La risoluzione minima consigliata
per la visualizzazione di questo
sito web è di 1024x768 pixel
Obiettivi:
Visite complete agli abitanti dei villaggi e vaccinazioni per 700 bambini.
Contatti con le autorità locali e con i costruttori per avviare la costruzione di un ampliamento dell'ospedale ginegologico di Thullur gestito dalle Suore Francescane di Firenze.
Partecipanti:
Medici: Dr. Giorgio Martini (medico generico) - D.ssa Luciana Biancalani (pediatra) - D.ssa Gabriella Ravalli (pediatra)
Volontari: Cinzia Spagnolo (farmacista) - Laura Baracchi (infermiera) - Riccardo Gennai - Sergio Rastelli - Elisabetta Sarti
6 Ottobre 2006
Prima sveglia in terra indiana dopo una notte di riposo per tutti. Dopo colazione ci siamo avviati al Dispensario dove ci attendeva la sistemazione e catalogazione di tutto il materiale portato con noi ; durante il lavoro di organizzazione degli ambulatori, sono arrivate molte persone, tanto che abbiamo dovuto iniziare subito le visite. In una prima stanza si è sistemato il Dr George per visitare gli adulti con l’aiuto di Sr Jain ; in un’altra Gabriella e Luciana con la “traduttrice” Sr. Agnese per le visite ai bambini ; la farmacia gestita da Cinzia con l’addetta Sr Ancy ; la stanza vaccinazioni occupata dall’infermiera Laura ; Riccardo e Sergio alla postazione registrazione-computer nel corridoio e Carlotta ed Elisabetta utili in ogni dove ed impegnate a far sorridere i bambini con i loro giochi. Alla fine della giornata si possono contare n. 187 visite totali con n. 108 vaccini anti epatite B per i bambini . Fra i casi da segnalare un uomo di 42 anni affetto da una grave forma di tubercolosi polmonare bilaterale già curata ma recidivata con tosse e febbre continua . Mentre lo Stato ha pagato le prime cure , la ricaduta è completamente a carico del paziente e, dal momento che la cifra necessaria per una triplice associazione di farmaci per la durata di tre mesi è 5000 rupie (100 euro), ci siamo impegnati a pagargli le cure per tutto il periodo. Ci siamo così resi conto che in questa parte di mondo 100 € fanno la differenza fra la vita e la morte. Due casi di denutrizione : uno pediatrico e una donna, le cui condizioni fisiche erano così scadenti da far sospettare l’ AIDS, che in questo stato è molto frequente. Fortunatamente gli esami effettuati immediatamente dalla Suora analista nel piccolo laboratorio del dispensario sono risultati negativi, evidenziando solo una grave anemia che speriamo venga corretta dalla terapia somministrata. Un ragazzo di 20 anni che all’inizio ha raccontato di avere dolori articolari in seguito ad una frattura, e successivamente anche se con reticenza ha confidato a Suor Jain di avere un gonfiore al testicolo destro. Dopo un attimo di imbarazzo, essendo assente il dr. George impegnato con il tecnico dei computer, Suor Jain Luciana e Gabriella hanno deciso di visitarlo, rilevando un testicolo molto ingrossato, duro e non dolente. Al ritorno della parte medica maschile alla quale la suora ha lasciato la decisione finale, concordemente il paziente è stato inviato dall’urologo per una ecografia e una eventuale biopsia, nel sospetto di una malattia tumorale. Il pomeriggio è stato “ravvivato” dall’arrivo di una gestante di aspetto giovanile, primipara a termine, con i dolori del parto . Dopo una ecografia ed una visita interna, eseguita dalla Ginecologa Sr Jain, che faceva rilevare una dilatazione di 3 cm , un monitoraggio che riscontrava un normale battito cardiaco fetale , dal momento che il peso stimato del feto arrivava a 4 Kg , la futura mamma ha deciso di rivolgersi all’ospedale , lasciando tutti col rimpianto di non aver visto nascere il primo “nipotino umanitario” di Thullur. La cena è stata interrotta dall’arrivo di una donna morsicata ad un piede da un serpente cobra , mentre era intenta ad espletare i propri bisogni fisiologici nel campo; il morso di serpente in questa zona dell’India accade purtroppo frequentemente ( 10 casi al mese circa nelle zone limitrofe al Convento). Come terapia medica Sr Jain ha somministrato un antiemorragico per bocca controllando periodicamente la coagulazione del sangue per 24 ore. Come terapia “popolare” ha praticato 3 incisioni a monte del morso applicandovi delle pietruzze nere che , si dice, assorbano il veleno. Speriamo che questa accoppiata di terapie salvi la paziente , senza entrare nel merito di quale sia più efficace. Questo ci insegna quanta sensibilità individuale sia necessaria , anche andando contro alle proprie certezze scientifiche , per conquistare la fiducia delle persone .