Obiettivi :
Attività sanitaria: visite mediche a adulti e bambini (e somministrazione medicinali) con base alle scuole Casa Belem di Salvador de Bahia e Escolina Sao Francisco di Candeias.
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.
Partecipanti :
Medici : Aryele Boccara - Giorgio Martini
Volontari : Simona Scibelli
Periodo :
dal 14 al 24 Maggio 2011
14 Maggio 2011
Cari amici di H.H.P.P. che leggete questo nuovo diario, eccoci qua per una nuova missione dell’Associazione nella terra del pallone, del samba, di Pelè e… delle favelas . Sì , ancora una volta torniamo in questa terra ricca di mille contraddizioni per svolgere la nostra opera sanitaria visitando gratuitamente chi se rivolgerà a noi, ed umanitaria per aggiornare le notizie e le foto dei bambini adottati a distanza. Fanno parte del gruppo l’inossidabile certezza della Dr.ssa Aryele, la costante presenza del Dr George ed il nuovo acquisto di questa 7° missione brasiliana, Simona una ragazza originaria di Capalbio ma residente per lavoro e dopo gli studi a Sesto Fiorentino. Dopo i giorni dei preparativi per far entrare nelle nostre valigie tutto quello che era possibile portare con noi, eccoci sull’aereo che da Bologna ci sta portando a Salvador de Bahia dove ci aspettano con le nostre Suore Indiano-brasiliane. Ancora una volta l’amico Maurizio Vannelli ha voluto condividere il nostro comune sogno umanitario accompagnando noi , le nostre 6 supervaligie e i per niente piccoli 6 bagagli a mano fino all’aeroporto della “dotta” Bologna. Grazie a te amico mio e di H.H.P.P. !A risentirci dalla terra del samba ! Ola !
In perfetto orario sulla tabella del volo aereo , anzi con circa 20 minuti di anticipo, siamo arrivati all’aeroporto di Salvador; peccato che il vantaggio temporale acquisito sia stato vanificato da un guasto al nastro trasportatore delle valigie, che ci ha tenuti per circa 1 ora tutti in piedi come il famoso Boccaccesco Chichibio ad attendere i nostri bagagli; fortunatamente sono arrivati tutti e ,come noi, in ottime condizioni. All’arrivo in terra brasiliana gli affettuosissimi saluti delle Suore schierate al gran completo: Sr Bincy, Sr AnnaGrazia e Sr Valsamma mentre Sr Renzie ci aspettava a Candeias insieme alle ragazze future Suore. Tutti a bordo sul pulmino della comunità mentre un volontario con un pick-up ha caricato tutti i bagagli. Il Dr George si è esibito come al solito nella guida lungo le strade sconnesse e piene di dissuasori di velocità a dir poco vertiginosi data l’altezza. Un succo di frutta ristoratore e alcune bananine indiane ci hanno accompagnati alle nostre camere per terminare questa nostra giornata durata ininterrontamente per oltre 20 ore!
Buonanotte Italia dal Brasile terra de fuego !!!
15 Maggio 2011
La notte con un bel sonno rigeneratore ha restituito le giuste energie ai 3 volontari che hanno iniziato la loro prima giornata in terra brasiliana.Oggi è domenica e alle ore 08,00 tutti insieme a partecipare alla Santa Messa nella locale chiesa di Malemba. Funzione religiosa che ha donato alla neofita Simona la visione della religiosità profonda che pervade questo popolo: Chiesa gremita di giovani ed anziani tutti partecipanti attivamente ai riti domenicali con una intensità che nella nostra Cattolica Italia ci sogniamo di vedere. Il Sacerdote all’omelia ci ha presentati alla comunità dando a tutti l’appuntamento a domani per l’inizio della nostra attività sanitaria. E’ stato molto bello rivedere volti già conosciuti dagli scorsi anni e notare come tutti sorridenti ci hanno accolto in mezzo a loro fiduciosi nella nostra voglia di aiutare. La nostra Irma Renzie stamani ha fatto una ramanzina al Dr George per non aver mantenuto una promessa fatta lo scorso anno;si è dimenticato di portare dall’Italia la nostra famosa Nutella. Il fine mattinata è stato dedicato alla ricerca della succulenta crema alla nocciola , certi che se era stato possibile reperirla anche in India in quel piccolo paese che è Kanjirapally, sembrava impossibile non poterla trovare nel moderno Brasile. E così è stato ! Infatti nel supermercato locale Bompreco su di uno scaffale polveroso, sono apparsi ai nostri occhi 10 barattoli da ½ Kg che però erano già scaduti da qualche giorno. Per fortuna di Irma Renzi, nascosti in fondo allo scaffale ne abbiamo trovati 3 da 180 g ancora buoni da essere consumati. La gioia negli occhi della Suora è stata quella di un bambino che aspetta un bel dono.Il pomeriggio è stato interamente dedicato alla sistemazione di tutte le cose portate dall’Italia, medicinali , giochi per i bambini ed un numero notevole di vestiti regalati generosamente dai nostri benefattori. Le Suore hanno ripassato la tecnica di realizzazione delle creazioni con i palloncini modellabili ed a fine serata tutto era pronto per iniziare l’indomani la nostra attività.Il clima non è proprio dei più ospitali; scrosci d’acqua improvvisi e sole umido che mette a dura prova la regolazione della nostra temperatura corporea ma niente ci può ostacolare e siamo tutti pronti per domani.
