Obiettivi:
Attività sanitaria: visite mediche ad adulti e bambini (e somministrazione medicinali) con base alle scuole Casa Belem di Salvador de Bahia e Escolina Sao Francisco di Candeias.
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.
Partecipanti:
Medici: Boccara Aryele, Martini Giorgio, Nencioni Elena
Volontarie: Daglio Alessandra e Venturini Laura
Periodo:
dal 15 al 28 maggio 2009
15 Maggio 2009
Cari affezionati lettori dei diari delle missioni di H.H.P.P. in terra straniera, eccoci di nuovo insieme per condividere questa nuova avventura in Brasile, nella splendida terra della samba, la patria di tante, troppe contraddizioni sociali.
Dopo le settimane frenetiche che hanno preceduto con i loro preparativi la partenza dei volontari, dopo la tensione per le difficoltà operative che avevano messo in forse fino a 20 giorni fa la stessa missione (e delle quali vi relazioneremo nei prossimi giorni), eccoci finalmente arrivati al momento della partenza. Il Dr George con l’amico Maurizio Vannelli del Garage Olimpia di Montecatini (fido autista del superpulmino necessario per le solite innumerevoli valige) di buon ora hanno imbarcato tutti i numerosi bagagli e via alla volta di Firenze, dove hanno trovato ad attenderli, in orario perfetto come orologi svizzeri, il resto dei componenti il gruppo operativo della 5° Missione di H.H.P.P. in Brasile: la già conosciuta Dott.ssa Aryele, il nuovo acquisto sanitario la Dott.ssa Elena e le due nuove volontarie Alessandra e Laura. Dopo i convenevoli saluti di rito, si parte alla volta di Bologna, dove ci attende il nostro aereo per portarci fino alla prima tappa del nostro viaggio, Lisbona in Portogallo. Quali fossero i sentimenti che albergavano nel cuore di ognuno dei componenti del gruppo durante questo viaggio di trasferimento in autostrada, li lascio alla vostra immaginazione di persone sensibili che seguono con affetto l’opera dei missionari della nostra comune Associazione Umanitaria; uno per tutti vi basti questo: mentre il Dr George illustrava alle nuove aggregate la strategia del nostro operare, cercando di trasmettere loro l’entusiasmo coinvolgente che invaderà tutti al nostro arrivo a destinazione, la Dott.ssa Aryele ha affermato, dall’alto della sua lunga esperienza come operatrice sanitaria volontaria in varie parti del mondo, che dopo il rientro dall’ultima missione in India a Thullur di novembre 2008, non aspettava altro che la possibilità di ripartire prima possibile con H.H.P.P., tanto era stata coinvolta dall’entusiasmo dell’esperienza dell’intervento sanitario e umanitario realizzato nella terra di Ghandi. Ecco dunque che con l’animo pieno di un milione di positive sensazioni per tutto quello che di sicuramente entusiasmante ci riempirà il cuore nelle prossime settimane, siamo arrivati a Bologna. La proverbiale tensione emotiva che sempre accompagna il Dr George alla partenza (e chi è partito insieme a lui ben la conosce!) ha fatto in modo che i 5 componenti il gruppo, con le loro 10 supervaligie al seguito e altrettanti bagagli a mano, siano arrivati al banco del chek-in della Compagnia Aerea Tap Air Portugal in super anticipo, tanto da essere rimasti i soli in pole position per almeno 40 minuti (… e a tutti sono tornate alla mente le azioni esilaranti di Fantozziana memoria!). Il momento sempre delicato della consegna della valigie che ogni volta oltrepassano il peso consentito, tanto è numeroso il materiale che ci portiamo appresso, è stato superato senza colpo ferire, e quindi senza alcun intoppo degno di nota, via in volo verso Lisbona in perfetto orario, anzi con partenza 5 minuti di anticipo. Volo perfetto e altrettanto perfetto atterraggio all’aeroporto della capitale portoghese e successivo trasferimento nell’albergo dove dormiremo per ripartire domattina per Salvador de Bahia. Breve tour turistico in autobus locale per andare a cena in un locale tipico dove Aryele aveva espresso il desiderio di poter andare per ascoltare anche del “Fado” la classica musica portoghese. Qui purtroppo, dal momento che il baccalà che ci hanno servito ci ha fatto rimpiangere quello che mangiamo in Italia, e che le cantanti erano assimilabili alle nostre Ornella Vanoni e Milva tanto erano passate di età e di voce, la nostra super Dottoressa (e tutti gli altri) sono usciti dal locale non troppo soddisfatti, ma ugualmente con lo spirito carico di gioia per la nuova avventura che attende tutti loro. A letto presto per un ristoratore riposo notturno e … a domani Italia!
16 Maggio 2009
La partenza da Lisbona è avvenuta in perfetto orario e senza alcuna difficoltà degna di nota. Volo a dir poco perfetto per oltre 8 ore ed arrivo all’ora stabilita nella capitale dello Stato brasiliano di Bahia, Salvador. Qui ad attenderci abbiamo trovato con tutto il loro super entusiasmo ed affetto Suor Valsamma e Suor Bincy, due delle Suore francescane che ci affiancheranno nelle nostre prossime giornate lavorative. Il calore non è stato solo quello affettivo delle Suore, ma anche quello climatico dal momento che ci ha accolto una temperatura di 30 gradi con il 90% di umidità !
Trasferimento da Salvador a Candeias, sede operativa di questa missione, con un pick-up stracolmo delle nostre valigie, e con una Fiat Panda 1000 guidata dall’inarrestabile Dr George.
