Obiettivi:
Svolgimento dell'attività sanitaria attraverso le visite mediche ambulatoriali effettuate dai medici volontari e la somministrazione gratuita dei relativi medicinali; tali attività verranno effettuate sia all'interno dell’ospedale Mary Matha di Thullur – inaugurato il 16 settembre u.s dai volontari di H.H.P.P. Onlus in missione - sia nei camp organizzati in piccoli villaggi del distretto di Guntur. Campagna di vaccinazione anti epatite B condotta su 800 alunni di una scuola limitrofa all’ospedale. Distribuzione di beni di prima necessità.
Partecipanti:
Medici: Dr. Becherucci Paolo, pediatra - Dott.ssa Biancalani Luciana, pediatra - Dott.ssa Fanelli Lidia, pediatra - D.ssa Boccara Aryele, medicina generale.
Volontari: Belfiore Palma, Di Liddo Michelina, Gentili Giovanni, Ricci Roberto
Periodo:
23 novembre – 5 dicembre
3 Dicembre 2008
Stamani ci siamo svegliati presto, perchè essendo l’ultimo giorno di lavoro volevamo iniziare prima. Fin dalle prime luci dell’alba la gente era in attesa di fronte al dispensario. Un attimo di panico è serpeggiato nel gruppo quando abbiamo visto la marea di gente che aspettava di essere visitata. Ma prontamente abbiamo modificato la nostra organizzazione di lavoro: niente postazioni al computer, ma tutti i volontari impegnati a regolare l’afflusso dei pazienti. Alla porta di ingresso Giovanni, Michela accompagnava i pazienti in farmacia dopo le visite, Palma consegnava spazzolini, dentrifici, giochi e accompagnava all’uscita, Roberto, in mezzo alla folla, faceva palloncini, regalava ai bambini cappellini e bandane e manteneva la calma con la sua capacità di calamitare l’attenzione. Abbiamo fatto 275 visite e 30 vaccinazioni, oltre alle medicazioni dei pazienti visitati nei giorni precedenti. Tanti casi di diabete, ipertensione e dolori a cui abbiamo controllato o prescritto terapie. Alcuni casi di filaria, lebbra e pellagra. Fra i bambini diverse polmoniti fra i più piccoli e il caso di una bambina visitata per problemi di linguaggio. Accompagnata da una ragazzina si è avvicinata una bambina a testa bassa, della quale non si riusciva a incontrare lo sguardo. Nel frattempo è arrivata la madre che ci ha raccontato di aver avuto altri quattro figli,tutti morti pochi giorni dopo la nascita. Aiutati da Suor Jain abbiamo sospettato una malattia congenita. In queste situazioni ci sentiamo impotenti, la difficoltà a fare esami specialistici non ci permette di fare una diagnosi precisa e quindi dare un consiglio per le successive gravidanze, anche se in questo paese è difficile far accettare ad una donna di avere un solo figlio. Per la prima volta abbiamo visto una crisi isterica: una giovane donna ha avuto uno svenimento mentre aspettava di essere visitata. Prontamente soccorsa ha continuato a lamentarsi e accusare sintomi non ben definiti. L’abbiamo distesa sul lettino e con un farmaco finto e molta convinzione l’abbiamo miracolosamente guarita in pochi minuti. E’ tornato Kumar al quale abbiamo controllato gli esami, che sono risultati normali e prescritto la prevenzione per le infezioni che sarà gestita da suor Jain. Nel pomeriggio è arrivata la notizia che il permesso di costruzione per l’ambulatorio era stato firmato. Abbiamo fatto la posa della prima pietra. La cerimonia è stata officiata dal parroco e per l’occasione Suor Jain ci ha vestito secondo l’usanza indiana. Dopo cena le suore del dispensario hanno improvvisato per noi uno spettacolo e ci hanno riempito di doni. Tutti noi ci siamo commossi e, accomunati da un grande senso di amore e fratellanza, ci siamo abbracciati…..