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8° in India-Feb 2008

Obiettivi:
Attività sanitaria che si realizzerà attraverso lo svolgimento delle visite mediche e la somministrazione gratutita di medicinali, verifica ed aggiornamento delle schede dei bambini per il progetto Jeevan di adozione a distanza, distribuzione di beni di prima necessità.

Partecipanti:
Medici: Dr. Giorgio Martini – medicina generale; D.ssa Maria Ludovica D'afflitto, Dr.Norberto Dalloni, Dr. Massimo Lupi, – pediatri
Volontari: Giovanni Farnocchia, Roberto Ricci, Elisabetta Sarti, Antonio Zei

DIARIO GIORNALIERO

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8 Febbraio 2008
Questa mattina, dopo una veloce colazione, siamo partiti alla volta della casa dei mendicanti, gestita sempre dalle nostre Suore Francescane, dove abbiamo iniziato il camp sanitario vero e proprio. I dottori Ludovica, Norberto, Massimo e Dr George si sono posizionati in un unico grande ambiente suddiviso alla meno peggio in 4 “ studi medici” con dei paraventi, Giovanni e Roberto ai computer in un altro locale dediti alla registrazione dei dati sanitari, Elisabetta e Antonio nella farmacia improvvisata a consegnare farmaci, effettuare medicazioni e quanto altro di necessario. Già dai primi pazienti visitati, è balzata ai nostri occhi la realtà molto grave anche  dal lato sanitario di queste povere persone; tra le varie patologie oltre ai numerosi gozzi più o meno voluminosi, dolori diffusi residuati dopo l’epidemia di febbre tropicale Chikungunya del Giugno-Luglio 2007, gastralgie più o meno gravi anche dai troppi farmaci antidolorifici assunti, molti casi hanno necessitato della nostra più viva attenzione sotto il profilo sanitario e umanitario. Per un uomo di 55 anni affetto da una diffusa calcolosi renale inducente una progressiva insufficienza funzionale, molto povero e non in grado di pagarsi l’intervento chirurgico necessario, con anche a carico una figlia gravemente disabile a causa dei postumi di una meningite; per una donna di 48 anni affetta da osteocondroma (tumore) alla spalla destra, necessitante di intervento chirurgico ma anch’essa facente parte di una famiglia poverissima e con a carico una figlia disabile; per un uomo di 49 anni con gravi ernie del disco a livello cervicale che gli impediscono i movimenti delle braccia e arrecano gravi vertigini che ostacolano lo svolgimento del lavoro di autista, nonché padre di famiglia, ci siamo impegnati ad assicurare la copertura finanziaria necessaria per poter effettuare i più opportuni interventi chirurgici. Durante la mattinata è giunto alla nostra osservazione un ragazzo di 14 anni di età anagrafica, ma di 7 – 8 di aspetto, ammalato fin dalla  primissima infanzia di una grave forma di reumatismo non meglio definito, trattato in tutti questi anni con cortisone ad alte dosi e farmaci immunosoppressori (per intendersi quelli adoperati per i trapianti di organi) . Tali farmaci hanno sommato i propri gravi effetti collaterali alle gravi alterazioni articolari della malattia stessa, causando un arresto totale della crescita, sia di statura che degli organi sessuali. Tutti e tre i nostri Pediatri, anche se con una notevole esperienza professionale alle spalle, sono rimasti tristemente impressionati nel vedere un caso così particolare : faccia inespressiva e gonfia come una luna piena, addome enorme per l’accumulo di grasso flaccido contrastante la magrezza degli arti inferiori causata da atrofia della muscolatura, incapace -quando disteso- di  mettersi seduto autonomamente, con un’andatura incerta e goffa come il suo modo di interagire con gli altri. Vista la gravità del caso e le difficoltà che un’adeguata condotta terapeutica comporta, ritenendo necessaria una diagnosi approfondita della malattia ed una ancora più necessaria disintossicazione dai farmaci con i loro devastanti effetti collaterali, abbiamo proposto alla madre di valutare la possibilità che il ragazzo venga curato in Italia. Faremo tutto ciò che è in nostro potere affinché questo possa avvenire ! Come se questo non avesse sufficientemente emozionato i nostri volontari, poco dopo si è presentata una ragazza di 24 anni, gravemente claudicante che si aiutava nella deambulazione con due appoggi in legno. Tutto ciò era causato da una grave forma di artrite reumatoide deformante che ha reso precaria la stazione eretta. A complicare la malattia è sopraggiunto il quasi completo blocco delle articolazioni di entrambe le ginocchia. Le Suore, conoscendo a fondo la misera realtà economica della famiglia, avendo gli specialisti locali chiesto una cifra spropositata per i vari interventi chirurgici di protesi, ci hanno caldamente invitato ad intervenire nell’aiuto materiale. Anche in questo caso, ci adopereremo  per sollecitare i  nostri locali dirigenti sanitari,molto sensibili a livello regionale, sperando che sia possibile portare a buon fine le pratiche burocratiche del passaporto e del relativo visto per l’Italia. In attesa di tutto ciò, per continuare ad assicurare la costosa terapia quotidiana, l’associazione propone un’ adozione sanitaria collettiva alla stessa quota personale prevista nella normale adozione a distanza. Se pensate che questi casi abbiano esaurito la nostra “incredibile” giornata lavorativa, siete in errore ! Infatti alla fine della giornata abbiamo incontrato una giovane e bella ragazza di 30 anni, in precedenza apprezzata estetista, che a seguito della tristemente famosa febbre Chikungunya, presentava perdita di parte delle dita della mano sin (come si vede nelle persone colpite da lebbra) a causa di focolai multipli di encefalite che provocavano anche una forma di emiparesi. Una analoga e forse più grave condizione l’abbiamo riscontrata in un uomo di 63 anni, che a seguito di un morso di serpente ad un piede ha nel corso di 25 anni dall’evento subito un danno irreversibile alla ghiandola ipofisi, quella che regola le più importanti funzioni dell’organismo. Terminate le 169 visite mediche odierne, rientrati in orfanotrofio, ci siamo rinfrancati lo spirito con un bagno d’amore con i nostri piccoli ai quali abbiamo donato un gustoso gelato per festeggiare l’ 11° compleanno di uno di loro, Akshai Raj. Distrutti dall’intensa giornata piena di pesanti emozioni, allietati dalla visione di un cartone animato con i bimbi, rivolgendo il  nostro pensiero ai cari lontani, salutiamo con affetto tutti i nostri sostenitori. Stiamo lavorando tutti con un’energia, una forza ed un entusiasmo incredibile perché ciò non è un gioco ma è vita per persone disperate! Noi ci siamo e questo è solo l’inizio!!!    Qui India a Voi Italia.


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