Gli obiettivi dell' 8° missione in Brasile dal 12 al 25 maggio 2012, la 33° di H.H.P.P. nel mondo sono:
- effettuare il maggior numero di visite mediche ad adulti e bambini nella cittadina di Candeias ( a 30 Km da Salvador de Bahia ) Stato di Bahia
- distribuire gratuitamente centinaia di confezioni di medicinali ai pazienti a seconda della cura prescritta
- consegnare indumenti, giocattoli, materiale umanitario vario ai bambini delle favelas di Salvador de Bahia e di Candeias
- verificare ed aggiornare le adozioni a distanza "progetto Jeevan" a Candeias e Salvador de Bahia
L'equipe è formata da 5 persone:
Dr. Martini Giorgio, Medico di Medicina Generale
Dr. Moretti Fabio, Medico Pediatra
Salti Francesca, Infermiera
Di Liddo Michelina , Volontaria
Lenzi Franco , Volontario
12 Maggio 2012
Inizia oggi questa nuova avventura in terra brasiliana di H.H.P.P. : la 8° missione sanitaria ed umanitaria dalla nascita dell’Associazione che porterà i volontari nella cittadina di Candeias , a 50 km da Salvador nello Stato di Bahia.
Stamani di buon’ora Michela (la volontaria di Bari che era arrivata il giorno precedente a Montecatini) e il Dr George si sono presentati in perfetto orario all’appuntamento con l’amico Maurizio Vannelli che non è mancato al consueto appello missionario per accompagnarci all’aeroporto di partenza. Ci ha raggiunti dopo pochi minuti Franco, il volontario di Montecatini (neo aderente ad H.H.P.P.) e dopo aver caricato sul furgone le nostre consuete super- valigie, piene all’inverosimile di tutto un po’, dopo gli abbracci ed i baci di saluto con i nostri cari, siamo partiti alla volta di Firenze. Qui, al parcheggio dell’aeroporto a Peretola, abbiamo trovato ad aspettarci due nuovi volontari, Francesca (Infermiera dell’Ospedale di Careggi) e Fabio ( Medico Pediatra di Pontedera ); abbiamo caricato anche i loro e bagagli e via verso la nostra destinazione di partenza: Bologna. Arrivati in orario più che perfetto , abbiamo effettuato un velocissimo chek-in senza alcun problema nonostante il numero eccessivo di bagagli , ed all’ora stabilita è iniziato il volo verso Lisbona. Dopo 2 ore e 40 minuti siamo atterrati nella capitale portoghese ed abbiamo avuto solo il tempo di trasferirci da una parte all’altra dello scalo aeroportuale per imbarcarci di nuovo sull’aereo che ci porterà a Salvador dopo circa 9 ore di volo. Ci risentiremo in terra brasiliana.
Lo sfavillio delle luci della metropoli di Salvador ci hanno dato il benvenuto nella terra di Pelè ; consueta fila interminabile al banco dell’immigrazione per il timbro di ingresso sul passaporto, recupero dei nostri plurimi bagagli , fortunatamente arrivati tutti senza danno, commosso saluto delle Suore le quali, con l’aiuto di un volontario della Chiesa locale fornito di pick-up e con il loro automezzo Doblò Fiat, ci hanno permesso di avviarci tutti insieme (bagagli compresi) alla volta di Candeias; qui siamo arrivati dopo circa 45 minuti di viaggio tranquillo per lo scarsissimo traffico notturno e per la perfetta opera del driver Dr George. Brodino caldo con verdure, frutta e tutti a letto per ritrovarsi l’indomani mattina . L’avventura brasiliana è ufficialmente iniziata. Olè
13 Maggio 2012
La nostra mattina e` iniziata molto presto a causa del fuso orario ancora per niente smaltito. Alle 08:00 abbiamo partecipato alla Santa Messa nella locale Chiesa dove il Parroco di turno e l`intera comunita´ ci hanno dato il benvenuto augurandoci buon lavoro con una benedizione calorosa.
Il resto del nostro tempo e´stata utilizzato per sistemare la farmacia, la sala di pronto soccorso e le postazioni di visita; oltre alla parte sanitaria l`impegno dei volontari e´stato rivolto alla sistemazione dei giocattoli ed i vestiti per i bambini portati dall Italia.
Dopo il pranzo domenicale come sempre preparato con ottima cura dalle Suore siamo partiti alla volta di Salvador de Bahia. Lungo il tragitto l`immagine contrastante dei moderni e lussuosi grattaceli con le misere e fatiscenti favelas ha colpito la sensibilita´ di chi per la prima volta si e´trovato di fronte a questa realta`.
