Obiettivi:
Visite complete agli abitanti di 7 villaggi e vaccinazioni per 500 bambini
Partecipanti:
Medici Generici: Dr. Giorgio Martini, Dr.ssa Eliana Magnani
Pediatra: Dr.ssa Luciana Biancalani
Infermiere Professioniste: Adelina Castenetto, Lucia Paganelli
Volontari: Eleonora Bartolini, Riccardo Gennai, Alessio Pollastrini, Elisabetta Sarti
5 Gennaio 2006
Ieri sera, dopo la visione del cartone animato Cappuccetto Rosso, insieme ai bambini dell’orfanotrofio, tutti a letto per un sonno ristoratore dopo una giornata durata ben più del consentito. Alle sette del mattino del 5 gennaio è stato un risuonare generale di sveglie nelle camere dei volontari dell’H.H.P.P. Pur non essendosi immediatamente alzati, per la stanchezza accumulata, alle sette e trenta erano tutti presenti per la colazione. Alle otto, puntuale come un orologio svizzero, è arrivata Suor Jain; ci siamo imbarcati sull’ambulanza e sull’auto dell’orfanotrofio direzione Assisi Hospital. Qui saluto di benvenuto da parte del nuovo direttore dell’ospedale Padre George, della superiora del convento Suor Cecily e di tutte le altre suore; da qui velocemente siamo partiti verso la nostra destinazione: il villaggio di Thulappally. Accoglienza come di consueto da parte del parroco locale all’interno dei locali della scuola dove un centinaio di piccoli alunni insieme alle insegnanti hanno inondato di affetto i cuori di tutti noi. Dopo i discorsi di rito e gli scambi delle collane augurali, il presidente ha consegnato la bandiera dell’H.H.P.P. che sventolerà sul pennone della scuola. Finita la cerimonia, ci siamo recati nel locale adibito ad ambulatorio ed abbiamo iniziato a fare le visite e le vaccinazioni. Abbiamo organizzato cinque postazioni, la prima occupata da Alessio e da Riccardo adibita alla registrazione delle cartelle cliniche, la seconda da Luciana che con Suor Mary ha visitato i bambini e li ha inviati a Lucia e Adelina per la vaccinazione anti-Epatite B. La terza da Eliana e la quarta da Giorgio che hanno visitato gli adulti, la quinta era il punto di vaccinazione gestito dalle nostre infermiere con una suora. In una stanza a parte era stato allestito un dispensario farmaceutico.
All’esterno le nostre volontarie Elisabetta e Eleonora hanno intrattenuto i pazienti grandi e piccoli durante l’attesa con palloncini e giochi di gruppo che hanno avuto un successo strepitoso conclusosi con la distribuzione di caramelle e penne.
Alla fine della giornata questi sono i risultati: 153 visite di cui 80 pediatriche con le rispettive vaccinazioni.
Fra le patologie più frequenti sono state riscontrate: cistiti, “vedena” (che significa dolore nella lingua locale), bronchiti croniche, emicranie, otiti, malnutrizioni infantili, amebiasi, gozzo, epilessia. Tra i casi particolari giunti alla nostra osservazione un caso di cardiopatia congenita in una bambina di 4 anni (probabile difetto interatriale), una grave paresi agli arti inferiori di un’adolescente di 13 anni causata da ipossia celebrale al momento del parto da mancata legatura del cordone ombelicale alla nascita. La validità dell’impegno sanitario e umanitario dell’H.H.P.P. è stata confermata dalla seconda visita effettuata ai signori Palakkudjil padre e figlio, gli stessi ai quali nel febbraio 2005 era stata assicurata terapia anti-epilettica quotidiana per un anno a carico dell’associazione date le pessime condizioni economiche della famiglia. Il signor Philipose di 52 anni non ha avuto più crisi, il figlio Biju è sempre stato bene e ha avuto solo bisogno di un aggiornamento del dosaggio terapeutico. Il nostro impegno è stato riconfermato per l’anno successivo.
Alle 14:30 di ritorno dal villaggio, sobrio spuntino presso il convento dell’Assisi Hospital e visita guidata da suor Jain ai reparti dell’ospedale. Abbiamo visto tre neonati per una dei quali, date le disagiate condizione economiche abbiamo proposto alla madre l’adozione a distanza Progetto Jeevan; lei riconoscente, ci ha chiesto di scegliere il nome dal momento che in India questo viene dato dopo vari mesi dalla nascita. Di comune accordo è stato scelto il nome di Marta.
Molto stanchi ma ancor più soddisfatti per il lavoro svolto in questa prima giornata, siamo tornati in orfanotrofio per sbrigare le nostre quotidiane pratiche burocratiche (foto, diario, adozioni…).
Il gruppo H.H.P.P. di comune accordo ha adottato come slogan di questa missione : “RICCARDO MANGIA!!!” frase constante che lo zio George ripete al nipote ad ogni pasto…