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20 Aprile 2017 Giovedi
Le preoccupazioni relative alla situazione locale esistente , la tristezza di aver lasciato a casa i nostri affetti più cari , sono svanite in una calda doccia e seguite da un rilassante sogno ristoratore. Stamani la sveglia è squillata molto presto perché alle 07,30 Xavier ci è venuto a prelevare per fare colazione tutti insieme con il Cardinale alle ore 8 . La mia precedente affermazione non è stata vera per tutti perché la sveglia di Nello non ha suonato , non perché non l’aveva posizionata bene , ma solo perché non aveva aggiornato la regolazione dell’orologio telefonico all’ora locale. Poco male perché l’arrivo dell’auto , il parlare del Dr George e di Alfredo hanno fatto alzare dal letto immediatamente il dormiente ed alla fine è stato lui il primo al entrare in macchina. Il breve viaggio dal nostro centro di accoglienza fino all’Arcivescovado ci ha permesso ancora una volta di vedere con i nostri occhi la sconvolgente realtà di queste popolazioni , confermando ancora di più il nostro animo per un concreto aiuto. Dopo la consueta frugale colazione , abbiamo avuto il primo fattivo incontro indirizzato al lato sanitario del progetto della Fondazione per il km 5 di Bangui : abbiamo incontrato un giovane fisioterapista responsabile delle iniziative sanitarie di tutta la Diocesi , e con lui abbiamo concordato le necessità e gli interventi possibili realizzabili da H.H.P.P. quale partnership della Fondazione NCDEIF. E’ stato un incontro molto proficuo dal punto di vista umano ed operativo perché il giovane volontario ci ha illustrato le più impellenti necessità sanitarie della zona , ci ha consegnato una richiesta di farmaci essenziali per questi luoghi ( richiesta che noi cercheremo di esaudire con la preziosa collaborazione del consueto Centro Farmaceutico Missionario di Firenze ) ed ha invitato calorosamente H.H.P.P. a venire ad effettuare le proprie missioni sanitarie nei villaggi limitrofi a Bangui dove mai nessuno va ad interessarsi nelle necessità sanitarie dei relativi abitanti. Mentre Nello ed il Dr George erano impegnati in questo incontro Alfredo , il Cardinale ed il Prof Martin illustravano il progetto della Fondazione ad un gruppo di Religiosi e non della Dioecsi. Dopo questi utili incontro nel primo pomeriggio abbiamo vissuto una esperienza veramente straordinaria per tutti noi e per H.H.P.P. in particolare . Il Cardinale ed il Prof Martin ci hanno invitato ufficialmente quali partner privilegiati della Fondazione NCDEIF all’incontro della Piattaforma Intereligiosa locale alla quale veniva presentato il Progetto del Km 5 di Bangui sotto il profilo della volontà di Papa Francesco di realizzarlo ( il Prof Martin ) , sotto l’aspetto puramente tecnico della ricostruzione illustrato dall’Architetto Alfredo , su quello della ricerca fondi dal Geometra Nello e su quello sanitario dal Dr George. Quando ho iniziato a parlare vi devo confessare che il mio orgoglio è andato alle stelle perché parlare davanti al Cardinale , all’Imam e a tre rappresentanti delle Confessioni Protestanti del progetto sanitario di H.H.P.P. inserito nella realtà di questo devastato sobborgo ( 25000 abitanti !!! ) della capitale del Centroafrica, ha ripagato me, non come persona ma come rappresentante della nostra comune associazione, di tutti i sacrifici , la stanchezza fisica ed anche delle delusioni sofferte in questi 14 anni di vita della Onlus. H.H.P.P. è stata sdoganata a livello internazionale ed ancora di più tutti i soci , i volontari, i simpatizzanti ed i benefattori devono godere insieme al Presidente di questo riconoscimento che sancisce una volta di più quanto importante sia il lavoro che tutti insieme abbiamo svolto in questi anni . Per inciso , quando l’amico Nello a Roma ha fatto il nome di H.H.P.P. al prof Martin che cercava una affidabile Associazione per inserirla nella Fondazione per Bangui , Geneviève infermiera camerunense che vive e lavora il America , Segretaria della neonata Fondazione , appena controllato su internet il nostro operato in questi 14 anni , ha subito richiamato il Professore confermando la piena attendibilità di H.H.P.P. per tutto quello realizzato fino ad oggi. Con questa carica dentro il mio animo ho fatto il mio intervento , nel mio francese maccheronico-studentesco , ma con un tale entusiasmo da strappare un caloroso applauso al termine. Al momento della discussione sugli interventi appena terminati , l’ Imam dei Mussulmani è stato il più convincente ed acceso sostenitore che il nome da dare a questa nuova realtà deve essere Villaggio km 5 di Bangui di Papa Francesco ; una tale ecumenica affermazione ha lasciato il mio animo esterrefatto , tanto che al termine dei saluti e di tutti i convenevoli del momento, sono andato personalmente a complimentarli con lui dicendogli che se tutti i mussulmani ragionassero con una mente così fraternamente aperta il mondo sarebbe migliore , ricevendo da lui un sorriso di condivisione . Terminato ultra positivamente l’incontro intereligioso , ci siamo recati ad incontrare una Infermiera, Ombretta , nativa di Brescia, che da 8 anni vive una realtà missionaria prima con Emergency in Iran ed attualmente a Bangui presso l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù ( unico Ospedale Pediatrico in questa zona dell’Africa Centrale e punto di riferimento delle necessità sanitarie per i bambini di molti Stati della Regione ). Conoscenza molto positiva che potrebbe aprire porte operative anch’essa. Molto stanchi ma anche molto ma molto soddisfatti, dopo cena ci siamo immersi nella notte africana ( nel senso che il nostro Xavier ci ha portati nel Centro di accoglienza ) e dopo una salutare doccia , dopo tutto il sudore che abbiamo versato per il caldo … e non solo , ce ne andiamo a letto non senza rivolgere il nostro ultimo affettuoso saluto a tutti i nostri cari rimasti in Italia. Bacioni affettuosi a tutti