Calorosissimi saluti brasiliani al nostro arrivo a destinazione, sistemazione nelle nostre camere, doccia rinfrescante (frenata immediatamente da una subitanea sudata a causa dell’umidità dell’aria), cena comunitaria e poi … tutti a letto.
Dal caldissimo Brasile un saluto affettuoso a tutti i nostri seguaci!!!
Qui Brasile a voi Italia!!!
17 Maggio 2009
Oggi, domenica, è il giorno del Signore anche nel caldo Brasile; ecco che dopo la colazione ci siamo recati nella Chiesa antistante la casa delle Suore, dove ci ha accolto una moltitudine festante di fedeli che hanno partecipato con gioiosi canti alla celebrazione religiosa. Il Sacerdote ha ricordato ai presenti che da lunedì inizierà l’“attendimento gratuito” da parte dei volontari di H.H.P.P. Onlus; dai sorrisi e dagli abbracci di tutti sembra che l’iniziativa sia stata ben accolta.
Finita la Messa ci siamo recati nel Teatro Anna Lisa di proprietà delle Suore, a 50 metri dalla Chiesa, che sarà la nostra base operativa per le visite mediche dei prossimi giorni; abbiamo sistemato tutte le medicine portate dall’Italia, organizzato le postazioni mediche e quella per la registrazione dei dati, allestito un piccolo ambulatorio separato dal restante locale destinato alle visite più riservate e alle medicazioni. Non ci siamo certo dimenticati di preparare i regali portati con noi, suddivisi sapientemente per età e sesso dalle nostre bimbe Alessandra, Elena e Laura, sicuri che doneranno un momento di gioia ai bambini che li riceveranno. Al termine si era già fatta ora di pranzo, per cui abbiamo potuto apprezzare le prelibatezze “domenicali” preparate dalla bahiana Suor Lucia: fra tutte ricordiamo una squisita pasta al forno ed un dolce tipico denominato “delizia di ananas”, delizioso non solo nel nome!
Appena terminato il pranzo, ci siamo messi in marcia con tutte le Suore verso la piazza nei pressi della Parrocchia dove si sarebbe svolta a breve una maxi tombola che avrebbe visto la partecipazione di migliaia di persone. Come mai in una giornata grigia, a tratti con una pioggia scrosciante, così tante persone si erano radunate all’aperto? Semplicemente perché i premi in palio erano di grande valore: 1 computer, 1 televisore 29 pollici, 1 cucina economica con sei fornelli, 1 freezer, e, dulcis in fundo, un’auto WW Polo nuova fiammante. Il tutto a fronte di una spesa più che abbordabile: 10 Reales. Muniti di schede anche noi, abbiamo partecipato con trepidazione all’estrazione dei numeri, durata più di 2 ore, nella speranza di poter offrire alle nostre Suore uno qualsiasi dei premi, ma soprattutto la macchina, per loro veramente necessaria. Purtroppo la nostra trepidazione non è stata sufficiente, perché è mancata la fortuna ma non l’impegno emozionale, e, alla fine, sotto un diluvio imponente, siamo tornati a casa. Qui ci attendeva una saporitissima pizza che ci ha fatto dimenticare la frustrazione per la mancata vincita. Domani sveglia alle 6,30 per recarsi subito alle 7,15 in farmacia e acquistare alcuni farmaci mancanti e spazzolini da denti e dentifrici da distribuire ai bambini che incontreremo.
Questi primi due giorni sono già stati pieni di tante emozioni soprattutto per le missionarie neofite che si sono integrate perfettamente nel team e si dimostrano entusiaste quanto la Dott.ssa Aryele e il Dr George.
In attesa della prima vera giornata operativa … buonanotte Italia!!!
18 Maggio 2009
Finalmente oggi abbiamo cominciato a lavorare!!! Perfino in anticipo rispetto all’orario previsto sulla tabella di marcia: mentre il Dr George andava in farmacia a prendere alcuni medicinali mancanti e al supermercato per acquistare spazzolini da denti e dentifrici per i bambini, le quattro componenti del team ultimavano i preparativi dell’allestimento del posto di lavoro.
I pazienti al loro arrivo erano già in attesa malgrado la pioggia e quindi appena rientrato il capo missione si è dato inizio alle visite. Ogni membro dell’équipe è stato affiancato da una Suora che faceva da interprete, mentre all’ingresso le novizie compilavano le schede con i dati personali delle persone visitate. Tutto si è svolto in modo ordinato e tranquillo. Le persone, una volta visitate, si recavano alla farmacia allestita da H.H.P.P. dove Alessandra consegnava quanto prescritto, spiegando di nuovo, quando necessario, anche la posologia. Subito dopo Laura registrava nel computer le diagnosi e le prescrizioni mediche e nel contempo intratteneva i bambini mentre distribuiva giocattoli, spazzolini da denti e dentifricio ai piccoli.
Dalle ore 8,00 alle 12,30 il lavoro è andato avanti senza interruzioni di sorta. Breve pausa per il pranzo e alle 13,30 di nuovo al lavoro tutti nelle proprie postazioni. Per l’intera giornata ci ha accompagnato un tempo da lupi con un’umidità elevatissima alleviata solo dal refrigerio dei succhi di frutta tropicale che periodicamente le Suore ci offrivano in loco. Non abbiamo rilevato casi di malattie di particolare gravità, ma frequentissime parassitosi intestinali, dolori diffusi da artrosi, micosi cutanee e malattie da raffreddamento; numerosi anche i casi di obesità femminile.
