Obiettivi:
Visitare la popolazione del distretto di Barticesti presso il poliambulatorio “Speranta Bolnavilor”
Partecipanti:
Medici: D.ssa Gabryela, D.ssa Aryele
Volontari: Hermes Rinaldi, Elisabetta Sarti, Massimo Soriani
2 maggio
Come già annunciato da Suor Damiana, la giornata di oggi si è dimostrata molto intensa fin dall’inizio, basti pensare che il campanello ha cominciato a suonare (per la gioia di tutto noi ancora dormienti!) alle 6:30 del mattino. Tante persone sono venute a “prender il posto” nonostante fosse stato loro annunciato che le visite sarebbero iniziate quasi due ore dopo. Ad ogni modo, fra uno squillo e l’altro, un invitante solicino ha finalmente accolto i volontari alla consueta sveglia…subito abbiamo sperato in una giornata un pochino più calda, ma in realtà era tutta apparenza! Per fortuna oggi le visite si sono svolte come lunedì al nostro poliambulatorio “Speranta Bolnavilor”, un ambiente riscaldato, accogliente e molto ben organizzato. Alle 8 siamo tutti già pronti e più o meno scattanti per il tanto temuto primo giorno lavorativo del mese: i medici di famiglia effettuano le visite ed i pazienti convenzionati che hanno ricette ripetibili si presentano alla farmacia per ritirare le proprie medicine…ed infatti, appena scesi dalle scale, abbiamo trovato l’atrio già completamente gremito di persone in attesa. Senza farsi prendere dal panico diamo inizio alle danze; le patologie riscontrate sono all’incirca quelle dei giorni scorsi: è impressionante la quantità di persone con problemi vascolari. La Dott.ssa Gabriela è stata continuamente impegnata nell’eseguire decine e decine di bendaggi, medicazioni e trattamenti specifici su ulcere varicose, tromboflebiti, trombosi ed edemi linfatici. Nonostante la sua stanchezza è stato veramente gratificante ascoltarla durante il breve pranzo quando ci ha raccontato dei progressi che ha potuto constatare su alcuni pazienti con ulcere venose medicati nei giorni scorsi e tornati oggi per un controllo. Allo stesso tempo ci ha dato un enorme dispiacere rendersi conto che per questo tipo di patologie le persone non hanno la possibilità di essere curate, non solo per la loro povertà, ma anche e soprattutto perché mancano assolutamente medici con questa specializzazione. In mattinata è anche tornato per un controlloVirgil, l’agricoltore del primo giorno di attività sanitaria era arrivato da noi con due ferite, una alla mano sinistra ed una all’addome, che si era procurato mentre lavorava con una motosega. L’effetto del trattamento è stato evidente e il passo successivo è stato quello di immobilizzare mano ed avambraccio con una stecca realizzata con “mezzi di fortuna”. La pianificazione di questa mattina che prevedeva 60 persone nell’arco dell’intera giornata ci ha portato a terminare il nostro lavoro oltre le 21, poiché tante sono stati i casi che necessitavano di cure approfondite. Soddisfatti e mooolto stanchi vi diamo l’appuntamento a domani. Qui Romania, a voi Italia.