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Obiettivi:
Visite mediche, vaccinazioni, distribuzione beni di prima necessità, verifica e controllo delle adozioni a distanza.
Partecipanti:
Medici: Dr. Giorgio Martini (broncopneumologo) - D.ssa Gabriella Ravalli (pediatra) - Dr. Massimo Lupi (pediatra)
Volontaria: Francesca Bellugi
Sabato 19 Maggio 2007
Dopo intense giornate trascorse nelle ricerca di quello che fosse più utile in missione e dopo altrettanto intense e laboriose serate durante le quali i volontari hanno messo tutto il loro impegno a far entrare in 10 valigie tutto quanto avevano pensato potesse essere necessario per i prossimi giorni e più o meno velatamente era stato richiesto dalle Suore di Salvador, la seconda missione operativa in terra Brasiliana ha formalmente inizio . Sono le 2 del pomeriggio quando il solito instancabile ed impareggiabile Emiliano suona il campanello della porta di casa del Dr George ; alla guida del mezzo attrezzato della Pubblica Assistenza di Borgo a Buggiano, che anche in questa occasione ci è stata vicina per il trasporto dei nostri bagagli, accompagnerà ancora una volta i volontari all’aeroporto di Fiumucino da dove l’indomani mattina prenderanno il volo verso Salvador de Bahia. Fanno parte di questa nuova avventura di H.H.P.P. due Medici “ Veterani “ , la Pediatra Gabriella Ravalli e il Dr George Martini , affiancati da due giovani forze , la volontaria Francesca Bellugi di Grosseto e il Pediatra Dr Massimo Lupi di Prato. Le lacrime dei nostri cari accompagnano la partenza dalle nostre abitazioni, ma siamo certi che questo momento di nostalgia che immancabilmente è presente al momento della separazione, sarà ripagato al mille per uno dalla gioia che rivivremo tutti insieme al nostro ritorno quando, riabbracciando chi così profondamente ci vuole bene e con tutto il suo amore ci “asseconda” nella nostra avventura umanitaria, e dai risultati che il nostro lavoro nei giorni di permanenza in Brasile avrà conseguito. Fermata tecnica a Firenze per imbarcare il Dr. Massimo, ad Arezzo per fare lo stesso con la Dr.ssa Gabriella e via verso Roma, dove arriviamo in un caldo pomeriggio semi estivo . Qui troviamo la nostra nuova amica Francesca e dopo le formalità alberghiere, dopo il consueto stupore dell’addetto al deposito bagagli nel vedere le nostre 10 grandissime valigie al seguito, consumata una frugale cena al self service dell’aeroporto, ci tuffiamo letteralmente nei nostri letti, consapevoli che l’indomani mattina la sveglia suonerà implacabile alle ore 4 e che nessuno di noi avrà la voglia di restare a poltrire sotto le lenzuola. Con la gioia nel cuore di chi sa di essere atteso da tanti diseredati ai quali porterà un piccolo ma essenziale aiuto, ci addormentiamo colmi di serenità.