6° in India-Gen 2007

Dal 28.01.2007

Obiettivi:
Visite complete agli abitanti dei villaggi

Partecipanti:
Medici: Gabriela Vasilescu (medico generico) - Massimo Ciampolini (pediatra)
Volontari: Carlotta Galli, Eleonora Bartolini, Elisabetta Sarti, Alessio Pollastrini, Massimo Soriani

DIARIO GIORNALIERO


Mercoledì 7 febbraio
Ebbene sì, il tanto temuto ultimo giorno è ormai arrivato!!! Nonostante stamattina non ci aspettassero impegni medici, nessuno di noi è riuscito a restare a letto a lungo…finalmente avevamo del tempo a disposizione per goderci i nostri angeli dell’Assisi Baby Sadan. Alcuni di noi sono andati a Kanjirappally per acquistare dei piccoli regali, altri hanno preso per mano i piccoli, ai quali Suor Elisabetta ha concesso di non andare all’asilo, e hanno visitato la scuola e così anche per i più grandicelli si è trasformato in un giorno di vacanza. E’ difficile però riuscire a non pensare al nostro obiettivo principale e così abbiamo approfittato del pomeriggio per invitare i bambini del Bethleheme Balabhavan, l’orfanotrofio in grosse difficoltà visitato nei giorni precedenti. A questi bimbi sono stati donati dei vestiti e dei giochi, mentre Dottor Massimo effettuava le visite nel nostro piccolo ambulatorio. Nell’occasione ha purtroppo riscontrato una malformazione cardiaca, per la quale l’H.H.P.P. ha preso l’impegno di seguire il caso tramite Padre Matthew e valutare una eventuale operazione chirurgica; inoltre siamo venuti a conoscenza che un bambino ha bisogno di un sostegno economico per l’acquisto di un paio di occhiali nuovi e anche per questo provvederemo noi; per gli stessi bambini, l’associazione ha infine provveduto a finanziare l’acquisto di 20 materassi in modo da rendere un po’ più comodi i loro letti di legno. Dopo siamo stati invitati dal vescovo per i ringraziamenti ufficiali ai quali hanno partecipato Alessio e i due Dottori. L’instancabile Gabriela ne poi ha approfittato per un ultimo giro di visite agli affezionati ospiti della casa dei mendicanti. La sera eravamo già tutti emozionati per la sorpresa che aleggiava nell’aria…infatti la cena era organizzata insieme a tutti i bambini nel cortile dell’Assisi con tanto di gelato, ma soprattutto ci hanno organizzato uno splendido spettacolo di danza per ringraziarci della nostra presenza e del lavoro svolto. Di quest’ultimo siamo molto soddisfatti anche noi: complessivamente H.H.P.P., grazie alla collaborazione con i medici indiani e al sostegno della struttura ospedaliera, ha potuto effettuare 2254 visite mediche ed 837 vaccinazioni per epatite B; per i pazienti visitati sono state inoltre sostenute le spese per accertamenti vari resisi necessari in sede di visita (fra cui ecografie, raggi X, ECG, analisi cliniche di laboratorio varie e specifiche per la tiroide, TAC). E’ stato inoltre preso l’impegno per sostenere un’eventuale operazione ad un bambino con una malformazione cardiaca; è stata finanziata la terapia per la durata di un anno contro l’epilessia riscontrata in una piccola paziente, nonché l’acquisto di un paio occhiali per un bambino e di vestiti e materassi per i bambini di un orfanotrofio. Infine a tutti i pazienti visitati sono state distribuite caramelle, giochi, saponette, dentifrici e spazzolini…adesso, col il cuore pieno di felicità, cercheremo di esprimervi le nostre impressioni su questa esperienza.

