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Obiettivi:
Attività sanitaria: visite mediche ad adulti e bambini (e somministrazione medicinali) con base alle scuole Casa Belem di Salvador de Bahia e Escolina Sao Francisco di Candeias.
Verifica ed aggiornamento delle adozioni a distanza.
Distribuzione di beni di prima necessità.
Partecipanti:
Medici: Boccara Aryele, Martini Giorgio, Nencioni Elena
Volontarie: Daglio Alessandra e Venturini Laura
Periodo:
dal 15 al 28 maggio 2009
28 Maggio 2009
La nottata è stata abbastanza difficile per i volontari di ritorno dal Brasile, dal momento che il volo di linea era sì in perfetto orario ed è arrivato puntualmente a Lisbona, ma l’aereo era un modello molto vecchio, con pochissima disponibilità di spazio per le gambe, e perciò molto difficile a conciliare il sonno anche per chi era molto ma molto stanco.
Da Lisbona ripartenza verso l’Italia all’orario previsto con arrivo a Bologna alle 11,50 dove ci attendeva il fido amico Maurizio Vannelli, per riportarci tutti insieme a casa.
Ecco che al momento della conclusione della missione è il momento di tirare le somme di quanto è stato fatto in questi giorni in Brasile e degli obiettivi raggiunti. Sono state effettuate un totale di 1.003 visite cliniche, tutte regolarmente registrate nel nostro date base sanitario, sono state aggiornate o redatte nuove schede di bambini inseriti nel Progetto Jeevan di adozioni a distanza per un totale di 73 ; sono stati consegnati centinaia e centinaia di confezioni di medicinali sia portati dall’Italia che comprati in loco, e distribuiti gratuitamente a quanti ne avevano bisogno;ad ogni bambino che si è presentato alla nostra attenzione abbiamo consegnato uno spazzolino da denti ed un dentifricio quale promozione sanitaria all’igiene dentale; sono stati distribuiti tutti i generi di vestiario, i giocattoli, i pennarelli, i palloni,e tutto quello portato dall’Italia e che hanno fatto la gioia di grandi e piccini; abbiamo acquistato 1 sedia a rotelle per quel ragazzo di 12 anni affetto da ritardo mentale e paresi simil poliomielite; e soprattutto abbiamo donato a tutti a piene mani, senza risparmio, la disponibilità, la generosità, l’amore e la condivisione dei volontari H.H.P.P. al completo.
A tal proposito, come consuetudine al termine di ogni missione, ecco le riflessioni che ognuno dei protagonisti ha voluto lasciare scritte liberamente in questo diario:
ALESSANDRA
Questa è per me la mia prima esperienza come volontaria, e devo dire che ho potuto coronare un sogno che avevo nel cassetto già da tempo. Quando ho saputo che la missione era in Brasile, mi ha fatto molto piacere e pensavo già di conoscere una certa realtà latino americana perché sono argentina e la povertà l’ho vista anche nel mio paese, e soprattutto dove sono nata. Ma devo dire che ho vissuto sensazioni mai provate prima, con questo calore umano e questa gratitudine così grande manifestata attraverso i sorrisi e gli abbracci “ bahiani” per quello che per me era così poca cosa, quale dar loro le medicine e cercare di ripetere nel mio povero portoghese e con il valido aiuto di Vandene (la mia assistente locale) la posologia indicata dai Medici. E mi faceva così piacere quando al mio saluto con una mescolanza incredibile di accenti augurando loro “ bom dia “ o “ boa tarde “ , loro sorridevano divertiti. È stato bellissimo poter regalare un sorriso a chi vive una tale emarginazione ed abbandono.
Due parole le vorrei spendere per le Sorelle di Candeias le quali non solo si sono adoperate per aiutarci nel nostro lavoro, ma hanno fatto di tutto perché il nostro soggiorno fosse il più piacevole possibile, offrendoci tutte le attenzioni possibili.
Il nostro capo, il Dr George, ha saputo creare un’atmosfera collaborativa ed in armonia. Bravo !
ARYELE
Autorevole senza essere mai autoritario, il capo missione Dr George è riuscito a formare un team compatto che ha lavorato, ha sorriso e ha riso con spirito solidale.
La missione è stata utile per tutti e ora tutti ci sentiamo meglio. I pazienti perché hanno ricevuto cure e conforto, e noi per l’amore che abbiamo ricevuto.
Le Suore hanno fatto quanto è possibile per rendere la nostra permanenza indimenticabile. Sempre affabili e sorridenti, piene di attenzioni e delicatezze per ognuno di noi, ci hanno fatto sentire protagonisti di qualcosa di importante.
La peculiarità di questa esperienza consiste nell’atteggiamento che ci ha indotto il capo missione. Siamo state inconsciamente spronate a valorizzare il lavoro altrui, a stimare e ad amare le nostre colleghe. Così tacitamente, abbiamo cercato di fare ogni giorno meglio e di più come fossimo unite da un patto segreto. Credo che ci vogliamo bene.
Nel nostro animo ci sono due speranze: la prima, di poter ripetere questa esperienza, la seconda, di non aver deluso nessuno.
