La risoluzione minima consigliata
per la visualizzazione di questo
sito web è di 1024x768 pixel


clicca per ingrandire
clicca per ingrandire

1° Isola di Pemba (Tanzania)-Sett 2011

OBIETTIVI:

Missione esplorativa umanitaria e operativa sanitaria per valutare la possibilità di H.H.P.P. Onlus di intervenire in modo costante sulle tristi condizioni di vita dei 350 mila abitanti dell'isola.

PARTECIPANTI:

Dr.ssa Boccara Rosa Aryele - Medico Medicina Generale

Dr.ssa Ravalli Gabriella - Medico Pediatra

Dr. Martini Giorgio - Medico di Medicina Generale

Sig.ra Telukha Yuliya - Infermiera

Sig. Ricci Roberto - Volontario

PERIODO:

Dal 01-09-2011 al 09-09-2011

I volontari di H.H.P.P.Onlus effettueranno visite mediche in 5 villaggi vicini a Makangale nel Nord dell'isola prendendosi cura delle malattie più diffuse in zona quali polmoniti, anemia, malattie dell'apparato respiratorio, parassitosi intestinale, malattie oculari, ipertensione, malattie dell'apparato urinario e problemi dovuti alla scarsa igiene personale


 

DIARIO GIORNALIERO

stampa pagina:
stampa diario:
GIORNI: 1º giorno - 2º giorno - 3º giorno - 4º giorno - 5º giorno - 6º giorno - 7º giorno - 8º giorno - 9º giorno - 10º giorno - 11º giorno

 

09 Settembre 2011

 

Alzati di buon’ora ci siamo goduti il sorgere del sole sul Mare di Zanzibar e dopo una frugale colazione via di corsa verso l’aeroporto dopo ci attendeva il volo Eurofly Meridiana che di lì a poco ci avrebbe riportati in Italia. Cogliamo l’occasione per ringraziare l’amico Dr Sergio Solinas della Compagnia Aerea Meridiana in quale tanto si è prodigato per fare in modo che tutti noi fossimo autorizzati a portare il doppio dei bagagli consentiti sia all’andata che al ritorno, e solo in questo modo ci è stato possibile distribuire a tutti i bambini incontrati giocattoli, vestiti, dolciumi e materiale scolastico.

Tra non poche ore arriveremo tutti quanti alle nostre case ed ai nostri affetti più cari ed è questo il momento nel quale, di ritorno da una missione sanitaria ed umanitaria come quella che abbiamo realizzato , mille pensieri si affollano nella nostra mente e nel nostro cuore.

 

ARYELE

 

Aereo verso Roma , di ritorno da Pemba, il 09.09.2011 ore 11,30 –

Ogni missione con i compagni di H.H.P.P. sembra sempre insuperabile : persone eccezionali, lavoro interessante , esperienze sempre diverse . E quindi ci si domanda : come sarà la millesima missione ?

Grazie Giorgio, grazie Gabriella, grazie Roberto, grazie Yuliya e auguri H.H.P.P.

 

 

GABRIELLA

 

Sono alla mia 8° missione con H.H.P.P., la prima in Africa. Sono molto contenta di aver partecipato perché per me è stata un’esperienza che mi ha arricchita personalmente e professionalmente. Mi è stato possibile conoscere più a fondo questa realtà avvicinandomi alla sofferenza delle persone .

Pemba mi ha affascinato per la sua bellezza naturale, ma anche colpito molto per la grande povertà della sua gente e per il grande bisogno di aiuto anche dal punto di vista sanitario.

Visitare i bambini africani vestiti di stracci, sporchi,spesso con la pelle coperta di infezioni, è stato duro all’inizio e mi ha dato la forza solo il pensiero di poter fare qualcosa per loro. Adesso li porto tutti nel mio cuore questi bambini con i loro occhi grandi, il loro visetto scuro ed il loro sorriso di gioia per un palloncino o una caramella. Sono certa che tornerò per loro.

 

YULIYA

 

Non so da dove cominciare perché tutto quello che abbiamo vissuto insieme e quello che abbiamo visto in questa missione lo abbiamo scritto sul diario. Da parte mia vi dico che mi fatto molto piacere di nuovo rivedervi e collaborare insieme.

Questa missione in Africa è stata una bella esperienza, abbiamo visto tante cose brutte e paurose che mi hanno fatto grande senso, ma abbiamo visto anche cose belle, quelle che ti riempivano di gioia. Ho avuto tanta soddisfazione . Vi ringrazio di tutto.

Un bacio e a presto, con affetto.

 

ROBERTO

 

Questa è stata la mia quinta missione. Senza togliere nulla alle altre che mi hanno dato, ogni volta, sensazioni diverse ed entusiasmanti, questa è comunque stata la più sentita. Il motivo principale di questa mia ulteriore soddisfazione è dovuta a più fattori :

-         la gioia di essere riuscito a portare a Pemba la prima missione sanitaria  umanitaria

-         un importante coinvolgimento nella sua preparazione

-         la tensione provata nel rischio di doverla annullare per vari inconvenienti verificatisi fino a pochi giorni prima della partenza.