Un … caloroso saluto a tutti voi che ci leggete dall’Italia !
16 Maggio 2011
Di prima mattina abbiamo visitato un negozio di ingrosso dolciumi per acquistare una ragguardevole quantità di caramelle da offrire ai nostri piccoli pazienti. La giornata di visite mediche è trascorsa tranquillamente poiché il numero dei malati che si sono rivolti a noi è stato esiguo; era il primo giorno di lavoro ed ancora la notizia del nostro arrivo non si è diffusa in modo capillare. Adulti e bambini hanno trovato la solita cordiale accoglienza e tutti sono usciti dall’ambulatorio col sorriso sulle labbra. Abbiamo iniziato a incontrare le consuete patologie di questi luoghi, dove la parassitosi intestinale la fa da padrone nei confronti di ogni altra malattia. Per questa ragione l’abbondante scorta di farmaco vermifugo portata dall’Italia è quasi terminata e pertanto l’abbiamo riordinata alla farmacia locale , con grande gioia e copiosi saluti del giovane Farmacista incontrato negli anni scorsi. Sr AnnaGrazia si è esibita nella preparazione di creazioni le più varie con i palloncini mentre Sr Valsamma e Sr Bincy “accudivano” con una traduzione “impeccabile” la Dr Aryele e il Dr George. La promossa farmacista sul campo Simona ha superato brillantemente lo scoglio iniziale di questa per lei nuova attività, distribuendo farmaci e sorrisi a tutti.Nella giornata abbiamo visitato oltre 70 persone ed andiamo a letto in attesa della giornata di domani.
Buonanotte Italia !
17 Maggio 2011
Anche oggi è stata una giornata tranquilla e serena dove il lavoro si è svolto nella solita armonia. I pazienti si sono presentati a poco a poco senza un eccessivo affollamento, il che ci ha permesso di offrire la nostra opera senza fretta, dedicando ad ogni paziente più tempo del consueto. Abbiamo ritrovato persone già incontrate negli anni passati, le quali sono state molto contente delle cure loro elargite, ma anche e forse soprattutto per il rapporto umano che si è stabilito in queste periodiche missioni di H.H.P.P., e che oggi si dimostrato consolidato. Nel pomeriggio abbiamo visitato nonna, mamma e figlia della stessa famiglia, intrattenendosi con loro cordialmente e facendo una “ foto di gruppo con sorrisi “ tutti insieme. In serata è arrivata a sorpresa, portata da un giovane messo, una gigantesca pizza, offertaci da loro, tangibile dimostrazione della loro gratitudine. Ancora una volta i più poveri si dimostrano i più generosi.A fine serata contiamo 77 visite mediche effettuate, tra le quali una bambina di 1 anno di età con una importante bronchite asmatica che abbiamo curato ed invitato a ritornare per un controllo venerdi prossimo.Oggi non ha mai piovuto ! Ma il caldo è sempre soffocante !
Buona notte Italia !