Al termine della giornata contiamo 110 visite effettuate e constatiamo con piacere che tutti i pazienti visitati, al momento di salutarci esprimono con un caloroso sorriso ed abbracci “bahiani” la loro gratitudine.
Mentre il cielo continua a riversare pioggia a catinelle sulle misere case di questi derelitti, nell’avviarci a cena vorremmo invitarvi ad una piccola riflessione dettata soprattutto dalle emozioni provate in questa giornata da chi si è avvicinato per la prima volta alla realtà operativa di H.H.P.P.: solo chi ha toccato con mano questa realtà può più facilmente capire il valore dei piccoli gesti rivolti a chi non ha niente ma che con un sorriso sa regalarti il tutto.
BOA NOITE Italia!
19 Maggio 2009
Anche oggi è stata una giornata stupenda! Molto di buon’ora, dalle finestre, abbiamo visto con soddisfazione una folla che ci attendeva davanti ai cancelli dell’ambulatorio, nonostante la stagione inclemente. Con la perfetta organizzazione stabilita dalle Suore e dalle novizie, abbiamo cominciato le visite alle ore 08,00. La mattinata è strascorsa come ieri in piena armonia fra tutti noi, rallegrata dai giochi dei bambini che si divertivano con i doni ricevuti.
Breve intervallo per un veloce pasto, e dopo neanche un’ora abbiamo ridato inizio alle “danze sanitarie”; affluenza eterogenea sia per età che per gravità di patologie, tale da vivificare l’attenzione e l’impegno dei volontari. Laura occupata nella sua postazione di registrazione dati al computer, consegna di giochi e dentifrici ai bambini, aveva anche la gravosa responsabilità del controllo dell’irruenza affettiva di Sr Anna Grazia che, per il suo smisurato amore per questi piccoli brasiliani, avrebbe regalato loro in un sol colpo tutti i giochi portati dall’Italia. Alessandra, promossa sul campo Farmacista ufficiale della missione, doveva destreggiarsi fra il decifrare i geroglifici delle prescrizioni dei medici e lo spiegare una e mille volte, in una lingua a lei estranea, le posologie dei diversi farmaci ai pazienti. Lo staff medico, impegnato nelle rispettive postazioni, al termine della giornata aveva effettuato 153 visite e 153 persone che si sono allontanate ringraziando e con un’autentica espressione di gioia sul volto.
L’imprevedibile affluenza giornaliera di pazienti è dimostrata anche dall’esaurirsi quasi completo delle scorte di medicinali, tanto che stamani il Dr George con Sr Valsamma si sono recati di nuovo a fare “spesa sanitaria” in paese. Domani sarà lo stesso dal momento che Alessandra osserva già molte carenze sul suo banco farmaceutico e le Suore prevedono un crescente afflusso di pazienti.
Anche stasera le Suore hanno cenato molto presto (h.18,30) dovendosi recare alla S. Messa in centro; siamo rimasti padroni della Casa Feliz Encontro, e questo ha comportato la nostra necessità dell’impegno culinario serale.
Fortunatamente le sante donne avevano precedentemente predisposto quasi tutto; quasi perché mancava solo da riscaldare un eccellente brodo di pollo al quale aggiungere la pasta. Azione molto semplice per chicchessia, meno che per noi … Lasciamo all’immaginazione dei lettori cosa possa essere successo. Se nei prossimi giorni la parte femminile dei volontari sarà concorde nello svelare il segreto, potrete sapere cosa è realmente accaduto.
L’aria più fresca della sera, ci concilierà sicuramente un sonno ristoratore con il cuore pieno dei ricordi di tutti i bambini che anche oggi ci hanno fatto festa !
Qui il Brasile di H.H.P.P. a voi Italia H.H.P.P.
20 Maggio 2009
Il vento fresco che ci ha accompagnato durante la notte ci ha svegliati in modo prorompente anche stamattina; alle ore 7,00 sveglia per tutti i volontari ed alle 7,30 a colazione. Anche oggi la prima immagine appena usciti dalla casa delle Suore è stata quella di una nutrita folla già da tempo in attesa dell’apertura degli ambulatori medici di H.H.P.P.
Superando le aspettative più ottimistiche il numero delle visite effettuate oggi ha raggiunto l’incredibile numero di 163 pazienti con un incremento raggiunto in 72 ore che non può che lusingare la nostra vanità. Tutto ciò ha ovviamente comportato l’esaurimento quasi totale delle scorte farmaceutiche, già rimpinguate abbondantemente nella mattinata di oggi. Comunque a nessuno è mancato il farmaco necessario ed ai rari casi con patologie particolari è stato chiesto di ritornare l’indomani per ricevere quanto prescritto.
La giornata è stata movimentata dall’arrivo di una folta rappresentanza della locale comunità di zingari provenienti dall’Egitto. I loro variopinti costumi, lo schiamazzare dei bambini, l’insistenza per ricevere delle vitamine anche se la bilancia superava di gran lunga il consentito hanno occupato per lungo tempo la nostra attenzione e la nostra attività. Alla fine anche loro sono usciti soddisfatti per le premure ricevute. Solita naturale passerella di bellissimi bambini che niente hanno da invidiare ai falsi innocenti delle sfilate di moda occidentali, di altrettante mamme per la maggior parte obese, ma nessuna delle quali riusciva ad eguagliare la “stazza” della capogruppo delle zingare a quota 120 Kg!
