Obiettivi:
Visite mediche con base nelle missioni di Rakwaro e Macalder gestite dalle Suore di Carità dell'Immacolata Concezione di Ivrea
Partecipanti:
Medici: Dr.ssa Gigliola Del Ponte, pediatra - D.ssa Silvia Triulzi, ginecologa
Volontari: Elisabetta Sarti, Eleonora Bartolini, Alessio Pollastrini, Sandro Bucchianeri
Martedì, 7 Agosto 2007
Stamani sveglia multipla… ore 06:30 il vociare delle“aspiranti suore” che in questi giorni dormivano nella scuola e che di primo mattino sono partite per trasferirsi a Nairobi, ore 06:40 le campane della Chiesa, ore 07:00 il megafono dei fedeli della chiesa avventista del settimo giorno e poi finalmente, si fa per dire, il cellulare alle 07:30. Anche stamani per fortuna c’è un bellissimo sole e di nuvole, almeno per ora, non se ne vedono. Dopo la colazione ci siamo incamminati verso l’ambulatorio e appena varcato il cancello ci siamo trovati di fronte ad una fitta fila di persone che aspettavano di essere visitate. Sarà stato il risultato dell’annuncio di Suor Rosaria al mercato di Rakwaro di ieri? Chi lo sa… fatto sta che alla fine della giornata abbiamo effettuato 110 visite, di cui 72 a bambini. Fra i piccoli sostanzialmente la patologia ricorrente è stata la malaria infatti fra questi 32 sono risultati positivi al test, nonostante i sintomi fossero i più disparati: dal mal di pancia al vomito all’otite, al mal di testa. In particolare abbiamo incontrato un bambino di soli pochi mesi, affetto da malaria che manifestava clonie e tremori, il che faceva presupporre una forma cerebrale. Inoltre si sono presentati due piccoli pazienti affetti da kwashiorkoro, una forma di grave malnutrizione, manifestata con edemi, addome globoso e decolorazione dei capelli. Tra gli adulti , Silvia oggi, ha finalmente incontrato un uomo che, una volta saputo che l’herpes zoster spesso nasconde l’AIDS, ha deciso di andare all’ospedale ad effettuare il test. Finite le visite, mentre Elisabetta e Eleonora terminavano l’inserimento delle schede sanitarie sul computer, le dottoresse hanno fatto uno scambio culinario con le Suore: hanno insegnato loro a preparare il dato fatto in casa e la torta di ananas; a cena poi lo scambio si è concluso con una squisita zuppa di banane che tutti noi abbiamo imparato a cucinare… peccato che in Italia non si trovi il tipo di banana necessario per questa specialità. A tutti una buona notte dal “sapore” africano.