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Verificare utilizzo del finanziamento inviato per : 1) costruzione del tetto dell'aula principale della Scuola di Kutereta ( Etiopia del Sud nel Vicariato di Hosanna ) e di 2 nuove aule per i numerosi bambini del posto della stessa Scuola 2) realizzazione della terza fase ( tubazione e serbatoio ) del Progetto Acqua per rendere autonoma la fornitura di acqua al Kindergarden(Asilo) di Hosanna
Coppa Alessandro - Medico
Ghiandai Walter - Volontario
Lavezzari Alessandro - Volontario
Martini Giorgio - Medico
Rogialli Gianna - Volontario
Prendere contatti con i referenti locali per verificare l'attuazione dei progetti di cui sopra ed analizzare la possibilità che H.H.P.P. possa in futuro organizzare una missione sanitaria in un poliambulatorio locale che ci dicono dovrebbe essere stato realizzato ultimamente.
Il diario giornaliero verrà inviato compatibilmente con la disponibilità internet locale molto molto difficoltosa !
05 Aprile 2013
Stanotte il cielo etiope ci ha accompagnati con un violento temporale che però non ha minimamente impedito il nostro sonno ristoratore. L’ambiente di soggiorno è costituito dalle stanze destinate ai Medici in servizio presso l’ Ospedale Saint Marie di Dubbo , definito guest house ma che di guest ha veramente poco e si presenta solo come house; non è che i volontari italiani presenti in questa parte di Africa siano molto esigenti, ma si sarebbero accontentati della gestione riferita all’anno precedente: docce funzionanti, bombola del gas carica , servizi igienici attivi e dispensa fornita dell’essenziale per la sopravvivenza. Ovviamente nessuno si è lamentato più di tanto e tutti insieme , compresi i Frati Francescani del locale convento, si sono impegnati per risolvere al meglio le difficoltà abitative. Stamani sveglia alle ore 06,50 perché avevamo appuntamento per la colazione dai frati di cui sopra alle 07,00 ; dopo di che partenza alla volta della Scuola di Kutarata ( erroneamente definita in precedenza Kutereta ) dove è in atto il progetto di ampliamento della locale Scuola Materna ( Kindergarden ) e ristrutturazione del tetto della stessa da parte di H.H.P.P. Per arrivare alla nostra meta, dopo 50 Km di strada asfaltata in più che buone condizioni, ci siamo incontrati con il locale Vescovo Gheorghe Matheus e con Abba Ghera ( un Sacerdote ) nostri referenti in loco per il progetto. Tutti insieme ci siamo inoltrati, o per meglio dire inerpicati, per una pista di terra battuta del colore rosso tipico africano, facendo un saliscendi che ha messo a dura prova le jeep ed i loro occupanti. Dopo circa 1 ora di questo rally siamo arrivati a destinazione , accolti dai 140 bambini della Scuola che ci hanno salutato con i loro gioiosi canti di benvenuto, allietandoci con i loro profondi sorrisi. Abbiamo avuto il piacere di constatare che i lavori finanziati dalla nostra Associazione sono già iniziati e termineranno dopo la chiusura dell’anno scolastico. Durante il soggiorno a Kutarata due ragazzi del gruppo ( di cui uno è sicuramente molto ragazzo nello spirito) hanno iniziato a giocare a pallone con tutti i bambini; in seguito a questi primi temerari si sono aggregati tutti gli altri componenti, compreso sua Eccellenza il Vescovo !
Terminata la visita alla scuola, siamo stati invitati a pranzo nei locali del Vescovado dove ci è stato offerto un pasto ricco di pietanze locali e di molto molto affetto.
Di ritorno a Dubbo, ci siamo incontrati con i responsabili dell’Ospedale , compreso il Dr Luciano David ( un volontario Medico di 82 anni da molto tempo attivo in Etiopia oltre che in molte altre povere realtà africane ) per tentare un approccio utile alla realizzazione di missioni sanitarie da parte di H.H.P.P. in questa struttura sanitaria. Il nostro entusiasmo è stato frenato sul nascere dalle difficoltà obiettive locali, ma non disperiamo e speriamo che dall’incontro di domani con Sr Regina , Superiora del locale Convento di Suore e Referente per l’organizzazione dell’Ospedale , possa aprirsi una possibilità operativa per il futuro.
Un episodio che ha contraddistinto questa nostra giornata etiope, è stata la presa di coscienza visiva della realtà ultra povera che vive la popolazione locale: di ritorno da Kutarata, abbiamo notato lungo la strada sterrata un tucul diverso dagli altri per la presenza sulle pareti esterne di dipinti che hanno colpito la nostra attenzione. Ci siamo fermati immediatamente con il solo intento di fotografare questa particolare struttura abitativa e la realtà che ci è saltata agli occhi è stato quanto di più sconvolgente: è vero che il tucul affrescato sia all’esterno che all’interno era dotato di un letto , una cassapanca, un tavolino e delle sedie di legno, ma in effetti non serviva per i bisogni abitativi dei suoi proprietari. Questi in realtà vivono a circa 5 metri di distanza, in un tucul analogo ma dove quello che regna è sola la più grande povertà; vi basti pensare che all’interno c’è addirittura un piccolo recinto per gli animali di proprietà con un solo sporco materasso utile e necessario per tutti i componenti della famiglia. Ma allora vi chiederete a cosa serve il tucul affrescato e dotato dei confort abitativi interni ? Perché la famiglia ha un figlio emigrante che con i soldi del lavoro all’estero si è costruito questo tucul così grazioso per sé, quando ritorna a casa, o per i suoi ospiti quando vengo in vista al villaggio. La povertà di questa famiglia vi è ben dimostrata dall’immagine dei loro figli col volto ricoperto di mosche e l’addome tipico dello stato di malnutrizione .
Con il cuore pieno di tristezza per quello che abbiamo visto, ma con la speranza di poter fare qualcosa anche se poco per questi derelitti, in attesa del temporale serale vi inviamo i nostri più affettuosi saluti
Buonanotte Italia !