Il Dr George che l’ha visitata è rimasto per lo meno perplesso quando si è sentito lamentare la mancanza di appetito …
A fine serata un commovente episodio ha rallegrato l’animo dei volontari: una famiglia al completo, visitata dalla Dott.ssa Aryele nei giorni scorsi, si è presentata appositamente oggi per portare un dono a chi tanto generosamente e professionalmente aveva soddisfatto la loro voglia di salute. Hanno portato un disegno realizzato da una delle ragazze del gruppo, con un testo commovente, e un cofanetto che conteneva due orecchini. Quanta gioia in questo gesto ed ancor di più per il fatto che il più giovane della famiglia ha voluto personalmente sistemarli alle orecchie della nostra cara Dottoressa la quale, con le lacrime agli occhi, ha mostrato tutta la propria affettuosa gratitudine.
Domani la mattina sarà impegnata di nuovo nelle visite in ambulatorio, dopo aver rifornito la nostra farmacia con i medicinali mancanti, ed al pomeriggio saremo impegnati con l’aggiornamento delle schede dei bambini adottati a distanza.
La fresca nottata brasiliana ci accoglierà nei nostri letti e domani tutti pronti come sempre per continuare l’avventura umanitaria.
Qui Brasile a voi Italia!
21 Maggio 2009
Anche stamattina nonostante il tempo inclemente con piogge torrenziali su questa parte del Brasile, la fila delle persone in attesa dell’agognata prenotazione per la visita medica, si è presentata ai nostri occhi già dalle ore 7,00 circa.
La mattinata è trascorsa come sempre fra un’alternarsi di piccoli ed adulti pazienti, con le patologie più varie dal banale raffreddore a malattie neoplastiche. In mattinata il farmacista locale ci ha portato direttamente nel nostro centro visite, una cospicua quantità di medicinali, evitandoci un percorso accidentato in macchina per le strade sconnesse di Candeias; la nostra comodità corrisponde esattamente al suo interesse economico, visto il consumo notevole di farmaci che i volontari di H.H.P.P. stanno elargendo generosamente in questi giorni a chiunque venga a trovarli.
Quotidiano refrigerio mattutino con ottimi naturali succhi di frutta tropicale preparati sapientemente dalle nostre Suore, che ogni giorno ci deliziano con un nuovo sapore. Al termine del lavoro della mattinata alle h.13,15, ci attendeva un pranzo particolare e speciale poiché oggi si festeggiava il compleanno (l’aniversario in lingua brasiliana) di Suor Carla, la giovane nuova Suora locale di soli 24 anni di età.
Finiti i festeggiamenti siamo tornati immediatamente al lavoro senza un attimo di riposo; ci attendava nel pomeriggio l’aggiornamento dei dati dei bambini adottati a distanza e relative visite mediche. Prima di iniziare materialmente il nostro lavoro, ci siamo concessi un momento di gioia e serenità andando a trovare nelle loro classi i bambini della scuola materna, i quali con i loro sorrisi, canti e balli, ci hanno accolto gioiosamente. All’ultimo piano della scuola delle Suore abbiamo visto all’opera anche le studentesse più grandicelle impegnate in lavoretti manuali creativi, che poi saranno venduti.
I 35 bambini adottati a distanza con relative mamme, fratelli, sorelle e parenti vari al seguito, arrivati tutti insieme nel locale da noi utilizzato, si sono scatenati come proprio della loro età, e l’allegra confusione ha raggiunto livelli da 200 decibel!
Foto in libertà a questi splendidi bambini, regali i più vari, cappellini targati H.H.P.P. e, soprattutto, la certezza di poter contare anche per l’anno in corso del sostegno essenziale legato al contributo dell’adozione a distanza.
Fine serata sempre con la stessa pioggia, ma sempre con la voglia immutata di continuare nella nostra opera quotidiana.
Un abbraccio bahiano a chi con assiduità segue per mezzo di internet la nostra missione.
Continua a piovere, ma … domani è un altro giorno e si vedrà!
22 Maggio 2009
Una notizia nuova dal Brasile:anche oggi ha piovuto tutto il giorno senza interruzioni degne di nota e con intensità crescente! Nonostante questo, solita folla in attesa dell’apertura degli ambulatori sia al mattino che al pomeriggio.
L’unica differenza balzata subito agli occhi dei volontari H.H.P.P. è stata la mancanza delle presenze variopinte della comunità locale di zingari; comunque durante l’intera giornata l’allegria dei numerosi bambini ha creato un clima di entusiasmo e gioia in tutti noi.
Fra i numerosi casi arrivati alla nostra attenzione (a fine giornata contiamo 152 pazienti visitati)
ne elenchiamo alcuni: una donna di 90 anni, sicuramente la più anziana fra quelle incontrate in questi giorni, ma anziana solo anagraficamente perché lucida e presente a se stessa; un signore di 60 anni che si è presentato nei locali delle visite con in testa un casco bianco da lavoratore delle raffinerie di petrolio brasiliane pur non lavorando più lui in tale mansione, ma ancora molto orgoglioso del suo passato; una donna di 53 anni con delle vene varicose imponenti agli arti inferiori, sicuramente da operare, ma per le quali la signora non può permettersi economicamente l’onere dell’intervento chirurgico; un’altra donna con un ascesso del diametro di circa 15 cm del dorso, che le causava da vari giorni un dolore insopportabile e che prontamente abbiamo curato con antibiotici iniettivi portati dall’Italia. E’ giunta inoltre a visita medica la prima persona disabile incontrata quest’anno la quale, nonostante la sua condizione di mancanza di autosufficienza che la obbliga a muoversi in carrozzina, ha fatto di tutto per farsi accompagnare al 1° piano dell’ambulatorio per essere visitata. Infine un caso non grave ma molto particolare è quello della presenza di un abbozzo di dito soprannumerario alla mano sinistra, non amputato perché indice di fortuna secondo la tradizione locale.
