua al complesso Ospedaliero Aber Hospital. Sobria e spaziosa costruzione religiosa che a mala pena ha contenuto l’innumerevole quantità di persone che hanno partecipato con attenzione alla funzione festiva. Nonostante la prolissità del Sacerdote ( la Santa Messa è durate due ore tonde tonde !) non ci sono state defezioni fra gli astanti sia grandi che piccini. Rito religioso intercalato da canti tradizionali locali così come locali erano gli strumenti musicali che emettevano un ritmo tipo sirtaki greco. Momento molto partecipato quello dell’offertorio (forse più che nelle nostre Chiese nonostante la non paragonabile povertà della popolazione locale) e della comunione. Al termine della funzione religiosa siamo andati a consegnare i pupazzi portati dall’Italia ai piccoli ricoverati del reparto pediatria, suscitando in loro, fortunatamente, un momento di vera gioia. A seguire controllo approfondito del reparto di medicina interna ristrutturato grazie al finanziamento di HHPP e qui abbiamo potuto renderci conto dell’immenso divario esistente fra i vecchi padiglioni e questo risanato da poco. Il vedere realizzati i nostri sforzi per migliorare la situazione sanitaria di queste povere popolazioni, ci dà sempre più entusiasmo per proseguire nella nostra raccolta fondi per il rifacimento strutturale di questo ospedale, che si tradurrà in una migliore qualità assistenziale per gli utenti locali. Questo pomeriggio abbiamo avuto l’incontro con il Direttore Sanitario dell’Aber Hospital Dr Emmanuel ,al quale abbiamo chiesto la propria disponibilità ad accogliere le missioni sanitarie di HHPP nella propria struttura per una collaborazione fruttuosa e duratura. La risposta del Medico Funzionario è stata più che positiva gettando le basi per un comune progetto di cooperazione strutturale e di lavoro. A fine serata visita ad un vicino orfanotrofio costruito con fondi austriaci e tedeschi e gestito dalla locale Diocesi; struttura imponente, superrazionale ma forse sovradimensionata per i 122 orfani ospiti. Un leggero disappunto in questa bella realtà, è venuto dall’osservare i ragazzi che consumavano il loro pasto mangiando per terra nonostante che a pochi metri fosse disponibile un ampio refettorio con tanto di lindi tavoli ed altrettanto linde sedie. Sicuramente questo dipenderà dalla cultura locale, ma per noi occidentali è stata una nota molto stridente.
Con il solo chiarore di una luna quasi piena siamo tornati all’ospedale, dove dopo cena guarderemo la partita della finale europea di calcio dell’Italia, e siccome ha portato bene la volta precedente, gridiamo a tutta voce FORZA ITALIA !
02 Luglio 2012
Le sveglie dei Medici volontari di H.H.P.P. hanno trillato all’unisono alle 05,30 del mattino quando è scattata l’ora della partenza per iniziare il lungo viaggio di ritorno. Nonostante l’ora improponibile, era già in piedi per salutarci la Dr.ssa Caterina, la quale, oltre a ringraziarci per la nostra venuta, ci ha esortato a continuare nella nostra opera umanitaria nei confronti di queste misere popolazioni. E noi sicuramente accoglieremo questo pressante invito perché quello che abbiamo visto in questi pochi giorni di missione esplorativa, è stato sufficiente per capire quanto importante ed essenziale possa essere il nostro aiuto, sia economico che professionale, per gli abitanti di questo bellissimo paese. La natura lussureggiante ed incontaminata con la sua flora e la sua fauna così unica e maestosa nello splendore della sua perfezione, fa da contraltare ad una realtà umana che ci ha sconvolto nel più profondo del cuore; i volti ed i sorrisi, nonostante tutto, dei bambini dell’orfanotrofio di Lira che mangiano per terra con tutto il cibo ed il liquido da bere versato addosso, sono così profondamente impressi nella nostra sensibilità che faremo tutto quanto in nostro potere, e sicuramente oltre, per fare un progetto per aiutarli nel modo migliore possibile. Torniamo in Italia, ai nostri affetti ed alle nostre comodità, con nel cuore tutti coloro che abbiamo incontrato ed ai quali, in mancanza di altro, abbiamo regalato il nostro più affettuoso sorriso e la nostra vicinanza. Molto c’è da fare per questo paese e per queste popolazioni, e noi siamo consapevoli che le non eccessive forze di H.H.P.P. non riusciranno a modificare profondamente una realtà così degradata e bisognosa di tutto; gli operai della locale compagnia elettrica che nei pressi dell’Ospedale Aber stanno allacciando i cavi della linea che finalmente porterà la corrente elettrica anche nei più piccoli paesi, è il miglior auspicio per un mondo che ci auguriamo progredisca in un futuro molto prossimo. L’esperienza degli ottimi risultati ottenuti dall’Associazione negli anni in India ci sprona ad impegnarci per questo: il Dr Arturo quale responsabile del Progetto Uganda si impegnerà sicuramente sempre più per perfezionare questa opera che personalmente ha già iniziato dal 2011; il Dr Franco con la sua profonda ed umana professionalità sarà portavoce del messaggio umanitario in tutta la classe medica pediatrica toscana ed italiana; il giovane Dr Alessandro con la sua prorompente gioventù e l’innato senso di generosità ed umanità, diffonderà la voce di H.H.P.P. fra tutti i giovani colleghi portando così nuove giovani forze alla nostra comune famiglia; al Dr George non resta altro che ringraziare come sempre tutti coloro che indistintamente hanno permesso la realizzazione anche di questa missione sanitaria ed impegnarsi sempre più per portare avanti anche in questa realtà africana IL SOGNO UMANITARIO DALLA VALDINIEVOLE NEL MONDO.