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Obiettivi:
Attività sanitaria attraverso lo svolgimento di visite mediche, aggiornamento delle adozioni a distanza, distribuzione di beni di prima necessità, verifica delle stato attuale dei lavori per l’ampliamento del Mary Matha Dispensary
Partecipanti:
Medici: Dott. Giorgio Martini e Dott.ssa Valentina Rafanelli medicina generale, Dott. Massimo Ciampolini e Dott.ssa Gabriella Ravalli pediatria
Volontari: Francesca Fontana, ostetrica - Walter Ghiandai, Gianna Rogialli, Francesco Sodini, Paolo Venturini
Venerdì 19 Ottobre
La nostra prima notte a Thullur è trascorsa per la maggior parte di noi nelle stanze del nuovo ospedale, future camere di degenza per i pazienti, terminate 24 ore prima del nostro arrivo e a noi destinate da Sr Jain. Solo Massimo e il Dr George hanno dormito insieme alle Suore !!! Il sonno è stato per tutti ristoratore e la colazione a base di chapati, burro e latte di bufala ci ha dato l’energia giusta per iniziare la giornata di lavoro. Il nostro arrivo negli ambulatori è stato salutato da una moltitudine di persone che già da ore attendevano il nostro arrivo. A fine giornata contiamo 146 visite con 50 vaccinazioni anti epatite b. Oltre a tutti i vari controlli per patologie lievi e ricorrenti, fra i casi significativi segnaliamo un signore affetto da malaria in fase attiva, un bambino di 9 anni Jani con un glioma cerebrale inoperabile e rapidamente ingravescente , un piccolo paziente di 4 anni con una paraparesi flaccida e grave deficit intellettivo causata da asfissia neonatale; una piccola di 2 anni con un coma post convulsiva di natura da determinare; una ragazzina di 13 anni con una fistola al lato interno dell’occhio sinistro con franca emissione di pus alla compressone della cute sottostante e con il dubbio che la stessa situazione stesse per verificarsi anche dal lato opposto. Per lei abbiamo immediatamente predisposto un visita specialistica otorino ed attendiamo risposte. Ultima, ma sicuramente per noi la più insolita e toccante, una donna di 30 anni che è venuta lamentando dolori diffusi ed una evidente chiazza cutanea a livello del gomito dx e un po’ minore ma anche del sinistro. Sr Jain ha subito pensato alla possibile manifestazione di una gravissima malattia : la lebbra, purtroppo confermata nel sospetto dalla mancanza di sensibilità cutanea al dolore nella zona interessata. La ragazza nell’apprendere tale diagnosi, si è messa a piangere chiudendosi in un dignitoso silenzio. Anche se l’esame diagnostico, che sarà effettuato all’Ospedale pubblico, confermerà la grave diagnosi, ciò non preclude la possibilità di una cura efficace anche se prolungata nel tempo.Il pomeriggio è stato dedicato alla visita, nel villaggio, dei bambini adottati a distanza lo scorso anno ; abbiamo potuto constatare che la loro situazione è decisamente migliorata: Leelavathy, di 15 anni, nel frattempo rimasta completamente orfana per la morte del padre pochi mesi fa, riesce tramite l’aiuto dell’adozione e il supporto dello zio che si occupa momentaneamente di lei, a mangiare tutti i giorni. Sr Jain, dato che la ragazza riesce molto bene a cucinare, ha promesso di adoperarsi per sistemarla come cuoca presso un istituto di suore a Hyderabad. Sirisha, invece, grazie all’auto finanziario dell’adozione a distanza e della tutela amministrativa di Sr Jain, vive oggi con tutta la sua famiglia in una casa in muratura piccola ma nuova e dignitosa (vedi foto). Sono le 23.40 quando, terminato questo “diario comunitario”, utile strumento di riflessione per tutti noi, ci accingiamo ad andare a riposare nei nostri “morbidissimi” letti. Dal momento che in cielo le stelle sono coperte dalle nuvole, sono rimasti solo i gechi a guardare sui nostri sogni.