2° in Perù-Ago 2005

Dal 26.07.2005

Partecipanti:
Infermiere Professioniste: Cerino Nella, Tempestini Marilin

DIARIO GIORNALIERO

1 Agosto 2005
Carissimi, stiamo tutti benissimo e stiamo conseguendo gli obiettivi che avevamo prestabilito.Abbiamo appena ricevuto il vostro SMS e ci troviamo ora in un punto internet di Lima (precisamente del quartiere "La Molina " dove stiamo presso la famiglia dei nostri amici) e volevamo mandarvi le foto che abbiamo scattato fino ad ora. Purtroppo manca una connessione alla macchina digitale ed adesso andremo a comprarla, cosi' che presto potrete avere anche le foto. Fin dal primo giorno abbiamo stabilito i contatti necessari per la Missione ed abbiamo sentito le esigenze piu' importanti di un orfanatrofio "Figlie del Crocifisso" a cui abbiamo dato parte del materiale da noi portato. Presso la "Asociacion de Promocion Desarrollo Y Apoyo Juvenil S.S. Juan Pablo II" abbiamo ricevuto richieste di aiuto da parte dei bambini da 0 a 12 anni nel quartire di San Miguel, sono bambini che possono rientrare nel progetto "Jeevans" e per loro prepareremo  (con l'appoggio del loro referente) le schede di ognuno. Sempre nello stesso posto i ragazzi piu' grandi, avviati al lavoro in una tipografia ci hanno chiesto di poter andare avanti con la loro occupazione poiche' la?unica macchina era rotta da tempo e necessitava di un intervento tecnico per la cifra di 100 dollari che abbiamo gia' dato. La stessa associazione, in una zona diversa di Lima ospita (in una situazione di vera indigenza!) ragazzi piu' grandi dai 14 anni in su. Tutti cercano di mantenersi agli studi aiutando la casa famiglia e portando avanti gli studi con profitto ma la situazione economica e' veramente disastrosa e non riescono a sopperire alle spese minime anche per recarsi a scuola e con il materiale necessario. Ad aggravare tutto cio' nell'ultimo periodo si e' diffusa una forma molto grave di infezione ai cani ospitati presso la casa famiglia e che propagandosi per contatto anche ai ragazzi. Compreremo presto coperte e materiale di prima necessita' per loro ma hanno assoluto bisogno di ultimare i lavori per la costruzione di un pozzo per l'acqua potabile della quale non dispongono. Abbiamo riferito della possibilita' di poter finanziare questo progetto e presto ci faranno avere tuttta la documentazione. Vi faremo sapere quanto prima ulteriori dettagli e ci darete il placet per autorizzare la costruzione. Tutti vi ringraziano e vi sono estremamente grati per quanto fate per loro. Tutti coloro che sono a conoscenza del nostro impegno si sentono in dovere di essere ospitali con noi e portano un messaggio di riconoscenza per noi e voi tutti.

2 Agosto 2005
Grazie!!! Grazie a tutti voi per le belle cose che ci dite che sono proprio "gazolina" para nos! Qui a Lima noi dobbiamo un grandissimo ringraziamento alla famiglia Lopez- Trivegno che ci sta riservando un trattamento di prima qualita' ! Senza di loro il nostro soggiorno sarebbe stato molto difficile. Essi ci stanno aiutando in ogni modo e con tanto amore. Ieri siamo stati tutti insieme a pregare e prima tutti i parenti sono venuti a portarci una lettera di ringraziamento per quanto stiamo facendo e ci hanno cantato canzoni di benedizioni in lingua Quetchua. Ci hanno davvero commosso!! Non abbiamo portato con noi molti opuscoli dell'associazione e molti ci chiedono di averli. Sarebbe importante se potreste farci avere altro materiale del genere, magari proprio per la famiglia di Rogelio Lopez e Rosa Triveno (che ci sta ospitando) come segno di ringraziamento. Non ho ancora trovato il cavo USB per la digitale, ma spero presto di potervi mandare le foto. Un abbraccio grande.
A presto Nella & Marilin
Siamo in partenza per l'Apurimac e vi chiameremo quando saremo arrivati ad Abancay. Tutto sta andando molto bene, ringraziando il Signore, e con l'aiuto di tutti e con il vostro appoggio morale procedera' cosi'. Baci & abbracci a tutti da noi e da tutti i bambini e ragazzi incontrati finora. Nella& Marilin, Antonio, Monia, Yari, kety  

