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Obiettivi:
Visite complete agli abitanti dei villaggi e vaccinazioni per 700 bambini.
Contatti con le autorità locali e con i costruttori per avviare la costruzione di un ampliamento dell'ospedale ginegologico di Thullur gestito dalle Suore Francescane di Firenze.
Partecipanti:
Medici: Dr. Giorgio Martini (medico generico) - D.ssa Luciana Biancalani (pediatra) - D.ssa Gabriella Ravalli (pediatra)
Volontari: Cinzia Spagnolo (farmacista) - Laura Baracchi (infermiera) - Riccardo Gennai - Sergio Rastelli - Elisabetta Sarti
13 Ottobre 2006
Quando alle 05,00 del mattino il gallo ha cominciato a cantare con quanta forza aveva nel gargarozzo, sotto la finestra della camera del Dr George e di Riccardo, a stento i due volontari dell’H.H.P.P. hanno trattenuto la loro voglia “soppressiva” del volatile, ricordando la natura umanitaria della loro missione. Anche nella camera vicina Sergio, già sveglio, aveva gli stessi istinti. Alle ore 08,30 ci siamo avviati verso il dispensario e si è presentata ai nostri occhi una moltitudine di persone in attesa dall’agognata visita o meglio delle medicine gratuite. Anche oggi mantenere un ordine accettabile è stata per Sergio e Riccardo un’impresa ardua: grida, spintoni a non finire ed agitazione portata all’eccesso tanto che ad un certo punto una donna si è rinchiusa un dito nel cancello estensibile dell’ingresso, cercando di scavalcare la fila, nonostante fosse già stata visitata. Alla solita Sr Jain è spettato il compito di ricucirla con prontezza ed abilità. A fine mattinata, stanchi ogni giorno di più, abbiamo contato 116 visite e 33 vaccini. Fra i casi particolari, uno per tutti: un ragazzo di 18 anni, con cataratta bilaterale congenita e grave deficit psichico forse a causa di una infezione contratta dalla madre durante la gravidanza. Nei giorni passati Sr Jain ci aveva chiesto: “ Volete andare a visitare le Terme di Vijayawada?”. Anche se questo aveva sollevato qualche perplessità, il gruppo aveva accettato di buon grado e nel pomeriggio siamo saliti sulla jeep per la “gita ristoratrice”. Chi aveva portato appresso costume e ciabatte pensando già ad un massaggio ayurvedico, chi si immaginava una piscina dove potersi rinfrescare dal caldo opprimente . . . è rimasto con un palmo di naso ! Ci siamo ritrovati davanti all’ingresso del VIJAYAWADA THERMAL POWER STATION e, visti i vagoni ferroviari pieni di carbone, abbiamo cominciato ad avere dei sospetti su quanto volessero scaldare l’acqua delle piscine termali. Nel momento in cui in mezzo ad un grande parco è apparsa una immensa struttura metallica con nastri trasportatori, rumori assordanti e polvere di carbone per ogni dove, ci siamo resi conto “IMMEDIATAMENTE” che il nostro bagno sarebbe stato solo di sudore ! Era la Centrale Termica a carbone di Vijayawada!E con questo ... S I A M O A L L A F R U T T A !