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HUMANITARIAN HELP FOR POOR PEOPLE - O.N.L.U.S.

Discorso di Presentazione

Colleviti, (Pescia) 14 giugno 2003

Reverendissimo Monsignor Vescovo
Eccellenza Signor Prefetto
Illustrissime Autorità
Esimi Colleghi
Gentili Signore e Signori tutti

E' con tanta emozione, profonda gioia, e tanto, tanto timore per essere oggi qui davanti a tante e così importanti persone, nella Casa del più importante di tutti noi , che voglio parlarVi di un progetto che a noi sta molto a cuore, di questo sogno umanitario, che ha riunito persone diverse che fino ad ieri per poco si conoscevano.

Vi chiederete chi siamo? Perché siamo qui? Perchè Voi siete qui? Penserete : ecco un'altra, l'ennesima Associazione che ci chiede soldi, che poi chissà dove andranno a finire. Se avrete la pazienza di ascoltarmi per pochi minuti cercherò di illustrarVi quello che ci ha spinto a mettere tutti noi stessi nella realizzazione di questo Nostro Sogno Umanitario. Ognuno di noi qui presenti, già dall'adolescenza con poca convinzione, con la giovinezza un po' più concretamente, inizia a fare programmi che purtroppo quasi sempre si scontrano con la dura realtà della vita quotidiana; è così che quando il tempo è passato, ed i capelli , per chi li ha ancora sono imbiancati , girandoci indietro per rivedere il film della nostra esistenza , ci rendiamo conto, con tristezza, che ,a volte, la vita non è stata proprio quella che avevamo sperato.

Ecco allora che noi, Fondatori della H.H.P.P. (Humanitarian...) spinti dal forte desiderio di concretizzare quei progetti che per molto tempo erano rimasti sepolti nel nostro cuore, spinti anche dai racconti entusiastici di chi aveva avuto l'opportunità di iniziare a realizzarli, quasi senza rendercene conto, ci siamo riuniti ed abbiamo dato il via alla nascita di questa Associazione. Quale è questo sogno che vogliamo realizzare? Molto semplice a definirsi , probabilmente molto difficile a realizzarsi, ma sicuramente molto stimolante per il nostro cuore: speriamo con la nostra opera e la nostra dedizione di far nascere un sorriso su volti sofferenti di persone che si sentono abbandonate da tutto e da tutti.

Pensate ad una realtà fatta di migliaia e migliaia di persone che vivono senza un riferimento ospedaliero, senza un medico che possa curare anche il più banale dei mali ; provate ad immaginare cosa significa non aver modo di curare un mal di denti, una semplice tosse, una dissenteria banalissima che se trascurata potrà condurre anche alla morte. Provate a pensare cosa vuol dire non saper dove partorire, non saper dove curasi una ferita, non potersi curare la benchè minima malattia. Io stesso, Medico, tra i Soci Fondatori di questa Associazione, ho visitato per ben tre anni il sud dell'India. Vi posso garantire che c'erano famiglie intere che giungevano a piedi da villaggi distanti chilometri , per farsi visitare da una Medico, non avendone magari visto neppure uno in tutta la loro vita; erano sicuri di poter alleviare i propri malanni fisici con quelle medicine date loro gratuitamente, non essendo altrimenti in grado di comprarle. Immaginate adolescenti che hanno 3 – 4 crisi epilettiche al giorno, perché la famiglia non ha i soldi per comprare le medicine; immaginate un indigeno che si fa 2 giorni di marcia e attraversa in canoa 2 fiumi con un versamento al ginocchio per farsi curare.

Immaginate la disperazione prima e a gratitudine dopo averlo vistato, curato, aiutato; immaginate ammalati di tubercolosi o di lebbra ai quali lo Stato passa solo la cura durante il ricovero in ospedale e che poi, una volta dimessi, non avendo i soldi per le medicine, muoiono per forme croniche di malattia da noi conosciute solo negli studi universitari. E pensare che tanti di questi casi disperati si potrebbero aiutare e curare, con pochissimo impiego di tempo e di mezzi : nella mia esperienza a volte è stata sufficiente una sola iniezione dei nostri più semplici antibiotici a risolvere casi di broncopolmonite o di altre infezioni; sono state sufficienti 3 o 4 compresse di un antinfiammatorio, per noi, normale, per far stare meglio da un'artrosi dolorosissima per 1 anno intero.

Però, anche se sono sufficienti poco tempo e pochi mezzi , questi ci vogliono, perché la realtà alla quale andiamo incontro riconosce la necessità di tutto, cioè di tutte quelle cose che per noi sono la quotidianità : vengono usate ancora le siringhe di vetro bollite in acqua (quelle di plastica monouso ci sono, ma costano troppo anche per l'Ospedale); i deflussori per le flebo, una volta usati, vengono puliti, fatti asciugare ed usati ancora; i guanti adoperati per gli interventi chirurgici vengono lavati, messi ad asciugare come calzini al sole, e riusati; la carta che noi con facilità gettiamo nei nostri cestini è un bene preziosissimo; pensate che i quaderni dei bimbi, i libri di scuola sono scritti su di una carta sottile come la nostra carta igienica.

Noi desideriamo con determinazione aiutare questi nostri sfortunati fratelli, partendo da piccoli passi e fiduciosi di andare lontano. Per raggiungere il nostro scopo abbiamo bisogno di Voi, dell'aiuto di tutti, in tutti i modi possibili; noi crediamo in quello che facciamo, in quello che ci siamo prefissati, in quello che vogliamo e dobbiamo fare per aiutare i nostri simili, le popolazioni più sfortunate del mondo. Voi dovete credere in noi, assolutamente certi che tutti i vostri aiuti giungeranno a destinazione lì dove ce n'è più bisogno. Aiutateci in qualunque modo Voi pensiate opportuno . Quale? Innanzitutto con la parola che crea parola che ognuno di Voi , tornando oggi a casa, può fare parlando della nostra Associazione con gli amici e le persone che conosce ; l'eco che creerà sarà per noi veramente importante.

Abbiamo bisogno di farci conoscere , in qualunque modo, e questo non per fanatismo o per esaltazione; solo ,secondo noi, per coerenza. Ho visto bambini di scuola dormire su stuoie per terra , e l'anno dopo con l'aiuto di pochi, siamo riusciti a riempire quella scuola di brande e lettini. Come ho detto prima, in questi luoghi c'è bisogno di tutto e con tutto l'aiuto che vorrete dare a noi ce la potremo fare. Credetemi, in quel breve periodo in cui ho fatto il Medico in India, è stato molto più quello che ho ricevuto, rispetto a quello che ho dato ! Sicuramente riusciremo, portando la nostra opera di Medici all'Ospedale di Mukkuttuthara nello Stato del Kerala nell'India del Sud costruito e gestito dalle Suore Francescane di Ognissanti di Firenze (qui presenti insieme a noi) e i vostri aiuti umanitari, a realizzare passo dopo passo questo grande, impegnativo sogno dell'Associazione H.H.P.P. ; noi metteremo tutto il nostro impegno, la nostra dedizione, il nostro tempo, alla sua realizzazione in India come prima destinazione ed in Perù come seconda; voi stateci vicini con la vostra solidarietà.

Da noi tutti , un grazie di cuore a tutti Voi.

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