Obiettivi:
Visite mediche con base nelle missioni di Rakwaro e Macalder gestite dalle Suore di Carità dell'Immacolata Concezione di Ivrea
Partecipanti:
Medici: Dr.ssa Gigliola Del Ponte, pediatra - D.ssa Silvia Triulzi, ginecologa
Volontari: Elisabetta Sarti, Eleonora Bartolini, Alessio Pollastrini, Sandro Bucchianeri
Giovedì, 9 Agosto 2007
La luna ci ha voluto bene e ci ha lasciato dormire fino al nostro orario usuale…niente chiamate inattese per parti notturni! Oggi è giornata di vaccinazioni al dispensario di Rakwaro: come in Italia, il governo garantisce a tutti i bambini il vaccino per TBC, poliomielite orale, difterite, tetano, pertosse, epatite B e haemophilus influentiae e ogni giovedì le suore portano avanti il programma. All’arrivo in ambulatorio siamo stati sorpresi dalle urla di Mark, un bambino che Suor Margareth stava medicando per un ascesso alla gamba; era molto sofferente ed impaurito, un po’ indecisi sul da farsi abbiamo tentato di distrarlo con le bolle di sapone e…come per magia ha smesso di piangere e, con un gran sorriso e la boccetta donata con la sorprendente soluzione ben stretta in mano, ci ha salutato dandoci appuntamento a domani per la nuova medicazione. Ritornando ai vaccini, la Dottoressa Gigliola, approfittando di questo appuntamento, ha colto l’occasione per controllare le condizioni generali dei piccoli pazienti: 50 sono i bambini accorsi e, fortunatamente, tutti in buona salute. Fra essi, infatti abbiamo riscontrato “solo” 7 casi di malaria e qualche bronchite, alcune otiti e un paio di bambini rachitici, ma per il resto i piccoli sono risultati tutti nella norma. Le visite agli adulti sono procedute più lentamente rispetto agli altri giorni; dei 20 pazienti visitati, ricordiamo in particolare una donna che si è presentata con una osteomielite alla mano talmente avanzata da rendere praticamente inesistente la falangetta e che è stata trasferita all’ospedale di Migori. Surreale poi l’incontro con una donna al sesto mese di gravidanza che, anche dopo aver sentito il battito fetale, ha continuato a sostenere di non essere incinta; abbiamo poi capito che la sua affermazione era dovuta al fatto che il marito era stato fuori per lavoro un anno. Quando al suo rientro ha trovato la moglie con la pancia “gonfia”, ha creduto che avesse una strana malattia e l’ha portata a fare degli accertamenti. Suor Margareth ha chiesto alla donna di poter parlare con entrambi per spiegare con calma al marito la situazione, ma quando è andata da loro erano già spariti. Mentre le due dottoresse eseguivano le visite e Eleonora e Sandro le supportavano nella loro attività, Alessio e Elisabetta si sono dedicati alla preparazione dell’unguento per le infezioni cutanee sotto la guida di Suor Clara e di Consolata: ben due secchi da 15 chili di vaselina liquefatta e miscelata ad un apposito disinfettante. Nel pomeriggio ci siamo poi recati a Tabaka alla cava di pietra saponaria, distante appena 18 km: l’intero paese è costellato di negozietti che producono e vendono statuette di ogni genere, presso i quali ci siamo informati sulle modalità per ordinare e importare in Italia un grosso quantitativo di oggetti; lo scopo è quello di raccogliere fondi per la missione delle Suore attraverso la vendita degli stessi nei mercatini solidali che l’Associazione periodicamente effettua. Stasera la cena è stata allietata dalla presenza dei padri Camilliani Don Giuseppe di Meru e Don Avi dell’ospedale di Tabaka che collaborano con le nostre Suore di Carità dell’Immacolata Concezione. Entrambi sono missionari da molto tempo in Africa ed è stato veramente interessante e piacevole ascoltare le loro esperienze, nonché prendere i contatti per eventuali future collaborazioni. Prima della fine della cena, Silvia ci ha abbandonato per andare ad assistere al terzo parto della giornata: tutti maschi, sani e nati senza complicazioni. Sotto un bel cielo stellato vi diamo appuntamento a domani. Qui Kenya, a voi Italia.