Grazie George, grazie a tutte. E un grazie di cuore a H.H.P.P.
ELENA
Un tripudio di suoni, colori, sorrisi, abbracci spontanei e sguardi carichi di gioia: ecco come siamo stati accolti a Candeias !
Incredibile la stima e la completa fiducia che queste persone ripongono in noi, la loro infinita riconoscenza …
Emozionante lo stupore e l’entusiasmo nel semplice rivedersi in una foto : come con “nulla” poter essere felici !!!
"Ti basta la mia grazia. La mia potenza si manifesta pienamente nella debolezza" (San Paolo)
LAURA
È incredibile il concentrato di sensazioni che sin dall’inizio di questa esperienza ha invaso il mio corpo e la mia anima. Brividi, scosse, battiti, pulsazioni, calore gelido hanno percorso tutto il mio essere.
Lacrime e sorrisi, tristezza e allegria e poi ancora tenerezza, affetto, felicità hanno toccato in profondità il mio cuore.
L’espressione dei volti e i gesti dei bambini mi hanno aiutato a capire quello che mi volevano comunicare. I loro occhi mi hanno svelato le loro emozioni. Non c’è cosa più bella del ricevere un sorriso da un bambino sfortunato ma, mio Dio! , quanto ricco dentro. In quei momenti ho provato sensazioni di incredibile appagamento perché sapevo di essere io l’artefice di quei sorrisi, magari solo per avergli donato una carezza o un palloncino.
Quanto basta poco …
Questo è condividere, vivere, crescere.
Grazie a tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo mio sogno.
Grazie a te premurosissimo Dr George, a voi compagni di avventura per aver permesso che questa missione si rilevasse unica, meravigliosa, compiuta. Con il vostro appoggio, affetto, amore, mi avete sostenuta, aiutata e incoraggiata sia in questo percorso sia per la mia vita futura.
Un ringraziamento particolare ad un grande amico che mi ha messo in contatto con la carinissima Dottoressa Ravalli e di conseguenza con la lodevole Associazione HHPP.
Ed infine grazie a te o Signore .
DR GEORGE
Ecco giunti ancora una volta al termine di una nuova missione sanitaria ed umanitaria che mi ha visto protagonista attivo per la nostra amatissima Associazione H.H.P.P. Onlus. Tutto è andato per il meglio, gli obiettivi prefissati alla partenza sono stati raggiunti, ed ancora una volta devo dire senza falsa modestia di essere orgogliosissimo di tutto quanto siamo riusciti a realizzare in questi giorni in terra brasiliana. Sì, esattamente siamo, perché come sempre il raggiungimento del prefissato è stato possibile solo grazie al coinvolgimento attivo e senza limitazioni di sorta da parte di tutti; delle nostre Suore in Candeias che si sono prodigate come non mai e non ci hanno mai permesso di sentirci soli; ai volontari tutti dall’Italia che tanto si sono dati da fare per la preparazione della missione, che sono stati vicini durante e che saranno per noi indispensabili per il proseguo del raggiungimento degli scopi della stessa H.H.P.P.; alla mia carissima moglie Beatrice che da sempre è aiuto indispensabile per tutte queste mie iniziative e sostegno emozionale nei momenti importanti; e soprattutto a loro, i miei amatissimi e validissimi collaboratori in questa 5° missione in terra Brasiliana, senza i quali sicuramente non sarebbe stato possibile realizzare tutto quanto è stato fatto: la entusiasta e stupita Alessandra che con la sua parlata esotica ed il suo entusiasmo smisurato ha dato tutta sé stessa svolgendo il ruolo di Farmacista sul campo in modo perfetto, emozionando tutti coloro che l’hanno incontrata; la sensibile ed esperta Dott.ssa Aryele che dall’alto della sua esperienza internazionale in campo sanitario-umanitario ha aiutato tutti quanti sono venuti in contatto con Lei, ed a me ha insegnato molte cose e spero me ne insegni anche in futuro; l’eterea ma determinata Dott.ssa Elena che con il suo entusiasmo ed il suo amore per i bambini ha donato a piene mani affetto e professionalità a tutti coloro che ha incontrato ; la dolcissima e silenziosa Laura la quale, pur relegata alla registrazione dei dati sanitari, ha ugualmente potuto riversare tutto l’entusiasmo affettivo che racchiude nel suo cuore ai grandi e ai piccoli che ha incontrato in questi giorni.
Anche questa volta si è compiuto quello che io definisco il miracolo di H.H.P.P.: 5 persone che poco o per niente si conoscevano fino ad un giorno prima della missione, hanno lavorato,sudato,condiviso emozioni, dato tutto se stessi in una sola parola, per l’unico scopo di aiutare il prossimo tramite la nostra comune Associazione Umanitaria.
Il SOGNO UMANITARIO DALLA VALDINIEVOLE NEL MONDO nato poco più di 6 anni fa è cresciuto nel tempo, ha aiutato tante tante persone nella loro misera vita di poveri e derelitti; al termine di questa missione attendiamo questo nostro desiderio nel prossimo futuro dei nuovi orizzonti che tutti i volontari di H.H.P.P. Onlus vogliono insieme esplorare.