Ancor piu´ colpiti siamo rimasti andando a visitare il nostro caro amico Reginaldo: lo abbiamo trovato come sempre sdraiato in terra ma questa volta in un angolo ancor piu` buio della baracca; abbiamo consegnato alla madre le medicine anti epilettiche necessarie per un anno di cura confidando nel suo impegno a somministragliele. Il pomeriggio e´ proseguito con la visita alla comunita´ delle Suore di Salvador dove ci siamo fermati per la cena.
Nel ritorno a Candeias ci siamo imbattuti nei molto rumorosi festeggiamenti dei sostenitori della locale squadra di calcio ( caroselli di auto, lancio di petardi e fuochi d’artificio ) .
Il paesaggio notturno delle favelas illuminate ci ha evocato l`immagine di un presepe vivente.
Buona notte dalla scoppiettante Bahia.
14 Maggio 2012
Oggi e´ iniziata l´attivita´ vera e propria; dopo aver fatto colazione abbiamo aperto l´ambulatorio. Come tutte le prime giornate i pazienti sono arrivati alla spicciolata tanto che tra una visita e l´altra abbiamo avuto la possibilita´ di andare in farmacia per acquistare farmaci a noi mancanti. L´attivita´ e´ continuata anche dopo pranzo e l´afflusso dei pazienti e´aumentato tanto e´ che a fine giornata abbiamo contato 49 visite.
La cena e´ stata l´occasione per affrontare con le Suore il problema finanziario molto oneroso per loro: i bambini della scuola Sao Francisco, anche se molto ambita dalle famiglie locali, non pagano la modesta cifra di Euro 6 al mese quale retta compresiva del pranzo, approfittandosi della bonta´ delle religiose. Il progetto di adozione a distanza che e´essenziale per fornire la famosa cesta basica ai bambini delle famiglie piu´ povere del paese, purtroppo sta attraversando un período di profonda crisi stante la difficile situazione economica presente nei paesi donatori.
Tutto ciò comporta delle enormi crescenti difficolta´ da parte delle nostre Suore Francescane per continuare nei loro essenziali progetti rivolti alla poverta´ locale. I sostenitori di HHPP si sentano ancora piu´coinvolti a promuovere e sostenere le iniziative che l´associazione negli anni ha intrapreso ed intraprendera´ in futuro.
Le difficolta´aumentano ma HHPP con noi resiste ad oltranza.
15 Maggio 2012
Alle ore 9 puntuali come un orologio i 5 volontari H.H.P.P. hanno iniziato la loro seconda giornata di visite mediche a Candeias. Affluenza superiore al giorno precedente, anche perché in mattinata è passata per le strade un’auto con tanto di mega altoparlante sponsorizzando l’attività sanitaria gratuita da noi svolta.
90 visite totali fra le quali evidenziamo 2 bambini con la varicella, 1 piccolo affetto da piede torto congenito purtroppo con una zoppia molto evidente, numerosi casi, come sempre troviamo, di parassitosi intestinale, 1 caso di scabbia e tante infezioni cutanee le più varie.
Le visite del pomeriggio sono iniziate con una nostra vecchia conoscenza, l’ottantenne Giovana ancora molto attiva e vivace la quale per dimostrare a noi il suo ottimo stato di salute fisica si è esibita in un saggio ginnico da ventenne, toccandosi con estrema agilità la punta dei piedi e donando a noi un radioso sorriso (con il solo dente ancora in essere in bocca ) soddisfatta della perfetta performance.
Il pomeriggio è stato rallegrato dalla festosità dei tanti bambini stimolata dai numerosi regali distribuiti da Michela e dai giochi improvvisati per loro da Francesca e Franco.
Terminate le visite abbiamo approfittato della disponibilità delle Suore per fare una passeggiata nel centro del quartiere Malembà dove abbiamo acquistato vino e birra locali e su espressa richiesta delle Suore una bottiglia di vino dolce.
Con tutte queste premesse chissà come finirà la serata…..a domani!
16 Maggio 2012
Anche oggi di prima mattina la 4° giornata a Candeias si è presentata con un caldo afoso che ha messo a dura prova la resistenza dei volontari H.H.P.P.
