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Obiettivi:
Attività sanitaria attraverso lo svolgimento di visite mediche, aggiornamento delle adozioni a distanza, distribuzione di beni di prima necessità, verifica delle stato attuale dei lavori per l’ampliamento del Mary Matha Dispensary
Partecipanti:
Medici: Dott. Giorgio Martini e Dott.ssa Valentina Rafanelli medicina generale, Dott. Massimo Ciampolini e Dott.ssa Gabriella Ravalli pediatria
Volontari: Francesca Fontana, ostetrica - Walter Ghiandai, Gianna Rogialli, Francesco Sodini, Paolo Venturini
Mercoledì 24 Ottobre
Al risveglio tutti eravamo preparati ad un impegno gravoso, dal memento che Sr Jain ci aveva annunciato di dover vaccinare tutta una affollata intera scuola ad Amaravathi. La realtà ha superato di gran lunga tutte le nostre aspettative ed ecco qui per voi il resoconto della giornata. Siamo partiti con una jeep stracolma di 11 persone più una staffetta motociclistica formata dal parroco di Thullur e dal nostro intraprendente Francesco ( ovviamente niente casco per entrambi dal momento che in India gli unici caschi esistenti sono quelli di banane !). Circa un’ora di viaggio su strade che assomigliavano a delle mulattiere, dopo di che siamo giunti alla nostra meta, dove come al solito siamo stati accolti calorosamente da una folla festante di bambini ed adulti. Anche oggi lanci di petali di fiori e applausi a non finire ci hanno accompagnato fino all’edificio scolastico dove abbiamo approntato le nostre postazioni di vaccinazione,registrazione e visite. Se è possibile oggi eravamo ancora più organizzati, tanto è vero che alla fine della giornata abbiamo contato la considerevole cifra di 643 vaccini effettuati; oggi avevamo predisposto quattro punti di vaccinazione per mezzo dei quali il lavoro è proceduto speditamente. Alle 14,00 stop per circa 45 minuti per consumare un classico pranzo all’indiana : abbiamo cominciato con un brodino di pollo che di volatile non aveva assolutamente niente, ma di veleno al peperoncino, tutto in abbondanza. Al primo sorso le nostre labbra si sono anestetizzate e solo alcuni coraggiosi ( Francesca,Walter, Paolo e il Dr George ) hanno terminato la “saporita” pietanza. A seguire, sempre sulla base di condimenti super piccanti, del pollo al curry, del pesce fritto non meglio identificato, chapati, pomodori, cetrioli, barbe rosse, latte acido, gelato, dolci tipici, e, per finire, al posto della sambuca o del limoncello, di nuovo un brodo ristretto !!! E fino a questo punto non sarebbe stato niente di eccezionale, considerato l’ambiente, ma il “bello” doveva ancora venire : alla tavola imbandita non eravamo gli unici invitati dal momento che centinaia di mosche dagli occhi rossi ( esaminate attentamente da Francesco ) banchettavano con noi e brindavano allegramente con la sprite di Gabriella, tanto da affogare nel liquido gassoso !!! A tutt’ora, che sono le ore 22,30 ora indiana, i nostri intestini non si sono ribellati; se avremo notizie contrastanti sarà nostra premura aggiornarvi il prima possibile. Terminato il lavoro alla scuola, abbiamo partecipato ad una cerimonia di ringraziamenti finali con l’imposizione di maxi-ghirlande di fiori, di uno scialle indiano di pura lana anghora sulle spalle ed un prezioso quadretto raffigurante il tempio buddista più antico dell’india meridionale, oggi museo archeologico. Spirito veramente ecumenico quello che una scuola induista regali un quadro raffigurante un mausoleo buddista a dei cattolici. Questa giornata ha un’importanza particolare proprio perché rappresenta un esempio di incontro tra culture e spiritualità diverse, oltre ad essere un riconoscimento per il lavoro che Sr Jain svolge quotidianamente. Quello che vogliamo mettere in evidenza è l’eccezionalità della situazione che vede una comunità induista chiedere un aiuto sanitario ad una struttura cattolica. La staffetta motociclistica di oggi ci suggerisce di concludere questo diario.... Go go go go!!!! H.H.P.P. C’E’!!!