DR. MASSIMO: "Oggi, per la fine della nostra avventura, non deve vincere la tristezza ma dobbiamo rallegrarci perché “da un piccolo che seme che muore nascerà una nuova pianta” e quindi dopo questa missione che finisce un’altra prenderà forma con sempre maggior forza: l’HHPP e’ una piccola pianta, un germoglio, ma le sue radici sono forti e crescerà. San Paolo diceva che le parole senza le opere non sono nulla e qui accanto a me ci sono persone che hanno deciso di dare e fare per quello che sono capaci: Vorrei ringraziare Alessio perché è un ragazzo d’oro, umile, ha saputo districarsi in tutto quello che gli è stato chiesto, in situazioni nuove per lui. Ringrazio Eleonora perchè con i suoi abbracci e il suo affetto ci ha dato forza. Ringrazio Elisabetta per la sua maturità e la sua esperienza, ha saputo guidare il gruppo e svolgere allo stesso tempo gli altri compiti previsti. Un abbraccio a Carlotta perché è un terremoto di simpatia ed è una chiacchierona, è indispensabile. Massimo mi ha sorpreso per come sa stare con i bambini perché è un Jolly e sa fare tutto. Un grazie anche a Gabriela, è di una esuberanza direi contagiosa. Infine un saluto di arrivederci a presto e un  abbraccio forte forte a tutte le Sisters, Suor Elisabetta in testa, perché sono la testimonianza terrena che il bene esiste ed è grande. I bambini meravigliosi dell’orfanotrofio hanno bisogno di loro e noi dobbiamo aiutarle".

GABRIELA: “Alcune cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza…alcune cose le sappiamo solo noi…siamo angeli con una sola ala…possiamo volare soltanto abbracciati, soltanto sorridendo… Unita a voi mando un bacio a tutti loro, persone in difficoltà e sofferenza che ci hanno accolto con il loro cuore, speranze e lacrime, a tutti i bimbi che hanno risvegliato dentro di me il senso profondo dell’amore e tenerezza, alle suore che con pazienza e dedizione hanno dato forma ai nostri obiettivi.. Alessio, un grande amico speciale, un sensibile altruista fantastico capo squadra…grazie.. Elisabetta, la dolce diplomatica agile caposquadra, con la tuo calma hai creato il giusto equilibrio, la giusta atmosfera….grazie.. Totta, potente fonte di energia solare, vulcano d’emozioni e di grande cuore…grazie.. Eleonora, pensieri teneri risvegliati in un grande cuore, sensibilità, gioia e devozione…grazie… Massimo, sensibile e calmo, attento e sincero, hai cambiato le nuvole con arcobaleni…grazie.. Doc Massimo, donando il tuo cuore ai bambini ci hai fatto una bella dimostrazione della “perfect mission”, con la tua semplicità hai conquistato cuori rinchiusi nelle pratiche desuete.. 3 parole: sei un grande…grazie.. Dr. George…pur non essendoci… eri dovunque,..grazie della tua fiducia, dei tuoi insegnamenti, della tua grande forza di volontà. Porterò con me per sempre ogni vostro abbraccio, parole d’incoraggiamento e dimostrazioni d’affetto nei momenti belli e meno belli, porterò con me le emozioni forti per cui le parole..non hanno valore..porterò con me tutto, ogni momento trascorso insieme e farò tesoro per il futuro, la fondazione di domani…vi voglio bene..grazie di cuore.

MASSIMO: "Tante emozioni che mi portero’ per sempre con me e adesso la difficolta’ di esprimerle a parole. La mia esperienza in missione, un sogno coltivato per tanto tempo e che finalmente e’ diventato realta’. Tutti quei pensieri, immaginazioni che adesso vivi proprio cosi’ come le avevi nella tua testa e che, anzi, risultano anche piu’ intense di quanto potevi credere. Sono un milione di flash che ti ritornano alla mente in continuazione: l’incontro con il gruppo, la paura di non essere all’altezza, il piacere di vedere aumentare ogni minuto la complicita’ e il legame tra noi. L’incontro iniziale con i bambini dell’Assisi Baby Sadan che, solo a ricordarlo, mi fa venire le lacrime agli occhi, il loro abbraccio, il loro sorriso, la voglia di urlarti “ancole” (zio) anche solo per un sorriso, un gioco, un abbraccio, un piccolo dispetto (“tu ‘cittacutti’, io ‘nalacutti’”: tu bimbo cattivo, io bimbo buono). E poi i “camp”…l’arrivo con le decine e decine di persone che ti attendono, la maggior parte delle quali povere, molto povere, ma anche tanto dignitose, serene nel loro modo di vivere la loro vita, gentili, affettuose, sempre pronte a scambiare un saluto e una stretta di mano. I bambini che ti guardano incuriositi e pronti a chiederti “what is your surname?” e tu a ripetere con il sorriso stampato sulle labbra decine di volte il tuo nome. Riuscire a renderli felici con una “muttay” (caramella) o una scultura fatta con i palloncini, oppure vederli stringere come un tesoro una saponetta,un dentifricio e uno spazzolino da denti. E poi la sera il ritorno alla “base” tutti stanchi, distrutti e felici. Trovare l’energia e la voglia di stare pochi ma intensi momenti con i bambini che si preparano per andare a letto, trovarsi tutti assieme intorno ad un computer per condividere le nostre emozioni della giornata, ed infine andare a riposare pensando…chissa’ se domani ce la faro’, stupendosi la mattina successiva di svegliarsi dopo poche ore di sonno e con un carica fortissima per iniziare la nuova giornata. Sono solo alcuni flash, alcune emozioni…il resto non riesco a descriverlo ma vi assicuro che mi ha reso immensamente felice e grato a tutti: dall’associazione HHPP per avermi dato questa possibilita’ (e in particolar modo un grazie ad Elisabetta: il mio “aggancio” meraviglioso che ha reso tutto reale), al fantastico gruppo che sono orgoglioso di aver trovato, a tutto il popolo indiano e a tutti gli angeli fatti bambini. GRAZIE !!!!!  

