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21 Aprile 2017 Venerdi
Dopo la supergiornata umanitaria di ieri , oggi è stato un giorno di “relativo” riposo dal mattino fino a sera inoltrata. Ma andiamo per ordine : il nostro amico Xavier ( che ricordiamo è un Sacerdote Segretario del Cardinale ) ci ha regalato 30 minuti di sonno in più dal momento che stamani è venuto a prelevarci dai nostri alloggi alle ore 08,00 . Tutti ben svegli e pronti al da farsi , ci siamo indirizzati verso l’Arcivescovado, senza tralasciare di osservare con attenzione l’inizio di una nuova giornata in questa sperduta località del mondo. Se non fosse stato Papa Francesco ad alzarla agli onori della notorietà per avervi aperto la prima Porta Santa della Misericordia , quanti di noi avrebbero saputo dove si trovava Bangui ? Comunque abbiamo attraversato la consueta moltitudine di persone immersa in nuvole di sabbia essendo quasi tutte le strade non asfaltate , ma ricoperte di un terriccio rossastro che , sollevato dalla varia umanità che lo calpesta, si insinua in tutti i più reconditi anfratti del corpo. Arrivati alla dimora del Cardinale, ( Sua Eminenza non era presente perchè aveva già cominciato a fare gli incontri personali con la popolazione locale, ed erano già a quest’ora più di cinquanta le persone in attesa per parlare con Lui) abbiamo consumato la nostra colazione , dopo di che siamo partiti verso il centro città direzione mercato centrale dove i vari ambulanti erano prontissimi ad accogliere noi bianchi europei in cerca di un souvenir . Ovviamente ci sentivamo tutti gli occhi addosso ( forse perché tutti avevamo i pantaloni blu ?) ma incuranti di questo e sotto il vigile controllo di Xavier abbiamo fatto i nostri acquisti per poi tornare verso l’Arcivescovado. Qui il Cardinale aveva smaltito tutti i suoi impegni del mattino, per cui poco più dopo le ore 12 abbiamo iniziato il pranzo ad un’ora così precoce perché Sua Eminenza aveva importanti impegni nel primissimo pomeriggio. Il termine del pranzo è stato l’occasione per donare al Porporato i gagliardetti delle rispettive Associazioni da parte di Nello ( quello del Rotary International Distretto 2071 ) e quello di H.H.P.P. da parte del Dr George . Momenti di sincera commozione da parte nostra nel vedere come il Prelato abbia gradito i nostri omaggi e ben volentieri si è sottoposto alle foto di rito . Nel pomeriggio il capo muratore che sta eseguendo dei lavori in Arcivescovado, Padre Raymond ,Monaco Francescano, ci ha guidati a fare conoscenza delle realtà missionarie presenti nei vari quartieri di Bangui ; abbiamo incontrato i Padri Francescani ,i Cappuccini ed i Domenicani. Tutti questi luoghi sono vere oasi di serenità , di pace , vera fraternità e tanta tanta modestia. Queste realtà , anche esse invase dall’orrore della guerra civile , pur attraversate dall’odio delle fazioni tribali - religiose opposte , non hanno esitato ad aprire le porte agli sfollati in fuga dalle violenze, dalle razzie e dalla morte. Sono stati l’unico rifugio sicuro che ha permesso alla popolazione inerme , la sopravvivenza. Abbiamo incontrato numerosi Padri provenienti dalla Polonia , dalla Francia ed in particolare Padre Antonino , nativo di Vignola , da circa 30 anni Missionario in Africa. Con la simpatia innata degli emiliani ed una serafica serenità che sprizzava dai suoi occhi ci ha raccontato tutte le peripezie della guerra, la paura giornaliera dei ribelli, la gioia con la quale hanno accolto gli sfollati dai quartieri più a rischio. I Religiosi non hanno esitato un secondo ad aprire le porte delle loro missioni a chi chiedeva un aiuto concreto per sopravvivere, pur conoscendo le difficoltà alle quali andavano incontro . E’ stato molto felice di parlare di noi e noi abbiamo da lui ricevuto una trasfusione di umiltà, di gioia di vivere e di altruismo. A pomeriggio inoltrato siamo ritornati verso casa percorrendo le solite strade senza manto stradale ( che riescono a farci rimpiangere anche le condizioni pessime delle strade della nostra Montecatini ) completamente prive di illuminazione pubblica tanto che scansare al buio la popolazione di carnagione nera quasi tutta vestita di scuro, è veramente un grosso problema di sicurezza. Il Cardinale già ci stava aspettando per la cena ed appena arrivati ci siamo seduti a tavola per consumare il solito pasto in comunità. A fine cena saluti di rito e ringraziamenti da parte di Sua Eminenza , e da parte nostra un immenso ringraziamento a colui che ci ha accolto come figli e ci fatti sentire come a casa nostra. Qualcuno di noi ha voluto ipotizzare che in un futuro il Cardinale di Bangui potrebbe diventare il nuovo Papa di Roma , il primo Papa Africano della storia , e questa ipotesi non può fare altre che suscitare in noi un mondo di gioia. Dopo cena a letto presto dal momento che domattina le nostre sveglie suoneranno alle 03,30 perché l’appuntamento con Xavier per andare all’aeroporto è per le 04,00. Amara sorpresa serale nel non trovare la disponibilità dell’acqua corrente nella camera da parte del Dr George, ma anche questa è Africa e comunque : buonanotte a tutti.