18 Maggio 2011
Risveglio non proprio piacevole stamani per il Dr George: dopo una notte agitata per il caldo e l’umidità ( o forse per la pizza super condita di ieri sera) l’idea di una calda doccia ristoratrice è naufragata sul nascere. L’acqua che scendeva calda dalla nappa mentre il corpo era ricoperto da una soffice schiuma profumata, all’improvviso ha cessato di uscire e due misere goccioline hanno salutato l’insaponato volontario. Momento di imbarazzo, ma niente panico; termine della funzione con doccia a secco! E nel proseguo della giornata vedremo.Sotto una pioggia tropicale l’ambulatorio è iniziato con pazienti che attendevano il nostro arrivo: l’attività sanitaria si è svolta regolarmente per l’intera giornata ( 121 persone visitate ) riscontrando le consuete patologie. Ai numerosi bambini che si sono presentati alla nostra attenzione, oltre che a sciroppi, vitamine e quant’altro di medicale, non abbiamo lesinato regali i più vari portati dall’Italia che hanno rallegrato sia i piccoli che i loro genitori. Mentre scriviamo questo diario sta ancora piovendo e speriamo nel domani…
19 Maggio 2011
Giornata di ordinaria attività umanitaria scandita da un clima fresco e gradevole con violenti e improvvisi scrosci d’acqua che comunque non hanno impedito l’afflusso delle persone. Vero è che al termine della giornata le nostre schede sanitarie contavano il ragguardevole numero di 142. Oggi si è presentata la paziente più giovane fino ad adesso visitata, una bambina di appena 17 giorni di vita con la mamma, la zia in stato di gravidanza gemellare e la nonna super ! Perché super direte voi ? Perché la signora è madre di ben 24 figli, ha solo 53 anni e gode di ottima salute. La figlia in stato di gravidanza, ovviamente senza marito come la maggior parte delle giovani madri locali, raggiunge appena i 15 anni di età. Tanta madre… Consuete patologie legate all’indigenza, agli errori alimentari, alla scarsa igiene del corpo e … alla spensieratezza della vita, ma nessun paziente con una reale importante e grave patologia. Il lavoro si è svolto in un clima sereno e tutti sono usciti dall’ambulatorio con il sorriso sulle labbra e … una scatola di medicine in mano !Il tempo fino ad ora ci è volato e sentiamo già avvicinarsi con rammarico il termine della missione; ma … domani è un altro giorno !!!
20 Maggio 2011
Oggi è stata una giornata intensa e piena di soddisfazione .La mattina visite mediche per 65 persone ed il pomeriggio controllo sanitario per i piccoli adottati a distanza che si sono presentati in numero di 26.Di buon’ ora Aryele e Simona si sono incamminate per le strade di Candeias e sono state tentate di fare colazione nel locale bar lungo la strada. Nel contempo però la loro attenzione è stata fortemente richiamata dall’orgoglioso venditore di succo di canna da zucchero che si è esibito cantando e ballando tenendo in mano la bandiera brasiliana. Nel dubbio le volontarie hanno optato per fare la succulenta colazione giornaliera offerta dalle Suore … e non se ne sono pentite.Il lavoro si è svolto serenamente come sempre, abbiamo reincontrato la bimba operata al labbro leporino che fortunatamente gode ottima salute, innumerevoli casi di parassitosi intestinale, scabbia, malattie da raffreddamento e numerose dermatiti.Il pomeriggio è stato dedicato al controllo sanitario ed aggiornamento schede dei locali bambini adottati a distanza. Gli allievi della scuola di danza ci hanno regalato un saggio della loro bravura ed ovviamente i più piccoli, con i loro movimenti graziosi anche se un po’ disordinati, ci hanno riempito di gioia.Dopo un’intera giornata di pioggia, stasera ancora pioviggina e speriamo che domani, dato che le Suore ci hanno programmato una visita al locale mercato della frutta, splenda un sole radioso … come già lo sono i nostri cuori.
21 Maggio 2011
Ultima giornata di attività sanitaria dedicata a visite mediche e completamento degli aggiornamenti delle schede dei bambini adottati a distanza.