ELEONORA
: "In silenzio, stanca e con un po’ di malinconia mi ritrovo a preparare la mia valigia, con attenzione metto dentro tutto ciò che so che servirà al mio rientro…così per iniziare inserisco l’abbraccio caldo e materno con cui Suor Elisabetta ci ha accolto al nostro arrivo all’aeroporto…la gioia provata nel rivedere, dopo una anno di attesa, così cresciuti ed incredibilmente belli i bambini dell’Assisi Baby Sadan, il piacere di essere accolti all’ospedale, negli orfanotrofi e nei villaggi con canti di benvenuto e parole di gratitudine, lo stupore di mangiare su una foglia di banana! L’orgoglio per aver fatto ritrovare il sorriso ai bambini spaventati dal vaccino. L’immagine di me in mezzo ad un enorme cerchio con oltre un centinaio di scolari che si tengono per mano e carichi di energia cantano e ballano sotto un sole scottante su un rosso e polveroso piazzale di terra battuta…e ancora grandi e piccini che allungano le mani per ricevere i nostri doni e ti trascinano per portarti in mezzo a loro… L’incredibile lavoro svolto dai medici - Massimo e Gabriela - e dai volontari – Massimo, Alessio, Carlotta ed Elisabetta; la grande forza di volontà e dedizione di ognuno di noi…la complicità, le attenzioni e la voglia di condividere che hanno creato un legame intenso e sincero con questo gruppo! Grazie a tutta l’H.H.P.P.  e a chi da casa mi ha sempre sostenuta… ogni sorriso che incontriamo sul nostro cammino fa crescere in noi l’amore per la vita e per gli altri, fa dimenticare il passato e rende il futuro degno di essere vissuto…”

CARLOTTA
: "Eccomi qua sull’aereo per Roma…mi è stato detto di scrivere le mie impressioni sulla missione ma non so se ci riuscirò. Non si possono descrivere le emozioni provate nel rivedere i “miei” angeli dell’Assisi Baby Sadan, nel sentirli cantare le canzoni che gli ho insegnato. La forza che tutto ciò che è bene è possibile, che trasmettono gli occhi di Suor Elisabetta. Le lacrime di stanchezza a fine di giornate che parevano interminabili, ma la certezza che i sorrisi che ricevevo mi avrebbero fatto continuare all’infinito. Il gruppo di AMICI che ogni istante mi ha aiutato anche solo con uno sguardo, una parola, un abbraccio. I lunghissimi viaggi in pullman, per strade improponibili e le risate con i miei compagni…forse di prevedibile ansia data dalla guida sprint del nostro autista. Le visite agli orfanotrofi, l’immensa tristezza davanti alla realtà di alcune malattie, il senso di impotenza, ed il senso di onnipotenza quando i medici dichiaravano possibile un intervento esapere che un piccolo aiuto arrivava anche da me. La carica, talmente forte da sembrare di rinascere, che ricevevo la sera quando potevo riabbracciare i bimbi e sentivo che tutto era perfetto, giusto, bellissimo.Sono attimi che non una frase, non una foto o un odore potranno descrivere ma che so per certo non dimenticherò mai".

