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12° in India-Set 2009

Obiettivi:
1° PARTE - ANDHRA PRADESH
Attività sanitaria: visite mediche ad adulti e bambini (e somministrazione medicinali) con base all'ospedale Mary Matha di Thullur e camp giornalieri nei villaggi limitrofi.
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.
Verifica stato avanzamento lavori progetto "Completare lo strumentario sanitario e chirugico dell'Ospedale Mary Matha"
Verifica stato avanzamento lavori progetto "Costruzione poliambulatorio oculistico e odontoiatrico".
2° PARTE - KERALA
Attività sanitaria: visite mediche ai bambini dei 7 orfanotrofi nel distretto di Kottayam che l'associazione sostiene attraverso il progetto di adozione a distanza
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.

Partecipanti:
Medici: Martini Giorgio - Medico generico; Cavalletti Anna Paola, Ravalli Gabriella - pediatra; Raco Roberta - Cardiologa; Sansone Enza - Ginecologa
Volontari: Paccosi Sergio, Sarti Elisabetta, Sodini Luciano, Vannini Barbara, Zampieri Massimiliano

Periodo:
13 - 29 settembre 2009

Luogo di svolgimento:

Dal 13 al 23 Settembre: Guntur District, Stato di Andhra Pradesh presso la Missione Mary Matha delle Suore Terziarie Francescane Regolari di Ognissanti di Thullur
Dal 23 al 29 Settembre: Kottayam District, Stato del Kerala presso l'orfanotrofio Assisi Baby Sadan di Panachepally

DIARIO GIORNALIERO

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GIORNI: 1º giorno - 2º giorno - 3º giorno - 4º giorno - 5º giorno - 6º giorno - 7º giorno - 8º giorno - 9º giorno - 10º giorno - 11º giorno - 12º giorno - 13º giorno - 14º giorno - 15º giorno - 16º giorno


25 settembre
Dopo la parentesi di ieri quando avevamo fatto colazione un pochino più tardi, oggi la nostra sveglia è tornata ad essere “mattuttina”.
Ognuno di noi al risveglio è stato accompagnato dalle grida festose dei bambini, anch’essi in attesa della colazione.
Prima di iniziare le visite agli orfanotrofi, Sr Elisabetta ci ha condotto nella foresta di caucciu’ che ci circonda per mostrarci la lavorazione del caucciu’ fin dal momento della raccolta dall’albero.
La giornata è stata dedicata interamente e faticosamente alle visite mediche in tre orfanotrofi e alla verifica dello stato di salute dei piccoli figli del Progetto Jeevan.
Può sembrare impegno di poco conto recarsi in tre strutture di accoglienza, ma, dal momento che l’una dall’altra sono distanti e che è necessaria più un’ora di pullman e di guida spericolata dell’autista, non è affatto così.
Credete che il solo riuscire a stare seduti su un automezzo che sobbalza, frena all’improvviso, suona il clacson continuamente e incrocia al millimetro gli automezzi che incontra è uno stress psico-fisico non da poco.
La mattina ci siamo recati a Chengalam, all’orfanotrofio Bethlehem Balabhavan; qui, con immenso piacere, abbiamo verificato i notevoli miglioramenti che sono stati apportati alla struttura a seguito di un piccolo progetto di H.H.P.P.: negli ultimi tre anni, l’ambiente risulta completamente cambiato. Mattonelle chiare hanno preso il posto di un pavimento in cemento scuro, piastrelle sui muri rendono le stanze più luminose e pulite, sono stati acquistati i banchi e le panche dove i ragazzi possono studiare come doposcuola, nuovi armadi con ante hanno sostituito scaffali aperti, è stata rinnovata la cucina, ampliato lo spazio piastrellato davanti alla casa, costruiti nuovi lavandini per lavare le stoviglie e i panni.
I 31 ragazzi godono tutti di buona salute ad eccezione di qualche cosiddetto “male di stagione”. Abbiamo trovato ancora una volta Sudeesh, operato col finanziamento della nostra associazione per una cardiopatia congenita, e con soddisfazione abbiamo constatato  le sue ottime condizioni fisiche.
Dopo aver salutato ognuno di loro, ci siamo diretti al Sanjos Balabhavan: qui ad attenderci sulla porta 56 ospiti impazienti; bello vedere come i nostri bambini siano sempre ansiosi di vederci … probabilmente per tutta l’attenzione, l’affetto ed i regali che portiamo loro nel “breve” tempo che trascorriamo insieme.
Abbiamo verificato lo stato di buona salute di tutti gli ospiti; al termine delle visite abbiamo consegnato ai più grandi di loro un graditissimo orologio da polso, macchinine per i più piccoli, freesbee e palloni per tutti, nonché, come di consueto, saponette da bagno, sapone per il bucato, spazzolino e dentifricio.
Durante la foto di gruppo finale è iniziato un classico temporale indiano che ci ha obbligato a posticipare la nostra partenza; questo contrattempo non è dispiaciuto a nessuno!
Dopo essere rientrati per il pranzo all’Assisi Baby Sadan, siamo ripartiti alla volta di Pampady per far visita ai ragazzi del P.M.G.M. Balabhavan gestito da sacerdoti cristiani ortodossi, dove i 30 bambini visitati sono risultati tutti in buone condizioni fisiche; stesso rituale per il commiato, con la promessa di rivedersi il prossimo anno.
Spendiamo qualche parola circa la situazione dei nostri bambini negli orfanotrofi. Al contrario di quanto possa fare pensare il nome “orfanotrofio” , questi piccoli, oltre agli orfani veri e propri, si trovano in questi centri per le piu’ svariate situazioni. Infatti vi sono bimbi con un solo genitore abbandonato dal coniuge (molte donne fuggite da mariti violenti e alcolizzati), vittime di violenze fisiche in famiglia, alcuni abbandonati da entrambi i genitori. Un caso particolare è    Joby bimbo affetto da Acondroplasia meglio nota come nanismo. La madre, vedova del marito, si e’ risposata e il patrigno ha rifiutato la sua “diversità”.
Durante il viaggio di ritorno Sr Elisabetta ci ha dato la brutta notizia dell’incidente occorso a Athira dell’Assisi Baby Sadan: mentre giocava serenamente con i suoi compagni è caduta malamente riportando una brutta frattura al braccio, tanto che in ospedale hanno deciso di sottoporla a intervento chirurgico.
Con questa pena nel cuore mentre stiamo tornando all’orfanotrofio, ognuno di noi pensa in cuor suo a come sarebbe bello poter evitare ai bambini le sofferenze; H.H.P.P. ci prova ogni giorno, ogni tanto ci riesce.
Qui India a voi Italia!


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