A fine giornata, mentre le Suore sono andate in Chiesa per la Santa Messa giornaliera, noi rimasti soli nella casa Feliz Encontro, ci siamo cimentati nuovamente con i sapori della cucina locale. Ecco che oggi le donne della missione confessano l’increscioso episodio di martedì (terza feira brasiliana): al super grasso brodo di pollo bastava aggiungere della pasta formato matassine di capelli d’angelo, ma dopo un approfondito consulto sulla quantità necessaria, nessuno si è ricordato che occorreva spezzare finemente le matasse per evitare, come in effetti è accaduto, di dover raccogliere la poca pasta presente in mezzo al brodo (2 matassine per 5 persone in 2 litri di brodo), non con il cucchiaio ma con le forchette!!!
Anche stasera siamo arrivati a fine giornata, visibilmente stanchi ma soddisfatti del lavoro svolto e del riscontro di affetto che quotidianamente le persone incontrate ci dimostrano.
Ha finalmente smesso di piovere, anche se l’aria è molto più umida e non possiamo prevedere il clima di domani. Speriamo bene e in attesa andiamo a letto per riposarci !
Un caloroso saluto bahiano (che vi spiegheremo nei giorni prossimi) a tutti voi!
23 Maggio 2009
Fantastico inizio di giornata con un cielo splendente ed un sole già torrido alle 7,00 del mattino.
Fin dalla sera antecedente, avevamo comunemente deciso che, se il tempo fosse stato clemente, avremmo fatto una breve visita al mercato della frutta prima di iniziare l’ambulatorio. Così, accompagnati dalle Suore e divisi fra una macchina e l’autobus di linea, siamo andati a vedere questa festa di colori quasi indescrivibile: un ettaro di frutti e verdure tropicali esposti in maniera attraente, che non finivamo mai di ammirare; una moltitudine di persone che affollava il luogo e che andava e veniva freneticamente.
Abbiamo scoperto una varietà enorme di ortaggi e frutti esotici mai visti prima, che le Suore ci illustravano non solo per i loro sapori, ma anche dal punto di vista dei contenuti nutritivi e della preparazione culinaria. Al termine della abbondante spesa, siamo tornati verso l’ambulatorio, dove ci attendevano pazientemente le 37 persone visitate prima del pranzo.
Nel pomeriggio ancora 40 visite, fra le quali annoveriamo un caso di scabbia diffusa di una bimba di 9 anni, una bambina di 2 anni operata di labiopalatoschisi (labbro leporino), le numerosissime parassitosi intestinali, tantissimi dolori che affliggono le persone adulte al di sopra dei 30 anni, fuorché la nostra paziente attualmente più anziana visitata, di 95 anni la quale ha lamentato solo un po’ di stanchezza.
Distribuzione come sempre di spazzolini e dentifrici ai bambini, vestiti ai più poveri corredati dalle stupende scarpette donate generosamente dalla nostra benefattrice Isabella Balducci, dell’omonimo Calzaturificio di Pieve a Nievole.
A fine serata la Dott.ssa Aryele insieme al Dr George sono stati accompagnati da Suor AnnaGrazia ad effettuare una visita domiciliare veramente particolare e per loro dolorosa e sconvolgente; hanno trovato in una povera casa un ragazzo di 29 anni il quale da circa 2 si trova in stato vegetativo, allettato, nutrito artificialmente attraverso un sondino naso-gastrico, portatore di tracheotomia, come conseguenza di un intervento chirurgico per un tumore cerebrale. L’impatto emotivo è stato fortissimo, ma la presenza dei Medici di H.H.P.P. è stata di grandissimo aiuto e sostegno morale all’intera famiglia la quale giornalmente si dedica all’assistenza del loro congiunto.
Tornati a casa, tutti a cena comunitariamente con le Suore e le novizie, ad assaporare i numerosi acquisti della mattina.
Gli impegni di domani verranno decisi in base alla stagione più o meno capricciosa della domenica.
La stanchezza che comincia a serpeggiare ci accompagna nei nostri comodi letti.
A domani lontana Italia!
24 Maggio 2009
La pioggia ci ha salutato anche stamani al nostro risveglio, per cui molti dei progetti messi in campo ieri, sono miseramente “naufragati” nel senso letterale della parola.
Abbiamo sistemato il nostro locale ambulatorio, pronto per i giorni a venire, ed alle 10,00 abbiamo partecipato alla Santa Messa dei bambini nella Cappella antistante la casa delle Suore.
Clima festoso più di sempre determinato dalla gioia dei piccoli e dai loro volti perennemente sorridenti. Soliti canti e balli, che ci hanno visti partecipi, ed al termine, con nostra grande sorpresa, la responsabile del Catechismo, ha voluto ufficialmente ringraziarci per tutto quello che abbiamo fatto nella settimana appena trascorsa. E se questo non fosse bastato, ha invitato tutti ad esprimere una benedizione nei nostri confronti; momento di sincera commozione, fortunatamente risolta dall’ovazione che è esplosa al termine e dagli abbracci bahiani di tutti i piccoli partecipanti.
