1° in Romania-Mag 2006

Dal 23.06.2006

Obiettivi:
Missione esplorativa

Partecipanti:
Dr. Giorgio Martini - Dr. Massimo Cecchi - Mariano Bertoli - Alessio Pollastrini

DIARIO GIORNALIERO


Sabato 24 Giugno 2006
Il brillante sole mattutino ha inondato le nostre camere dell’Ospedale di Barticesti di buon ora , invitandoci ad un sollecito risveglio . Verso le ore 07,30 abbiamo incontrato i primi pazienti che arrivavano per prenotare le proprie visite mediche a piedi o accompagnati con il solito , unico ma insostituibile mezzo di trasporto rumeno : un carretto da trasporto ( regolarmente targato !!! ) trainato da un cavallo . Persone di tutte le età si accalcavano nell’androne di ingresso al “ triaj “ per poi essere smistate ai vari ambulatori. La colazione è stata l’occasione per fare la conoscenza di molti fra i Medici operanti nella struttura , i nostri futuri colleghi nelle missioni operative sanitarie di H.H.P.P. in Romania. Terminata la colazione , dal momento che il nostro accompagnatore , Mons Fechet , era impegnato con altri Vescovi alla ordinazione sacerdotale di 23 novizi , lo abbiamo accompagnato prendendo parte alla cerimonia religiosa . Questa si è svolta nel giardino antistante il Seminario della cittadina di Roman gremito all’inverosimile di fedeli i quali , visto che si erano portati appresso sedie , sgabelli e bottiglie di acqua minerale , hanno fatto sorgere in noi il dubbio di essere i soli a non conoscere la reale durata della cerimonia stessa . Avevano perfettamente ragione dal momento che tutto l’evento sacro , ovviamente in lingua locale per noi completamente incomprensibile , è durato la bellezza di 3 (T R E) ore sotto un sole cocente che ha messo a dura prova la nostra “ pazienza umanitaria “ . Come Dio ha voluto tutto è terminato fra la gioia degli astanti e da Roman siamo tornati per il pranzo all’Ospedale. Da qui alle 15,30 siamo finalmente ripartiti destinazione il Centro statale di accoglienza per giovani portatori di handicap e orfani a Pastraveni . Lungo la strada ci siamo imbattuti nella festa paesana in onore del Santo Patrono San Giovanni Battista a TUPILATI; siamo scesi dall’auto e ci siamo curiosamente immersi tra la gente : abbiamo avuto la sensazione di essere tornati indietro nel tempo: quello che abbiamo visto con occhi di oggi è paragonabile ai ricordi dei più anziani di noi nei mercati di 40 anni fa . Poveri manufatti in plastica venduti direttamente per terra, giostre con una struttura più che da antiquariato, e tante tante persone con i vestiti caratteristici dei contadini italiani degli anni 50 – 60 che comunque facevano festa , ridevano e si divertivano tutti insieme . Una intera famiglia di zingari ha richiesto la nostra attenzione per essere fotografata , e quello che più ci ha colpiti è stato il fatto che dopo l’esecuzione della foto ad uno del gruppo con un bambino in collo , al  momento di voler vedere immediatamente il risultato nel monitor della macchina fotografica, ha lasciato cadere rovinosamente e rumorosamente  il bimbo per terra insensibile alle grida che il piccolo invano emetteva. Il viaggio è proseguito per arrivare dopo circa 1 ora al Centro di Pastraveni : bella struttura immersa nel verde , realizzata negli ultimi 10 anni dal Governo Regionale Bavarese , articolata in  numerose unità abitative dedicate a bambini con varie patologie anche molto gravi . Abbiamo incontrato Andrej , 16 anni , malato psichico molto reattivo alle sollecitazioni ludiche del nostro Alessio; Relu , 15 anni , che tanto ha fatto che è riuscito a farsi regalare il naso rosso da clown e a farsi fotografare nella serra dei pomodori da lui curata; Micaela , 17 anni , oggi molto serena e sorridente ma con tantissime cicatrici da autolesionismo sulle braccio segno di un pregresso gravissimo disagio ; Monica , 17 anni , con una brillante maglietta gialla , sorridente , ma con un problema molto serio , la sieropositività all ‘ HIV.  Nelle camere dei più gravi la nostra sensibilità è stata messa a dura prova incontrando dei poveri ragazzi spastici su carrozzine che in modi per noi molto strani ma dettati solo dalla loro malattia manifestavano tutta la gioia nel vederci e nell’apprezzare i palloncini da Alessio trasformati in animali e fiori . Poi siamo arrivati , dopo le camere dei tetraplegici spastici ed epilettici , all’incontro con Adriano , 18 anni di età 20 Kg di peso , cieco spastico che periodicamente cade in coma per i postumi di un intervento chirurgico al cervello post incidente stradale . Tra l’altro , siccome aveva pochi guai , soffre anche di diabete insipido , malattia che richiede una medicina per via inalatoria che non viene importata in Romania . Ovviamente sarà nostra premura appena tornati in Italia di inviare qua un pacco con la medicina in oggetto. Col cuore sorretto dalla gioia manifestata per la nostra presenza da questi ragazzi , ma con una tristezza infinita per le condizioni obiettive della loro vita quotidiana , siamo partiti alla volta di Agapia dove abbiamo visitato il Monastero Ortodosso locale dove vivono la bellezza di 500 Suore. Viaggio di ritorno movimentato da mucche libere in mezzo alla strada che investendo un’auto le hanno divelto uno specchietto retrovisore , buche o meglio fossi e trincee seminati con frequenza per tutto il tragitto, telelaser “abilmente” evitati dal nostro Superautista, terminato col rientro alle 20,15 all’ Ospedale dove, il solito menu genuino e abbondante di Sr Cecilia e della cuciniera Anna , ci hanno rigenerato dall’intensa e insolita giornata preparandoci ad una notte ristoratrice. Quanti di noi , genitori e figli fortunati Italiani, dovremmo periodicamente venire a trovare Adriano e tutti i suoi compagni per ridimensionarsi nelle esigenze , nelle aspettative e nelle richieste di una vita fin troppo per noi generosa , e godere con convinzione di tutto quello che fortunatamente per noi ci viene messo quotidianamente a disposizione !