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Obiettivi:
Verifica ed aggiornamento delle schede dei bambini dei sette orfanotrofi che HHPP Onlus sostiene tramite le famiglie italiane grazie al progetto Jeevan di adozione a distanza - Attività sanitaria che si svolgerà in collaborazione con un medico indiano che ci accompagnerà negli orfanotrofi per visitare e curare tutti i bambini. - Distribuzione di beni di prima necessità
Partecipanti:
Volontari: Rita Fantozzi - Elisabetta Sarti - Paolo Trinci - Jonathan Vazzano
Periodo:
dal 25 gennaio al 2 febbraio 2009
27 Gennaio 2009
Svegliati dalla voce melodiosa dei bambini, la nostra giornata è cominciata con una succulenta colazione tipicamente locale a base di appam, marmellata, ananas, banane e l’indianissima Nutella portata da Jonathan. Intorno alle 9,00 siamo partiti alla volta dei due orfanotrofi previsti per la giornata accompagnati finalmente da un autista degno di tale nome. La mattina al San Jose Balabahvan, Sr. Lissy ha visitato i 56 ospiti riscontrando buone condizioni di salute, eccetto un caso di scabbia, alcune infezioni alle vie respiratorie e qualche parassitosi intestinale. Allo stesso tempo i ragazzi hanno eseguito dei disegni da inviare alle famiglie adottive italiane e a turno sono stati da noi fotografati per l’aggiornamento del Progetto Jeevan. Oltre a quelle di rito, sono state scattate 7 milioni di foto visto la smisurata passione dei bambini per ogni oggetto tecnologico e per la sindrome del divo di Bolliwood (vedi foto). Anche ad ognuno di loro sono stati consegnati una confezione di vitamine, una di paracetamolo e amoxicillina; questa prassi verrà ripetuta in ogni orfanotrofio visitato durante tutta la missione. Prima di salutare i bambini abbiamo consegnato loro 3 biciclette, palloni da basket e da volley e racchette da tennis… felici più noi di loro per l’entusiasmo dimostrato, ci siamo salutati con la promessa di tornare quanto prima. Nel pomeriggio ci siamo diretti al Bethlem Balabhavan dove abbiamo trovato una situazione sensibilmente diversa: la struttura, vista anche già da prima il dormitorio e l’aula del dopo scuola erano in un’unica stanza. Immediatamente ci siamo posti il problema: è possibile ampliare lo spazio? Il direttore della casa si è impegnato a fornire quanto prima un preventivo per l’intervento al riguardo, intanto abbiamo provveduto all’acquisto delle sedie per sostituire le “vecchie” panche del refettorio. I 28 ragazzi sono stati tutti visitati e curati in gran parte per parassitosi intestinale e stomatite; dopo aver scattato le foto e distribuiti ombrelli e altri doni di vario genere, abbiamo improvvisato una festa a base di palloncini e giochi di gruppo. Al rientro una breve sosta per ricaricare la scorta di pennarelli e caramelle e poi arrivo al buio all’Assisi Baby Sadan; la mancanza di corrente elettrica non ci ha permesso di salutare come avremmo voluto i bambini di Sr. Elisabetta e dopo una cena a lume di pila finalmente a letto. A domani. Qui India a voi Italia.