3 Agosto 2005
Ciao a tutti!! Abbiamo appena visto il report giornaliero del nostro sito:ci siamo emozionati tanto e ne abbiamo fatto diverse copie per distribuirle tra i nostri amici qui. Ieri abbiamo trascorso una giornata movimentata che cercheremo di descrivervi malgrado il tempo. Alle ore 14:00 prenderemo un pulman che si chiama la Cruz de Sur poiche' siamo in partenza per la regione dell'Apurimac e stiamo ultimando i preparativi. Ma tornando alla giornata di ieri, come avevamo promesso ai ragazzi, siamo andati a comprare le coperte di lana in un negozio del centro di Lima dove potevano farci un buon sconto sul prezzo di partenza e cosi' ci siamo caricati in una macchina veramente ridotta ai minimi termini ben 20 coperte e poi 2 scatoloni di quaderni che insieme a 6 passegeri era veramente un bel vedersi anche per la polizia che ha dovuto piu' volte chiudere un occhio (ma forse anche tutti e due!!) quando mostravamo i loghi dell'associazione sulle magliette. Non potremo descrivervi la nostra emozione quando una ragazza del gruppo della casa famiglia ci ha dato dei piccoli regali in segno di gratitudine! Nel pomeriggio ci siamo recate dalle Madri de Collegio  dove abbiamo diviso i vari indumenti per bambini portati dall'Italia. Abbiamo parlato con le suore sulla possibilita' di portare al ritorno e poi farci inviare i bellissimi lavori artigianali che un laboratorio interno al Collegio prepara per venderli. Adesso andiamo... alla prossima da Chuquibambilla! Baci baci da tutti.

5 Agosto 2005
Buenos dias! Il nostro diario di bordo oggi si apre da Abancay. Abbiamo appena finito di cenare, quel poco che entrava nel nostro povero stomaco molto provato dalla avventura del viaggio di questa notte. Siamo partiti ieri alle ore 14:15 con un pulman abbastanza grande e tutto sembrava andare per il meglio. Alle prime curve che preannunciavano una ascesa sempre piu' irta la prima a cedere sono stata io (Nella)  si e' scatenata poi, una reazione a catena tra tutti noi che pero' abbiamo cercato di contenere fino a quando, nel silenzio della notte, al raggiungimento dei 5000 m sl/m la piu' piccola della nostra associazione (Kety) ha gridato:" che schifo!! Mi ha vomitato addossso!" riferendosi al fratellino che era li' agonizzante. I pochi passeggeri che tentavano di riposare si sono svegliati e da li' il caos: un svomitazzo generale, una corsa verso il bagno che e' diventato presto inagibile. Tutto questo scandito da un orologio impietoso che non segnava mai la fine di questo viaggio ormai interminabile. Quando credevamo che tutto era perduto finalmente la meta (ore 05:30!) Ci carichiamo dei bagagli e raggiungiamo l'hotel per poterci finalmente riposare. A questo punto, ci sembra opportuno girarvi la domanda che ci ha fatto Yari: " Ma tutto questo per andare a Chuquibambilla? Ma dovrebbero andare solo Nella e la mamma per la Missione, io non sono neanche iscritto all'associazione!!!" Baci &abbracci  ...e che domani sia un giorno migliore....  partenza per Chuquibambilla alle ore 06:00