Dopo pranzo abbiamo portato le Suore a fare una piccola gita nella vicina cittadina di Madre de Deus, grosso centro petrolifero della zona. Qui solo misere case e kilometri e kilometri di tubazioni di metanodotti più o meno arrugginiti.
Abbiamo visto l’oceano atlantico molto agitato e qualcuno di noi è stato bagnato contemporaneamente dalla pioggia e dai flutti del mare!
Al ritorno a Candeias abbiamo programmato per l’indomani la trasferta a Salvador de Bahia, dove aggiorneremo le schede dei bambini del Progetto Jeevan di adozioni a distanza e saluteremo le Suore di Casa Belem.
Nella speranza che il tempo domani sia più clemente, andiamo velocemente a letto, dovendoci alzare di buon ora.
Il fresco della sera ci fa rimpiangere di meno la lontananza dal clima italiano, che sappiamo in questi giorni essere torrido.
Buona notte a voi Italia, perché noi qui dormiamo serenamente.
26 Maggio 2009
Affezionati lettori del diario di missione di H.H.P.P., vi chiederete come mai ieri 25 Maggio è mancato l’aggiornamento delle notizie che ogni giorno viene inviato dal Brasile in Italia. Semplicemente perché il gruppo dei volontari è andato in missione al di fuori di Candeias, ed esattamente a Salvador de Bahia. Questo ha comportato partenza molto presto al mattino, viaggio fortunatamente sotto il caldo sole brasiliano per circa 2 ore, altrettanto tempo necessario per attraversare il caotico traffico della capitale della stato di Bahia, e finalmente arrivo a Casa Belem. Qui siamo stati accolti dall’amore travolgente dei bambini adottati a distanza tramite H.H.P.P. dai loro familiari e dalle locali Suore Francescane. Baci, abbracci, gesti affettuosi di ogni tipo, e poi subito visite mediche ed aggiornamento delle schede per i 40 bimbi, che fortunatamente abbiamo trovati tutti in splendide condizioni sanitarie. Frugale pasto, saluti alle Suore e via nel centro di Salvador per fare acquisti per i mercatini dell’Associazione. Tutto questo via vai fisico ed emotivo, ha causato una notevole stanchezza per tutti, tanto che al ritorno, circa alle 22,00, tutti siamo crollati dal sonno nei nostri comodi letti.
Oggi 26 , ultimo giorno di attività sanitaria a Candeias, la voce di ciò si era diffusa per la cittadina già di prima mattina, tanto che alle 06,00 i primi pazienti erano già pronti davanti al cancello d’ingresso per poter avere l’agognata scheda , necessaria per essere sottoposti a visita medica. Andirivieni di una folla ordinata, che per molte ore ha atteso il proprio turno. Un’attenzione per tutti, un dono per ogni bimbo, una vitamina anche per chi lamentava solo stanchezza e raffreddore. Un caso veramente particolare è stato quello di un giovane trentacinquenne affetto da una rara forma di neurofibromatosi cutanea diffusa. Avevamo terminato le consultazioni del mattino e stavamo recandoci a pranzo, quando abbiamo visto in attesa sulle scale una madre di 50 anni con in collo un figlio di 14 affetto fin dalla nascita,da una grave forma di ritardo mentale associata ad una condizione di atrofia muscolare degli arti inferiori simil poliomielite, così grave da impedirgli la stazione eretta anche per pochi istanti. Dopo averlo visitato , ci siamo attivati immediatamente per poter acquistare alla povera madre che deve portarsi in giro in braccio per la città il figlio invalido, una carrozzina, tale da permetterle una più agevole libertà di movimento. Ovviamente tale ausilio non è facilmente reperibile in loco, per cui lasceremo incarico alle Suore di provvedere al suo reperimento, naturalmente a spese di H.H.P.P.
Alle 14,00 abbiamo ripreso a visitare i pazienti rimasti ed alla fine della giornata contiamo 201 visite mediche !!! record di questi giorni di missione brasiliana.
Adesso a letto, pensando alla preparazione delle valigie per la partenza, e a tutte le forti sensazioni che ci sono scorse sotto gli occhi e dentro il cuore.
A domani per i saluti dal Brasile !
27 Maggio 2009
E’ stata sicuramente la prima notte di tutte quelle trascorse in terra brasiliana durante la quale i nostri volontari di H.H.P.P. nonostante la stanchezza accumulata durante la estenuante ultima giornata di visite mediche nell’ambulatorio improvvisato nel Teatro Anna Lisa della Scuola Sao Maneto di Candeias, hanno stentato ad addormentarsi e non hanno dovuto attendere il suonare della sveglia del mattino per aprire gli occhi al nuovo giorno. Sicuramente la gioia nel cuore di rivedere i propri cari in Italia fra poche ore ed i preparativi per la partenza l’hanno fatta da padrone, ma sarebbero non sinceri se non confessassero che molto è dipeso da tutte quelle immagini che in questi giorni si sono accumulate davanti ai loro occhi e da tutte quelle fantastiche sensazioni affettive che hanno provato nei loro cuori in questo caldo Maggio brasiliano. Vero è che per dovere di cronaca dobbiamo dire che è dalle 05,45 che il venditore di succo da canna da zucchero vicino alle nostre camere ha iniziato a dargli di macete per preparare la merce per il commercio della giornata odierna e questo gentile rumore non ha certo facilitato il nostro sonno, ma sicuramente sono le immagini degli occhioni neri eternamente sorridenti dei bambini incontrati in questi giorni, gli sguardi pieni di riconoscenza delle persone che abbiamo visitato e le innumerevoli benedizioni di buon viaggio di ritorno che tutti ci hanno fatto ieri, ad affollare in maniera così completa tutti noi stessi, da farci sentire il riposo come un’occasione di perdita di un momento unico. Preparate la valigie, andati a fare spesa per l’ultima volta in farmacia per acquistare i farmaci necessari ai bambini delle adozioni a distanza di Salvador, comprati dei “souvenir gastronomici” per i nostri cari al mercato di Candeias, si è fatta l’ora del pranzo nella Casa Feliz Encontro delle Suore Terziarie Francescane di Ognissanti. Parole di sincera commozione da parte di tutti, qualche lacrimuccia più o meno velata, foto ricordo tutti insieme compreso Pedro,il bambino della favela di Boca de Logo (Malemba Basha), e via verso l’aeroporto di Salvador dove ci attende l’aereo che ci riporterà in Italia, via Lisbona. Partenza in perfetto orario, ed ora, mentre stiamo abbandonando il continente sudamericano, nel silenzio della carlinga, mentre ognuno di noi ripensa in cuor suo a tutta l’esperienza vissuta comunitariamente in questi giorni, ci aspetta questo trasferimento attraverso l’Oceano destinazione Europa. Ci risentiamo in Europa.
