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17.09.2017 Partenza dall'Italia
18.08.2017 Arrivo India Hyderabad ---> Vijayawada
19.09.2017 Visite bambini Progetto Jeevan al Mary Matha Dispensary
20.09.2017 Medical Camp al Villaggio di Vykundapuram
21.09.2017 Medical Camp al Villaggio di Modhur + vaccinazioni
22.09.2017 Medical Camp al Villaggio di Dondapadu
23.09.2017 Medical Camp al Villaggio di Nelapadu + vaccinazioni
24.09.2017 DOMENICA - FREE DAY
25.09.2017 Medical Camp al Mary Matha Dispensary di Thullur
26.09.2017 Partenza da Thullur per il Kerala
26.09.2017 Arrivo Kerala Kanjirappally Orfanotrofio Assisi Baby Sadan
27.09.2017 Controllo bambini Progetto Jeevan Assisi Baby Sadan Kanjirappally
28.09.2017 Controllo bambine Progetto Jeevan Balika Bhavan Kottayam
29.08.2017 Partenza per Kocin
30.09.2017 Partenza per Italia Kocin---> Dubai ---> Bologna
Sabato 23 Settembre 2017
Se fosse meteorologicamente possibile e se il Colonnello Bernacca ci permettesse questa affermazione, oggi la giornata è stata ancora più calda , umida ed afosa di quella trascorsa ieri ; tutti i volontari ( ammesso e concesso che il Dr George non faccia testo con il suo copioso e diffuso sudare in ogni condizione ambientale un po’ calduccia ) ed anche le Suore hanno sudato le fatidiche sette camicie per sopportare questo clima così violento. E pensare che noi anche qui abbiamo tutte le nostre comodità, i ventilatori, l’acqua fresca, la possibilità di fare la doccia a nostro piacimento; pensate alla realtà degli abitanti dei villaggi di questa regione dell’India Centrale senza nulla che li possa aiutare a sopportare questa opprimente cappa di calore che invade e pervade ogni cosa. E poi questa non è neanche la stagione più calda dell’anno, perché ad Aprile Maggio e Giugno la temperatura raggiunge e supera i 50°C con una umidità stratosferica. Nonostante questo , e con tutte le difficoltà ed i sacrifici del caso, anche oggi nessun volontario H.H.P.P. si è tirato indietro ; ognuno ha realizzato il proprio compito di lavoro al meglio permettendo il raggiungimento degli obbiettivi previsti. Quelli di oggi erano l’effettuazione di vaccini e di visite mediche a due villaggi nei pressi di Thullur. La mattinata è iniziata con gioia a colazione quando Sr Jain, sbirciando nei dati dei passaporti, ha scoperto che oggi era il compleanno della Dottoressa Tiziana, ed al suo ingresso ha intonato insieme a noi e tutte le Suore un calorosissimo Happy Birdhday for you, facendole tagliare una torta preparata per l’occasione. Di prima mattina, caricato come al solito lo Scuolabus volontari e Suore sono partiti alla volta del Villaggio di Nelapadu, vecchia conoscenza, ma che quest’anno ci ha riservato una sorpresa ( più o meno gradita ) : arrivati in prossimità della mèta , lo Scuolabus si è fermato perché il capo Villaggio ci ha fatti TUTTI traslocare su di una carretto ,trainato da un trattore, dove erano state sistemate 8 sedie di plastica , una per ognuno di noi. Così posizionati , comodi ma sotto il sole cocente, ad 1 km all’ora il trattore si è messo in moto mentre i bambini continuavano felici a bombardarci con manciate di petali di fiori. C’erano da percorrere solo qualche centinaio di metri, ma il trattore ha impiegato circa mezz’ora a fare il percorso nel frastuono di suoni di tamburo e petardi. Arrivati a destinazione , la Chiesetta locale come al solito, 84 vaccini anti epatite B a bambini e adolescenti , 117 visite mediche a chi ha chiesto di averne bisogno ed un dono per tutti. A pranzo ci siamo recati presso la Parrocchia bala Jesu Bhavan di Thullur , dove il Parroco ci ha generosamente offerto il pranzo preparato dalle nostre Suore del Dispensario. Il tempo di un veloce caffè e via verso Rajapudi, anche un piccolo villaggio già conosciuto e che anche quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di aiutare con la nostra operare sanitaria (con 190 visite mediche) ed umanitaria. L’aria della sera non si è alleggerita quasi per nulla e noi, mentre scriviamo questo diario per illustrare le nostre giornate pensando ai nostri cari rimasti in Italia , consideriamo ,nonostante il nostro lamentarci per mille problemi, quanto fortunati siamo stati a nascere nella nostra parte di mondo.