Al termine della missione i consulti effettuati sono stati 572 ( ben oltre le 400 schede programmate portate dall’ Italia), con la soddisfazione di aver trovato tutti i bambini inseriti nel Progetto Jeevan in buona salute, esclusa ovviamente la parassitosi intestinale endemica in questa zona. Concluso il lavoro tutti al mercato della frutta e verdura che ha regalato ai nostri occhi un tripudio di colori. Purtroppo, come spesso accade in tutti i paesi del mondo, in contrasto con tanta abbondanza la povertà si è manifestata anche qui in molti modi: bambini in tenera età che per guadagnare qualche spicciolo trasportano in una carriola più pesante di loro la merce acquistata dai più fortunati fino alle loro macchine. I venditori più vari si sono offerti ai nostri occhi tentando di vendere la merce più esotica, tanto strana da indurre in errore l’acquisto di Simona per delle assurde arachidi tostate. In seguito visita alla locale favela che ha di nuovo rafforzato in noi la certezza dell’enorme divario socio-economico esistente in Brasile: improbabili abitazioni con le pareti di fango essiccato, tetti e pareti di estrema precarietà di eternit o addirittura ricoperti di teli di plastica, strade che assomigliano a discariche di immondizia , ma nel contempo c’è chi lucida la bicicletta nuova, chi parcheggia una bella macchina sotto “casa”, e chi riposa in “giardino” dove troneggia nei muri senza intonaco un impianto di aria condizionata ! Come ultimo impegno della giornata siamo passati a saldare il consistente conto con il locale farmacista, che tutti gli anni ci aspetta a braccia aperte, e fa a tutti noi “disinteressati” auguri di un prossimo ritorno.Oggi il tempo è stato clemente e ci ha consentito tutte queste attività.
Andiamo a riposare con negli occhi le immagini della estrema povertà della favela ma anche degli occhi splendenti pieni di vita di una sua giovane abitante.
22 Maggio 2011
Stamani per la prima volta alle 07,30 seduta plenaria per l’allegra prima colazione che è stata una vera festa per tutti. La tavola imbandita piena di dolci preparati con cura ed affetto dalle nostre Suore ci ha ben predisposti per la celebrazione della Santa Messa.Chiesa gremita, posti in piedi all’interno, ed all’esterno numerosi partecipanti con gli ombrelli aperti sotto una pioggia scrosciante. La musica della liturgia brasiliana ci ha stupiti ed emozionati e cosa dire quando al termine della funzione il Sacerdote ha chiamato ad uno uno noi di H.H.P.P. , ci ha ringraziati pubblicamente per l’opera svolta in questi giorni a favore dei poveri, ed ha invitato tutti i presenti ad elevare una preghiera benedicente per tutti noi. Il momento di sincera condivisione dell’assemblea dei fedeli si è concluso con un intenso applauso e commossi abbracci non solo dei brasiliani ma anche e soprattutto di noi italiani. Ciò ha rafforzato in ciascuno di noi, se mai ce ne fosse stato bisogno, il desiderio di tornare .Dopo tanta commozione e religiosità tutti a tavola a festeggiare la domenica, ma non nella consueta casa delle Suore, ma in un ameno ristorante all’aperto dove volontari, Suore e novizie hanno trascorso momenti di piacevole convivialità.Ritorno a Candeias, preparativi per la partenza di domani mattina alle ore 06,00 destinazione Salvador de Bahia dove visiteremo i 39 bambini adottati a distanza ed aggiorneremo come al solito le loro schede.
Anche oggi andiamo a riposare soddisfatti per la giornata trascorsa ma con la tristezza in cuore per la conclusione di queste brevi ma intense giornate umanitarie.
23 Maggio 2011
Stamani sveglia alle 05,30 per iniziare la nostra lunghissima giornata che ci porterà prima a Salvador de Bahia e poi in volo in Italia.Le strade brasiliane, dalle prime luci dell’alba, sono già gremite di automezzi di ogni genere, che viaggiano ad ogni velocità, che ti sorpassano da ogni parte, che intasano ogni percorso.Dopo circa 1 ora arrivo a destinazione, saluti con le locali Suore, ed inizio del nostro lavoro di aggiornamento delle adozioni a distanza; la Dr.ssa Aryele al controllo sanitario, il Dr George alle foto e dati antropometrici, Simona impegnata nella distribuzione dei regali portati dall’Italia, con la difficoltà di essere equa al più possibile con i bambini e impegnata a districarsi fra le richieste pressanti della mamme mai soddisfatte. Momenti di vera gioia reincontrando piccoli che riconoscendoti ti hanno buttato le braccia al collo e con questo gesto hanno cancellato in un secondo tutta la stanchezza per la difficoltà obbiettiva di questi giorni di missione. Nel pomeriggio momento di svago nel centro storico della città in attesa di raggiungere l’ora per l’imbarco destinazione Italia.Alle ore 23,30 in perfetto orario siamo partiti destinazione Italia, dove i volontari di H.H.P.P. arriveranno domani nel pomeriggio a Roma per poi fare rientro alle rispettive abitazioni, dopo oltre 30 ore ininterrotte da quando stamani ci siamo svegliati a Candeias.Un’altra missione della nostra amata Associazione Umanitaria si è conclusa, e come tradizione un breve commento da parte di chi attivamente vi ha partecipato:
ARYELE
C’e’ chi, quando diciamo che partiamo in missione verso in paese in via di sviluppo, dicono “che coraggio” con un tono di ammirazione. Ma forse ci vuole più coraggio a restare, soprattutto dopo che si è fatta almeno una prima esperienza. Lo spirito che anima coloro che sono disposti a dare un po’ di sollievo ed un sorriso ai meno fortunati, fa sì che ci si cali subito in un senso di collaborazione irripetibile in altre circostanze. I colleghi medici e non medici, le Suore che ci accolgono, tutti insomma, rendono la missione, ogni volta, un evento straordinario. Grazie Giorgio, grazie Simona, grazie Sorelle, grazie ad H.H.P.P.