28 Maggio 2009
La nottata è stata abbastanza difficile per i volontari di ritorno dal Brasile, dal momento che il volo di linea era sì in perfetto orario ed è arrivato puntualmente a Lisbona, ma l’aereo era un modello molto vecchio, con pochissima disponibilità di spazio per le gambe, e perciò molto difficile a conciliare il sonno anche per chi era molto ma molto stanco.
Da Lisbona ripartenza verso l’Italia all’orario previsto con arrivo a Bologna alle 11,50 dove ci attendeva il fido amico Maurizio Vannelli, per riportarci tutti insieme a casa.
Ecco che al momento della conclusione della missione è il momento di tirare le somme di quanto è stato fatto in questi giorni in Brasile e degli obiettivi raggiunti. Sono state effettuate un totale di 1.003 visite cliniche, tutte regolarmente registrate nel nostro date base sanitario, sono state aggiornate o redatte nuove schede di bambini inseriti nel Progetto Jeevan di adozioni a distanza per un totale di 73 ; sono stati consegnati centinaia e centinaia di confezioni di medicinali sia portati dall’Italia che comprati in loco, e distribuiti gratuitamente a quanti ne avevano bisogno;ad ogni bambino che si è presentato alla nostra attenzione abbiamo consegnato uno spazzolino da denti ed un dentifricio quale promozione sanitaria all’igiene dentale; sono stati distribuiti tutti i generi di vestiario, i giocattoli, i pennarelli, i palloni,e tutto quello portato dall’Italia e che hanno fatto la gioia di grandi e piccini; abbiamo acquistato 1 sedia a rotelle per quel ragazzo di 12 anni affetto da ritardo mentale e paresi simil poliomielite; e soprattutto abbiamo donato a tutti a piene mani, senza risparmio, la disponibilità, la generosità, l’amore e la condivisione dei volontari H.H.P.P. al completo.
A tal proposito, come consuetudine al termine di ogni missione, ecco le riflessioni che ognuno dei protagonisti ha voluto lasciare scritte liberamente in questo diario:
ALESSANDRA
Questa è per me la mia prima esperienza come volontaria, e devo dire che ho potuto coronare un sogno che avevo nel cassetto già da tempo. Quando ho saputo che la missione era in Brasile, mi ha fatto molto piacere e pensavo già di conoscere una certa realtà latino americana perché sono argentina e la povertà l’ho vista anche nel mio paese, e soprattutto dove sono nata. Ma devo dire che ho vissuto sensazioni mai provate prima, con questo calore umano e questa gratitudine così grande manifestata attraverso i sorrisi e gli abbracci “ bahiani” per quello che per me era così poca cosa, quale dar loro le medicine e cercare di ripetere nel mio povero portoghese e con il valido aiuto di Vandene (la mia assistente locale) la posologia indicata dai Medici. E mi faceva così piacere quando al mio saluto con una mescolanza incredibile di accenti augurando loro “ bom dia “ o “ boa tarde “ , loro sorridevano divertiti. È stato bellissimo poter regalare un sorriso a chi vive una tale emarginazione ed abbandono.
Due parole le vorrei spendere per le Sorelle di Candeias le quali non solo si sono adoperate per aiutarci nel nostro lavoro, ma hanno fatto di tutto perché il nostro soggiorno fosse il più piacevole possibile, offrendoci tutte le attenzioni possibili.
Il nostro capo, il Dr George, ha saputo creare un’atmosfera collaborativa ed in armonia. Bravo !
ARYELE
Autorevole senza essere mai autoritario, il capo missione Dr George è riuscito a formare un team compatto che ha lavorato, ha sorriso e ha riso con spirito solidale.
La missione è stata utile per tutti e ora tutti ci sentiamo meglio. I pazienti perché hanno ricevuto cure e conforto, e noi per l’amore che abbiamo ricevuto.
Le Suore hanno fatto quanto è possibile per rendere la nostra permanenza indimenticabile. Sempre affabili e sorridenti, piene di attenzioni e delicatezze per ognuno di noi, ci hanno fatto sentire protagonisti di qualcosa di importante.