Non sto a ripetere la quotidianità di questa missione che è ampiamente e dettagliatamente riportata ed illustrata nei diari giornalieri. Voglio solo fare un ringraziamento in primis al Dr George che ha creduto in me e solo grazie a lui è stato possibile realizzare questa missione esplorativa in Tanzania. In egual misura ringrazio i miei compagni di missione che che hanno accettato di partecipare a questa avventura, condiviso i momenti felici ed i momenti tristi e che hanno avuto la pazienza di sopportarmi, per tutta la sua durata, sempre con un sorriso sulle labbra.

Cari Amici di avventura, spero tanto che Pemba, nonostante le difficoltà che avete dovuto superare, sia rimasta anche a voi nella testa e nel cuore e che questo vi stimoli ad essere i protagonisti anche della prossima missione nell’Isola Verde:

Un forte abbraccio a tutti voi miei cari e grazie ancora. A presto

 

DR GEORGE

 

711 persone visitate in cinque giorni di attività , centinaia e centinaia di confezioni di medicinali comprati direttamente a Zanzibar e distribuiti gratuitamente alle persone che sono giunte alla nostra osservazione , consegnati a tutti i bambini incontrati tutto quanto avevamo portato dall’Italia: sono certo che questa è la migliore e più gratificante considerazione di questa 28° missione di H.H.P.P. all’estero.

La realtà dell’Africa ed in particolar modo quella dell’Isola di Pemba, che ho conosciuto per la prima volta, mi hanno letteralmente sconvolto: vedere la bellezza superlativa ed incontaminata di una natura lussureggiante dietro ad ogni stelo di un fiore, in mezzo ad ogni granello di sabbia bianca e soffice come il borotalco circondata da un mare che definirlo splendido è sicuramente riduttivo, hanno fatto da contraltare alla tremenda realtà di vita quotidiana con la quale sono obbligati a confrontarsi ogni giorno grandi e piccini.

Dagli stracci indossati come vestiti, dai corpi martoriati dalla cronica mancanza di igiene personale e dalle malattie non curate, dalle capanne con le mura di fango che al primo imponente temporale si scioglieranno crollando su se stesse, dalle strade che strade non sono e possono fare invidia al più abile percorso da rally automobilistico nostrano,  dalle mucche con la gobba che sono di una magrezza impressionante anche rispetto alle loro sorelle indiane, dai grandi occhi neri dei bambini che al nostro arrivo quasi scansavano con timore anche i nostri sorrisi e che alla partenza ci hanno circondato ed accompagnato lungo tutto il percorso con saluti e  grida di gioia.

Il Dispensario di Makangale dove non opera mai   un medico, ma è affidato per 365 giorni all’anno all’incessante lavoro di 4 infermieri e 2 tecnici di laboratorio, dove la lungimiranza ottusa di qualche politico o benpensante locale ha fatto acquistare 2 incubatrici supermoderne che fanno bella mostra di sé sotto uno spesso strato di polvere dal non utilizzo, dove la scorta di farmaci antimalarici da noi fortunatamente inutilizzata a causa del periodo stagionale di non malattia ma che sarà essenziale quando arriverà il periodo delle piogge e la malattia falcidierà centinaia e centinaia di persone,  merita sicuramente che H.H.P.P. ritorni periodicamente ad aiutare, come noi possiamo e sappiamo fare, queste persone povere al limite dell’abbandono e della malnutrizione.

E’ per queste ragioni che voglio ringraziare dal più profondo del cuore tutti coloro che in qualsiasi modo hanno permesso la positiva conclusione di questa missione: dalla mia unica Beatrice, dai miei come sempre fantastici compagni di avventura e fratelli di missione, in una parola tutti quei benefattori che in Italia e all’estero a qualsiasi titolo sono vicini alla nostra comune Associazione e permettono che noi, braccio attivo di solidarietà, possiamo realizzare queste missioni sanitarie.

Quale miglior saluto finale per tutti voi del trasmettervi l’immagine vitale del bambino denutrito che abbiamo ricoverato moribondo e che abbiamo ritrovato l’indomani in condizioni nettamente migliorate.

Il sogno umanitario di H.H.P.P. continua a manifestarsi e a consolidarsi nel mondo !

   Alla prossima missione !!!

 


Guarda le Foto

Torna all'elenco delle Missioni Sanitarie


H.H.P.P. Onlus - VIA DONATORI DEL SANGUE 16 - PIEVE A NIEVOLE (PT) 51018 - Italy - Tel/Fax. +39 0572 770452 - Cel. +39 327 2015450 - C.F. e P.IVA 01493470478
C/C POSTALE N. 43502228 - BONIFICO IBAN: IT90 E 08003 70462 000000200000 - Privacy