Le visite mediche si sono alternate con tranquillità fra bambini più o meno agitati con parassitosi intestinali e malattie cutanee, ed adulti affetti da dolori diffusi ed inappetenza ( quasi tutti però superavano di gran lunga il loro peso ideale ). Il Pediatra Dr Fabio ha visitato un “ lattante “ di 2 mesi di vita che pesava la bellezza di Kg 8,600 e la madre si era presentata al consulto perché preoccupata dalla relativa stipsi del “ piccolo “. Tranquillizzata sulla non patologia del figlio si è allontanata contenta, come peraltro speriamo tutte le persone che si sono presentate alle visite mediche. Le numerose patologie cutanee hanno esaurito le nostre scorte di pomate portate dall’Italia , e per la gioia del Farmacista locale abbiamo iniziato ad acquistare il necessario oramai terminato , nonostante la generosità del Banco Farmaceutico Missionario di Firenze che ci ha elargito gratuitamente una quantità inverosimile di medicamenti. Solo un’ora di intervallo per il pranzo ed immediatamente , vista la lunga fila di pazienti già in attesa davanti all’ambulatorio, abbiamo reiniziato la nostra attività sanitaria.
Alla fine della giornata si contavano effettuate 128 visite.
Nel tardo pomeriggio ci siamo recati nella storica favela di Boca de Logo, dove chi non aveva mai conosciuto tale realtà, ma anche chi ci tornava per l’ennesima volta, è rimasto letteralmente sconvolto dalla tremenda realtà in cui vivono essere umani come noi ; abitazioni che sono un ammasso di mattoni tenuti in piedi alla bene meglio, tetti in lamiera o eternit, la sola terra come pavimento, lenzuola al posto delle pareti divisorie e dovunque tanta sporcizia, disordine ed abbandono. Siamo andati a salutare 2 bambini adottati a distanza Adriano e Pedro ( il figlio di Cristina ) che ci hanno fatto molta festa e che aspettiamo da noi venerdi prossimo, giorno dedicato all’aggiornamento del Progetto Jeevan. Sconvolti dalla realtà che ci è così brutalmente saltata addosso, siamo tornati in silenzio verso la nostra sede e dopo cena siamo andati a riposarci. Andando letto , ci aspetta sicuramente un sonno fisicamente ristoratore ma la nostra mente e il nostro cuore avranno molto da riflettere su quanto hanno visto.
17 Maggio 2012
La protagonista della giornata odierna e´ la pioggia che è iniziata a notte inoltrata e ci ha accompagnato copiosa per tutto il giorno.
Il primo pensiero è andato agli abitanti della favela di Boca de Logo visitata ieri perche´ saperli nelle loro baracche sotto questa pioggia ci addolora non poco.
Questo sentimento di tristezza pero´ non ha fermato le nostre attivita´ che di prima mattina sono iniziate recandoci presso la farmacia locale dove abbiamo acquistato alcuni farmaci esauriti. Al nostro ritorno erano presenti, nonostante il maltempo, un numero considerevole di pazienti ad aspettarci per essere visitati.
Alla fine della mattinata ne abbiamo contati 40 tra i quali dobbiamo mettere in evidenza una bambina che presentava un nevo acromico di dimensioni notevoli per circa il 50% dell‘intero corpo.
Nel pomeriggio e´venuta al nostro ambulatorio la paziente più anziana fino ad ora visitata, domenica compirà 88 anni (auguri) in ottime condizioni di salute ed anche la piu´ giovane di appena un mese di vita.
Anche oggi abbiamo avuto un numero rilevante di pazienti sovrappeso, tanto che la nostra bilancia e´andata in tilt esaurendo la sua batteria.
Segnaliamo anche la richiesta da parte di una madre in attesa del secondo genito, di indumenti per il nascituro, prontamente esaudita dalla nostra Michela dispensatrice degli abiti portati dall’Italia.
Nell´attesa di incontrare domani i 32 bambini adottati a distanza qui a Candeias, con la speranza che il sole da domani torni a farsi vedere piu´splendente che mai, auguriamo a tutti voi che ci seguite una serena buona notte dal piovoso Brasile.
18 Maggio 2012
Anche stamani a darci il buongiorno è stato lo scrosciare di un temporale tropicale che è continuato praticamente tutta la giornata. Ciò ha comportato una non eccessiva affluenza di pazienti grandi e piccoli, comunque alla fine della giornata i nostri volontari si erano meritati il pane quotidiano avendo effettuato 89 visite. Fra i casi particolari un piccolo di 5 anni di età con dei gravi esiti di paralisi infantile agli inferiori oltre ad un piede torto dx. Purtroppo oltre alla sua umana vicinanza, lo staff medico non ha potuto fare altro di più significativo per lui. Oggi si sono presentati vari casi di micosi cutanee così diffuse da alterare la colorazione della pelle, rendendola molto più chiara dell’originale, tanto che avrebbe fatto invidia a suo tempo a Michel Jackson. Non si contano, perché numerosissimi, i casi di parassitosi intestinale e dolori artrosici , tanto la nostra infermiera-farmacista Francesca ha quasi esaurito la scorta peraltro ben abbondante di antiinfiammatorio. Il nostro pediatra Dr Fabio e l’attento Franco ci hanno fatto notare la quasi totale assenza di carie nei bambini visitati fino ad oggi: questo secondo noi è giustificabile da una predisposizione genetica, ma anche da una scarsa assunzione di sostanze zuccherine ( sarà forse per questa ragione che assistiamo ad un vero e proprio arrembaggio alle caramelle distribuite da Michela ? ) . Nel primo pomeriggio, nonostante il perdurare del cattivo tempo, si sono presentati in buon numero i bambini adottati a distanza dall’Italia e dobbiamo dire con soddisfazione che li abbiamo trovati tutti in ottime condizioni generali come speriamo lo siano anche i rimanenti che aspettiamo nei prossimi giorni. Fra quelli visitati oggi inseriti nel Progetto Jeevan, segnaliamo il piccolo Adriano e Cristina con i suoi tre figli , Ana Cristina, Ana Carla e Pedro, tutti provenienti dalla favela di Boca de Logo della quale vi abbiamo riferito nei giorni scorsi.
