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Obiettivi:
1° PARTE - ANDHRA PRADESH
Attività sanitaria: visite mediche ad adulti e bambini (e somministrazione medicinali) con base all'ospedale Mary Matha di Thullur e camp giornalieri nei villaggi limitrofi.
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.
Verifica andamento del progetto "Gestione Struttura sanitaria Mary Matha"
2° PARTE - KERALA
Attività sanitaria: visite mediche ai bambini dei 7 orfanotrofi nel distretto di Kottayam che l'associazione sostiene attraverso il progetto di adozione a distanza
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.
Partecipanti:
Medici: Boccara Rosa Aryele e Martini Giorgio - Medici generici, Ravalli Gabriella - pediatra, Cappelletti Roberto - cardiologo
Volontari: Bartoli Federico, Ricci Roberto, Sarti Elisabetta, Telukha Yuliya, Zampieri Massimiliano, Zei Antonio
Periodo:
dal 7 al 23 ottobre
15 Ottobre 2010
Seconda giornata interamente dedicata ai pazienti di Thullur. Fin dal primo mattino era in attesa un nutrito numero di persone che i volontari di H.H.P.P. hanno visitato fino al tardo pomeriggio. Erano presenti parecchi bambini e tra di loro quattro piccolissimi nati nella struttura ostetrica del Mary Matha negli scorsi mesi. Un maschietto di 24 giorni, venuto recentemente con febbre molto alta e a cui era stata somministrata una terapia antibiotica iniettiva, al controllo era in ottime condizioni generali. La madre e la nonna erano così soddisfatte del buon esito della terapia che hanno chiesto alla dott.ssa Gabriella di scegliere il nome definitivo al bimbo come da tradizione Hindu. Il suo nome sarà Paolo. E’ da notare che qui in India ogni bambino alla nascita viene chiamato genericamente Babu e solo dopo circa un mese gli viene attribuito il nome che porterà per tutta la vita. Agli altri piccoli è stato somministrato il vaccino contro l’epatite B. Ci ha colpito la storia di un bambino abbandonato dalla madre e poi rimasto orfano del padre che si era suicidato dopo aver appreso della propria sieropositività per HIV. Il bimbo adesso vive con la nonna. Shek è un ragazzo di 15 anni, segnalato a Suor Jain direttamente dall’insegnante per i propri meriti scolastici, la sua famiglia è molto povera, lavora soltanto il padre come bracciante stagionale, ha altri due fratelli, la mamma non ha un lavoro retribuito. Oltre alla difficoltà del mantenimento agli studi dei tre figli si è aggiunta per il padre la comparsa della malattia cronica del figlio quindicenne che richiede terapie costose e durature. Infatti è affetto da tiroidite di Hashimoto e morbo di Crohn con ulcera del basso intestino. Per permettergli di proseguire gli studi tutti i volontari all’unanimità hanno deciso che l’associazione finanzierà in modo continuativo le cure del ragazzo. In mattinata si è presentata una donna con gravidanza a termine, per un normale controllo ostetrico. La dott.ssa Suor Jain, che non conosceva la paziente, con l’ecografia aveva evidenziato un decorso normale a parte un peso superiore alla norma. Nel tardo pomeriggio la donna è ritornata con le contrazioni iniziate e con un quadro di gestosi gravidica (ipertensione arteriosa e gonfiore alle gambe). Con la sua l’esperienza Suor Jain ha sospettato un parto con presentazione di faccia, non riuscendo ad oscultare facilmente il battito cardiaco del nascituro. Valutata la situazione di rischio abbiamo convenuto insieme a lei di inviare la partoriente presso l’ospedale di Guntur, più attrezzato, accollando ad HHPP le spese di trasporto, ricovero e di assistenza. Il parto è stato difficoltoso come da noi sospettato, ma tutto è andato bene : è nata una bambina. Stanchi ma con la gioia nel cuore andiamo a dormire.