ELISABETTA
: "Sembra uno scherzo…eppure sono già trascorsi 10 giorni dal nostro arrivo in India e questo significa che siamo al giorno dei saluti, con tutto quello che può significare “salutare” questi luoghi, queste persone…significa trovarsi ancora una volta a fissare nella memoria occhi profondi e riconoscenti di adulti e di bambini, sorrisi esplosi sui visi della gente solo per la felicità di essersi sentiti “considerati”. Rispetto allo scorso anno ho trovato molta meno formalità nei ringraziamenti e nell’accoglienza nei villaggi; l’organizzazione locale a cui facevamo riferimento era diversa…forse meno convenevoli e più sostanza, ma sono riuscita comunque a percepire quanto sia importante la nostra presenza qua…sia a livello medico, sia con le adozioni a distanza…e perché no, anche a livello umano. E’ così bello rendersi conto quanto bene può fare anche un semplice sorriso…non ci sono parole per rendere l’idea di quanto sia intensa ed avvolgente questa realtà e della sensazione di “completezza” che dà parteciparvi. Dilungarsi troppo sulle sensazioni provate e che rimangono dentro…soprattutto quelle avvertite all’incontro con Suor Elisabetta e coi piccoli dell’Assisi Baby Sadan è difficile e forse anche poco pertinente in un “diario di missione”…ad ogni modo per me è molto importante ringraziare i miei “compagni”…Alessio, Carlotta, Eleonora, Gabriela e i due Massimo…tutte persone speciali. Solo grazie ad ognuno di loro abbiamo potuto fare tutto quello che abbiamo fatto…ed è stato veramente tanto!!! Grazie anche a chi dall’Italia ha contribuito alla realizzazione di questa missione.

ALESSIO: "E’ trascorso un lungo anno dalla mia prima ed unica missione in India, ma quando il 29 gennaio ho rimesso piede all’Assisi Baby Sadan ho avuto la calda sensazione di essere tornato in famiglia, quella famiglia che abita lontano e che vedi una sola volta l’anno durante le vacanze estive. Non vi dico la gioia che ho provato quando, scendendo dal pulmino che mi era venuto a prendere in aeroporto, ho visto che tanti bimbi mi avevano riconosciuto. Riabbracciarli è stato bellissimo, le sensazioni di amore e di felicità che ti danno stringendoti forte a loro sono uniche e ti riempiono l’anima. Confesso che la missione per me è iniziata con qualche timore; il Dr. Gorge non c’era, il Dr. Massimo l’avevo visto due volte, la Dott.ssa Gabriela l’ho conosciuta durante il viaggio di andata e, nonostante le buone sensazioni, era difficile pensare di trovare una bella armonia di gruppo come c’era stata l’anno precedente. Invece questa secondo me è stata proprio la nostra forza! Inoltre era la prima volta che i camp venivano organizzati senza Suor Jaine; era la prima volta che ci appoggiavamo all’ospedale di Mundakayam di Padre Matthew ed era la prima volta che andavamo a fare le visite in paesini sperduti lontani 3/4 ore dalla nostra base. Qualche momento tosto lo abbiamo passato, ma nessuno ha mollato e lo spirito di gruppo è sempre stato alto. Quindi grazie di cuore a tutti i componenti (Dr. Massimo, Dott.ssa Gabriela, Massimo, Eleonora, Carlotta, Elisabetta) che con i loro sacrifici hanno permesso che questa missione si svolgesse nel migliore dei modi. Un ringraziamento non meno importante va a tutti i volontari dell’H.H.P.P. che hanno organizzato il tutto e che ci hanno sostenuto sempre con la massima presenza e disponibilità. E non per ultimo un caloroso grazie a chi con il proprio contributo ci ha permesso di vedere la felicità negli occhi delle persone che ricevevano le nostre cure, dalle medicine, alle saponette, ai giochi che facevamo coni bambini. Ora torno a casa con tante immagini nel cuore e nelle orecchie la richiesta di non partire che mi facevano i bambini dell’Assisi Baby Sadan  ieri sera durante i saluti finali. Mi mancano già i loro abbracci, sogno di rivederli presto. Grazie H.H.P.P.