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Obiettivi:
Verifica della conclusione dei lavori di costruzione dell'ospedale ginecologico per l'ampliamento al Mary Matha Dispensary di Thullur e relativa inaugurazione della struttura che si terrà il 16 settembre. Consueto svolgimento dell'attività sanitaria che si realizzerà attraverso le visite mediche effettuate dai medici volontari e la somministrazione gratutita di medicinali – attività che avverranno sia all'interno della struttura ospedaliere del Mary Matha, sia nei camp organizzati nei villaggi limitrofi a Thullur. Aggiornamento delle adozioni a distanza. Distribuzione di beni di prima necessità.
Partecipanti:
Medici: Dott.ssa Bonelli Sara Irene, Dott.ssa Iacopini Sarah, Dott.ssa Filardo Francesca Paola, Dr. Martini Giorgio – medicina generale, broncopneumologia - Dott.ssa Ravalli Gabriella - pediatra.
Volontari: Lotti Emiliano, Raspi Costantino, Sodini Luciano, Vannini Barbara
Periodo:
14 - 27 settembre 2008
21 Settembre 2008
L’autunno che ci dicono sia gia’ arrivato in Italia, qui in India per ora non ha dato segno di vita dal momento che oggi e’ stata una delle giornate piu’ calde ed afose da quando siamo arrivati a Thullur. Oggi, domenica, la giornata e’ stata dedicata al riposo ed alle pubbliche relazioni: Santa Messa al mattino alla Parrocchia del Gesu’ Bambino del paese, e pomeriggio passeggiata sempre in paese vestiti con i tradizionali abiti indiani. Alle ore 09,00 lo scuolabus ci ha condotto alla Chiesa locale ; una navata gremita di fedeli suddivisi nettamente in donne e bambini da una parte ed uomini dall’altra, tutti accovacciati a terra alla maniera indiana. Al termine della cerimonia religiosa, il parroco ci ha invitati ad accomodarci davanti all’altare per un momento di ringraziamento, donando ad ognuno una colorata ghirlanda di fiori freschi e profumati. Al ritorno al dispensario abbiamo aggiornato le schede di 6 bambini adottati a distanza, visitandoli ed accertando le loro buone condizioni di salute. Dopo pranzo le Suore con tanto entusiasmo ci hanno vestito con gli abiti tradizionali per poi accompagnarci lungo la strada fino al villaggio; il percorso e’ stato molto impegnativo ed a ostacoli a causa dei vestiti stretti e della necessita’ di evitare i numerosi escrementi di bufali presenti lungo il tragitto . Slalom fra l’indisciplinato e rumoroso traffico, tanto che una domanda e’ sorta spontanea ai volontari : e’ preferibile correre il rischio di abbracciare un autobus o un bufalo camminando nel centro della carreggiata, oppure essere morsicati da un serpente lungo i bordi della strada ? Il male minore e’ stato pestare montagne di cacche sull’asfalto.Durante il tragitto si sono uniti a noi molti bambini festanti, che guardavano con curiosita’ questi occidentali dalla pelle bianca e dai vestiti colorati. Abbiamo avuto anche la possibilita’ di visitare le capanne e vedere da vicino la dura realta’ della vita quotidiana e di constatare come, grazie al sostegno finanziario delle adozioni a distanza , alcune famiglie hanno potuto migliorare o costruire la propria abitazione. Tutti ci hanno accolto con molta ospitalita’ , rendendo reale quello che sempre Costantino ci ripete dall’inizio della missione: “UN ESTRANEO E’ UN AMICO CHE NON ABBIAMO ANCORA CONOSCIUTO!“