Parlando fra di noi abbiamo sottolineato l’importanza dell’adozione a distanza che con una cifra veramente irrisoria, riesce a rendere più dignitosa la vita di questi bambini.
Diventiamo per loro un raggio di sole nella nebbia !
19 Maggio 2012
Cari lettori, vorremmo non essere monotoni, ma anche la giornata di oggi è stata caratterizzata da una copiosa incessante pioggia che ha ostacolato completamente l’afflusso dei pazienti al nostro ambulatorio. Sola una bambina a dir poco temeraria si è presentata nel primo pomeriggio per un problema di infezione cutanea; prontamente vista dal Dr George che si trovava in loco e fornita dei farmaci necessari dall’improvvisato farmacista Franco. Abbiamo accondisceso volentieri alla richiesta della sorellina che l’accompagnava di un regalo presente sul nostro banchetto allestito di tutto punto; tutto questo nonostante la corretta precisazione della sorella maggiore che la piccola era stata omaggiata nei giorni precedenti avendo già effettuato la visita. Tanta onestà da parte di una adolescente ci ha piacevolmente colpiti.
La mattina era iniziata con il solito cavallo che gira liberamente fra le strade di Candeias che faceva tranquillamente colazione fra i sacchetti dei rifiuti lasciati lungo la strada. Poco dopo abbiamo incontrato uno dei tanti abitanti locali che portava a passeggio come loro consuetudine dentro una gabbia il proprio … volatile ; tale usanza dimostra il grande attaccamento verso i propri animali da compagnia tanto che un ragazzo ci ha vietato di fotografare la gabbia per paura di infastidire e danneggiare con il flash gli occhi del canarino. E’ andato a buon fine il tentativo con il secondo avventore che invece orgogliosamente ha posato per noi con la … gabbia in mano.
Tutta questa pioggia, che a dire delle Suore è una vera benedizione dal momento che i mesi trascorsi sono stati molto aridi in tutto il Brasile, per noi sarebbe stata più che sufficiente, anche perché ci ha impedito di andare a visitare la locale favela non avendo a portata di mano nessun anfibio disponibile.
In mattinata abbiamo visitato il settimanale mercato della frutta, sempre sotto la pioggia, ed il tripudio di colori e di varietà di prodotti locali ha rincuorato tutti noi lasciandoci la speranza che domani risplenda nuovamente il caldo sole brasiliano.
20 Maggio 2012
Pioggia, pioggia e ancora pioggia senza tregua dal primo mattino.
Oggi è domenica e per questo alle ore 08,00 Santa Messa nella locale Chiesa di Malemba ; qui il Parroco ha celebrato la funzione religiosa, completamente cantata, concentrandola nel “ breve “ tempo di due ore.