6 Agosto 2005
Finalmente siamo qui, alla nostra destinazione principale. Alle 06:30 siamo partiti per Chuquibambilla. Questa volta il viaggio e' stato bellissimo: montagne altissime si stagliavano all'orizzonte ed all'improvviso l'occhio precipitava seguendo sentieri scoscesi. Una natura incontaminata dove gli animali sono liberi come il condor che ci seguiva dall'alto, le vicuñe ci osservavano stupite quando ci siamo fermati per fotografarle. Ad un certo punto le montagne si incontravano e parevano abbracciarsi per far posto ad un lago meraviglioso: il lago Llujita a 4320m Sl/m dove la leggenda narra che vi riposino delle sirene. Arrivati a Chuquibambilla una suora ci e' venuta incontro per condurci alla "Casa del niño" dove siamo state accolte con tanto affetto dalle suore  e dai bambini ospiti. Abbiamo subito fatto la loro conoscenza e dopo avere pranzato tutti insieme abbiamo giocato in cortile. Qui non sembra davvero che sia inverno. Il sole e' molto caldo e passeggiare e' molto piacevole, anche se la sera il freddo si fa sentire. Non vi possiamo descrivere l'emozione di poter giocare con i bimbi piccolissimi, sono 6 con un'eta' che va dai pochi mesi ad un anno. Tutti in procinto di essere adottati ma intanto che gran da fare che danno alle poveri madri che li accudiscono veramente con tanta scrupolosita' e amore. Avrebbero proprio bisogno di una mano, e noi finche' saremo qui cercheremo di fare del nostro meglio. Quindi adesso andiamo a letto perche' domani i bambini saranno svegli all'alba! Buena noche!

16 Agosto 2005 - Non preoccupatevi!
Non siamo scomparse nelle lande sconfinate del Peru'!
I nostri giorni sono trascorsi ad un ritmo irrefrenabile. Avremmo cos¡ tante cose da raccontarvi che occorrerebbero pagine e pagine:abbiamo lavorato molto, abbiamo visto molto, abbiamo vissuto molto. Siamo a pochi giorni dal ritorno in Italia e nessuno di noi si sente dire che tornera' cosi' com' e' arrivato qui. Intendo dire che questo viaggio ci cambiato, ci ha plasmato apportando modifiche dentro la nostra anima. Questo ci fa pensare al vento che in tanti anni forgia la fisionomia delle montagne
che abbiamo visto. A noi e' bastato un mese.
Guillermina, Sergio, Jose' Luis, Amanda...
cosa staranno facendo in questo momento? Avremmo voluto portarli tutti con noi e non lasciarli li' a guardarci con la testa reclinata e l'espressione delusa mentre gli occhi ci chiedevano. "Perche' vai via? Perche' mi lasci ancora?" La Madre Estrella ci ha spiegato che per loro e' come vivere un'altra separazione e che ogni volta deve impiegare diversi pomeriggi a spiegare come vanno le cose... Lo spieghi  anche a noi Madre: come vanno le cose? Io lo so ma adesso il mio cuore non lo vuole sapere, forse col tempo... ma adesso il ricordo e' troppo forte...
Per raccontarvi quello che abbiamo fatto giorno per giorno in questi giorni che non siamo riusciti ad avere un contatto telefonico, ci siamo consultati tra di noi ma e' difficile,
sensazioni, colori emozioni parole si confondono. Ognuno ha
un'esperienza alla quale vorrebbe dare maggiore risalto, ognuno vorrebbe portare la testimonianza piu' bella.
Abbiamo concordato di descrivervi un fatto bellissimo che restera' sempre in noi . Il giorno 08 (ma sulla data precisa c'e' discordia!) abbiamo deciso di andare a fare una gita per ammirare il rio che attraversa la valle di Chuquibmbilla dove i bambini ci hanno raccontato che si possono trovare dei sassi a forma di
sole. approfittando della bella giornata (anzi,  ad alta quota il sole picchia parecchio!), ci siamo fatti accompagnare dai piu' grandi di loro. Giunti a destinazione dopo un avventuroso viaggio su un taxi "ante guerram" ed in bilico per tre quarti della carreggiata, l'allegra brigata si e' subito inoltrata lungo il rio per potersi dedicare chi alla ricerca dei sassi, chi a mettere i piedi nell'acqua, chi a dare prova di equilibrio sui sassi.
Prima di scendere, dall'ultima curva a gomito aveva gia' attirato la nostra attenzione un albero spoglio ma ricoperto quasi interamente di panni stesi ad asciugare, avvicinandoci
abbiamo visto una signora seduta a terra, il viso scarno, emaciato, triste, portava in braccio una bambina che le succhiava il seno e due ragazzini sedevano accanto a lei con lo sguardo fisso nel vuoto, i vestiti sporchi, consunti. ci siamo avvicinati salutando ci ha risposto con un sorriso dignitoso ed ha invitato i bambini a fare altrettanto e nel farlo ha girato verso di noi la bimba che recava in grembo e ci
riferito subito il suo nome. Diana ci ha regalato un dolcissimo sorriso ed abbiamo riconosciuto nella sua fisionomia la Sindrome di Down. L'abbiamo presa in braccio ed abbiamo chiesto alla madre di cosa avesse bisogno, se aveva modo di essere aiutata ed assistita. Piangendo ci ha raccontato di essere sola, senza una dimora e di non avere soldi neanche per comprarle il latte.
Ci siamo guardati e senza neanche parlare tra di noi le abbiamo raccomandato di venire  dalle Madri del Collegio perche' insieme si sarebbe trovato il modo di aiutarla.
Il lunedi successivo e' arrivata da noi e con le Madri l'abbiamo accolta cosi' come avevamo concordato: dandole subito provviste  per le prime necessita' ed ascoltandola. Ci ha raccontato di essere stata abbandonata dal marito alcolista, che si fa vivo solo quando viene a sapere che ella va a chiedere ospitalita' a suo suocero e la picchia. Siamo stai insieme per buona parte della mattinata mentre i suoi bambini giocavano con gli altri del Collegio. E' andata via felice con
il suo grosso carico sulle spalle, questa volta di viveri e sapendo che presto avra' un pezzo di terreno tutto suo cos¡ come le abbiamo promesso dove potra' far crescere delle galline forse un giorno costruirsi una casa chissa'...e li' potranno giocare i suoi bambini e Diana che sicuramente sara' in grado di camminare con i progressi che potra' raggiungereaffidandola per un periodo ad un centro di assistenza per bambine "speciali" a Lima.
E' andata via dicendoci che confida nel Signore perche' si rivela nei momenti e nei modi che meno ti aspetti: ella era li' sulla riva del rio con la sua bambina in braccio e pregava e noi siamo arrivati. E' andata via felice... Vi giriamo le sue Bendizioni.
Alla prossima, con tanto affetto da Cusco.
"I vostri eroi"