SIMONA
Per anni ho pensato e desiderato di vivere un’esperienza di questo tipo senza mai trovarne il coraggio.Oggi a conclusione di questa indimenticabile missione non posso che ringraziarvi.Grazie H.H.P.P. per avermi fatto partecipare con il gruppo di volontari (persone veramente fantastiche) a questa missione, mi auguro e spero con tutto il cuore di essere riuscita, seppur nel mio piccolo, a dare un contributo di aiuto ai locali abitanti di Candeias.Ho conosciuto un popolo bellissimo che nonostante la povertà sa donare affetto dimostrandolo in ogni circostanza, dagli abbracci delle persone che si incontrano lungo la strada, alle preghiere cantate come benedizione del nostro viaggio, e poi i bambini, i loro occhi se pur apparentemente tristi rivelano in realtà la gioia e la voglia di vivere…un pezzetto del mio cuore rimane qui…
Dr George
Ed anche questa è fatta !
Dopo questi relativamente pochi ma molto intensi giorni della 7° missione in Brasile ecco il sentimento che primo anima il mio cuore: è fatta perché anche questa volta dopo 8 anni di ripetute avventure umanitarie in giro per il mondo sono certo che abbiamo tutti insieme raggiunto lo scopo che ci eravamo prefissati alla partenza, ed anche di più; è fatta perché dopo le interminabili giornate di visite mediche che hanno messo a dura prova la mia resistenza fisica sono riuscito a tornare in Italia in una forma tale da stupire me stesso per primo ( potenza della gioia di poter aiutare chi soffre ) ; è fatta perché anche questa volta i miei fantastici compagni di viaggio non si sono risparmiati nel lavoro e nella condivisione emotiva di tutto ciò che è passato davanti ai miei occhi ed ai nostri cuori; è fatta perché ancora una volta tutti i dubbi presenti alla partenza sulla possibilità di essere ancora incisivi per queste povere popolazioni si sono dileguati in un attimo; è fatta perché ancora una volta il sorriso dei tantissimi bambini che ho abbracciato come un padre lontano mi hanno ripagato a pieno di tutte le difficoltà che obbiettivamente si incontrano ad organizzare e gestire una opera di puro volontariato come questa della nostra comune H.H.P.P.
Grazie ad Aryele che ancora una volta, se mai ce fosse stato bisogno, si è confermata quella fantastica persona che è, e quel superlativo Medico che dimostra ogni giorno; grazie alla dolcissima Simona la quale, superato il primo impatto emozionale, non si è risparmiata nella sua attività di “ Farmacista sul campo “ e di sensibilissima volontaria mai stanca e mai sazia di aiutare il prossimo; grazie alla mia adorata Beatrice per la sua costante attiva presenza in seno all’Associazione e nel mio cuore; grazie a tutti coloro che ad ogni titolo e con ogni attività hanno fatto sì che anche questa missione riuscisse a portare uno spiraglio di serenità a chi quotidianamente non ha nessuno a cui rivolgersi per alleviare i propri mali.
La filosofia buddista afferma che “ tutti noi siamo fatti per la ricerca della felicità “ e che la “ pratica del tong-len ( dare e ricevere ) ci aiuta a consolidare il nostro innato potere della compassione “. E dal momento che la compassione, intesa come il sentimento di chi non può sopportare di assistere passivamente alle sofferenze altrui, è sicuramente una delle vie principali per raggiungere la felicità, posso affermare sopra ad ogni dubbio che anche oggi, al termine di questa missione umanitaria di H.H.P.P. con quello che nel più piccolo sono riuscito a fare per gli altri bisognosi, ho percorso un importante tragitto per la conquista della mia completa felicità.