Terminata la liturgia, la nostra attenzione è stata attratta da un operaio della locale Enel che con una misera scala e con solo due guanti di protezione rivestiti di amianto ha lavorato per circa 1 ora sotto una pioggia incessante per ripristinare un collegamento elettrico interrotto durante gli acquazzoni di questi giorni. Ai piedi del palo si è formato un capannello di passanti ognuno dei quali suggeriva quale fosse il filo giusto da collegare e quale l’operazione da compiere. Sollevati nello spirito per la buona riuscita del lavoro risolto senza incidenti, ci siamo preparati per andare insieme a tutta la comunità delle Suore e delle aspiranti di Candeias a gustarci un caratteristico churrasco in una località vicina. Essendo in 12 e non risultando sufficiente il Fiat Doblò delle Suore, loro stesse si sono fatte prestare un "modernissimo “ Volkswagen Transporter , super attrezzato pulmino accessoriato di mega altoparlante sul portapacchi, ma targato anni ’70 ! Ovviamente non era presente il servosterzo, per uscire era necessario aprire il finestrino, i freni erano un optional, le gomme tipo slik da gran premio, e un introvabile retromarcia che ci ha creato non pochi problemi alla partenza. Nonostante questo, grazie alla presenza indispensabile delle Suore, siamo arrivati prima nella località marina di Madre de Deus dove abbiamo ammirato il mare brasiliano in autunno ( fra l’altro c’erano dei coraggiosi che facevano il bagno nonostante il temporale incessante ) e successivamente alle sede del ristorante dove abbiamo pranzato tutti insieme. Oltre a noi 12 erano presenti anche un amico delle Suore, che ci ha accompagnato indicandoci il percorso, con la moglie, la figlia e due nipotine. Pertanto il numero totale degli avventori intorno al tavolo raggiungeva la scaramantica cifra di 17. Secondo voi qualcuno si è preoccupato di ciò pensando che la cosa potesse creare qualche disagio ? Forse ci potremmo aspettare per domani un evento eccezionale come la neve a Candeias ? Rassicurati tutti dalla presenza delle nostre amorevoli Suore, abbiamo gustato il caratteristico pranzo innaffiato con un ottimo nettare di uva che purtroppo aveva un più che netto retrogusto di aceto. La giornata è stata l’occasione per confrontarci con le Religiose su vari temi riguardanti la fede, la medicina e le nostre personali convinzioni con tutti i dubbi dei comuni mortali.
Al rientro abbiamo preparato il necessario per andare domani a Salvador ad aggiornare le schede dei bambini adottati a distanza , con la gioia nel cuore per un momento di felicità e di amore in un ambiente così difficile.
21 Maggio 2012
Risveglio di prima mattina alle ore 05,30 con un crepitio violento di fuochi d’artificio tipo tric trac , in onore della novena di maggio che durerà ininterrottamente da domenica a domenica. Colazione di buon’ora, occasione per festeggiare il compleanno di Irma Carla, una Suora Brasiliana e come da programma siamo partiti alla volta di Salvador de Bahia. Sotto la solita pioggia incessante ed immersi nel consueto caotico traffico locale, siamo arrivati ad Amaralina dove abbiamo svolto il nostro compito di aggiornamento delle schede dei bambini adottati a distanza. Momenti di gioia nel rivedere i vecchi amici, i bambini sostenuti a distanza e verificare dal vivo il loro stato di salute veramente più che soddisfacente. Tutti sono stati visitati dal nostro Pediatra Dr Fabio, omaggiati con più di un regalo portato dall’Italia, e per coloro che a causa del maltempo persistente non hanno potuto materialmente venire all’appuntamento, ci penserà Sr Bincy, responsabile per Salvador delle adozioni a distanza, ad inviarci al più presto foto e notizie aggiornate . Per loro ovviamente abbiamo lasciato un cospicuo numero di giochi. Visitando le varie classi di Casa Belem quando erano circa le ore 11,30 , abbiamo avuto l’occasione di entrare nelle aule mentre veniva servito il pranzo , un piatto a base di pasta e fagioli con un po’ di carne. Considerando che di prima mattina agli alunni viene servita una piccola merenda a base di biscotti ed un succo di frutta, abbiamo capito come qui in Brasile la scuola non sia considerata solo un momento di apprendimento, ma anche, e vorremmo dire soprattutto, un momento certo di un pasto sicuro quotidiano. Il resto della giornata è stato dedicato a far conoscere ai nuovi volontari di H.H.P.P. il centro historico di Salvador de Bahia con le sue innumerevoli Chiese ed il famosissimo Largo del Pelorino dove anticamente veniva effettuato il mercato degli schiavi.
Auspicando che la notte sia non troppo rumorosa dal momento che la Chiesa locale è a due passi dalle nostre camere ed i fedeli sono sempre molto numerosi e animati da grandi volontà canore, vi auguriamo una serena notte, mentre un grillo che sentiamo frinire in un campo vicino ci fa ben sperare per una giornata piena di sole.
22 Maggio 2012
La notte era trascorsa non eccessivamente tranquilla a causa del guaire ricorrente di un cane ferito in seguito ad una lotta fra pari : i numerosi animali abbandonati che popolano le strade di Candeias lo dovevano aver ridotto proprio male perché i suoi latrati sono continuati per tutta la notte. Fortunatamente, chi per troppa stanchezza, chi con l’aiuto di una provvidenziale pasticca tutti i volontari si sono addormentati sperando di continuare nel loro sonno ristoratore fino all’appuntamento per la colazione fissato per le 08,00 del mattino. Se nonché alle ore 05,00 riecco di nuovo i superpetardi per annunciare l’inizio della funzione religiosa. A voi ogni altro commento …
Al termine della colazione, dal momento che fortunatamente stamani non pioveva, abbiamo aperto il nostro ambulatorio riscontrando un soddisfacente numero di pazienti. Subito dopo pranzo siamo andati a fare i nostri abituali acquisti di ciabattine hawaianas , utili per l’associazione come autofinanziamento al nostro rientro.
