5° in Brasile-Mag 2009

Dal 15.05.2009

Obiettivi:
Attività sanitaria: visite mediche ad adulti e bambini (e somministrazione medicinali) con base alle scuole Casa Belem di Salvador de Bahia e Escolina Sao Francisco di Candeias.
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.

Partecipanti:
Medici: Boccara Aryele, Martini Giorgio, Nencioni Elena
Volontarie: Daglio Alessandra e Venturini Laura

Periodo:
dal 15 al 28 maggio 2009

DIARIO GIORNALIERO


15 Maggio 2009
Cari affezionati lettori dei diari delle missioni di H.H.P.P. in terra straniera, eccoci di nuovo insieme per condividere questa nuova avventura in Brasile, nella splendida terra della samba, la patria di tante, troppe contraddizioni sociali.
Dopo le settimane frenetiche che hanno preceduto con i loro preparativi la partenza dei volontari, dopo la tensione per le difficoltà operative che avevano messo in forse fino a 20 giorni fa la stessa missione (e delle quali vi relazioneremo nei prossimi giorni), eccoci finalmente arrivati al momento della partenza. Il Dr George con l’amico Maurizio Vannelli del Garage Olimpia di Montecatini (fido autista del superpulmino necessario per le solite innumerevoli valige) di buon ora hanno imbarcato tutti i numerosi bagagli e via alla volta di Firenze, dove hanno trovato ad attenderli, in orario perfetto come orologi svizzeri, il resto dei componenti il gruppo operativo della 5° Missione di H.H.P.P. in Brasile: la già conosciuta Dott.ssa Aryele, il nuovo acquisto sanitario la Dott.ssa Elena e le due nuove volontarie Alessandra e Laura. Dopo i convenevoli saluti di rito, si parte alla volta di Bologna, dove ci attende il nostro aereo per portarci fino alla prima tappa del nostro viaggio, Lisbona in Portogallo. Quali fossero i sentimenti che albergavano nel cuore di ognuno dei componenti del gruppo durante questo viaggio di trasferimento in autostrada, li lascio alla vostra immaginazione di persone sensibili che seguono con affetto l’opera dei missionari della nostra comune Associazione Umanitaria; uno per tutti vi basti questo: mentre il Dr George illustrava alle nuove aggregate la strategia del nostro operare, cercando di trasmettere loro l’entusiasmo coinvolgente che invaderà tutti al nostro arrivo a destinazione, la Dott.ssa Aryele ha affermato, dall’alto della sua lunga esperienza come operatrice sanitaria volontaria in varie parti del mondo, che dopo il rientro dall’ultima missione in India a Thullur di novembre 2008, non aspettava altro che la possibilità di ripartire prima possibile con H.H.P.P., tanto era stata coinvolta dall’entusiasmo dell’esperienza dell’intervento sanitario e umanitario realizzato nella terra di Ghandi. Ecco dunque che con l’animo pieno di un milione di positive sensazioni per tutto quello che di sicuramente entusiasmante ci riempirà il cuore nelle prossime settimane, siamo arrivati a Bologna. La proverbiale tensione emotiva che sempre accompagna il Dr George alla partenza (e chi è partito insieme a lui ben la conosce!) ha fatto in modo che i 5 componenti il gruppo, con le loro 10 supervaligie al seguito e altrettanti bagagli a mano, siano arrivati al banco del chek-in della Compagnia Aerea Tap Air Portugal in super anticipo, tanto da essere rimasti i soli in pole position per almeno 40 minuti (… e a tutti sono tornate alla mente le azioni esilaranti di Fantozziana memoria!). Il momento sempre delicato della consegna della valigie che ogni volta oltrepassano il peso consentito, tanto è numeroso il materiale che ci portiamo appresso, è stato superato senza colpo ferire, e quindi senza alcun intoppo degno di nota, via in volo verso Lisbona in perfetto orario, anzi con partenza 5 minuti di anticipo. Volo perfetto e altrettanto perfetto atterraggio all’aeroporto della capitale portoghese e successivo trasferimento nell’albergo dove dormiremo per ripartire domattina per Salvador de Bahia. Breve tour turistico in autobus locale per andare a cena in un locale tipico dove Aryele aveva espresso il desiderio di poter andare per ascoltare anche del “Fado” la classica musica portoghese. Qui purtroppo, dal momento che il baccalà che ci hanno servito ci ha fatto rimpiangere quello che mangiamo in Italia, e che le cantanti erano assimilabili alle nostre Ornella Vanoni e Milva tanto erano passate di età e di voce, la nostra super Dottoressa (e tutti gli altri) sono usciti dal locale non troppo soddisfatti, ma ugualmente con lo spirito carico di gioia per la nuova avventura che attende tutti loro. A letto presto per un ristoratore riposo notturno e … a domani Italia!