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OBIETTIVI:
Missione esplorativa umanitaria e operativa sanitaria per valutare la possibilità di H.H.P.P. Onlus di intervenire in modo costante sulle tristi condizioni di vita dei 350 mila abitanti dell'isola.
PARTECIPANTI:
Dr.ssa Boccara Rosa Aryele - Medico Medicina Generale
Dr.ssa Ravalli Gabriella - Medico Pediatra
Dr. Martini Giorgio - Medico di Medicina Generale
Sig.ra Telukha Yuliya - Infermiera
Sig. Ricci Roberto - Volontario
PERIODO:
Dal 01-09-2011 al 09-09-2011
I volontari di H.H.P.P.Onlus effettueranno visite mediche in 5 villaggi vicini a Makangale nel Nord dell'isola prendendosi cura delle malattie più diffuse in zona quali polmoniti, anemia, malattie dell'apparato respiratorio, parassitosi intestinale, malattie oculari, ipertensione, malattie dell'apparato urinario e problemi dovuti alla scarsa igiene personale
07 Settembre 2011
La giornata di oggi è stata dedicata a verificare le realtà ospedaliere pubbliche dell’isola di Pemba per renderci conto delle criticità e degli eventuali interventi che H.H.P.P. possa in esse realizzare. La prima struttura è stata quella di Micheweni, luogo di primo intervento sanitario, molto poco dotato dal punto di vista strutturale, ma nel complesso dignitoso in rapporto alla realtà locale. L’unico Medico del complesso, che ovviamente è anche il Responsabile, ci ha condotto nei vari reparti illustrandoci il tutto. Successivamente abbiamo visitato nella capitale Chake Chake, l’ospedale più grande di tutta l’isola di Pemba, diretto da un’infermiera, la cugina del nostro corrispondente locale Yussuf Salim Hussein . Qui siamo stati molto colpiti da un piccolo gravemente denutrito che si trova in ospedale da circa 1 mese, di aspetto fortemente apatico e con gli occhi spenti; un altro piccolo paziente di circa 2 anni affetto da una grave ustione da acqua bollente diffusa su buona parte del corpo; un diciottenne ormai paralizzato definitivamente agli arti inferiori a causa di una caduta da palma da cocco dove si era arrampicato per raccogliere la noce. Dopo tutti questi casi pietosi e così dolorosi, ci ha gratificato immensamente ritrovare il bimbo da noi fatto d’urgenza ricoverare ieri ( quello che la mamma non allattava perché tossiva quando prendeva il latte ) in condizioni respiratorie e generali nettamente migliorate. Il fatto di aver contribuito a salvare questo neonato, ci riempie di gioia, orgoglio e soddisfazione, permettendoci di dormire un sonno tranquillo e ristoratore, dal momento che la giornata è stata per tutti noi molto faticosa.Mentre ci accingiamo a raggiungere le nostre camere, un affettuoso pensiero vola ad una nostra cara amica che sta attraversando un momento difficile e che aiuteremo con l’amore nostro e di tutti questi piccoli angeli incontrati durante le nostre missioni.