Pomeriggio dedicato nuovamente all’ambulatorio con un afflusso soprattutto di bambini ed adolescenti. Fortunatamente dei tanti piccoli che ci hanno dimostrato il loro affetto con abbracci e sorrisi nessuno era affetto da patologie degne di nota.
Stamani con l’arrivo di un tiepido raggio di sole fra le nuvole di Candeias, il Dr Fabio ha mantenuto la promessa fatta ieri sera a cena che si sarebbe rasato il pizzetto che tanto orgogliosamente portava dall’Italia, in cambio di una spera promettente di sole. Sarà sufficiente questo sacrificio per assicurarci domani una giornata di sole brasiliano ? Chi domani continuerà a seguire le nostre avventure su questo diario, saprà come è andata a finire.
Dal piovoso Brasile un saluto alla fredda Italia !
23 Maggio 2012
La rasatura del pizzetto non ha completamente ottenuto il risultato sperato, tanto che la giornata odierna è stata migliore di quelle trascorse ma ogni tanto è piovuto una grande quantità di acqua. Mattinata dedicata completamente alle visite nel nostro ambulatorio improvvisato; i due casi più problematici sono stati una adolescente affetta da esiti di paralisi cerebrale infantile, con una spasticità completa così importante da obbligare la madre a tenerla sempre in collo non potendo la giovane né stare seduta né ovviamente in piedi; una signora di 50 anni di età con noduli sottocutanei dolenti agli arti inferiori per i quali era stata ipotizzata la diagnosi di eritema nodoso su base lebbrosa. L’esame istologico effettuato nel Dicembre 2011 e che la donna non aveva ancora portato a visionare a nessun Medico, secondo noi non aveva completamente chiarito il quesito diagnostico, tanto che abbiamo consigliato una visita specialistica, limitandoci a somministrare una terapia antinfiammatoria per alleviare i fastidi dolorosi della paziente.
Nel primo pomeriggio, essendo arrivata la famosa spera di sole, ci siamo recati alla locale favela del Congiunto Santa Cruz, dove la realtà ha superato di gran lunga la nostra più fervida immaginazione, presentandoci uno scenario che anche le foto allegate non riusciranno a descrivere del tutto.
Alla riapertura dell’ambulatorio, abbiamo avuto la gioia di assistere allo spettacolo di danza dedicatoci dagli alunni della Centro Sao Maneto di Candeias, al termine del quale quattro bambine della scuola materna ci hanno ringraziato per la nostra opera, dedicandoci una canzoncina che ci ha inteneriti e commossi.
L’ambulatorio è terminato, e nonostante la stagione inclemente che ha limitato notevolmente l’afflusso dei pazienti, contiamo 557 visite effettuate, con la distribuzione di tutti i farmaci, dei giocattoli e dei vestiti portati dall’Italia.
In serata ci siamo recati nella locale farmacia di San Antonio, dove abbiamo regolato i nostri conti per i farmaci acquistati, e domani, dedicato alla preparazione dei bagagli per il rientro, sarà la nostra ultima giornata, per quest’anno, qui in Candeias e in Brasile.
Il gruppo dei volontari, soddisfatto e orgoglioso del lavoro svolto, ringrazia di cuore le Suore per l’indispensabile e amorevole aiuto che ci ha sostenuto in questi giorni, e la popolazione locale che ci ha accolti con l’entusiasmo tutto brasileiro permettendoci di svolgere la missione per la quale eravamo partiti dall’Italia.
A voi che in questi giorni ci avete seguiti a distanza e quasi adottati nei vostri pensieri, la nostra più affettuosa buonanotte dal Brasile.
24 Maggio 2012
Oggi giovedi 24 Maggio termina per i volontari H.H.P.P. questa 8° missione in terra brasiliana; come è logico l’ultima giornata è dedicata alla preparazione dei bagagli per il ritorno e soprattutto ai saluti alle nostre carissime Suore che tanto amorevolmente ci hanno seguito nella nostra opera quotidiana.
Come consuetudine qui di seguito pubblichiamo le impressione dei partecipanti le quali, come sempre, sono libere e volontarie.
