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18° in India-Ott 2012

Visite mediche ad aduti e bambini ; vaccinazioni anti epatite b ai bambini delle Scuole di Thullur e dei villaggi limitrofi ; aggiornamento schede bambini inseriti nel progetto jeevan di adozioni a distanza e notizie aggiornate da riferire in Italia alle famiglie adottive ; attività odontoiatrica per circa 1 mese gestita nel poliambulatorio dentistico ed oculistico del Mary Matha Dispensary di Thullur dal Dentista volontario di H.H.P.P. Dr George Xanthakis ( originario dalla Grecia ma residente ed operante in Svezia da 7 anni ) ; inaugurazione dei Servizi Igienici Esterni per la Scuola del Mary Matha ; controllo della consclusione dei lavori di ampliamento della stessa Scuola ; controllo dello stato di utilizzo del punto acqua potabile interno al complesso  Mary Matha e valutazione della sua sufficienza o meno ; dono ai bambini di molti vestiti e giocattoli portati dall'Italia

BALISTRERI FLORA          Volontaria

CAPO MARIA                   Psicologo

CAPPELLETTI ROBERTO    Medico Cardiologo

FROSINI NOVELLA            Infermiera Professionale del 118

LOTTI EMILIANO              Medico Emergenza del 118

LOTTI LUCA                    Medico Medicina Generale

MARTINI GIORGIO           Medico Medicina Generale

PELLEGRINI ELENA            Medico Specializzando

 SPAGNI GIUDITTA            Medico Specializzando

 RAVALLI GABRIELLA          Medico Pediatra

 VENTURINI PAOLO            Volontario

 ZAMPIERI MASSIMILIANO  Volontario

 XANTHAKIS GEORGIOS          Medico Dentista    

 

Partenza il giorno 10 Ottobre da Milano Malpensa - Arrivo ad Hyderabad ( via Dubai ) il giorno 11 Ottobre; lo stesso giorno trasferimento aereo a Vijayawada dove le Suore ci verranno a prendere con lo Scuolabus per portarci a Thullur ( Stato di Andhra Pradesh ). Il 22 Ottobre partenza da Thullur con volo Vijayawada-Hyderabad-Kochi per trasferirci a Kanjirappally nello Stato del Kerala dove visiteremo ed aggiorneremo le schede dei bambini che abbiamo adottati a distanza nei 7 Orfanotrofi locali.   Il 26 Ottobre partenza per il ritorno in Italia

DIARIO GIORNALIERO

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 Giovedì 25 Ottobre 2012

Comincia oggi il nostro lungo viaggio prima di avvicinamento alla sede dell’aeroporto internazionale Kocin, e poi alla tappa intermedia Dubai per arrivare a Roma nel primo pomeriggio di domani. Come sempre prima di sbarcare sul “sacro suolo della Patria” ( dove arriveremo in cinque dal momento che i milanesi Max e Roberto arriveranno alla Malpensa ) pubblichiamo su questo diario le considerazioni finali dei partecipanti alla 18° Missione sanitaria ed Umanitaria di H.H.P.P. in terra indiana, considerazioni spontanee, sicuramente sincere e libere da qualunque costrizione o censura.

EMILIANO

Scrivo queste righe dall'aeroporto di Hyderabad qualche giorno
prima della conclusione ufficiale della 18esima missione umanitaria di
H.H.P.P in India, la sesta per me, che per motivi di lavoro e,
ahime', di giorni di ferie finiti, devo lasciare anzitempo. Mentre
aspetto di imbarcarmi sul volo Hyderabad - Milano via Dubai, riesco a
malapena a descrivere quello che ho provato in questi 10 giorni a
Thullur... ; ogni volta che ritorno in India vivo esperienze ed emozioni
sempre nuove e quest ' anno, in particolare, ancora più forti ed
indelebili perché le ho condivise con mio padre, che mi ha trasmesso
fin da piccolo, la bellezza e la voglia di condividere ogni giorno la
nostra fortuna con chi ne ha meno, molta di meno. Voglio spendere
due parole oggi come non mai, per il Dr Giorgio Martini che nonostante
tutto continua ogni anno questa avventura, in India ed in altri Paesi
del Mondo, con la stessa energia, lo stesso spirito, la stessa
caparbietà di sempre. Ringrazio Novella per la fiducia riposta in me
nell'affrontare questo viaggio e per la sua instancabile verve;
ringrazio Maria per il sostegno psicologico gratuito ed
indispensabile; ringrazio gli altri componenti del gruppo perché da
ognuno di loro ho imparato qualcosa; ringrazio la mia Sarah che mi
sopporta; ringrazio la mia famiglia che mi sta vicino e mi asseconda
per queste "trasferte"; ringrazio tutto il personale del 118
di Pistoia che ha letto il diario, mandato sms, pensato, supportato,
incitato, ma soprattutto DONATO tantissimo materiale sanitario e non;
ringrazio ancora una volta, e credo che non smetterò mai di farlo, Sr
Jain e tutte le Suore che sono state con noi a Thullur e nei villaggi
per tutto quello che fanno ogni giorno, in silenzio,per gli ultimi
della fila.

