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Obiettivi:
Visite complete agli abitanti di 7 villaggi e vaccinazioni per 500 bambini
Partecipanti:
Medici Generici: Dr. Giorgio Martini, Dr.ssa Eliana Magnani
Pediatra: Dr.ssa Luciana Biancalani
Infermiere Professioniste: Adelina Castenetto, Lucia Paganelli
Volontari: Eleonora Bartolini, Riccardo Gennai, Alessio Pollastrini, Elisabetta Sarti
15-16-17-18 Gennaio 2006
L’orologio dell’aereoporto internazionale del Cairo segna esattamente le ore 16,00 del giorno 18 Gennaio 2006 quando il team dell’H.H.P.P. Onlus che ha svolto la missione umanitaria dal giorno 3 al 16 di questo mese varca il cancello di imbarco per il volo Alitalia AZ897 destinazione Roma. Ma i nostri volontari-avventurieri in terra indiana , non dovevano rientrare in data 16 Gennaio nel tardo pomeriggio ? Cosa mai è accaduto loro dopo tutto quello che di immensamente bello ed entusiasmante , ma anche immensamente stancante , era successo in questi giorni in terra di missione ? Semplicemente un “ miracolo “ !!! Il giorno 16 Gennaio , alla partenza alle ore 7,30 del mattino dall’aereoporto internazionale di Chocin ( India del Sud ) , dopo il consueto rullaggio sulla pista di volo per posizionarsi alla partenza e dopo che il comandante aveva cominciato ad aumentare i giri del motore in previsione del decollo , i motori vengono spenti . L’aereo , con i più di 300 passeggeri a bordo , resta sulla pista per ben 5 ore , senza un briciolo di aria condizionata con una temperatura di 40 °C, e quando dopo tutto questo tempo i nostri vengono invitati a sbarcare , viene comunicato che esiste un danno importante da riparare , per cui sarà necessario “ del tempo “ per fare ciò . A parte il fatto che il tempo si è protratto fino alle 21,30 del 17 Gennaio , a parte il fatto che per rientrare in Italia è stato loro necessario percorrere la tratta Chocin – Kuwait City , pernottare qui dormendo 3 ore e ½ , ripartire alle 7,30 del mattino del 18 Gennaio destinazione Il Cairo e da qui in volo verso Roma dove è previsto l’arrivo alle 18.10 ora Italiana , in cosa consiste il “ miracolo “ ? Nel fatto che il danno , scoperto solo all’ultimo momento dal Comandante Kuwaitiano , consisteva in una perdita di olio dal sistema idraulico dei freni che molto probabilmente avrebbe preso fuoco durante il volo a contatto con il calore dei motori . Cosa avrà insospettito il Capitano ? Cosa lo avrà spinto ad effettuare un controllo ulteriore rispetto a quello tradizionale antecedente la partenza ? Chissà !!! Sarà stata la nostra buona stella ? Saranno state le preghiere delle Suore tutte e Sr Jain e Sr Elisabetta in particolare che ci hanno costantemente accompagnati in questi giorni ? Quello che è stato non lo sapremo mai ma sta di fatto che siamo sicuramente scampati per una ragione fortunata e sconosciuta ad un pericolo veramente grande .
Vi potete immaginare le sensazioni e i sentimenti che hanno albergato negli animi dei nostri volontari in questi due giorni di attesa del ritorno dopo 15 giorni di lavoro duro , sia materiale che per le situazioni umanamente gravi con le quali sono venuti a contatto . Certo è stata necessaria tutta la proverbiale calma del Dr George per tenere sotto controllo le giustificate esasperazioni dei sentimenti di ognuno : dall’irruenza di Luciana alla preoccupazione silenziosa di Adelina , ma tutti , ripeto tutti hanno sempre dimostrato quella che è stata la vera caratteristica di questa missione : la coesione del gruppo nell’aiutare chi era in un momento di difficoltà per superare insieme il momento critico .
Come Dio ha voluto tutto questo è stato superato ; tutti stiamo bene in buona saluta fisica e psichica e , felici di quello che abbiamo realizzato e fiduciosi nel futuro dell’Associazione , ritorniamo alle nostre case, ai nostri cari , molto stanchi , ma sicuramente molto più ricchi di quella umanità reale che solo il contatto con “ i più poveri fra i poveri “ può realizzare .
Se, come dice il Dalai Lama, un modo per raggiungere la felicità è quello di aiutare chi ha più bisogno , Elisabetta , Eleonora , Lucia , Luciana , Eliana, Adelina , Alessio, Riccardo e il Dr George rientrano in Italia veramente felici!