17 agosto 2005
Ci troviamo da qualche giorno a Cusco mitica capitale dell'Impero Incaico. Conserva orgogliosa le sue pareti e i muri di pietra che evocano la grandezza dei figli del sole. Città piena di monumenti e reliquie storiche, di miti e leggende che sembrano rinascere ogni volta che si percorrono le sue centenarie vie. Visitare questa antica città nella valle del fiume Huatanay, nelle Ande Sudorientali del Perù, a 3.360 metri sul livello del mare, è un'esperienza indimenticabile, che consente svelare alcuni misteri degli Inca, perché Cusco fu il centro, l'ombellico del mondo andino. La città è circondata da impressionanti resti archeologici come la cittadella di Machu Picchu, la fortezza di Saqsaywaman. Da togliere il fiato! Naturalmente non manchiamo di riservare una parte del nostro soggiorno qui alla Missione e ci rechiamo alla periferia di Cusco, in Urbanizacion Larapa Grande G-3, San Geronimo presso il Centro Agostiniano “Diego Ortiz”. Qui, il generoso contributo di un amico, che desidera rimanere anonimo, ha permesso di realizzare un’opera sanitaria assistenziale, da anni sognata, che potrà accogliere i malati poveri e particolarmente i bambini dell’Apurimac, che saranno seguiti, curati ed avviati ai centri medici specializzati, secondo le necessità. Il poliambulatorio porterà il nome della signora Lucia Vannucci Maiani, una persona cara al benefattore, che ringraziamo di cuore a nome di tutti coloro che ne potranno beneficiare. I lavori stanno procedendo ma lentamente poiché vi è bisogno di ulteriori finanziamenti, soprattutto per ultimare i lavori del pozzo di acqua potabile di cui abbiamo potuto vedere “in diretta” l’esecuzione.