Fabio
Oggi 25 Maggio termina la nostra missione di volontari in terra brasiliana,la mia diciamo avventura essendo la prima volta che vi partecipavo e che era iniziata con uno stato d’animo un po’ apprensivo e nervoso; non conoscevo gli altri volontari e non sapevo come era l’ambiente, dove andavamo e che tipi di patologia potevamo trovare . Il primo incontro è stato disastroso: io con la maglietta celeste e loro tutti gialla; ho pensato dentro di me “ e si comincia bene “. Dopo un viaggio abbastanza lungo e stancante siamo arrivati a Salvador dove c’erano le Suore ad aspettarci che ci hanno accompagnati alla loro casa e ci hanno offerto una cena . Il primo è iniziato con la preparazione delle postazioni per le visite , la farmacia ed il pronto soccorso e l’esposizione dei vestiti e giocattoli portati dall’Italia da offrire ai bambini. Ecco diciamo che già a questo punto ho percepito, capito che i volontari erano persone veramente in gamba e con un gran cuore. Abbiamo trascorso i primi giorni visitando molti bambini ed il nostro affiatamento cresceva come quello con le Suore che si sono dimostrate veramente super; diciamo che non esiste una parola per rappresentarle. In conclusione dico che ho conosciuto delle persone Franco, Michela, Francesca, Dr George eccezionali che mi porterò sempre nel cuore per tutta la vita, come ricorderò tutte le Suore che ci hanno accompagnato e assistito in questi giorni. Ringrazio H.H.P.P. per avermi dato la possibilità di aver fatto questa esperienza di volontariato e così di aver aiutato bambini e adulti che veramente ne hanno bisogno, sotto tutti i punti di vista. Mi vorrei ripetere all’infinito: ho vissuto 15 giorni della mia vita in maniera eccezionale e per questo devo ringraziare Franco,Michela, Francesca, Dr George, Suor Litty, Suor Valsamma e tutte le Suore ed i bambini che ho visitato. Mi mancheranno tutti e penserò a loro sempre nel mio cuore. Come ho detto qualche sera fa “ mi avete fatto vedere un raggio di sole nella nebbia “.
Francesca
Non è facile per me mettere insieme tutte le sensazioni provate in questa mia prima missione; in questi giorni passati a Candeias mi sono trovata immersa in una realtà così lontana dalla mia; la realtà della gente di questo posto che affronta quotidianamente con estrema dignità e accettazione condizioni di vita per noi inimmaginabili. La realtà delle Suore Francescane che con serenità e dolcezza si prendono cura di chi ha bisogno ed alla stesso modo si sono prese cura anche di noi. Quindi ogni parola mi sembra che non renda merito e che sia riduttiva rispetto alle tante sensazioni provate in questi giorni. L’emozione forte degli abbracci calorosi e sinceri e di quegli enormi occhi dagli sguardi intensi dei bambini, la gentilezza e l’accoglienza discreta delle donne di Candeias, il dolore e l’angoscia e il senso di ingiustizia provato nel visitare le favelas e le tante dure altre emozioni ancora. In mezzo a tutte queste sensazioni un po’ confuse una mi sembra di poter affermare con certezza: sono contente e riconoscente per aver potuto conoscere tutto questo. L’unico rammarico è quello di non aver condiviso maggiormente la vita quotidiana degli abitanti di Candeias.
Franco
Questa mia 1° missione umanitaria è finita e ringrazio coloro con i quali l’ho vissuta. Tutti si sono dati da fare; tra vocaboli medici per me indicibili, malattie rare e bambini indimenticabili, io ho avuto molto e spero di aver dato qualcosa. Un grazie lo rivolgo alle Suore che hanno reso la nostra permanenza a Candeias molto più facile, grazie alle loro attenzioni sempre puntuali e gentili. Vivendo direttamente quanto l’ H.H.P.P. riesce ad organizzare in giro per il mondo, non posso che complimentarmi con tutti coloro che, direttamente o indirettamente, ne hanno fatto parte e dove da oggi anche io, orgogliosamente, posso essere elencato. Sicuro che questa esperienza servirà a me e a tutti coloro con i quali passo la mia vita quotidianamente , spero di poter in qualche modo continuarla ad accrescere.
