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Obiettivi:
1° PARTE - ANDHRA PRADESH
Attività sanitaria: visite mediche ad adulti e bambini (e somministrazione medicinali) con base all'ospedale Mary Matha di Thullur e camp giornalieri nei villaggi limitrofi.
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.
Verifica andamento del progetto "Gestione Struttura sanitaria Mary Matha"
2° PARTE - KERALA
Attività sanitaria: visite mediche ai bambini dei 7 orfanotrofi nel distretto di Kottayam che l'associazione sostiene attraverso il progetto di adozione a distanza
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.
Partecipanti:
Medici: Boccara Rosa Aryele e Martini Giorgio - Medici generici, Ravalli Gabriella - pediatra, Cappelletti Roberto - cardiologo
Volontari: Bartoli Federico, Ricci Roberto, Sarti Elisabetta, Telukha Yuliya, Zampieri Massimiliano, Zei Antonio
Periodo:
dal 7 al 23 ottobre
13 Ottobre 2010
Oggi la mattinata è iniziata con il riscontro positivo dei due gravi pazienti di ieri sera che avevano passato la notte tranquillamente e senza febbre ed erano venuti da noi per informarci sulle loro condizioni e proseguire la terapia.
Con piacere abbiamo letto sulla cronaca locale il servizio che parla della nostra attività con relative fotografie di tutti i membri di H.H.P.P. al lavoro.
Dopo colazione siamo partiti per il villaggio di Mangalagiri, a circa 45 minuti di distanza da Thullur, dove ci aspettavano gli studenti della scuola primaria, dell’asilo ed alcuni dei giovani handicappati ospitati nella struttura intitolata a Don Giovanni Bosco. In particolare oggi ci siamo occupati delle vaccinazioni anti epatite b a tutti i bambini che si sono presentati per un totale di 159 .
Tra un pianto e l’altro, tra lacrime più o meno copiose, la giornata è trascorsa in modo veloce grazie anche alla sperimentata organizzazione dei volontari.
Oltre al controllo sanitario dei bambini, prima della vaccinazione, abbiamo eseguito alcune visite urgenti.
Più tardi il Direttore Padre Thomas ci ha accompagnati a visitare il Centro Fisioterapico, meritevole di tutta la nostra ammirazione per la dotazione strumentale semplice ma funzionale. Molto interessante è stato l’addentrarsi nel laboratorio protesico attiguo dove in quel momento stava lavorando il tecnico esperto, lui stesso portatore di protesi a una gamba. Ci ha colpito molto, anche emotivamente, apprendere che gli stessi sfortunati ospiti dell’istituto hanno la possibilità di imparare un mestiere utile per se stessi e agli altri.
In ultimo abbiamo visitato il Computer Center dove una ventina di studenti erano impegnati nell’utilizzo di apparecchi non certo di ultima generazione, ma efficienti, protetti contro la polvere da involucri di plastica. Anche se può sembrare banale, ci ha fatto sorridere notare a video i caratteri della loro lingua così diversi da quelli che siamo abituati a vedere.
Accoglienza molto calorosa sia da parte dei dirigenti della scuola, che hanno preparato per noi un pranzo con vari piatti tipici indiani, che degli studenti i quali, salutandoci, hanno solleticato la nostra vanità chiedendoci di autografare i loro quaderni ed i loro libri.
La fine della mattinata, come se tutto ciò non bastasse, ci ha visti protagonisti di una lunga intervista televisiva, con le più svariate domande ad alcuni volontari sul nostro lavoro, sulle malattie riscontrate e sulle motivazioni che ci spingono a spostarci periodicamente in questi paesi per prestare gratuitamente la nostra opera.
Ieri il giornale, oggi la televisione, e domani...