La peculiarità di questa esperienza consiste nell’atteggiamento che ci ha indotto il capo missione. Siamo state inconsciamente spronate a valorizzare il lavoro altrui, a stimare e ad amare le nostre colleghe. Così tacitamente, abbiamo cercato di fare ogni giorno meglio e di più come fossimo unite da un patto segreto. Credo che ci vogliamo bene.
Nel nostro animo ci sono due speranze: la prima, di poter ripetere questa esperienza, la seconda, di non aver deluso nessuno.
Grazie George, grazie a tutte. E un grazie di cuore a H.H.P.P.
ELENA
Un tripudio di suoni, colori, sorrisi, abbracci spontanei e sguardi carichi di gioia: ecco come siamo stati accolti a Candeias !
Incredibile la stima e la completa fiducia che queste persone ripongono in noi, la loro infinita riconoscenza …
Emozionante lo stupore e l’entusiasmo nel semplice rivedersi in una foto : come con “nulla” poter essere felici !!!
"Ti basta la mia grazia. La mia potenza si manifesta pienamente nella debolezza" (San Paolo)
LAURA
È incredibile il concentrato di sensazioni che sin dall’inizio di questa esperienza ha invaso il mio corpo e la mia anima. Brividi, scosse, battiti, pulsazioni, calore gelido hanno percorso tutto il mio essere.
Lacrime e sorrisi, tristezza e allegria e poi ancora tenerezza, affetto, felicità hanno toccato in profondità il mio cuore.
L’espressione dei volti e i gesti dei bambini mi hanno aiutato a capire quello che mi volevano comunicare. I loro occhi mi hanno svelato le loro emozioni. Non c’è cosa più bella del ricevere un sorriso da un bambino sfortunato ma, mio Dio! , quanto ricco dentro. In quei momenti ho provato sensazioni di incredibile appagamento perché sapevo di essere io l’artefice di quei sorrisi, magari solo per avergli donato una carezza o un palloncino.
Quanto basta poco …
Questo è condividere, vivere, crescere.
Grazie a tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo mio sogno.
Grazie a te premurosissimo Dr George, a voi compagni di avventura per aver permesso che questa missione si rilevasse unica, meravigliosa, compiuta. Con il vostro appoggio, affetto, amore, mi avete sostenuta, aiutata e incoraggiata sia in questo percorso sia per la mia vita futura.
Un ringraziamento particolare ad un grande amico che mi ha messo in contatto con la carinissima Dottoressa Ravalli e di conseguenza con la lodevole Associazione HHPP.
Ed infine grazie a te o Signore .
DR GEORGE
Ecco giunti ancora una volta al termine di una nuova missione sanitaria ed umanitaria che mi ha visto protagonista attivo per la nostra amatissima Associazione H.H.P.P. Onlus. Tutto è andato per il meglio, gli obiettivi prefissati alla partenza sono stati raggiunti, ed ancora una volta devo dire senza falsa modestia di essere orgogliosissimo di tutto quanto siamo riusciti a realizzare in questi giorni in terra brasiliana. Sì, esattamente siamo, perché come sempre il raggiungimento del prefissato è stato possibile solo grazie al coinvolgimento attivo e senza limitazioni di sorta da parte di tutti; delle nostre Suore in Candeias che si sono prodigate come non mai e non ci hanno mai permesso di sentirci soli; ai volontari tutti dall’Italia che tanto si sono dati da fare per la preparazione della missione, che sono stati vicini durante e che saranno per noi indispensabili per il proseguo del raggiungimento degli scopi della stessa H.H.P.P.; alla mia carissima moglie Beatrice che da sempre è aiuto indispensabile per tutte queste mie iniziative e sostegno emozionale nei momenti importanti; e soprattutto a loro, i miei amatissimi e validissimi collaboratori in questa 5° missione in terra Brasiliana, senza i quali sicuramente non sarebbe stato possibile realizzare tutto quanto è stato fatto: la entusiasta e stupita Alessandra che con la sua parlata esotica ed il suo entusiasmo smisurato ha dato tutta sé stessa svolgendo il ruolo di Farmacista sul campo in modo perfetto, emozionando tutti coloro che l’hanno incontrata; la sensibile ed esperta Dott.ssa Aryele che dall’alto della sua esperienza internazionale in campo sanitario-umanitario ha aiutato tutti quanti sono venuti in contatto con Lei, ed a me ha insegnato molte cose e spero me ne insegni anche in futuro; l’eterea ma determinata Dott.ssa Elena che con il suo entusiasmo ed il suo amore per i bambini ha donato a piene mani affetto e professionalità a tutti coloro che ha incontrato ; la dolcissima e silenziosa Laura la quale, pur relegata alla registrazione dei dati sanitari, ha ugualmente potuto riversare tutto l’entusiasmo affettivo che racchiude nel suo cuore ai grandi e ai piccoli che ha incontrato in questi giorni.
Anche questa volta si è compiuto quello che io definisco il miracolo di H.H.P.P.: 5 persone che poco o per niente si conoscevano fino ad un giorno prima della missione, hanno lavorato,sudato,condiviso emozioni, dato tutto se stessi in una sola parola, per l’unico scopo di aiutare il prossimo tramite la nostra comune Associazione Umanitaria.
Il SOGNO UMANITARIO DALLA VALDINIEVOLE NEL MONDO nato poco più di 6 anni fa è cresciuto nel tempo, ha aiutato tante tante persone nella loro misera vita di poveri e derelitti; al termine di questa missione attendiamo questo nostro desiderio nel prossimo futuro dei nuovi orizzonti che tutti i volontari di H.H.P.P. Onlus vogliono insieme esplorare.