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Il 16 febbraio 2012 otto volontari dell'associazione H.H.P.P. Onlus di Lecco , 6 Medici e 2 Infermiere Professionali, partiranno per la 17° missione sanitaria (la 3° chirurgica) che si svolgerà nello Stato indiano dell'Andhra Pradesh, all'interno del polo sanitario Mary Matha di Thullur; da qui dal 3 al 7 marzo 3 Medici proseguiranno per una missione esplorativa a Calcutta in un Ospedale delle Suore della carità di Madre Teresa per valutare se esistono le basi per una futura collaborazione fra H.H.P.P. Onlus e l'organizzazione sanitaria fondata dalla Santa paladina dei poveri.
Medici: Mazzei Sergio, Perego Annalisa, Giannatelli Federica, Coppola Sara, Perri Alessandra, Semeraro Maria Vittoria
Infermiere Professionali: Bevacqua Stefania, Paternoster Chiara
1 marzo 2012
La giornata odierna e’ stata intensa nonostante non ci fossero interventi programmati. Il mattino presto ci siamo dedicati alle medicazioni e alla terapia dei pazienti postoperati (compresi quelli già dimessi), che ci hanno dato grandi soddisfazioni sperticandosi in complimenti e ringraziamenti. Alle 9 ci siamo recati al Mary Matha English School. Nel cortile ci attendevano schierati a plotoni gli studenti, che hanno cominciato la scuola con preghiere e inno nazionale. Prima di iniziare le lezioni, la direttrice ha introdotto Federica che, sempre costretta dagli altri a parlare in pubblico, ha annunciato il tema della prima ora di scuola: la raccolta dei rifiuti. Infatti lo stato del cortile e del giardino della scuola (dove i rifiuti volteggiano felici al primo alito di vento) gridava vendetta, e tutti, anche i meno eco - friendly del gruppo (Annalisa e Sergio che hanno l’asciugatrice e Stefania che ha addirittura comprato la lavasciuga), hanno convenuto che bisognava correre ai ripari. Quindi Federica ha fatto un discorsetto per invitare i ragazzi a buttare i rifiuti negli appositi cestini e a raccogliere quelli sparsi in giro. Gli studenti delle classi prescelte (non tutte per timore di un ammutinamento) si sono divisi in 8 gruppi, ognuno dei quali capeggiato da uno di noi, e hanno cominciato a ripulire il cortile e il giardino dalle numerose cartacce. I maschi come al solito hanno tentato di sottomettere le ragazze con la scusa di reggere il sacco di raccolta, in realtà per fare fare a loro il lavoro sporco, ma abbiamo imposto loro il cambio turno; Alessandra e Chiara purtroppo non sono riuscite a dare un imprinting adeguato ai loro adepti, che anzi le sollecitavano a ramazzare i rifiuti. Alla fine, per introdurre anche il concetto “mani pulite”, tutti insieme alla fontana per lavarci le mani con il sapone. Bisogna dire che a fine procedura molti di noi facevano concorrenza a Sergio quanto a pezzatura...
Tornati al dispensario, ci siamo dedicati all’inventario del materiale e alla stesura dei progetti che vorremmo realizzare. Sergio, Federica e Chiara si sono concessi un’ora di pallavolo con i ragazzi della scuola, e nuovamente si e’ consumata la gag della misoginia. A parte passare la palla solo a Sergio, uno dei giocatori ha invitato Federica a “fare una pausa” solo perchè la malcapitata si era sbucciata un gomito.
A questo punto e’ iniziata la vestizione dei componenti del gruppo. Le Sister infatti ci hanno fatto dono di uno splendido sari (per le donne) e di un completo bianco per Sergio. Immaginate le grasse risate che si sono fatte le ragazze costrette nel corpetto (pari a un busto per frattura vertebrale) e avvolte nella splendida stoffa che senza il prezioso aiuto delle Suore non sarebbero riuscite a indossare. Le Sister si sono divertite più di noi, visto che ci hanno truccato con rossetto, eye-liner e ci hanno agghindato con vari monili. Cosi’ vestiti, siamo andati in giro per Thullur: praticamente un bagno di folla! Siamo stati invitati in ben due case e a un certo punto ci siamo ritrovati un nugolo di bambini al seguito.
La serata si e’ conclusa con la cena di gala al convento, corredata da spettacolo teatrale e da danze. Alla fine Sister Jain ha fatto un lungo discorso di ringraziamento che ci ha commosso: ha avuto un pensiero per ognuno di noi e ci ha fatto sentire davvero apprezzati. Noi avremmo dovuto fare lo stesso, vista l’ospitalità squisita e l’affetto dimostratoci, ma come al solito siamo stati colti impreparati... Federica e’ stata lanciata come da protocollo nella fossa dei leoni e per quanto si sia impegnata non e’ riuscita a esprimere adeguatamente i sentimenti di gratitudine e di gioia che ci hanno animato in queste due settimane... insomma, una figura barbina dopo la lectio magistralis di Sister Jain.
Tornando al dispensario chi c’era ad attendere il suo grande amore? Lo spasimante di Chiara col cuore spezzato e la lingua impastata dall’emozione... il poveretto ha ottenuto solo una foto con la sua amata, per altro con il suo amico terzo incomodo che si inseriva come una sim nel telefonino.
Domani si parte: alcuni tornano a casa, mentre Sergio, Annalisa e Vittoria passeranno qualche giorno a Calcutta in missione esplorativa presso le suore di Madre Teresa. La consuetudine dell’associazione vorrebbe che a fine missione ognuno di noi scrivesse un pensiero, ma l’unita’ del gruppo fa si’ che il nostro pensiero sia comune: che l’oceano e’ fatto di gocce, che siamo solo piccole persone capaci di fare piccole cose, e che nella quotidianeita’ di questa esperienza abbiamo imparato che dando si riceve di più.
Il saggio Telogu dice: Dio vede e provvede.
Sergio, Annalisa, Maria Vittoria, Sara, Stefania, Chiara, Alessandra, Federica.