ELENA

Tutto è iniziato quando mia mamma mi ha consigliato di leggere “la città della gioia” di Dominique Lapierre. Il sogno di venire in India è sbocciato da solo e mi è martellato in testa per i 6 anni di Medicina. Poi finalmente è arrivata l’occasione che aspettavo e in cui, oltre a vedere questo affascinante paese, ho potuto realizzare il sogno di di dare una piccola mano a chi ne ha bisogno.
Sono partita senza grosse aspettative, né per il viaggio né per me come Medico,ma non posso fare altro che pensare a quanto sono stata felice nella mia permanenza qui ! Permanenza troppo breve, visto che non potrò completare il viaggio andando in Kerala, ma con la consapevolezza che un giorno tornerò, perché qui è stato l’unico posto in cui ho ritrovato la pace.
Sono stata trasportata, come in un sogno, dove non mi costava fatica fare il lavoro quotidiano e nessuno era lì a giudicarmi. Questo grazie anche al bellissimo gruppo che mi ha accolta e mi insegnato tanto, molto, tutto direi…
Questa esperienza mi ha consentito di imparare di nuovo a sorridere, ma non un sorriso stampato che si usa a casa, ma un sorriso sincero, genuino, che nasce dal cuore ! Qui lo sanno fare tutti e sembra così semplice; perché da noi è così difficile ? Quindi la prima cosa che farò riprendendo la vita di sempre sarà prescrivere, a chi ne ha bisogno, un viaggio in un posto dove si possa imparare di nuovo a sorridre con il cuore!

FLORA

Sono veramente grata per l’esperienza che ho fatto in questi giorni e che segnerà la mia vita. Gli sguardi e la tenerezza ricevuti da piccoli che prima erano “estranei” e che poi sono riusciti a stabilire un contatto diretto con me, non mi lasceranno maie saranno motivo di stimolo e di conforto nella mia vita futura. Grazie ancora Dr Martini per avermi portato con te in questo bellissimo viaggio. 

GABRIELLA

ARRIVEDERCI
alla mia India.
Alle distese di campi coltivati a cotone,riso,banane,
alle capanne e alle piccole case del villaggio,
alle botteghine piene di oggetti e frutta colorata,
ai vestiti laceri e sporchi e ai sari variopinti,
alle strade piene di gente e animali e ai sentieri fangosi,
agli occhi neri e profondi e ai sorrisi e ai piedini nudi dei bimbi,
ai volti rugosi e alle figure piegate dalla fatica dei vecchi,
al penetrante odore delle fogne a cielo aperto e al profumo delle spezie,
alle parole non comprese e agli sguardi che parlano,
alla gioia di lavorare insieme per qualcosa in cui crediamo.

 

GIORGIO il Greco

 

Risultato finale ( di denti levati !) fra " Thullur United" e la Squadra H.H.P.P. : 134 - 0 .


