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Obiettivi:
Svolgimento dell'attività sanitaria attraverso le visite mediche ambulatoriali effettuate dai medici volontari e la somministrazione gratuita dei relativi medicinali; tali attività verranno effettuate sia all'interno dell’ospedale Mary Matha di Thullur – inaugurato il 16 settembre u.s dai volontari di H.H.P.P. Onlus in missione - sia nei camp organizzati in piccoli villaggi del distretto di Guntur. Campagna di vaccinazione anti epatite B condotta su 800 alunni di una scuola limitrofa all’ospedale. Distribuzione di beni di prima necessità.
Partecipanti:
Medici: Dr. Becherucci Paolo, pediatra - Dott.ssa Biancalani Luciana, pediatra - Dott.ssa Fanelli Lidia, pediatra - D.ssa Boccara Aryele, medicina generale.
Volontari: Belfiore Palma, Di Liddo Michelina, Gentili Giovanni, Ricci Roberto
Periodo:
23 novembre – 5 dicembre
29 Novembre 2008
Oggi 29 Novembre: ci siam svegliati e … abbiamo iniziato una nuova giornata a contatto con la gente indiana. Come ogni giorno c’era una lunga fila ad aspettarci. Aperto il cancello è iniziata la processione dei pazienti, venuti anche dai villaggi vicini: vecchi, giovani, bambini, famiglie intere. Tutti sono passati dalla registrazione dei dati anagrafici, dove le allieve infermiere del dispensario li pesavano e misuravano; poi con il foglio in mano si mettevano in attesa. Con l’indispensabile ausilio delle suore che fungono da interpreti, abbiamo iniziato la nostra attività. Aryele ha di nuovo medicato Babathaia: la sua ulcera era notevolmente migliorata. Una vecchia signora è venuta da noi per problemi alle gambe, ma abbiamo notato che aveva una mano fasciata. Ella ha riferito che all’ospedale del governo le avevano prescritto un impacco di erbe che si era applicata con un cencio: un classico esempio di medicina naturale. Lidia ha visitato alcuni casi di asma, una donna anche piuttosto grave. La considerazione che ci è venuta spontanea è che, non essendoci alcun tipo di prevenzione, un attacco acuto potrebbe essere qui, anche fatale. Abbiamo visto diverse tigne, anche in zone strane come alla nuca; un uomo con una amputazione della gamba, deformità delle mani e varie altre stigmate dovute alla lebbra. Abbiamo fatto molte glicemie per controllare i numerosi diabetici che spesso non fanno regolarmente la terapia in quanto non se la possono comperare. In mezzo alle numerose patologie respiratorie, dolori artrosici e problemi dentari, Paolo si è imbattuto in un giovane adulto con un reperto toracico strano: rumori polmonari nella parte alta del polmone; indagata la storia, abbiamo scoperto che nel 1992 aveva avuto una Tbc curata solo 6 mesi. Nel sospetto di una riacutizzazione abbiamo prescritto un radiografia del torace, di cui aspettiamo la risposta. E’ tornata a controllo una bambina cardiopatica già diagnosticata e per la quale, grazie al supporto dell’HHPP, era già stata programmata l’operazione. I nonni si sono però rifiutati di farla operare: essendo femmina, anche dopo aver corretto la cardiopatia, sarebbe stato difficile trovarle un marito e sarebbe stata solo un peso per la famiglia. La mattina si stava avviando al termine e tutti noi eravamo un po’ preoccupati perché non era tornato a controllo il piccolo lattante al quale ieri avevamo inciso l’ascesso. Poi finalmente Rani (2 mesi) è emerso dalla folla portato dalla madre, molto giovane, stamane accompagnata anche da un’altra donna. L’ascesso era migliorato, abbiamo dovuto ulteriormente drenarlo, medicarlo e fasciarlo. Abbiamo anche somministrato un antibiotico intramuscolo. A causa di tutte queste manovre, Rani ha pianto molto, ma Roberto è riuscito a calmarlo; il seno della madre ha poi fatto il resto. Poiché si era sporcato, gli abbiamo fornito alcuni vestitini che avevamo portato dall’Italia. Abbiamo chiesto a Suor Jain perché la giovane madre portasse uno strano straccio a coprire le orecchie: si tratta della tradizione che individua le donne che hanno recentemente partorito: si devono coprire gli orecchi per impedire al diavolo di entrare. Rani tornerà domani per una nuova somministrazione di antibiotico. In totale abbiamo visitato 195 persone e somministrato 26 vaccini dell’epatite B. Essendo oggi sabato, le suore ci hanno fatto lavorare solo al mattino. Nel pomeriggio esse ci hanno condotto a visitare un tempio indù. Durante il viaggio abbiamo visto villaggi molto poveri, anche con capanne di canne, animali mescolati alle persone, tanto fango: nonostante tutto ciò questa gente riesce a sorriderci. Nella zona antistante al tempio c’erano molti mendicanti, soprattutto bambini, laceri, sporchi e malnutriti. Giovanni ci ha ricordato la frase del Vangelo in cui Gesù dice che “se fate del bene al più povero degli uomini, lo avete fatto a me”…. L’impressione che egli ha provato è che nei visi di questi bambini ci sia veramente il volto del Signore.