5° in India-Ott 2006

Dal 04.10.2006

Obiettivi:
Visite complete agli abitanti dei villaggi e vaccinazioni per 700 bambini.
Contatti con le autorità locali e con i costruttori per avviare la costruzione di un ampliamento dell'ospedale ginegologico di Thullur gestito dalle Suore Francescane di Firenze.

Partecipanti:
Medici: Dr. Giorgio Martini (medico generico) - D.ssa Luciana Biancalani (pediatra) - D.ssa Gabriella Ravalli (pediatra)
Volontari: Cinzia Spagnolo (farmacista) - Laura Baracchi (infermiera) - Riccardo Gennai - Sergio Rastelli - Elisabetta Sarti

DIARIO GIORNALIERO


4 Ottobre 2006
Oggi è la giornata di commemorazione del Patrono d’Italia San Francesco e quale giorno migliore per i volontari di H.H.P.P. Onlus per iniziare questa nuova missione sanitaria in terra indiana?    Quando questa mattina alle 05,30 le sveglie con i loro squillanti inesorabili richiami hanno  fatto sobbalzare i missionari, nessuno è rimasto a poltrire nel proprio comodo letto perché sapeva che, dopo tanti preparativi, era arrivato il  momento della partenza. I bagagli erano stati preparati con cura; tutto il necessario per effettuare una missione di tipo sanitario era stato portato al seguito concordemente fra tutti; non erano stati dimenticati i giochi, importanti e  necessari complementi per far stupire di gioia i bambini che si incontreranno in questi giorni.   Con l’animo pieno di mille pensieri positivi abbiamo iniziato questa nuova avventura.    Piccolo contrattempo alla partenza da Montecatini dove, per un malinteso il piccolo autobus che ci ha portato a Roma è arrivato con quasi un’ora di ritardo , ma poi finalmente per Cinzia, Elisabetta, Laura, Riccardo, Sergio e il Dr George la partenza materiale è avvenuta – Piccole soste a Prato per far salire a bordo   la Dr.ssa  Luciana  e ad Arezzo dove ci aspettava   la Dr.ssa  Gabriella  .   Un doveroso ringraziamento all’amico Maurizio Vannelli del Garage Olimpia di Montecatini Terme che fraternamente ci ha accompagnati con il piccolo autobus a Roma sobbarcandosi anche il viaggio di ritorno da solo.    Quanti sentimenti avranno affollato gli animi dei nostri 8 viaggiatori durante l’avvicinamento a Roma? Per Elisabetta, Luciana e Riccardo è il ripetersi di una esperienza indiana già vissuta a Gennaio 2006; per Cinzia e Gabriella si aprirà un nuovo scenario umanitario dopo aver vissuto quello del Brasile nel Maggio 2006; per Laura e Sergio l’esperienza sarà completamente nuova, avvicinandosi loro per la prima volta ad una realtà umanitaria – missionaria come quella di H.H.P.P. Noi tutti siamo sicuri che, vista la loro profonda sensibilità, non deluderanno le nostre aspettative e il loro sogno; per il Dr George è ritornare nei luoghi che lo hanno visto per la prima volta, 10 anni orsono, iniziare il percorso di aiuto alle popolazioni più deboli. Questo percorso lo ha portato oggi, grazie all’impegno insostituibile di tutti i volontari, alla realizzazione di tutto quello che di positivo ha fatto l’Associazione in questi 3 anni e mezzo di esistenza. Il suo cuore non può non riassaporare, oggi che riparte per Thullur, tutto quel turbinio di sentimenti e sensazioni che provava quando da solo, ma con l’aiuto insostituibile di Sr Jain, visitava gli abitanti dei poveri villaggi dell’Andhra Pradesh dentro una piccola  Chiesa, unico locale adatto dove poter improvvisare un ambulatorio.  Riuscirà a ritrovare quella piccola bimba che teneva in braccio nella foto davanti all’improvvisato ambulatorio e quella ragazza adolescente con un grosso cheloide cicatriziale sulla parete anteriore del torace?
In cuor suo spera proprio di sì e le ore che lo separano dalla realizzazione di questa speranza sembrano interminabili anche ora che l’aereo Airbus 700 della Qatar Airways sta volando sopra il cielo della penisola arabica. Arrivo a Doha , capitale dello Stato del Qatar (nonostante la partenza in ritardo di circa 1 ora da Roma Fiumicino) in perfetto orario; qui full immersion nei costumi, nei colori e … negli odori arabi che colpiscono non poco i nostri viaggiatori .
A Mezzanotte e 35, ora locale, ci imbarchiamo su di un A 320 della stessa compagnia aerea destinazione Hyderabad, capitale dello Stato di Andhra Pradesh . Qui troveremo ad accoglierci la onnipresente Sr Jain che non ci ha voluti lasciare soli allo sbarco in terra indiana con tanti bagagli (anche questa volta siamo riusciti a portare la bellezza di 12 valige e 16 bagagli a mano) sobbarcandosi un viaggio in jeep di almeno 10 ore andata e ritorno.