GIUDITTA

Oggi praticamente si conclude la mia prima missione "avventura" nell'Andhra Pradesh...dico avventura perchè non sapevo in realtà cosa dovevo aspettarmi, ma soprattutto cosa "gli altri" si aspettassero da me..e la cosa mi spaventava molto! La notte prima della partenza non ho praticamente dormito!
Ma ho capito fin da subito che nessuno del team era qui per giudicarmi o mettermi sotto esame.. ho conosciuto invece delle persone stupende ( e non parlo solo del gruppo, ma anche le mitiche Suore, le ragazze del dispensario, e tutte le persone conosciute in questi giorni) che mi hanno supportato, aiutato, capito... ringraziato! Mi hanno dato tutti molto più di quanto io ho fatto e potrò mai fare per loro!
Mi è capitato, nella mia vita, molte volte di sentirmi fuori posto, non adatta, non sicura di me... qui non è mai successo e non credo che sia stato merito mio.
Insomma, per farla breve perchè se comincio rischio di non smettere più di scrivere… trovarsi a migliaia di chilometri dall' Italia e sentirsi come a casa propria; fare il proprio lavoro e sentirsi non solo apprezzata ma anche, in un certo senso, ammirata; andare a dormire la sera ed essere soddisfatta di me stessa, contenta per le centinaia di sorrisi ricevuti ( nonostante qualche medicazione dolorosa ), per gli abbracci, le risate... tutto questo e molto di più è ciò che ho provato in questi 13 giorni, volati troppo in fretta! Questa è stata la mia prima missione, ma so già che non potrà e non dovrà essere l'ultima!
Come ho già detto una sera, sono cresciuta molto..come Medico e come persona... Un’ ultima parola...Grazie...


MARIA

… sono ancora più confusa …

MAX

Quarta missione in India con H.H.P.P. ed è come tornare a casa, tanti sono gli affetti lasciati sia in Andhra Pradesh che in Kerala, solo che quest'anno non c'era più ad aspettarmi il piccolo Sai, mancato a sua nonna, con cui viveva e anche a tutti noi, in quanto era stato salvato dall'equipe di medici quattro anni fa, presentatosi al dispensario in fin di vita a seguito della malaria. Verso agosto, tragicamente la sua giovane vita è stata spezzata per un attacco epilettico improvviso davanti alla capanna di mattoni dove viveva con la nonna, senza possibilità di soccorso: portato al dispensario era troppo tardi.
Vorrei quindi dedicare queste righe a lui e a tutte le persone a cui siamo riusciti a portare un aiuto, a volte piccolo e altre più consistente e da cui abbiamo sempre ricevuto in cambio tantissimo in termini umani. Ringrazio suor Jain, suor Elisabetta e tutte le altre Suore che, come ogni anno, hanno vegliato su di noi come angeli e tutti i miei straordinari compagni di missione.

LUCA

In India quasi tutti camminano scalzi, se anche noi camminassimo scalzi forse ci accorgeremmo meglio di quando “ calpestiamo “  il nostro prossimo.


NOVELLA

E’ stata l’esperienza più  forte della mia vita….. mi ritengo fortunata …di averla vissuta a pieno. Non so ancora se questa rappresenta inizio di un nuovo percorso, ma sicuramente rimarrà dentro di me.
Ho avuto onore di conoscere persone “speciali” che è sempre più difficile incontrare.

PAOLO

Thullur , Andhra Pradesh , India.
Un Dispensario di Suore Francescane.
Una folla di bambini, donne, uomini : ognuno porta quello che ha nel cuore.
C’è chi porta un sorriso, una carezza.
C’è chi ha premura di sanare una piaga, di donare gioia con un giocattolo, chi recita una preghiera.
Un sogno, un abbraccio che accomuna tutti.
Un sogno, una speranza di vita.

ROBERTO

Eccomi giunto a commentare la mia terza partecipazione alla missione umanitaria in Andhra Pradesh e Kerala. Che aggiungere di nuovo a cio' che ho scritto negli anni precedenti? Per me tornare in India è ormai un po' come tornare a una seconda casa. L'accoglienza delle Suore , degli abitanti e dei bimbi mi sorprende sempre, come se fosse la prima volta. E questo è il combustibile che  mi consente di lavorare in condizioni non facili. Si ha la percezione che piccoli passi verso un miglioramento della qualità di vita ci siano, un po' grazie anche al nostro aiuto, ma ancora lunga è la strada da percorrere e ancora molto il lavoro da fare.
Si cerca sempre di individuare dei progetti prioritari e quest’ anno abbiamo pensato di costruire un altro potabilizzatore per fornire ulteriore acqua bevibile agli abitanti di Thullur .
A questo proposito con il Presidente di HHPP Dott Martini ho deciso di devolvere la cifra da me raccolta  di 4000 euro a questo progetto, mentre altri 1500 euro saranno destinati come borsa di studio per 2 studenti meritevoli dell'Assisi Baby Sadan in Kerala ( per i quali mi sono preso personalmente l'impegno di sostenerli per tutta la durata degli studi). A questo proposito colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che in virtù dell'affetto,della stima e della fiducia riposta nei miei confronti, secondo maggiore o minore disponibilità ma sempre con grande slancio altruistico,hanno dato il loro contributo affinchè il mio aiuto non fosse solo di carattere medico ma anche  di supporto pratico ed economico.
Concludo ringraziando tutti i miei compagni, vecchi e nuovi, di lavoro e  avventura.E come ogni volta, anche questa volta , per lungo tempo, mi addormenterò col pensiero ai bellissimi bimbi di questa bellissima , misteriosa, affascinante, sconvolgente, sorprendente terra d'India.