Michela
Anche la mia seconda missione si è conclusa, lasciandomi forti e contrastanti emozioni. Questa esperienza è stata un po’ diversa dalla precedente in India, in quanto ho vissuto situazioni e sensazioni più forti, e il ricordo molto triste è ancora vivo nel mio cuore. L’esperienza in Brasile sicuramente è servita a dare valore a tutto quello che io in Italia ho il privilegio di avere. Porterò con me e conserverò gelosamente il ricordo dei tanti bambini che con il loro sguardo innocente e riconoscente ci hanno regalato tanto amore e allegria. Ricorderò con tanto affetto tutte le Suore che ci hanno dato la possibilità di farci sentire a casa con la loro disponibilità. E con melanconia rievocherò tutti i momenti trascorsi in questo paese pieno di contrasti e dai mille colori brillanti offuscati da tanta miseria, condivisi con i miei compagni di viaggio, a cui devo tanta solidarietà e affetto, e per concludere ringrazio il Dr Martini per avermi dato questa possibilità, e spero in seguito di averne altre. Con affetto un bacio
Dr George
Eccoci arrivati al termine di questa nuova missione dell’Associazione che mi ha visto protagonista in prima persona e potrebbe sembrare banale quello che sto per esprimere, ma credetemi che è la più pura verità : anche questa volta, come tutte le altre al ritorno in Italia , il mio cuore è pieno di gioia per essere certo di avere veramente portato quello spiraglio di sole nella nebbia fitta della misera vita di coloro che ho incontrato. Dopo tante volte che mi sono confrontato con la miseria più nera di chi non ha e non avrà mai nemmeno una speranza in una vita migliore, la realtà della favela di Conjunto Santa Cruz di Candeias mi ha lasciato letteralmente sconvolto. Che dire poi del caro Reginaldo, che dopo tanti anni sento come un fratello, ma che purtroppo non so come sia possibile aiutare in maniera più utile, dal momento che nei fatti per la sua stessa famiglia non è altro che un relitto umano da relegare in terra in un angolo buio della casa, utile solo ad ottenere un qualche sussidio dal comune. Certo mi rendo conto che in questa realtà veramente ai limiti dell’impossibile l’aiuto che tutti noi, volontari attivi dell’Associazione, possiamo portare può non sembrare grande cosa; è sicuramente un solo raggio di sole, ma quanto povero e meno splendente sarebbe il sole senza quel raggio! Leggere la riconoscenza negli occhi profondi e sinceri di coloro che abbiamo incontrato, sapere che a distanza di tempo le persone da noi visitate hanno riferito alle Suore di essere stati tanto meglio dei propri acciacchi con le cure da noi somministrate, vedere la gioia nelle impressioni sincere e spontanee dei bambini per un piccolo giocattolo portato dall’Italia, sono come sempre il regalo più bello che anche questa volta, come in tutte le precedenti, sono i doni che più gelosamente mi porto stretti nel cuore. Eppure chi ha partecipato alle missioni sa quanto possa e sia nella realtà dura la giornata in una realtà non certo superaccogliente e con un clima che fiaccherebbe anche l’atleta più allenato. Che dire allora per chi come me festeggia oggi i 20 anni di inizio della mia attività di missione con una allora giovanissima Sr Jain in India ? Certo con il passare degli anni e con il crescere delle difficoltà di ogni genere, tutto tenderebbe a diventare ogni volta più difficile e faticoso: preciso diventerebbe, perché le considerazioni espresse in precedenza riescono a far superare anche un attacco di sciatica sul più bello di un affollatissimo ambulatorio.
Grazie mia carissima Beatrice per essere sempre e comunque vicina in questa nostra comune bellissima e sempre più difficoltosa realtà umanitaria; grazie ai miei favolosi compagni di missione che anche questa volta hanno compiuto il miracolo di amalgamarsi meravigliosamente tutti insieme in un gruppo molto affiatato che è riuscito pienamente nel compito prefissato; grazie alle amorevolissime Suore supporto locale indispensabile per le nostre attività; grazie al Banco Farmaceutico Missionario di Firenze supporto indispensabile per poter distribuire tanti medicamenti a tutte le persone che si sono presentate per essere curate; grazie a tutti i volontari, ai benefattori, agli amici più o meno vicini ad H.H.P.P. che vedendo tutto quello che di positivo è stato realizzato in questi nove anni, hanno il desiderio di vedere concretizzati nuovi progetti messi in essere là dove più sono necessari.
Il padre del bambino affetto da una grave infezione che abbiamo curato a Candeias e che è tornato da noi per dirci che il suo figlio era guarito e stava perfettamente dopo le cure da noi somministrate, ci chiede di continuare nella missione che H.H.P.P. si è prefissata 9 anni orsono. Le tante difficoltà che quotidianamente incontriamo e sicuramente incontreremo nel tempo per portare avanti la nostra opera non ci scoraggiano né ci scoraggeranno mai, certi come siamo che tanti amici sinceri e volenterosi di aiutare chi più ha bisogno, ci sosterranno per realizzare sempre più compiutamente IL GRANDE SOGNO UMANITARIO DALLA VALDINIEVOLE NEL MONDO.