20 agosto 2005
Siamo tornati da due giorni a Lima . Dopo un breve viaggio in aereo, la capitale ci ha accolto col suo solito cielo plumbeo. Le Madri del Collegio  che ci sta ospitando cercano di tirarci su il morale: con i loro squisiti manicaretti e cercano di distrarci con la loro simpatia: anche se siamo fisicamente provati, non sarà facile per noi tutti rientrare tra pochi giorni in Italia! Madre Fabrizia non la dimenticherò. Abbiamo passato un pomeriggio con lei… instancabile nel raccontare tutti i dettagli del suo percorso e le difficoltà incontrate e superate. Mi ricorda la forza di Ester e la tenacia insistente di Rut: “Non insistere con me perché ti abbandoni e torni indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch’io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio e il tuo Dio sarà il mio. Dove morirai tu morirò anch’io e vi sarò sepolta” (1,16-17). Oggi ci hanno presentato Julia una ragazza dal viso dolcissimo che è venuta da Chuquibambilla “Mi piacerebbe studiare infermeria – mi dice arrossendo – perché potrei aiutare gli altri a guarire” e intanto tutto il giorno va a prestare servizio presso una famiglia a circa 50 Km da Lima per 12 ore al giorno guadagnando una cifra mensile che le consente a stento di pagarsi gli studi. La portiamo con noi a comprare uno sfigmomanometro con il fonendoscopio. Il suo entusiasmo è alle stelle e tutti le consentiamo di misurarci la pressione.

21 agosto 2005
All’interno del “nostro” Collegio è stato allestito un laboratorio di maglieria ed artigianato tipico peruviano. Le ragazze sono proprio brave e, sotto la guida di una maestra riescono ad eseguire lavori veramente belli e curati in ogni dettaglio. Oggi le abbiamo incontrate perché anche questo farà parte della nostra Missione: abbiamo comprato una considerevole quantità dei loro prodotti che intendiamo rivendere al nostro rientro. In questo modo stiamo dando loro l’opportunità di smaltire il materiale pronto e, con i soldi guadagnati, proseguire con il lavoro. Naturalmente nessuno di noi ha desistito dal comprare qualcosa per sé da indossare…e così stasera c’è una bella sfilata di ponchos colorati!

22 agosto 2005

Oggi  Le Figlie del Crocifisso che lavorano a Los Olivos nella poverissima periferia di Lima, hanno organizzato (due - tre volte la settimana) attività riabilitative per i ragazzi e i giovani variamente disabili della zona. Anche qui c’è bisogno di finanziamenti finalizzati all’acquisto del materiale adatto per tale attività riabilitativa. Le suore ci hanno poi portato a vedere la vicina Chiesa in costruzione. Con soli 25 soles (circa 7 euro!) è possibile “comprare” un metro quadro del pavimento da realizzare.

23 agosto 2005

Avevamo chiesto, durante il nostro primo incontro al Direttore del Collegio di San Miguel, di preparaci un prospetto con dei progetti che avremo potuto finanziare. Ci hanno convocato in una riunione in cui. i referenti ci hanno presentato ed argomentato i progetti che da anni cercano di far decollare ma che continuano a rimanere solo sulla carta. Molto brevemente (poiché nel dettaglio tutto sarà illustrato al rientro) vi dirò che l’Associazione Juan Pablo I, di cui Hermano Pedro Campos Casillo è nostro referente, gestisce due case di sostegno: una a Lima (distretto San Miguel) e l’altra in campagna (distretto Puente Piedra, a circa 50 Km a nord di Lima). A San Miguel si organizza giornalmente una mensa per le persone bisognose, ma non i soldi per farlo son sempre meno non ricevendo nessun tipo di finanziamento. I bambini fino a dodici anni ospitati possono rientrare nel progetto Jeevans di adozione a distanza e per ognuno di loro arriveranno le schede informative accompagnate da lettere e foto. Puente Piedra è uno dei 41 distretti in cui è suddivisa la città di Lima. Camminando per le strade, s’incontrano due realtà molto diverse fra loro: la zona più bassa con case di mattoni fornite di luce, acqua, fogne e con strade asfaltate; ed una zona più alta occupata dalle famiglie arrivate recentemente dove la povertà è davvero grande: le case sono baracche di lamiera e compensato, la luce e le fogne non ci sono, l’acqua bisogna andare a prenderla lontano e le strade sono di sabbia. Sul territorio esistono un elevato numero di famiglie disgregate ed un’alta popolazione di madri senza mariti. Se si aggiunge anche la drammatica situazione economica, l’alto consumo di alcool e di sostanze allucinogene, si può comprendere come il contesto sia violento ed a pagarne le maggiori conseguenze sono i più deboli e vulnerabili: i bambini e gli adolescenti. Davanti a tanta violenza – anche all’interno delle stesse famiglie – un numero, sempre in crescita, di bambini decide di scappare e di vivere nelle strade. Da parte delle istituzioni, non vi è stata nessuna azione preventiva né informativa. La popolazione di Puente Piedra – nella quasi totalità – non conosce i propri diritti e le leggi che proteggono i minori. La casa di sostegno è portato avanti con estrema passione da un laico Vicente Zavaleta Zavaleta che, impegnato con modalità di volontariato, ha come obiettivo del progetto di raggiungere il rispetto dei diritti degli adolescenti maltrattati . Vi è in programma un progetto di grafica. Oggetto del progetto è la creazione e lo sviluppo di un’attività economica che, oltre a produrre reddito a favore dell’Associazione , consenta di essere un vero e proprio strumento di apprendimento per un numero sempre maggiore di ragazzi e giovani al fine di creare i presupposti per un concreto inserimento nella società e nel mondo del lavoro. Si tratta di costituire un a tipografia che operi nella stampa offset e che sia in grado di offrire servizi di disegno, redazione testi, stampa da personal computer, acquisizione di immagini, sensibilizzazione di lastre fotografiche ecc. Attraverso questa attività si potranno prestare servizi e lavori di stampa sia al pubblico che alle imprese. A questo si aggiungono anche progetti di apprendimento di vari mestieri e di corsi di base ed avanzati del computer.