 

DR GEORGE

Eccomi giunto anche questa volta al termine della mia , e conseguentemente dell’Associazione, ennesima missione in India che come sempre  è stata una conferma di tutto quello che di positivo in questi anni H.H.P.P. ha fatto e di tutto ciò che in futuro potrà ancora fare nel paese di Gandhi … e non solo. Il ritorno alla nostra realtà occidentale è come sempre fonte di stupore, di tristezza e di gioia insieme : stupore e tristezza nel vedere lo stridere sempre crescente fra la nostra vita colma del tutto e del più, e la quotidianità di chi ha meno di niente; però anche tanta gioia nel rendersi conto di come per queste popolazioni, povere di tutto ciò che è materiale ma ricchissime del tutto interiore, la nostra presenza ricorrente sia fonte di serenità, di sicurezza e di speranza. Vedere la realtà strutturale del Centro Sanitario di Thullur ( Ospedale e Poliambulatorio ), della Scuola per gli oltre 900 alunni della Mary Matha English Medium Higth Scool , del Punto Acqua Potabile per gli abitanti del villaggio, è la dimostrazione reale di come tutte le difficoltà incontrate per realizzare queste opere negli anni di vita dell’Associazione, si sciolgono veramente come neve al sole pensando a quanto aiuto possono portare a tutti coloro che annualmente incontriamo, … e non solo.
Gli sforzi e l’abnegazione di tutti i volontari ed i benefattori di H.H.P.P. in Italia, trovano in questa terra indiana la migliore manifestazione della positività di quello che ogni giorno ci sforziamo di portare avanti nel migliore dei modi. Il sorriso anche di un solo bambino che sono riuscito ad aiutare , lo sguardo dolcissimo della giovane Leelavathy, la serenità nei volti dei bambini dei vari Orfanotrofi seguiti dal Progetto Jeevan di adozioni a distanza, mi danno la carica per continuare con gioia ed entusiasmo sempre crescente in questa opera alla quale dedico ogni momento disponibile, ed anche di più, della mia vita quotidiana.
Grazie a tutti coloro che in questi anni credendo nelle opere realizzate la bontà dell’attività della nostra Associazione ci hanno seguito ed aiutato in questo percorso non esente da momenti veramente difficili. Grazie a te mia cara Beatrice che con il tuo forte amore diviso fra me e  tutte le povere persone che incontro nei miei viaggi, sei il mio supporto essenziale per un impegno che ci coinvolge entrambi a tutto campo. Grazie ai miei fantastici compagni di viaggio in questa 18° missione in India, i quali, ognuno con la propria personalità,professionalità e sensibilità, sono stati come sempre l’anima trainante per questa attività missionaria. Grazie  a tutti coloro che ci hanno supportato con donazione di vestiti, giochi, medicinali, materiale di cancelleria e quant’altro per noi essenziale in questo viaggio. Grazie a coloro che hanno aiutato per i nostri spostamenti da e per i vari aeroporti: l’amico Maurizio Vannelli, la Ditta Sedoni Autonoleggi di Pistoia e la Misericordia di Pistoia il cui supporto ci ha permesso un viaggio di andata e ritorno più sereno. Grazie , e non ultime, alle nostre magnifiche Suore Francescane, prime fra tutte Sr Elisabetta e Sr Jain, nostre alleate in terra e … in cielo sempre disponibili per noi in ogni momento.
Grazie a tutti voi che in questi giorni avete letto questo diario nel quale, noi volontari attivi, abbiamo cercato di farvi vivere da lontano quello che noi provavamo in prima persona in questa favolosa colorata terra indiana. Se ci siamo riusciti ed anche uno solo di voi emozionandosi a quanto raccontato si avvicinerà all’attività di H.H.P.P. nel suo complesso, significherà che IL SOGNO UMANITARO DALLA VALDINIEVOLE NEL MONDO ha tutte le carte in regola per crescere ancora come ha fatto in questi suoi primi nove anni di esistenza.        


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