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Obiettivi:
Visite mediche, vaccinazioni, distribuzione beni di prima necessità, verifica e controllo delle adozioni a distanza.
Partecipanti:
Medici: Dr. Giorgio Martini (broncopneumologo) - D.ssa Gabriella Ravalli (pediatra) - Dr. Massimo Lupi (pediatra)
Volontaria: Francesca Bellugi
Martedì 22 Maggio 2007
All’appuntamento mattutino delle 7 per una passeggiata lungo il mare di Salvador hanno risposto Francesca,Gabriella e il Dr George, mentre il Dr Massimo è rimasto a riposarsi nel suo comodo letto. Spettacolo entusiasmante con i colori del mattino che facevano breccia fra l’umidità che saliva dal mare, giovani aitanti brasiliani impegnati già a quell’ora in partite di pallone, pescatori al ritorno dal lavoro notturno con le loro prede nelle reti, e noi pallidi occidentali a respirare a pieni polmoni il sapore intenso del mare. Colazione alle ore 8, in tempo per essere presenti all’arrivo a scuola degli studenti. e poi via a dare inizio alle visite mediche. Tra i casi particolari segnaliamo una famiglia intera, madre e 2 figli, affetta da scabbia; numerosi casi di micosi cutanea,impetigine e infezioni respiratorie, dolori artrosici nei soggetti più anziani, allergie cutanee e respiratorie ed infine, ma non ultima anzi ai primi posti per affetto nel nostro cuore, si è presentata Antonia Dos Santos Diana: vi ricordate di quella signora obesa che si presentò a noi con il 2° dito della mano destra completamente macerato da una fasciatura che non toglieva da qualche mese ? Non ci crederete, ma quel dito è ancor oggi presente con la sua bella e completa fasciatura tale da essere rosso come la cute bruciata dal sole. Persa ogni speranza di convincerla a lasciare scoperta la parte dolorante, abbiamo provveduto ad una accurata medicazione, riposizionando una leggera fasciatura. Contenta lei del nostro operato, e consapevoli noi, nel nostro agire professionale che tutto ciò rappresenti solo un espediente per essere protagonista di una realtà di vita che non la considera assolutamente, ci ha salutato affettuosamente. Siamo certi che nei giorni prossimi tornerà a trovarci. Una donna di circa 30 anni, madre di 3 bambini con un recente aborto spontaneo al 6° mese, presentava dolori addominali e perdite di sangue uterine pur essendo già trascorsi 20 giorni dall’evento. Ha raccontato piangendo la sua triste storia: il marito in prigione da 6 anni, tre figli da mantenere e lei costretta quotidianamente a prostituirsi . Durante la visita , approfittando della secrezione lattea legata all’ultima gravidanza, cercava di sfamare allattando la piccola di 2 anni. Il latte materno, alimento completo e gratuito, è in questo caso l’unico mezzo disponibile per la sopravvivenza della piccina. Le abbiamo assicurato una visita ginecologica ed una ecografia pelvica al più presto. Di questi tragici casi, molti se ne sono presentati alla nostra osservazione: droga, carcere, prostituzione come una fonte di sussistenza, sono problemi reali all’ordine del giorno in questa parte di mondo e ciò rafforza ancora più in noi la volontà del nostro operato umanitario. Terminato l’ambulatorio, in attesa della funzione religiosa della distribuzione del pane di San Antonio per i poveri, un attimo di suspance ha attraversato la realtà dei volontari di H.H.P.P.: il Dr Massimo era circa 1 ora che non dava più sue notizie e se ne erano perse le tracce in casa e nei dintorni. Varie ipotesi sono state formulate dagli astanti, delle quali per riservatezza non riveliamo la natura !!! Le ricerche delle Suore e di noi tutti sono state a lungo infruttuose ed essendosi avvicinato il momento della cerimonia religiosa, ci siamo diretti verso la Parrocchia, in attesa di un miracolo. Non ci crederete ma una volta entrati in Chiesa, ecco che sulla soglia è apparso in tutto il suo splendore di sudore, in maglietta bianca e pantaloncini corti blue Massimo, il quale, spinto da un desiderio meditativo, si era messo a camminare sulla spiaggia per ben due ore, fino a raggiungere il noto Cristo di Bahia nella località di Barra. Con il cuore al momento sollevato dall’angoscia, abbiamo assistito alla Santa Messa dei poveri, con i consueti canti, balli e partecipazione attiva da parti di tutti i fedeli presenti. Quando al termine della cerimonia è arrivato il momento della distribuzione del pane di povertà e della zuppa di verdure e fagioli raccolti nella parrocchia e settimanalmente distribuito fra i più bisognosi, la nostra angoscia ha raggiunto il culmine : un centinaio di poveri hanno formato una fila silenziosa e paziente per ricevere questo essenziale aiuto per la propria vita. Purtroppo il pane è terminato prima dei poveri, ed il vedere giovani madri gravide con in collo piccoli bambini ed anziani tristi e disperati per non essere arrivati in tempo, ci ha fatto riflettere sulle immense ingiustizie del mondo e su quanto noi, ingrati che abbiamo tutto, sprechiamo lamentandoci di ogni cosa . E mentre in cielo le stelle stanno comunque sempre a guardare, i volontari di H.H.P.P. si sono sentiti ancora più investiti del loro ruolo di missionari.