24 agosto 2005
Nel corso della riunione di ieri, si è parlato anche delle problematiche urgenti a cui bisogna dare una risoluzione che sussistono. Oggi ci siamo recati a Puente Piedra La vita della zona periferica è oppressiva e caotica. Veramente sembra di cogliere il ritmo di Babele: carrettini cigolanti che si incamminano per i mercati popolari, studenti uniformati che corrono per giungere puntuali a lezione, gente che cerca tra l’immondizia… famiglie che camminano. Al collegio, constatata la necessità della sostituzione del cancello d’entrata del sito ci siamo recati da fabbro a concordare i lavori. Ci arriveranno le foto del nuovo cancello che abbiamo già finanziato. Ci piacerebbe poter finanziare anche la costruzione dell’intero perimetro in muratura e il pozzo per l’acqua potabile…chissà forse un giorno! Intanto con i soldi che restano nel nostro budget, abbiamo deciso di comprare una pizza a tutti così come ci aveva  confidato il loro referente: “…sai, i ragazzi non ne hanno mai mangiata una!”

26 agosto 2005

Siamo all’aeroporto di Lima. Sono venuti in tanti a salutarci: baci, abbracci qualche lacrima nella quasi certezza che non ci incontreremo più. Che dire? Il Perù ci ha aperto gli occhi su molte cose: Personalmente mi conosco meglio, con maggiore profondità e realismo, sono più autonoma, soprattutto del giudizio e dell’opinione degli altri, un po’ più seria dicono alcuni, o forse solo un po’ più riflessiva e meno esagerata. Conosco meglio la realtà che mi circonda, per aver lasciato da parte molti pregiudizi e molte maschere mie: una realtà cruda, che spesso mi ha fatto piangere e rimpicciolire fino a voler sparire, che mi ha sbattuto in faccia la mia impotenza, però che mi ha pulito gli occhi. Una realtà che mi ha insegnato la pazienza e la speranza, la necessità di sedersi e ascoltare. Il Perù ha tirato al suolo i miei sogni, i miei progetti, i miei idoli, le mie pretese, mi ha svuotato, per farmi scoprire il volto di un Dio molto più umano, misericordioso, più ...debole!  "Non c'è in un'intera vita cosa più importante che chinarsi perchè un altro,cingendoti il collo, possa rialzarsi" di p. Mosè Mora Grazie ha tutti quelli che ci hanno assistito, persone senza le quali questa bellissima avventura non avrebbe potuto aversi. Grazie alla famiglia Lopez- Triveno che generosamente ci ha ospitato senza chiderci nulla in cambio. Grazie a Vicente che pazientemente ci ha fatto da guardia durante tutto il nostro soggiorno.