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16 gennaio 2004
Mattino: Dopo una nottata trascorsa in buona parte da alcuni di noi a metabolizzare sia emotivamente che fisicamente le fatiche della giornata al villaggio di Kannimala, abbiamo ripreso la nostra attivita' all'ospedale, visitando con relativa tranquillita' un buon numero di pazienti, sia adulti che bambini, affetti dalle patologie piu' svariate sia mediche che chirurgiche. Tra i casi piu' particolari una grave frattura di tibia da sottoporre ad intervento chirurgico, un'anziana con grave crisi asmatica, un paziente "aneddotico": durante la visita abbiamo notato una cicatrice chirurgica addominale ed alla richiesta della patologia che aveva determinato cio', ci e' stato risposto che era stato operato perche' aveva "aria nella pancia"; una giovane madre si e' presentata dicendo che aveva mal di pancia, le mestruazioni non venivano da circa un anno, ed il movimento che sentiva nella pancia, lo riferiva alla peristalsi intestinale. Secondo voi qual'era la patologia piu' plausibile?
Ma certamente una bella nuova gravidanza ormai quasi al termine!
Pomeriggio: Dopo un frugale pasto siamo velocemente partiti in direzione della costruenda casa di accoglienza per ragazze madri ed orfani a pochi chilometri dall'ospedale; e' cominciato qui un pomeriggio carico di emozioni molto forti. All'arrivo alla nuova costruzione dove ci aspettava Suor Elisabetta per farci prendere parte alla gettata del tetto. Abbiamo consegnato, con il cuore pieno di tristezza e rimpianto, la somma che abbiamo raccolto in Italia in memoria del Dott. Roberto Ferretti con la posa di una targa ricordo. E' stato un momento molto toccante per tutti noi. Ma il pomeriggio non era finito qui per l'emozione che ancora ci doveva regalare. Al nostro arrivo a Kottayam all'orfanotrofio per bambine abbandonate, siamo stati letteralmente assaliti da questi frugoletti pieni di tanto colore e tanto amore da regalare a tutti noi. Abbiamo mangiato un gelato insieme a loro, le abbiamo visitate e vaccinate tutte e per ultimo, ma solo nel tempo, ci siamo fatti un'iniezione d'amore con la loro stretta vicinanza, che ha commosso tanto la nostra Beatrice, il Dott. George e tutti gli altri, che non hanno potuto fare a meno di essere coinvolti dalle tristi storie di queste bellissime bambine! Alle ore 23,30 siamo tornati all'ospedale stanchi ma come al solito pieni di tanto affetto regalatoci e di gioia per quello che stiamo facendo.
Domani e' un altro giorno e l'avventura continua!!!