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Obiettivi:
Attività sanitaria che si realizzerà attraverso lo svolgimento delle visite mediche e la somministrazione gratutita di medicinali, verifica ed aggiornamento delle schede dei bambini per il progetto Jeevan di adozione a distanza, distribuzione di beni di prima necessità.
Partecipanti:
Medici: Dr. Giorgio Martini – medicina generale; D.ssa Maria Ludovica D'afflitto, Dr.Norberto Dalloni, Dr. Massimo Lupi, – pediatri
Volontari: Giovanni Farnocchia, Roberto Ricci, Elisabetta Sarti, Antonio Zei
10 Febbraio 2008
Seconda giornata dedicata interamente alla visita degli orfanotrofi gestiti da HHPP. Sveglia un’ora prima del solito e Santa Messa presso l’Assisi Baby Sadan. Dopo colazione siamo partiti per Asha Kiran un istituto che ospita esclusivamente bambini e ragazze positive all’AIDS. I nostri medici hanno effettuato la visita ad ognuno di loro riscontrando un quadro ormai cronicizzato di malattia. Abbiamo constatato con piacere che lo stato del Kerala fornisce gratuitamente a questo tipo di ammalati la costosa terapia farmacologica. Fra i dieci bambini e le cinque donne ospiti, una ragazza di sedici anni ha toccato profondamente il nostro cuore: orfana della madre morta subito dopo la sua nascita di AIDS, dopo aver subito un tentativo di omicidio con una coltellata da parte della matrigna, dopo essere stata abbandonata su un treno in partenza dall’Andhra Pradesh verso il sud dell’India, trovata dalla polizia ferita ed in stato confusionale è stata accompagnata in ospedale e successivamente, dopo essere stata trovata affetta da AIDS affidata all’Asha Kiran. I suoi occhioni tristi ed impauriti hanno sciolto i nostri cuori ed il sorriso che siamo riusciti a strapparle con il nostro affetto, le nostre attenzioni e i nostri piccoli regali, ci hanno riempito di gioia. Qui ci è stato presentato il capo responsabile di tutti gli orfanotrofi del Kerala, che sono 1.320 per un totale di oltre 100.000 bambini ospitati!!!! Sua Beatitudine (essendo un prelato di religione ortodossa), ci ha ringraziato calorosamente per il nostro lavoro sanitario e impegno umanitario a favore dei bambini orfani, accompagnandoci in seguito ad un altro orfanotrofio, P.M.G.M. Bhala Bavan di cui è il fondatore. Trentasei ragazzi ospiti di questo istituto sono stati visitati come di consueto dal nostro personale medico, e per loro sono state aggiornate anche le schede del progetto Jeevan di adozione a distanza. Subito dopo pranzo abbiamo visitato l’orfanotrofio Bethalahem Ashrum dove trentatre piccoli bambini e bambine ci hanno ricevuto con il solito affetto che sempre ci accoglie. Qui la povertà sia della struttura che la semplicità delle suore si possono toccare veramente con mano. I bambini, al riscontro medico, presentavano numerose patologie tra cui gozzi tiroidei sospetti, un possibile caso di ipotiroidismo, una donna apparentemente molto depressa con somatizzazioni molteplici. Sotto un tempesta equatoriale, ci siamo alla fine avviati verso l’ultimo nostro orfanotrofio il Marthoma Balica Bhavan dove sono ospiti trentasei ragazze di un età variabile dai 10 ai 16 anni. In questa struttura, i nostri medici hanno lavorato alla luce delle torce elettriche, in un’atmosfera veramente surreale, da super emergenza, in quanto il temporale era veramente di un’intensità “monsonica” tanto è vero che in pochi minuti le strade si sono trasformate in piccoli torrenti di fango ed acqua. A differenza degli altri istituti visitati nella giornata, qui l’allegria ha fatto da padrona. Le fanciulle ci hanno accolto con gioiose danze e canti, con sorrisi radiosi, ricaricando ognuno di noi di una forte umanitaria energia. Ha colpito tutti una ragazza “dagli occhi verdi” (fisionomia singolare nella realtà indiana) con un’aria dolcissima. Qui Elisabetta si è espressa dando il meglio di se e della sua clown terapia, con canzoni e balli che hanno coinvolto assolutamente tutte le ragazze, compresa Ashamol che festeggiava il suo tredicesimo compleanno. Incredibile come queste ragazze ripetessero all’istante le parole delle canzoni che Elisabetta cantava in italiano.
Inutile ricordare che anche oggi sono stati donati ad ogni ragazzo confezioni di vitamine e paracetamolo per il nostro progetto di sostegno sanitario nonché i regali portati dall’Italia o comprati sul posto. Rientro alla base alle 21,30. Domani si ritorna alla casa dei mendicanti dove ci aspettano almeno 250 persone che vengono a farsi visitare da villaggi lontani, con grandi sacrifici, e questo non può che motivarci sempre più a portare avanti con forza la nostra missione. Qui India a Voi Italia…… e la missione continua!